catastrofismo zoogenico

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  1. nnsoxke
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    Non ho mai scritto di non amare la carne, anzi ho anche parlato di una possibile spiegazione genetica riguardo al fatto che piace mangiare carne e cibi ad alto contenuto calorico come zuccheri e grassi, ma anche carne.

    Quello che non quadra sono le informazioni confusionarie che sono state date, il solo peso di mangimi e carne macellata (considerando anche l'acqua contenuta in essa) sono dati che possono interessare solo a chi la carne la vende, non a chi intende fare un confronto tra diversi modi di nutrirsi.
    Se si volesse fare un ragionamento un minimo più serio dovrebbero essere presi in considerazione diversi parametri:
    contenuto energetico dei mangimi e energia ricavata dalla carne di cui l'uomo si nutre;
    concentrazione di proteine, lipidi essenziali (cioè quelli che l'organismo umano non è in grado di sintetizzare da solo) nella carne e in alimenti a confronto, nonchè vitamine;
    necessità di energia ausiliaria in tutte le fasi della catena, dalla produzione dei mangimi al trasporto di carni e mangimi, alla conservazione delle carni (catena del freddo) e alla loro cottura;

    PS: le proteine essenziali presenti nella carne sono presenti anche in altri alimenti di origine vegetale, come grano, patate, riso.. anche se in minore concentrazione.
     
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  2. claudiocosta
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    "PS: le proteine essenziali presenti nella carne sono presenti anche in altri alimenti di origine vegetale, come grano, patate, riso.. anche se in minore concentrazione"

    Già 10 volte meno!
     
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  3. claudiocosta
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    Ho appena sentito a parla con me su rai tre la Dandini intervistare un povero stordito che diceva: La carne è la prima causa di riscaldamento globale e che gli allevamenti sono senza finestre

    mi stanno sanguinando le orecchie.
     
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  4. claudiocosta
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    Qua un mio articolo di critica alle scemenze dette dalla Dandini

    www.climatemonitor.it/?p=8774&replytocom=7427#respond
     
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  5. claudiocosta
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    SPESA ED EMISSIONI: GW E CARRELLO

    Falce e carrello www.falcecarrello.com/ è un libro di Bernardo Caprotti, presidente e socio fondatore dei supermercati Esselunga che denuncia come le amministrazioni locali di sinistra abbiano favorito la COOP a scapito di altre catene. Mi è venuto in mente questo libro perché Il WWF ha appena lanciato una campagna “Il carrello della spesa virtuale” www.improntawwf.it/carrello/
    per far cambiare le abitudini alimentari degli italiani, il cui motto potrebbe essere sintetizzato con “Devi diventare vegetariano per salvare il pianeta” cioè GW e CARRELLO.


    Su Panda di Febbraio 2010 Fulco Pratesi lancia l'iniziativa di abbattere le emissioni facendo una opportuna cernita nei prodotti alimentari. Cito i consigli del Fulco Pratesi:

    “I nostri soci sanno già come comportarsi tra pentole e fornelli : poca carne bovina...Se avete scelto come ognuno dovrebbe fare la dieta vegetariana, ricordatevi che non è indispensabile assoggettarsi al tofu, agli azuki, alla soia ed ad altri prodotti esotici, Spaghetti olio e peperoncino, melanzane alla parmigiana, orecchiette con le cime di rapa, purea di fave con cicoria ecc”

    Alla domanda del giornalista:
    “Un altro fronte antidisboscamento (per costruire pascoli) è quello che parte dalla scelta vegetariana. Inoltre i vegetariani ritengono che eliminando lo spreco di cereali per la produzione di carne (sette chili per uno di carne, per non parlare del consumo d’acqua), si potrebbe risolvere il problema della fame nel mondo, lei che ne pensa? Lei mangia carne?”
    Il giornalista fa soliti ridicoli confronti a peso e per la fame nel mondo ridurre la zootencia nulla cambierebbbe, perchè il prezzo dei cereali è vero che oscilla ( e c'è speculazione) tra domanda e offerta ma è altresi vero che è molto vicino al costo di produzione, e sotto non può andare perchè gli agricoltori se lavorano in perdita non seminano. Inoltre eliminare la zootecnia non cambierebbe la povertà che ha mille radici. I poveri anche senza zootecnia non avrebbero i soldi per comprarsi cereali
    Il presidente del WWF risponde:
    “Non solo quello della fame, pensi all’influenza dei polli, che viene creata proprio mangiando carne. Meno carne si mangia sicuramente meglio si sta. Io non ne mangio, eccettuata qualche volta quando sono invitato fuori e non si può farne a meno. Sono comunque un vegetariano anche se non completamente; a volte si fanno dei piccoli peccati, così come sono un cattolico anche se non praticante al 100%.
    http://guide.supereva.it/parchi_naturali/i...12/188534.shtml

    Che il virus dell’influenza aviaria si generi masticando carne, sembra un episodio di “Spazio 1999”, www.space1999.net/~marco/castright.htm
    In realtà Il Pratesi immagino voglia sottolineare che senza i polli non ci sarebbero malattie come l'aviaria.
    In UE però l'aviaria divenne pericolosa perchè colpì gli uccelli migratori, e questi la diffusero. Inoltre l'aviaria è proprio il classico esempio di catastrofismo zoogenico montato dai media, in cui l’allarme si è rivelato assolutamente infondato ma ha lasciato enormi danni a tutta la filiera della carne avicola dai mangimifici fino al supermercato.
    La spagnola del 1918 che uccise 50 milioni di persone era una aviaria e ai tempi ancora non c’era la zootecnia industriale, il consumo di carne procapite era bassissimo, come le persone del resto, e la mobilità di persone e avicoli, era bassa. Anche il quel caso è probabile che il contagio in Europa avvenne tramite gli uccelli migratori.
    Mentre c'è un virus che provoca la Nipah http://en.wikipedia.org/wiki/Henipavirus che si trasmette con la frutta tropicale contaminata dai pipistrelli che ne sono portatori sani. La Nipah è una malattia che si manifesta con sintomi influenzali, colpisce uomini e animali e può portare a morte: in Malesia sono morti circa 100 uomini e sono stati abbattuti circa 1 milione di suini infetti. Stavolta il virus si genera masticando frutta che fa parte della dieta vegana.

    Qui www.wwf.it/client/render.aspx?root=772
    i consigli dei soci del WWF sul consumo di carne

    “Negli allevamenti intensivi le condizioni dell'animale sono spaventose. Spazi esigui, aria irrespirabile e un livello di pulizia sotto zero caratterizzano quasi tutte le fattorie intensive. Agli animali vengono somministrate quantità notevoli di antibiotici per curarli dallo stress e spesso anche ormoni e estrogeni, che sarebbero vietati dalla legge. Preferisci la carne biologica, così sarai sicuro di quello che mangi. Costa di più è vero: potrebbe essere l'occasione buona per mangiarne anche di meno” “Diventa vegetariano o almeno limita al minimo il consumo di carne e derivati animali: la produzione di carne è ladra di risorse. Destinando un ettaro di terra all'allevamento bovino otteniamo in un anno 66 Kg di proteine, mentre destinando lo stesso terreno alla coltivazione della soia otterremmo 1848 Kg di proteine, cioè 28 volte di più! Inoltre, il contributo all'effetto serra dato dagli allevamenti grazie al metano è circa pari a quello dato dalla totalità del traffico degli autoveicoli nel mondo. Infine, l'alimentazione vegetariana oltre che avere un bassissimo impatto ambientale, se equilibrata è anche molto salutare” Scegliendo una dieta vegetariana è possibile diminuire i disboscamenti che avvengono per fare spazio agli allevamenti. Non è l' unico motivo per cambiare la propria alimentazione: chi ama veramente tutti gli animali non li mangia! Fai attenzione a non consumare più carne di quella necessaria. Gli allevamenti consumano il 40% dei cereali mondiali: e se mangiassimo anche solo il 10% di carne in meno, consentiremmo a 60 milioni di persone in più di nutrirsi adeguatamente."

    Abbiamo già analizzato che la carne biologica richiede più terra, più energia, e comporta più malessere per gli animali.
    I coniugi vegetariani Pimentel www.ajcn.org/cgi/reprint/78/3/660S.pdf
    affermano che in equipollenza proteica il rapporto tra l’uso della terra tra diete con carne bovina e vegana è di circa 1 a 6, che è molto diverso da 1 a 28. L’equipollenza tiene conto del valore biologico, della digeribilità e dell’appetibilità della proteina, gli stessi Pimentel dichiarano:

    “La proteina di origine animale è una proteina completa basata sul suo profilo di aminoacidi(cioè ha un’alta costellazione aminoacidica) e ha circa 1,4 volte il valore biologico delle proteine del grano”

    L'impostazione della ricerca Pimentel è completamente superata, perchè
    - non va considerata solo la carne ma tutto l'edibile (trippe cotiche frattaglie ecc) più l'edibile zootecnico ( cibo per cani e gatti)
    - va considerato anche il non edibile, pellami piumini e lana, e tutti i reflui
    - vanno stornati dalle razioni i sottoprodotti che sono il 30-40 % delle razioni
    - vanno stornati i pascoli e i foraggi delle zone marginali che non potrebbero comunque produrre altro
    - vanno considerate razioni reali europee, e non quelle americane a base di fieno e fiocchi di mais , che per gli allevatori italiani sono inconcepibili. Ci vogliono13 kg di granaglie e 17 di fieno per fare 1 kg di manzo secondo i Pimentel. In Italia in particolare la base dell'alimentazione bovina è il silomais che ha una produzione Ha altissima 350 qli/Ha in ss contro i 35 qli/Ha della soya in ss.

    Analizzando l'uso della terra tenendo conto di tutte queste voci il rapporto in equipollenza scende da 1 a 6 a 1 a 3 per i bovini ancora meno per i suini e polli

    Cito l’articolo “carne e ambiente” del WWF svizzera www.ti.ch/can/temi/sst/guida_consumi/carne.pdf

    “Il consumo eccessivo di carne ha pure delle ripercussioni
    sull’ambiente. A livello di riscaldamento climatico, un
    pasto ricco di carne e cucinato con ingredienti importati
    “emette” fino a 9 volte più CO2 di un pasto vegetariano
    cucinato con prodotti locali. E ci vuole una quantità
    d’acqua cinque volte superiore per produrre le proteine di
    manzo rispetto a quelle di soia.”

    La zootecnia non consuma l’acqua ma la utilizza, ridurre la zootecnia non cambierebbe il ciclo dell’acqua. In agricoltura compresi i campi coltivati per la zootecnia, l'acqua dalla falda torna in falda o evapora e torna comunque sulla terra in 48 ore, lo stesso per l’acqua utilizzata negli allevamenti che rientra con i liquami.

    Secondo J. Rifkin http://www.luxury24.ilsole24ore.com/EcoCha...umo-carne_1.php

    si deve tassare la carne.

    “La produzione di carne è in assoluto la seconda causa di emissioni di gas serra sul pianeta. Potrei citare Rajendra Pachauri, premio Nobel per la pace nel 2007 insieme ad Al Gore, il quale ha dichiarato pubblicamente che la migliore soluzione per contrastare il cambiamento climatico è la riduzione del consumo di carne.”

    Le organizzazioni guidate dal vegetariano Jeremy Rifkin - la Foundation on Economic Trends e la Greenhouse Crisis Foundation - si battono contro ogni forma di crescita (economica, scientifica, culturale) e sono tutte collegate alla Foundation for Deep Ecology, la più radicale organizzazione ecologista e uno dei principali finanziatori dei No global

    Tutte le accuse rivolte alla zootecnia come causa di cambiamento climatico si basano su un’errata valutazione del CO2 equivalente. Come già detto più volte il metano zoogenico non altera la concentrazione atmosferica, come non la altera le emissioni delle termiti. Le termiti da sole emettono 21 TgCy di metano anno contro 91 TgCy dei ruminanti zootecnici (IPCC AR4) ma nessuno si permette di dire che le termiti daranno sempre più riscaldamento in futuro perché è falso come è falso per i ruminanti se il loro numero non cresce.
    Il metano zoogenico non determina ulteriore riscaldamento perché non si accumula in atmosfera, perché è in ciclo, mentre se lo si trasforma in CO2 equivalente si incorre nell’errore di valutare come aggiuntiva la CO2 equivalente e quindi causa di riscaldamento.
    In base a questo errore si sta trasformando il mercato delle proteine animali.
     
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  6. claudiocosta
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    SPESA ED EMISSIONI: LE FANDONIE DELLA LAV


    La lega antivivisezione LAV ha lanciato il “Cambia menu” www.cambiamenu.it/ ed è scesa nelle piazze italiane a far proselitismo di vegetarianesimo per salvare il pianeta dai cambiamenti climatici.
    Cito:


    “La carne ci sta consumando! E noi ne siamo ignari! Non sappiamo quanto una sola bistecca possa davvero costare all’ambiente e al nostro corpo. E’ arrivato il momento di scoprirlo e di fare una scelta consapevole: diminuire il consumo di carne e cambiare il menù”

    Aprendo la finestra ambiente cito


    “4°C di aumento delle temperature previsti in questo secolo dovuti solo agli allevamenti”


    4 gradi giusti giusti. Il valore scientifico di questa profezia da uccellacci del malaugurio è pari a quello dell’oroscopo di Branco. Mi stupisco di come ancora non abbiano calcolato il potenziale di riscaldamento globale del consumo di carta igienica ad ogni seduta.
    Sempre sull'ambiente dicono anche che per la zootecnia dovremo dire addio all'ozono. Scusate l'ignoranza, ma mi sfugge il nesso!
    Il calcolo finale è che una bistecca (si presume di carne bovina) determina l'emissione di 18 kg di CO2. Singolare il confronto con altre stime, ad es per il carrello della spesa virtuale per produrre una mezza kilata di carne bovina si emettono solo 3,09 kg di CO2 equivalente.
    Vi risparmio tutte le altre scemenze sul consumo di acqua, che invece è utilizzo, e sulla fame nel mondo, che resta sempre fame, sui kili di cereali per fare kili di carne, che sono i conticini della serva fatti a peso, perché ne abbiamo già parlato

    Dalla finestra animali del cambia menù cito:


    “Un milione di suini arrivati morti al trasporto in un anno su 13, 6 milioni macellati”

    cioè il 7,5%! Ma quando mai? quale sarà la fonte di questa bufala colossale?. A me sono morti 2 suini, per colpo di calore, su 50000 conferiti in 10 anni, cioè lo 0,004%!
    Ricordo un’altra celebre fandonia della LAV: diversi anni fa in Italia fece una campagna nazionale con dei manifesti, dove diceva di non mangiare la carne dei vitelli a carne bianca, perché i vitelli erano malati di anemia. Confondendo il colore della fibra muscolare (miosina) che può essere più o meno rossa a seconda del tipo di alimentazione, e dell'età, con l’anemia che è una malattia del sangue caratterizzata dalla carenza di emoglobina .
    I vitelli non erano assolutamente malati, un vitello anemico non cresce e diventa un danno economico per l’allevatore. Dopo la denuncia degli allevatori alla LAV questa ritirò i manifesti e pagò i danni.


    Gli attivisti della LAV sono contro la ricerca che utilizza la vivisezione, tecnica che però ha portato alla scoperta degli anestetici e della chemioterapia. Per coerenza gli animalisti nel caso si ammalino di tumore si dovrebbero quindi curare con la propoli e non con la chemioterapia. La propoli infatti, in vitro è attiva su alcune linee cellulari tumorali, solo che in vivo, se ne possono assumere anche a quintali senza alcun effetto sulla remissione tumorale.
    Inoltre quelli della LAV dovrebbero essere operati senza anestesia, come nel vecchio west, tanto basta un vecchio bourbon.

    Ricordo che la dieta vegana proposta dalla LAV è considerata maltrattamento ai minori

    Da questo articolo http://www.tuttovitamine.it/alimentazione/...i-bambini-.html
    Cito:

    "La dieta vegana è dannosa per i bambini?
    Lindsay Allen, ricercatrice dell’US Agricultural Research Service in California. «Ci sono sufficienti studi – ha dichiarato la Allen al convegno dell’American Association for the Advancement of Science di Washington – che mostrano come i figli delle madri che evitano tutti i cibi animali nascono più piccoli, crescono molto lentamente e presentano ritardi nello sviluppo, forse permanenti. Quando si parla di bambini piccoli, di donne incinte o di madri che allattano, rinunciare a questi cibi è addirittura immorale!”

    Sempre della Lav è il dott Moriconi presidente dell’AVDA associazione veterinari per i diritti degli animali relatotre a questo congresso all'univerrsità di Pavia al quale ho assistito

    Qui la mia critica

    CRITICA AL CONGRESSO “MENO CARNE PIU’ AMBIENTE E PIU’ SALUTE”

    Ma se le accuse che fate alla zootecnia, (guarda caso solo alla linea della carne) sono spacciate per scienza quando non lo sono, allora sono opinioni che fanno dei danni seri.

    World watch institute magazine, non segue la revisione peer review, ha lo stesso valore scientifico della gazzetta dello sport, il loro articolo è stato criticato in tutto il mondo compreso siti notoriamente serristi come real climate e climalteranti.
    Nemmeno i rapporti della Fao seguono la revisione peer review, fanno però meno errori dell WWI, ma fanno quello più grave cioè considerare le emissioni di CO2 equivalente della filiera come perturbazioni aggiuntive e quindi causa di forzanti radiative positive che genereranno riscaldamento gloable. Ma le emissioni degli animali sono in ciclo non sono aggiuntive, sia degli animali zootecnici…ma anche di quelli selvatici, per non parlare degli insetti:
    Nel 2008 la Fao mette in dubbio che la concentrazione di metano atmosferico abbia una correlazione con la zootecnia del resto se ha letto il mio allegato cito decine di peer review.
    Le termiti da sole danno 21 tg di metano anno contro 91 Tg anno dei ruminanti zootecnici (IPCC AR4) ma nessuno si permette di dire che le termiti daranno sempre più riscaldamento in futuro perché è falso come è falso per i ruminanti…se il loro numero non cresce. Inoltre mi dice che è vegetariano, e non vegano, bene allora le devo svelare una piccola illusione: le emissioni stimate per mezzo kilo di carne (600 kcal circa) bovina sono 3 kg CO2 eq. mentre per un litro di latte vaccino (470 kcal circa) sempre 3 kg CO2 eq se calcolate come fa la Fao cioè dalla vitella alla vacca, ancora di più se si calcola correttamente anche il mangime necessario a svezzare il vitello che ovviamente non poppa. Ebbene stesse emissioni ma calorie però inferiori, per produrre il latte si emette di più rispetto alla produzione di un equivalenza calorica di carne bovina, per i derivati del latte molto di più perché si perdono tutte la calorie del siero di latte, e poi c’è tutta la filiera di lavorazione.

    Sui tumori al colon ci sono centinaia di peer review che ne correlano la maggiore incidenza (si parla cmq di pochi punti percentuali) alla carenza di fibra, e alla conseguente stasi intestinale.
    I vegetariani hanno diete in genere più ricche di fibra rispetto agli altri quindi effettivamente sono meno esposti, quindi dire che i vegetariani sono mediamente meno esposti al cancro del colon è corretto, ma dire che il problema è la carne è diffamazione ed è quello che avete fatto voi nel manifesto.
    Poi c'è il rischio di tumore nel modo di cucinare che vale però per :

    - tutti i fritti industriali, con olii esausti siano essi carne, verdura, pesce, formaggio
    - tutti i cibi affumicati siano essi carne, pesce, formaggi, tofu ecc
    - tutti i cibi grigliati con residui di bruciature siano essi carne pesce verdure o formaggi
    - tutti i cibi conservati con nitrati e nitriti
    - tutti i cibi con residui di organofosforici, diserbanti, metalli pesanti ecc.

    Nel qual caso la carne non c'entra nulla.
    Questa ricerca peer review esclude il rischio di coloncancer con l’assunzione di carni rosse, rosa, bianche, o a pois!

    http://journals.lww.com/eurjcancerprev/Abs...ancer_in.5.aspx

    Cito “We also found no significant association between total meat consumption and the risk of sub-site of colorectal cancer. In conclusion, our data do not support the hypothesis that meat consumption is a risk factor for colorectal cancer”
    La correlazione tra carne e cancro al colon è una errata interpretazione statistica! Nel progetto Epic dove citano T Norat
    http://jnci.oxfordjournals.org/cgi/content/full/97/12/906
    dicono che c’è correlazione tra coloncancer e un elevato consumo di carni rosse e salumi (160 gr giorno) ma non con il pollo (??????????). Mentre il pesce fa calare il rischio.
    Il pollo fritto all’americana sarà anche carne bianca ma presenta potenzialità cancerogene per com’è cucinata non per la carne in sè. Il pollo fritto è potenzialmente più cancerogeno del prosciutto di parma o no? e della bresaola? e delle patatine fritte ? E perché le carni rosse dovrebbero essere più cancerogene di quelle bianche? in base a quale principio scientifico?
    A me le ricerche di Norat non sembrano differenze in % importanti.
    Norat dice che c’è il rischio:
    - dell’ 1,86 % con la dieta con poco pesce
    - e dell’1,28% con molto pesce, (quindi è più bassa ..di un pò)
    - ma 1,86% è più alto del 1,71% che è il rischio di chi mangia molta carne e salumi.
    Poi non differenzia
    - le diete con fibra e quelle senza fibra,
    - e i salumi con nitrati e quelli senza come quelli di qualità?
    Io la trovo una correlazione fuorviante dalla possibile eziologia, non c’è nesso causa effetto, quello va ricercato nella percentuale di fibra nella dieta , nei modi di cucinare, nei conservanti, e nella quantità di cibo

    Sui problemi cardiovascolari la stessa cosa è legata a diete ipercaloriche comprese quelle dei vegetariani obesi come il 20% degli inglesi vegetariani che abusando di birra patatine fritte uova formaggio spesso in pepite fritte ecc hanno gli stessi problemi delle altre diete.
    la carne non c'entra proprio nulla anche perchè ha pochi grassi ( rispetto ai formaggi pochissimi) le ricordo che agli infartuati consigliano diete con carne. Così pure a chi subisce la chemioterapia, malattie immunitarie ecc.
    Quindi è vero che tra i vegetariani il numero di obesi è quasi il 50% in meno, ma questo dipende sempre dall’assunzione di fibra, molto volume, molta masticazione e meno calorie, la carne non c’entra proprio nulla.
    .
    Cito dal manifesto del congresso:

    "Carne e salute umana
    Nei paesi industrializzati un’alimentazione iperproteica, che ha scalzato frutta e verdure dalla dieta quotidiana, è responsabile di una serie di danni gravi alla salute di grandi e piccini:
    • aumento dell’obesità
    • incremento del rischio di tumore (soprattutto dell’intestino)
    • impennata delle malattie cardiovascolari.

    Non ultimo, negli allevamenti intensivi le condizioni di vita degli animali sono talmente innaturali da costringere gli allevatori alla somministrazione continua di farmaci antibiotici che vengono poi emessi con le deiezioni animali, andando a inquinare le falde acquifere dalle quali si preleva l’acqua che beviamo. L’ingestione indiretta di queste sostanze indebolisce il nostro sistema immunitario."
    Gle lo dico senza mezzi termini ...ma per evitarle figuracce!
    C'è una menzogna o una mezza menzogna, in ogni riga!
    Le ricordo che gli antibiotici e i loro cataboliti nei liquami sono degradati da O2 e UV e poi fermentati, e in nessun caso giungono alla falda dell'acqua che beviamo. A meno che non la dimostri con peer review anche questa sua tesi è una menzogna. Quale sarebbe l'ingestione indiretta? forse intendeva ingestione inconsapevole!
    I vegetariani sono raddoppiati in poco meno di 20 anni, in Italia dicono che siano 6 milioni.
    Dovrebbe essere una libera scelta!
    Non lo è se è indotta da disinformazione o da vera e propria disinformazione, che non ha fondamenti scientifici.

    Il Moriconi al convegno ha detto che le Hamburgher hanno il 45% di grassi e questo predispone all'obesità adolescenziale ecc. Come se i cibi vegani: patatine fritte, panna vegetale, gelati Veg, cioccolato veg merendine con zucchero e panna vegetale non avessero grassi.
    Sono appena stato al Cibus ed era pieno di questi prodotti dell'industria alimentare, snack e merendien vegane. L'industria sa benissimo che il cibo sano con pochi grassi si vende poco. Ho mangiato una mousse di cioccolato veg a base di soia e burro di cacao da volar via, ...anche se priva di colesterolo non era certo dietetica.

    Ebbene sono andato a comprare le Hamburgher apposta perchè il dato non mi tornava, dunque le hamburgher COOP in etichetta dichiarano grassi 13%! 3 volte meno! Molto meno della gran parte dei formaggi alcuni dei quali possono arrivare anche al 45% di grassi .

    E' vero però che in generale nei fast food tra birra o bibite, panini con gli Hamburgher con salse e pancetta fritta o formaggio fuso ( per non farsi mancare nulla) , ma anche pollo fritto, pepite di formaggio fritto, patatine fritte, e gelati, il cibo ha moltissime calorie che vengono assunte inconsapevolemente e spesso in esubero, perchè i volumi sono bassi ma le calorie altissime.
    Al pane stesso sono aggiunti zuccheri e grassi, e le salse e i gelati in pratica sono grassi e zuccheri. Anche la velocità di ingestione è importante, perchè non si fa in tempo a raggiungere il senso di sazietà che si ha già superato il reale fabbisogno di calorie, dicono che dalle grandi catene di fast food sia tutto calcolato.

    Il problema però non è la carne, sono i grassi e gli zuccheri in eccesso..e sicuramente la carenza di fibra.

    Sulle emissioni non penso che ci sia bisogna di ulteriori spiegazioni, l'unico appunto è che spesso avete usato il termine produzione di carne, invece livestock è tutta la zootecnia, e spesso non era chiara la dieta alternativa se vegetariana o vegana, perchè
    - nel primo caso nulla cambia anzi il pollo in equivalenza calorica comporta un’emissione di CO2 equivalente circa tre volte inferiore rispetto al latte,
    - la seconda invece senza dubbio alcuno rappresenta un risparmio di energia, di terra, di foresta e quindi di biodiversità, ma

    - per la fame nel mondo nulla cambierebbbe, perchè il prezzo dei cereali è vero che oscilla ( e c'è speculazione) tra domanda e offerta ma è altresi vero che è molto vicino al costo di produzione, e sotto non può andare perchè gli agricoltori se lavorano in perdita non seminano.
    - eliminare la zootecnia non cambierebbe la povertà che ha mille radici. I poveri anche senza zootecnia non avrebbero i soldi per comprarsi cereali.
    - nulla cambierebbe sul ciclo dell'acqua l'acqua in agricoltura (compreso i campi coltivati per la zootecnia) l'acqua dalla falda torna in falda o evapora e torna comunque sulla terra in 48 ore.

    Gli fa eco Carlo Petrini su Repubblica http://www.repubblica.it/2008/12/sezioni/e...-controlli.html


    “L'unica condizione per avere il controllo sulla qualità della carne che mangiamo è abbassare i consumi. Se ne mangiamo di meno, e quindi ne verrà prodotta di meno, con cicli meno veloci, con alimentazioni meno artificiali, che prevedano meno passaggi, meno elaborazioni, meno variabili, allora possiamo sperare di avere un qualche tipo di sicurezza alimentare. E intanto, ma queste sono riflessioni per visionari, si libererà il pianeta di un bel po' di CO2, si risparmierà acqua, si eviterà di spianare foreste, non sarà necessario pavimentare il mondo di monocolture di mais o di soia”.

    La zootecnia non consuma l’acqua ma la utilizza, ridurre la zootecnia non cambierebbe il ciclo dell’acqua.

    - Il problema della siccità legata alla zootecnia è inesistente..parlatene con i geologi.

    I coniugi vegetariani Pimentel affermano che in equipollenza proteica il rapporto tra l’uso della terra tra diete con carne bovina e vegana è di circa 1 a 6. l'impostazione della loro ricerca è completamente superata, ad es dai gruppi di ricerca che fanno capo all'IPCC
    perchè
    - non va considerata solo la carne ma tutto l'edibile (trippe cotiche frattaglie ecc) più l'edibile zootecnico ( cibo per cani e gatti)
    - va considerato anche il non edibile, pellami piumini e lana, e tutti i reflui
    - vanno stornati dalle razioni i sottoprodotti che sono il 30-40 % delle razioni
    - vanno stornati i pascoli e i foraggi delle zone marginali che non potrebbero comunque produrre altro
    - vanno considerate razioni reali europee, e non quelle americane a abse di fieno e fiocchi di mais che per gli allevatori italiani sono una barzelletta in Italia in particolare la base dell'alimentazione bovina è il silomais che ha una produzione Ha altissima 750 qli Ha contro i 35 qli Ha della soya

    analizzando l'uso della terra tenendo conto di tutte queste voci il rapporto in equipollenza scende da 1 a 6 a 1 a 3 per i bovini ancora meno per i suini e polli

    Su nitrati, è la mia materia

    dopo la 5868 andai dai miei cessionari a fare i conti di quanto azoto fornissero realmente ai campi, (prima della 5868 l'azoto minerale non lo contavano)
    quindi scoprii che oltre i miei 280 kg di azoto da liquami, integravano con 300 kg di azoto da minerali ( come se i liquami non esistessero) il fabbisogno del mais è 300 max 340 e loro ne davano 580!
    questo dà inquinamento di falda ma il problema non è nei liquami.
    sono anni che mi batto per i concimi rinnovabili organici e minerali, ma rinnovabili quindi reflui urbani e zootecnici rifiuto urbano e rifiuti industriale organici e minerali (ceneri biomassa digestati ecc)
    da poco sembra che la copagri sia sensibile alla mie richieste
    non si potrà mai parlare di agricoltura sostenibile finchè si permette l'uso di concimi di sintesi,
    non si risolverà mai la problematica nitrati se non si obbligano gli agricoltori al doppio raccolto o al sovescio perchè il vero problema è il dilavamento invernale ( e questo c'è con i liquami ma anche con i residui minerali dopo coltura che se in eccesso che tra l'altro sono più solubili)
     
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170 replies since 14/7/2008, 11:49   5360 views
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