COME FUNZIONA UN INCENERITORE

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  1. francesco1966
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    Riporto qui tre articolo sulla stessa vicenda, non tanto per valutare la bonta dell'impianto, ma per evidenziare come i signori: "verdi, ambientalisti, ecologisti, ecc" siano praticamente contrari a TUTTO ed al contrario di TUTTO, nemmeno usare la cacca dei polli e un modo di fare energia RINNOVABILE, per loro.
    Oltre alle considerazioni che vengono fatte dai giornalisti, che usano i termini tecnici a loro piacimento.

    Ovviamente l'uso della pollina come combustibile e per loro pericolosissimo e da evitare, anzi i cogeneratori/inceneritori, cosi li chiamano, faranno strage di abitanti, mentre il traffico, i cementifici, le industrie non creano questi problemi, e inoltre molti di quelli che protestano ci lavorano, molto meglio evitare di fare questi impianti......
    Nessuno che protesti per il proliferare di zone industriali però... in quella zona. Certo quelle portano soldi a chi ha il terreno, al comune, e fabbriche dove andare a lavorare, fin che l'economia e l'energia lo permette, poi tutti a protestare contro un impianto di combustione della pollina...
    Se qualcuno è mai stato in quelle zone lo invito ad andarci, una zona bellissima, con splendide colline, corsi d'acqua, terme, e.........costruzzioni ovunque...senza un minimo di rispetto per l'ambiente, da parte delle amministrazioni comunali, le stesse che adesso si schierano contro l'inceneritore, cosa che non hanno fatto quando costruirono i cementifici in un luogo stupendo.

    Monselice: UN COGENERATORE/INCENERITORE TARGATO AGRICOLA BERICA


    NELLA BASSA PADOVANA E' UN PROLIFERARE DI RICHIESTE PER IMPIANTI DI COGENERAZIONE. SONO PERICOLOSI PER LE LORO EMISSIONI E SONO VANTAGGIOSI SOLO PER CHI LI PRODUCE E GESTISCE. A MONSELICE E IN QUESTO TERRITORIO IMPIANTI DI COMBUSTIONE SONO UNA VERA SCIAGURA...

    SI SCRIVE COGENERATORE, MA SI LEGGE INCENERITORE!

    Nella seduta del Consiglio Comunale di Monselice (01/07/'08), abbiamo appreso dal Sindaco Fabio Conte che all'Amministrazione Comunale e' pervenuto per conto della Societa' "Agricola Berica", un progetto/studio di fattibilita' per un impianto di Cogenerazione. Il sito indicato si trova a ridosso dell'Azienda "Agricola Berica" sita in localita' San Bortolo di Monselice. Il Sindaco ha comunicato di aver sospeso ogni decisione nell'attesa di approfondire il contenuto della proposta. Nel mio intervento ho definito "saggio e opportuno" questo provvedimento, ribadendo la disponibilita' a collaborare con l'Amministrazione al fine di analizzare puntualmente tutti gli aspetti della proposta. In ogni caso, ho immediatamente avanzato richiesta agli uffici comunali di una copia di tutta la documentazione concernente il progetto. In questo modo si potranno definire meglio i contorni dello studio, conoscere le finalita' ed il tipo di processo che s'intende utilizzare. Possiamo anticipare di essere motivatamente prevenuti nei confronti di questi impianti di cogenerazione. Un cogeneratore e', di fatto, un inceneritore di rifiuti che sfrutta il loro contenuto calorico per generare calore, riscaldare acqua ed infine produrre energia elettrica. Possiamo presumere, ma ci riserviamo la lettura del progetto), che le sostanze che s'intendono utilizzare possano essere la Pollina proveniente dagli allevamenti e altri scarti derivati dalla macellazione del pollame (i piumaggi ad esempio). Quello che si deve sapere, e' che in ogni modo, tali impianti sono nocivi esattamente come gli inceneritori tradizionali. Ogni impianto di tipo combustivo immette nell'atmosfera scarti gassosi potenzialmente dannosi per la salute, come le nanoparticelle cancerogene che si producono alle elevate temperature; sono pezzi di vetro, di ferro e di piombo talmente piccoli (nano) capaci di passare nei tessuti del corpo umano, per inalazione o digestione. Inoltre si generano polveri, insieme alla movimentazione delle biomasse.

    Questi cogeneratori, pur essendo meno inquinanti rispetto ai vecchi inceneritori, non eliminano l'emissione di diossine nei fumi di scarico. In questo sono concordi costruttori, medici e tecnici. E per le diossine non esiste una soglia minima di sicurezza: sono nocive per l'uomo a qualsiasi livello d'assimilazione. Ricordiamo qual e' la molla che ha portato al proliferare di questi progetti: l'energia elettrica generata da fonti rinnovabili (eolico, solare e anche le biomasse) gode dei certificati verdi (per un periodo di otto anni) per incentivare il passaggio dai fossili alle alternative. L'Enel paga 6 cent al kw l'energia tradizionale e 18 cent circa l'energia rinnovabile; quindi viene pagata il triplo. Ma in questa zona, nota come "area dei cementifici", dove il tasso d'inquinamento dell'aria e' tra i piu' elevati del Veneto, immettere altri impianti d'incenerimento/smaltimento rifiuti sarebbe da irresponsabili. Del progetto proposto e dei possibili rischi correlati, va immediatamente informata tutta la popolazione.Francesco Miazzi - Consigliere Comunale Verdi - Lista del Girasole

    il Gazzettino 3 Luglio 2008

    Monselice Un cogeneratore targato "Berica"

    L'Agricola Berica, societa' che opera nel settore della lavorazione e trasformazione della carne dei polli, ha presentato al Comune una richiesta per la realizzazione di un cogeneratore. 'Si tratta - ha detto il sindaco Conte - di una struttura che essicca e poi brucia gli scarti di lavorazione. Il prodotto finale e' energia elettrica. La questione va valutata. L'aria di Monselice deve fare i conti con le cementerie ed il casello autostradale. Inoltre solo qualche anno fa la popolazione di San Bortolo ha manifestato disagio per le emissioni maleodoranti dell'azienda.

    Monselice Il sindaco di Monselice, Fabio Conte l'altra sera nell'ultima seduta del consiglio comunale, l'ha messa giu' cosi'.

    "I responsabili dell'Agricola Berica, societa' che opera nel settore della lavorazione e trasformazione della carne dei polli mi ha presentato una richiesta per la realizzazione di un cogeneratore. Si tratta - ha detto Conte - di una struttura che essicca e poi brucia gli scarti di lavorazione dei polli. Il prodotto finale e' energia elettrica. La questione va valutata attentamente. L'aria di Monselice deve fare i conti con le cementerie ed il casello autostradale. Inoltre solo qualche anno fa la popolazione di San Bortolo, in questa parte del territorio comunale dove sorge l'azienda di trasformazione dei volatili, ha manifestato tutti il suo disagio, durante un consiglio comunale, per le emissioni maleodoranti che l'azienda scaricava nell'aria durante il periodo estivo. Valuteremo il tutto attentamente la richiesta in collaborazione con tutte le forze politiche presenti in consiglio".

    Il gruppo dei Verdi, con il consigliere comunale Francesco Miazzi, passa ora al contrattacco. "Il sindaco ha comunicato di aver sospeso ogni decisione sul progetto presentato dalla societa' di via Rovigana in attesa di approfondire il contenuto della proposta. Un'azione saggia e opportuna - afferma Miazzi- e che mi vede pronto a collaborare con la maggioranza allo scopo di analizzare puntualmente tutti gli aspetti della proposta. Tuttavia sono contrario agli impianti di cogenerazione. Di fatto si tratta di un inceneritore di rifiuti che produce calore per riscaldare acqua e produrre energia elettrica. Posso dedurre, visto che la documentazione non l'ho ancora potuta visionare, che le sostanze da utilizzare siano la pollina proveniente dagli allevamenti e gli altri scarti derivati dalla macellazione del pollame: i piumaggi ad esempio".

    Il rappresentante del Sole che ride, pertanto giustifica cosi' il suo no al cogeneratore. "Questo tipo di impianti sono nocivi esattamente come gli inceneritori tradizionali. Ogni struttura che brucia rifiuti immette nell'atmosfera scarti gassosi potenzialmente dannosi per la salute - commenta dice - visto che alle alte temperature si producono nanoparticelle cancerogene. Pur essendo meno inquinanti rispetto ai vecchi inceneritori, non eliminano l'emissione di diossine nei fumi di scarico. E per questa sostanza nociva per l'uomo non esiste una soglia minima di sicurezza".

    Orfeo Meneghetti

    Il Mattino di PD 3 LUGLIO 2008

    UN NUOVO PROGETTO PER IL MACELLO AVICOLO

    Un cogeneratore alla Berica

    Lo rivela Conte in consiglio, forse brucera' pollina

    ENRICO FERRO

    MONSELICE. Dopo Conselve e Tribano, l'ombra del cogeneratore incombe anche sotto la Rocca. L'ha svelato il sindaco Fabio Conte, nel corso del consiglio comunale, sventolando una proposta recapitata direttamente in sala giunta. Il progetto, presentato dall'azienda Agricola Berica, prevede la realizzazione di un cogeneratore proprio nel terreno che si trova dietro allo stabilimento gia' esistente, in zona San Bortolo. 'Voglio mettere al corrente subito tutto il consiglio comunale, a scanso di equivoci - ha sottolineato Conte - ho momentaneamente sospeso ogni decisione, in attesa di capire di cosa si tratta'. La rivelazione ha choccato la platea, soprattutto la componente ambientalista. 'Il sindaco ha preso un provvedimento saggio e opportuno - ha commentato Francesco Miazzi, dei Verdi - sono disponibile a collaborare con l'amministrazione per analizzare tutti gli aspetti. Posso anticipare di esser prevenuto nei confronti di questi impianti di cogenerazione. Un cogeneratore e', di fatto, un inceneritore di rifiuti che sfrutta il loro contenuto calorico per generare calore, riscaldare acqua e infine produrre energia elettrica. Posso presumere, ma mi riservo la lettura del progetto, che le sostanze che s'intendono utilizzare possano essere la pollina proveniente dagli allevamenti e altri scarti derivati dalla macellazione del pollame (i piumaggi ad esempio). Quello che si deve sapere e' che, in ogni modo, tali impianti sono nocivi esattamente come gli inceneritori tradizionali. Questi cogeneratori, pur essendo meno inquinanti rispetto ai vecchi inceneritori, non eliminano l'emissione di diossine nei fumi di scarico'. Recentemente lo stesso problema si e' presentato nel Comune di Conselve, dove e' gia' in costruzione il cogeneratore a olio vegetale da 5,3 mega watt di potenza, in zona industriale, in via della Tecnica, al confine con il Comune di Bagnoli. Ma c'e' un ricorso pendente al Consiglio di Stato presentato proprio dal Comune di Bagnoli, che verra' discusso il 9 luglio prossimo. L'estate scorsa invece l'ombra incombeva sul Comune di Tribano, ma i comitati ambientalisti sono subito insorti, radunando oltre duecento persone alla pizzeria al Paiolo. Da cogeneratore si e' cominciato cosi' a parlare di 'piccolo generatore', salvo poi cambiare ancora il progetto: verranno realizzate caldaie a metano per il teleriscaldamento.
     
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  2. metodico
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    un impianto di cogenerazione non è solo quello concernente i termovalorizzatori. Si potrebbe trattare come nel nostro caso, di impianto a biomasse legnose (da filiera corta) che brucia materiale legnoso locale (residui segheria, lavorazione del legno, potature di piante da frutta e vigneti, stralci aree verdi private e pubbliche, pulizia boschi, schort rotation) per riscaldare e produrre energia elettrica.
     
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  3. nenciodamus
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    io concordo con mets quando dice che il cittadino deve partecipare attivamente alla salvaguardia dell'ambiente facendo la raccolta differenziata ma soprattutto evitando di buttare la spazzatura a giro per il mondo.
    Vorrei far notare che in italia c'è una legge a mio avviso assurda, ovvero quella sul reciclaggio della plastica. Di fatto in italia è possibile reciclare plastica solo se questa è stata usata per un imballaggio, quindi l'affermazione delle vasetto sporco di yogurth ha poco senso. La cosa buffa è che basta dimostrare che sia stata un imballaggio, infatti la definizione per legge è che questo debba aver contenuto qualcosa o prottetto qualcosa. Così un privato che usa i bicchieri,piatti di plastica li deve buttare nel cassonetto grigio mentre magari un supermercato che usa i piatti per metterci le lasagne con sopra il domopak, ecco quel piatto è imballaggio..capite l'inghippo?assurdo.
    per quanto riguarda il termovalorizzatore o inceneritore, va detto che il materiale di entrata deve avere un determinato PCI (potere calorifico inferiore) questo perchè il calore prodotto sia tale da poter rimanere ad una T di 1000-1200 gradi. Questo punto è tutt'altro che trascurabile, se si buttasse tutto al termovalorizzatore come qualcuno sostiene, oltre a non sfruttare al meglio tutta l'energia che hanno i rifiuti, non sfrutteremmo nemmeno le potenzialità della generazione di calore e di conseguenza di energia elettrica. è per questo che si sta puntando sulla produzione di CDR, che non è altro che una cernita della spazzatura iniziale. Oltre ad avere un elevato PCI risulta immettere molte meno sostanze nocive, inoltre la produzione del CDR permette di separare l'organico che può essere mandato alla produzione di compost e inoltre nel CDR è presente solo una minima parte di reciclabile (che bisogna aggiungere sottoforma di PE per raggiugnere il PCI minimo standard). Per il problema "puzzo" basta che la pressione all'interno dell'impianto sia lievemente minore e non si hanno problemi e in uscita, ovviamente , dal camino devono essere funzionanti tutti gli abbattimenti e i filtri necessari.
    io ho cercato degli studi europei o mondiali riguardanti l'incidenza dei tumori nei dintorni di questi impianti ne trovai uno francese che non aveva trovto nessuna correlazione, se ne avete di indipendenti per favore postateli :D. Posso solo dire, a tutti quelli che vivono a brescia che se c'è stato un aumento di tumori nella zona è perchè dagli 60 fino a loro messa al bando venivano prodotti Pesticidi (che sono risultati cancerogeni) e che rimarranno nel terreno per molti anni ancora, secondo voi prima del decreto ronchi c'erano tutte queste norme di sicurezza che vigilavano sui fumi etc?
     
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32 replies since 15/3/2008, 13:04   2251 views
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