Jungo - La risposta "agile" alla mobilità

come riempire le automobili e diminuire il traffico

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  1. enrico gorini
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    Non sempre i brevetti sono indispensabili !
    Jungo è un progetto che teorizza le condizioni (tecnologiche e strategiche) per ottimizzare i flussi di automobili. Le auto viaggiano vuote (tasso di riempimento: 1.2 persone di media su 5 posti disponibili), e questo è il maggior spreco energetico dei nostri tempi. Cento auto che passano, stanno trasportando 120 persone. E il consumo di combustibile fossile rappresenta la maggior quota della spesa per trasporti, mentre il dispendio energetico per trasporto rappresenta la maggior quota del consumo energetico globale.
    “Costringere” le persone a viaggiare insieme è altamente utopistico e comunque inefficiente, per molte ragioni intuitive che non stiamo a descrivere.
    L’idea è di creare il contesto giusto per cui l’imbarco reciproco direttamente sulla via, come nell’autostop, cioè senza programmazione, semplicemente sfruttando i flussi esistenti nella rete delle vie di scorrimento urbane ed extraurbane.
    Ciò richiede molto semplicemente due fattori:
    a) sicurezza reciproca (del guidatore e del passeggero);
    b) convenienza economica bilaterale (e non unilaterale come come nell’autostop);
    Se questi due elementi sussistono, si riduce il TMA (tempo medio di attesa) a valori accettabili (5 minuti di attesa per ogni passaggio, con una densità di adesione al sistema del 1% della popolazione).
    Come si fa a realizzare questo ?
    1) tutti i richiedenti autorizzano la visita nel proprio casellario giudiziale: chi ha precedenti penali “importanti” non può entrare nel sistema;
    2) chi partecipa, al momento dell’imbarco deve esibire all’altro la propria tessera non contraffacibile con foto, in modo da dimostrare la mancanza di precedenti penali e il regolare possesso della tessera per l’anno in corso;
    3) le segnalazioni dei partecipanti favoriranno l’esclusione degli iscritti che abbiano suscitato problemi durante gli spostamenti; il sistema, con un sistema sofisticato di incroci dei dati e delle segnalazioni, permette di vagliare l’attendibilità e importanza delle segnalazioni al fine dell’esclusione, anche con istruttorie ad hoc.
    4) al momento dell’imbarco ognuno può segnalare alla centrale il numero dell’altro con un sms; il sistema informativo riconosce chi sei, con chi sei, a che ora: ciò opera come deterrente e anche come controllo.
    5) al termine della tratta il passeggero paga il ticket al conducente (0.10 di fisso e 0.10 al km).
    Questo progetto, che ‘viaggia’ solo su canali ristretti e in particolare via web, è promosso dall’associazione Jungo, sta attuandosi un esperimento pilota (una sorta di ricerca comportamentale in incubatrice) presso una città del nord. Se riusciremo ‘inculturare’ l’idea e a perfezionare le condizioni organizzative e tecnologiche, Jungo potrà essere proposto come sistema standard e uniforme di abbattimento del traffico (non per tutti e non per ogni luogo, ma in tantissime condizioni, si).
    Enrico Gorini
    Pres. di Jungo
    Rimini
     
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    Sara' anche interessante ma... funziona?
    Vorrei sapere se sta funzionando almeno a Rimini.
    Progetti simili ne sono stati proposti tanti nella citta' dove sono solito recarmi a circa 40 minuti d'auto da casa mia, cioe' una delle capitali (credo sia la seconda dopo Londra) d'Europa.
    Qui il concetto del Car Sharing non ha attecchito nonostante la proverbiale avarizia del francese che farebbe impallidire uno scozzese e non ti dico il genovese.

    Ti faccio un esempio.
    Durante gli scioperi dei ferrovieri del 2003 per ovviare agli inconvenienti dovuti alla rarefazione dei treni la Societa' per la quale lavoravo aveva chiesto ai propri dipendenti di mettere a disposizione la propria auto da dividere "gratis" con altri sullo stesso percorso.
    Io a quei tempi avevo un monovolume da 7 posti, beh al massimo siamo stati in due e l'altro era un amico nonostante sullo stesso percorso avrei potuto caricarne almeno 10.

    E non ditemi che magari stavo antipatico a qualcuno...
    Quando si andava al ristorante assieme facevo sempre pieno carico.

    La verita' e' che ognuno vuole essere libero di andare e tornare quando vuole, come vuole e possibilmente solo.

    MetS
     
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  3. enrico gorini
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    Rispondo a Mets.
    Ti è sfuggito un aspetto: che Jungo non ha niente a che fare con il car-pooling o il car-sharing. Il fallimento (sostanziale) di queste due strategie è dovuto proprio al fattore cui tu accenni in fondo: "La verita' e' che ognuno vuole essere libero di andare e tornare quando vuole, come vuole". Appunto ! Con Jungo tu hai la stessa libertà tipica dell'autostoppista, però i tempi di attesa medi, sono 5 minuti (calcolo aritmetico statistico valido su strade di scorrimento, con 1% di popolazione iscritta), e questo grazie semplicemente al fatto che con Jungo l'imbarco estemporaneo in strada, NON PROGRAMMATO, diventa un sistema standardizzato e suscettibile di impiego su vasta scala. Per spiegare la differenza, può essere utile pensare a un'analogia.
    CAr-pooling differisce da Jungo tanto quanto un'economia di baratto (dove gli scambi sono rallentati per via della difficoltà di far incontrare le diverse esigenze) da un'economia fondata sulla moneta (naturalmente molto più funzionale e veloce).
    L'esempio che porti dello sciopero dei ferrovieri calza a pennello per dire che tutti i sistemi fondati sullo spontaneismo o sulla ricerca di volta in volta del proprio passeggero, sono destinati all'insuccesso. La scommessa è che invece, crando il giusto contesto strategico, e venendo meno le remore all'imbarco estemporaneo (insicurezza e convenienza economica unilaterale), tutta la questione cambi.
     
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    CITAZIONE (enrico gorini @ 3/12/2007, 11:12)
    Rispondo a Mets.
    Ti è sfuggito un aspetto: che Jungo non ha niente a che fare con il car-pooling o il car-sharing. Il fallimento (sostanziale) di queste due strategie è dovuto proprio al fattore cui tu accenni in fondo: "La verita' e' che ognuno vuole essere libero di andare e tornare quando vuole, come vuole". Appunto ! Con Jungo tu hai la stessa libertà tipica dell'autostoppista, però i tempi di attesa medi, sono 5 minuti (calcolo aritmetico statistico valido su strade di scorrimento, con 1% di popolazione iscritta), e questo grazie semplicemente al fatto che con Jungo l'imbarco estemporaneo in strada, NON PROGRAMMATO, diventa un sistema standardizzato e suscettibile di impiego su vasta scala. Per spiegare la differenza, può essere utile pensare a un'analogia.
    CAr-pooling differisce da Jungo tanto quanto un'economia di baratto (dove gli scambi sono rallentati per via della difficoltà di far incontrare le diverse esigenze) da un'economia fondata sulla moneta (naturalmente molto più funzionale e veloce).
    L'esempio che porti dello sciopero dei ferrovieri calza a pennello per dire che tutti i sistemi fondati sullo spontaneismo o sulla ricerca di volta in volta del proprio passeggero, sono destinati all'insuccesso. La scommessa è che invece, crando il giusto contesto strategico, e venendo meno le remore all'imbarco estemporaneo (insicurezza e convenienza economica unilaterale), tutta la questione cambi.

    Enrico, come ti dissi a suo tempo e ripetuto in email a me personalmente il sistema non piace.
    Per molti motivi che ti ho gia' elencato sopra, perche' forse da voi i mezzi pubblici non ci sono ma qui ci sono (19 linee di metro + 610 linee bus e tram) e quando non fanno sciopero funzionano benissimo e, proprio quando fanno sciopero non ci si muove con le biciclette figurati in auto e mille altre ragioni che non ti sto ad elencare compreso il fatto che secondo voi debbo pagare per un passaggio in auto quando io l'auto ce l'ho in garage ad ammuffire, preferisco allora spendere per il trasporto pubblico e son sicuro inquino meno e....
    Parlane con gli altri, rispondere a me e' tempo sprecato, io sono nato con il sedile dell'auto gia' attaccato al posteriore! :rolleyes:

    Ciao
    MetS





    PS E comunque non hai portato dati, grafici, dimostrazioni che funziona ma solo tante belle parole. per crederci la gente vuole vedere dove funziona e come e quanto costa e la convenienza a percorrere un tracciato prefissato con voi, con la propria auto, con i mezzi pubblici e vedere quanto gli costa, quanto tempo ci mette, quanto si rompe ad asèpettare ecc ecc ecc.

     
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3 replies since 30/11/2007, 10:42   300 views
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