impianto straordinario

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  1. moliere
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    Questo penso si possa definire sfruttare una delle energie rennovabili in maniera seria, guardate un po ....
    http://www.hornsrev.dk/Engelsk/default_ie.htm
     
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  2. francesco1966
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    riposto la notizia:

    La regina d'Inghilterra commissiona la più grande turbina eolica al mondo
    pubblicato: sabato 24 maggio 2008 da PiccoloSocrate in: Europa Persone Eolico

    La Regina Elisabetta si compra una turbina eolica

    La Regine Elisabetta, tramite i gestori del suo patrimonio immobiliare, diventerà proprietaria della più grande turbina eolica del mondo mai realizzata sulla terraferma. Turbine di tali dimensioni in genere se ne possono vedere nei parchi eolici off-shore nell’oceano. In ogni caso la potenza generata sarà donata alla rete inglese.

    L’industria americana Clipper WindPower ha ottenuto il contratto ed entro il 2010 dovrebbe esser operativa la mega-turbina, producendo 7,5 Mw contro i 2 Mw medi delle prodotti dalle turbine della zona: alla Crown Estate (l’ente che gestisce il patrimonio immobiliare della corona inglese) hanno scelto un’ampia zona nel nord est dell’Inghilterra, ma ancora non è stato definito esattamente il sito.

    Non è stata diffusa alcuna informazione sul costo dell’operazione ma sinceramente si spera che una turbina di queste dimensioni possa esser installata in mare, dove non disturberebbe il panorama naturalistico.



    andate a vedere questo link è mostruoso.....

    http://www.metaefficient.com/news/new-reco...-megawatts.html


    mentre qui trovate un gran giramento ma non di pale...
    https://www.youtube.com/watch?v=WaVyIYotTdI&feature=related

    Edited by francesco1966 - 9/6/2008, 17:29
     
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  3. francesco1966
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    Londra, 4 dicembre 08
    Wind in Wales

    Ancora vento da primato in Galles

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    Non solo nucleare, ma anche eolico nel Regno Unito. L’impianto di Gwynt y Mor, a largo delle coste settentrionali del Galles, rappresenta infatti il secondo impianto al mondo per estensione

    Il secondo impianto eolico off-shore più grande al mondo ha avuto il via libera dal Dipartimento dell’Energia e Cambiamenti Climatici britannico. La costruzione del Gwynt y Mor è prevista a largo delle coste del nord del Galles, contribuendo, in combinazione con gli altre tre fattorie eoliche già presenti a largo delle coste gallesi, a produrre abbastanza potenza da garantire il soddisfacimento del fabbisogno di energia elettrica di 680.000 abitazioni. Lo sviluppo dell’impianto è a cura di Npower Renewables, compagnia energetica leader nel Regno Unito. Dal punto di vista progettuale, l’impianto prevede l’installazione di 250 turbine eoliche, per un totale di 750 MW prodotti, posti a distanza di circa otto miglia dalla costa, in particolare a 10 miglia da Llandudno e a 11 da Wirral. Gwynt y Mor è l’ultimo impianto eolico che è stato approvato nelle coste del nord del Galles, e insieme agli altri impianti off-shore previsti nel Regno consentirà la produzione di circa 4,4 GW di potenza. Quanto agli altri impianti infatti, North Hoyle (30 turbine) e Burbo (25 turbine) sono ancora in funzione, mentre Rhyl Flats (25 turbine) è in fase avanzata di costruzione. Fra i criteri tenuti in forte considerazione in fase di approvazione del progetto, il DECC ha posto come requisito fondamentale un’opportuna distanza dalle coste, tanto che nella progettazione la Npower Renewables è stata costretta a minimizzare il più possibile l’impatto visivo del colossale impianto.
     
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  4. francesco1966
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    Piano eolico a Mammola


    A Mammola è stato avviato, da tempo, un progetto moderno e coraggioso. Moderno perchè la linea seguita dal sindaco vuole allinearsi con le politiche europee e mondiali in fatto ambientale, in modo specifico in fatto di energie rinnovabili; coraggioso per le polemiche e le discordanti opinioni che l’uso di energie rinnovabili stanno generando presso l’opinione pubblica. Il progetto denominato “Piano di Canolo” è attualmente in fase di avanzamento avendo avuto l’approvazione dalla Regione Calabria per la cessione dei terreni da parte dei privati. Il progetto prevede: la costruzione di 11 aerogeneratori della potenza di 9,35 MW, le opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla realizzazione dell’impianto. Il parco eolico verrà costruito in quella parte di territorio del comune di Mammola chiamata, appunto, “Piano di Canolo”. La vicenda da cui è nata l’idea risale al lontano 2003. Dopo vari sopralluoghi di agenti di imprese nazionali ed internazionali, i quali avevano fiutato le grandi potenzialità che l’Aspromonte poteva offrire in fatto di energie rinnovabili, l’allora presidente del Parco d’Aspromonte Tonino Perna, temendo il pericolo che si cominciasse a mettere le mani su tale ricchezza, aveva convocato diversi sindaci dell’area aspromontana. Nacque inizialmente un patto tra quindici comuni ed il Parco chiamato "Alleanza dei figli di Eolo”. Nello stesso periodo, all’interno del Consiglio direttivo del Parco, alcuni consiglieri avevano espresso il desiderio di occuparsi seriamente della questione delle energie rinnovabili. Maturò così l’idea di dar vita ad una società denominata “Eolo 21 spa” dall’attuale sindaco di Mammola Antonio Longo fautore e sostenitore fin da allora del progetto: «Il nome - sottolinea il sindaco- fu una mia idea. “Eolo” è il dio dei venti ma in questo caso indica soprattutto l’obiettivo di sfruttare la forza eolica per produrre energia, il numero 21, invece, si riferisce ad “Agenda 21” il documento internazionale sullo sviluppo sostenibile.La cifra “21” che fa da attributo alla parola “Agenda” si riferisce al Ventunesimo secolo, in quanto temi prioritari di questo programma sono le emergenze climatico-ambientali e socio-economiche del Terzo Millennio». La società, inizialmente, era formata da sette comuni ed il Parco d’Aspromonte che allora aveva la quota maggioritaria poi venduta. Successivamente, nel luglio 2006, la società “Eolo 21 spa” ha costituito una società denominata “Mammola Energia srl” il cui capitale sociale è detenuto dalla società “Eolo 21 spa” e di cui, attualmente,sono soci anche Canolo, Cittanova e San Giorgio Morgeto. Attualmente in Calabria esiste una moratoria sulla realizzazione di nuovi impianti eolici sul territorio regionale, per la precisione: una sospensione delle autorizzazioni già concesse e non rilascio di autorizzazioni nuove. Questo vuol dire che l’eolico solleva qualche perplessità soprattutto per quanto concerne il deturpamento del paesaggio e l’inquinamento acustico. A tal proposito precisa Longo: « Questo accade se gli impianti vengono costruiti nelle vicinanze dei centri abitati o in zone protette dove il rumore delle pale potrebbe allontanare gli animali e disturbare la quiete pubblica ma il sito in cui sorgerà l’impianto è stato scelto proprio in base a dei criteri ben precisi. Inoltre non credo che potrà deturpare la bellezza del paesaggio, anzi, alcuni siti sono diventati dei poli d’attrazione.Infine -aggiunge Longo- non dimentichiamo la possibilità di avere, con la costruzione del parco eolico, un ritorno economico molto importante per il comune che ricordiamo è socio. L’eolico, infatti,consente di produrre energia elettrica che, oltre ad essere pagata dall’ente distributore locale al prezzo di mercato, beneficia di certificati verdi o di incentivi in conto energia, che consentono di recuperare l’investimento in pochi anni». Mammola, ricordiamo, non è digiuna di questioni ambientali. E’ stato, infatti, di recente uno dei pochi comuni che ha fatto tesoro dei finanziamenti dei Por Calabria 2000/2006 che riguardavano appunto il risparmio energetico. A dicembre il comune ha portato avanti dei lavori di ammodernamento della rete di illuminazione pubblica sostituendo tutti gli apparecchi illuminanti con altri a basso consumo energetico. Tiziana Bruzzese

    fonte: http://www.larivieraonline.com/news.asp?id=2814
     
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3 replies since 30/11/2007, 11:36   570 views
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