LA TERRA E' PIATTA

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  1. claudiocosta
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    LA TERRA E’ PIATTA

    Giovedi 4 giugno ho assistito a Parma a questo seminario scientifico sui cambiamenti climatici e i negazionisti.

    www.climalteranti.it/?p=152#comments

    Nel seminario si è usato il termine negazionisti, per indicare colore che contestano la quantificazione del ruolo antropico 92,5% del ruolo antropico sul gw fatta dal’IPCC

    Però il termine negazionista non è accettabile dopo la sparata di Al Gore malgrado sia tutt’altro che uno stimato scienziato, si è permesso di fare la seguente dichiarazione vergognosa:
    “Che chi nega il problema del riscaldamento globale e della sua causa
    antropica è equiparabile a chi nega l’olocausto”

    Il paragone ai naziskin e ai fanatici iraniani è offensivo nei confronti di scienziati anche quotati che con pubblicazioni peer review contestano la quantificazione dell’azione antropica e le conseguenze catastrofiche fatte dall’IPCC.
    Vorrei vedere Al Gore dire la stessa cosa davanti all’ israeliano Shaviv, scienziato noto come negazionista e al russo di origine ebraica Yuri Izrael ex vice presidente dell’IPCC secondo cui la mitigazione con la riduzione delle emissioni del protocollo di Kyoto, non ha alcun fondamento scientifico.

    Nel seminario mi ha colpito molto il prof. De Leo

    www.giuliodeleo.it/


    Non è accettabile il confronto che fa De Leo tra i negazionisti ( ma basta con questo termine) e chi fuma pur sapendo che fa male, dicendo che non c’è nessuno che ai congressi sul cancro si permetterebbe di dire che il fumo non fa venire il cancro, mentre negli anni 70, alcuni scienziati pagati dall’industria del tabacco lo hanno fatto, così come adesso alcuni scienziati pagati dalle multinazionali del petrolio negano l’agw.

    Che il fumo faccia venire il cancro è dimostrato scientificamente, c’è una correlazione causa effetto, che la CO2 dia il riscaldamento non solo è una teoria che non è mai stata dimostrata ma non ci sono nemmeno i riscontri nella storia della terra negli ultimi 100 milioni di anni

    http://www.wpsmeteo.it/index.php?ind=news&..._single&ide=348


    e nemmeno nei dati atmosferici attuali perché le hot spot in media troposfera non le ha mai viste nessuno.

    Il professore De Leo confronta i negazionisti a coloro che affermano che la terra è piatta che è la frase che usa sempre Al Gore dopo che gli han fatto capire che non era il caso di usare quella sui negazionisti.. Questo davanti agli studenti universitari alla camera di commercio di Parma con alcuni professori presenti, doveva esserci anche il rettore ma per fortuna (per lui ) mancava.

    Ma chi sono questi negazionisti? Sono scienziati accusati di essere pagati dai petrolieri, spesso queste accuse sono calunnie vedi le azioni legali di Christy e Spencer, in ogni caso, o si crede al processo di revisione delle riviste più autorevoli del settore, o si crede alla corruzione.
    Negazionisti sono anche coloro che citano questi scienziati sui media, quindi altri scienziati giornalisti o politici.

    Piccolo elenco degli scienziati negazionisti che sono senz’altro una minoranza, ma che scrivono su riviste sottoposte al processo peer review,e quindi rappresentano comunque la scienza ufficiale.

    Arnold 2008: i raggi cosmici favoriscono la formazione di condensa di aerosol formata da particelle ultrafini CN queste a loro volta influenzano la formazione dei nuclei di condensazione e quindi delle nubi (quindi i modelli da rivedere)
    Michaels 2007: ci dice che i trend delle temperature di superficie sono soggetti ad un errore dovuto alle isole di calore, togliendo il quale il trend del riscaldamento è dimezzato ( quindi i modelli validati sui vecchi trend da rivedere)
    Spencer 2007: esistono dei sistemi climatici di feedback, o retroazione, legati al vapore, che si oppongono al riscaldamento con una minore o maggiore produzione di cirri che è il cosiddetto effetto iride di Lindzen ( i modelli non ne tengono conto quindi sono da rivedere)
    .B.J West, 2007: dopo aver dimostrato che i cambiamenti climatici, dal 1600 ai giorni nostri, sono correlati all’attività solare, affermano che se i modelli inserissero correttamente i dati della variazioni solari, le proiezioni cambierebbero enormemente (quindi i modelli validati senza il giusto peso dell’attività solare sono da rivedere)
    Lindzen 2002: “L’assenza di riscaldamento (marcato) nella media troposfera esclude il ruolo dei gas serra (antropogenici) nel riscaldamento globale ”
    Chylek 2008: il raddoppio dell CO2 porterà al massimo un riscaldamento di di 1,3° - 2,3° C, circa la metà di quello ottenuto con i modelli di Hansen 2005 e dell’IPCC 2007 e cioè 1,8°C -4°C. ( rendendo inutile il gia inutile protocollo di Kyoto che ricordiamo nella migliore delle ipotesi mitigarà la T di qualche centesimo di grado in un secolo)
    M.L.Khandekar 2005: “La nostra analisi suggerisce che l'opinione dissenziente offerta dagli oppositori del riscaldamento globale antropogenico, appare sostanzialmente più credibile rispetto ai fautori del riscaldamento antropogenico del pianeta. Inoltre, le proiezioni dei futuri cambiamenti climatici nei prossimi cento anni è basata su modelli climatici insufficientemente verificati e non sono quindi considerati affidabili in questo momento.”
    Gerlich 2009 afferma che l’effetto serra antropogenico è un miraggio in contraddizione con le leggi di fisica teorica e di termodinamica, perchè la CO2 assorbe solo una piccola frazione degli infrarossi e successivamente trasmette il calore per convezione e non per radiazione, quindi l’aumento di qualche centinaio di ppm di CO2, non può determinare un aumento delle temperature terrestri
    Nir Shaviv 2005: i raggi cosmici influenzando la nuvolosità, mascherano le radiazioni solari, determinando un calo delle temperature, questo è dimostrato anche dai dati delle temperature oceaniche strettamente correlati alle variazioni solari. Shaviv 2006 ( quindi i modelli da rivedere)
    I.G. Usoskin 2007: ha trovato una buona correlazione tra il flusso dei raggi cosmici e le nuvole soprattutto a 3000 mt di altezza nella bassa troposfera ( quindi i modelli da rivedere)
    J. Haig 2006 ipotizza un ruolo fondamentale del sole, in particolare del flusso di ultravioletti, nella variazione della circolazione atmosferica. Questo potrebbe determinare cambiamenti climatici. ( quindi i modelli da rivedere)
    Katya Georgieva 2009 l’ effetto del sole sul clima si suppone che sia attraverso:
    - la modulazione del flusso di raggi cosmici e dei raggi ultravioletti che colpiscono l’ozono stratosferico
    - e / o la formazione di aerosol di ionizzazione che fungono da semi di nebulizzazione,
    - e / o con la modifica del circuito elettrico globale
    - e, infine, a causa della variazione della trasparenza dell'atmosfera.
    Tuttavia, il meccanismo non è chiaro, e non è incluso nei modelli di simulazione del clima ma è possibile che il ruolo del sole nel cambiamento globale sia molto più importante di quello accettato finora ( quindi i modelli da rivedere)


    Tutti questi scienziati e molti altrI ad es tutta la scuola danese Christensen, Svensmark ecc.,e coloro che li citano, negano il ruolo dominante dell'uomo sui cambiamenti climatici contestando le conclusioni dell'IPCC, la validazione dei modelli ( dire che sono da rivedere è un eufemismo per dire che sono da rifare) e soprattutto la validità della mitigazione con la riduzione delle emissioni. Questo sia sulle riviste peer review, sia sui media, sia sottoscrivendo i rapporti di minoranza all’ONU e al Senato americano, sul fatto che è la natura,non l’uomo il principale driver del gw: sono quindi:

    NEGAZIONISTI, ma fanno parte della storia della climatologia.

    Il concetto della maggioranza nella scienza ha poco senso, perchè se i danesi Svensmark, Christensen e gli altri, riusciranno a replicare al Cern nel 2010 la formazione di nuclei di condensazione delle nuvole, bombardando l'atmosfera con i raggi cosmici, avranno ragione loro e tutti gli altri torto, anche se sono la maggioranza.
    Se il fenomeno si può riprodurre è dimostrato, quindi da teoria passa a scoperta, mentre che la CO2 sia la causa del riscaldamento resta una teoria mai dimostrata, e senza riscontri, anche se indubbiamente è avvallata dalla maggior parte degli scienziati

    Non sapendo per ora, chi ha ragione ma tenendo presente anche un altro punto di vista rispetto al maggioritario, invito il professore De Leo a scrivere un articolo dove paragona i negazionisti a quelli che dicono che la terra è piatta, ad inviarlo ad una rivista di settore come GRL, e farci sapere cosa rispondono.



    http://standeyo.com/Reports/Ice_age/Dansgaard93.jpg

    Secondo i dati derivati dai pozzi in Groenlandia (figura 19) il riscaldamento attuale dall’ultima glaciazione di 11000 anni fa (younger dryas ) non sembra eccezionale e nemmeno un fatto innaturale e pericoloso, come sostiene l’IPCC., anche perché Dansgaard ha dimostrato che 140000-120000 anni fa nell’Eemian, (striscia grigia più chiara) l’era interglaciale prima della nostra le temperature, erano molto più alte di ora dai 4 ai 6°C.

    www.nature.com/nature/journal/v364/n6434/abs/364203a0.html
    DANSGAARD W. ET AL. GREENLAND ICE-CORE PROJECT (GRIP) MEMBERS “Climate instability during the last interglacial period recorded in the GRIP ice core” Nature 364, 203 - 207 (15 July 1993); doi:10.1038/364203a0


    Forse la terra era piatta, 120000 anni fa cioè nello scorso periodo interglaciale l’Eemian, (quello al quale ci dovremmo riferire per fare i confronti), quando le temperature erano più alte di adesso di 4-6 gradi.
    Visto che la CO2 linea rossa è in ritardo sulla temperatura in quanto conseguenza che cosa determinò il periodo caldo dell’Eemian?


    ALTRI ESEMPI DI INTOLLERANZA SCIENTIFICA

    CHI CREDE AGLI SCETTICI E’ PRONTO A METTERE IN DUBBIO
    L’ESISTENZA DELLA PROPRIA MADRE

    Luca Bonardi professore di geografia all’università di Milano

    http://users.unimi.it/digsua/?page_id=368

    mi critica direttamente così su meteonetwork :

    “Ho conosciuto un tizio molti anni fa a Parigi che, a domanda, si presentava esattamente come te: un “divulgatore delle teorie degli scettici”. Non ho mai conosciuto nessuno, eppur è ovvio che ve ne sono, che si presentasse come un “divulgatore delle teorie dei non-scettici”. Chissà. Poi l’ho rivisto a Lovanio e anche altrove, poi ne ho conosciuto un altro, poi un altro ancora e ancora altri. Tutti in giro per convegni, con le stesse parole d’ordine, lo stesso vocabolario … Li ho ritrovati con altri loro amici sui libri, con nomi adeguati al paese di pubblicazione, sui quotidiani e i settimanali, poi sui forum o a costruire forum; in questi, come fai tu (e qui qualcuno (?) prima di te), con dovizia di citazioni, contro i cavalieri erranti dell’IPCC, secondo il prezioso insegnamento di:

    “prendere un libro che li citi tutti, dalla A alla Z” … “di riportare questo stesso indice alfabetico nel vostro libro: anche se la bugia sia evidente, data la scarsa necessità che avevate di servirvi di essi, non importa nulla, e forse ci sarà qualcuno così ingenuo da credere che li avete consultati tutti nella vostra storia semplice e schietta. E qualora quel lungo elenco di autori non servisse ad altro, per lo meno servirà a dar subito autorità al libro. Inoltre, non ci sarà nessuno che si metta a controllare se ve ne siete servito o no, non venendogliene nessun guadagno. Tanto più che, se ho ben capito, cotesto vostro libro non ha bisogno di alcuna di quelle cose che voi dite che gli mancano, perché è tutta un’invettiva contro i libri di cavalleria, che Aristotele non ha mai ricordato, di cui San Basilio non ha parlato e neanche Cicerone ha conosciuto; ne hanno niente a che vedere con le sue favolose bizzarrie l’esattezza della verità né le osservazioni dell’astrologia” (Cervantes)


    Storia vuole però che intanto siano passati quattro secoli, e che se metti nello stesso elenco Svensmark e Grosso, Doran e Gaspari, può darsi che qualcuno se ne accorga, e che insorga il fondatissimo dubbio che tu non sappia discernere tra fonti serie e cascami … O, più probabilmente, che tu non lo voglia fare per altre ragioni: quelle di giocare ogni carta possibile del negazionismo, da quello più scientifico a quello più becero, su tutti i tavoli aperti, per raggiungere ogni “strato culturale”. Compreso quello che a Svensmark non avrà mai accesso, massacrato da decenni (secoli) di ipocrisia dei poteri forti, compresi quelli scientifici, ottimamente predisposto a mettere in dubbio anche l’esistenza di sua madre, magari in nome della libertà di pensiero, fedele apostolo della religione del dubbio … Ateismo singolare il tuo, evangelizzante, come ben si confà a un “divulgatore delle teorie degli scettici”.

    Secondo il prof Bonardi chi crede ai negazionisti è pronto a mettere in dubbio l’esistenza Della propria madre. Quindi uno studente che si pone dei dubbi sulla teoria mai dimostrata dell’agw, è completamente inibito dalle parole del professore.
    Questo sarebbe il fallimento di un progetto educativo, perché la cosa più importante che gli studenti dovrebbero sviluppare è proprio il senso critico, anche per distinguere Svensmark da Gaspari.
    Lascio cadere nel vuoto l’accusa che io non li distingua.

    IL PREMIO A QUALCUNO PIACE CALDO SU CLIMATERANTI

    www.climalteranti.it/?page_id=48

    Il premio è decisamente una presa in giro a coloro che divulgano le pubblicazioni dei negazionisti. Tra le righe delle motivazioni c’è lo stesso sarcasmo, che ha caratterizzato tutto il libro del professor Stefano Caserini

    www.getcited.org/mbrz/11113883

    di climalteranti “A qualcuno piace caldo” definito cabaret climatico, cito :

    “Il volume vuole invece provare a spiegare i cambiamenti climatici a partire dalle “ragioni” di chi sostiene che il problema non esiste, permettendoci di verificare se le affermazioni dei negazionisti, a volte clamorose e in certi casi comiche, reggono il confronto con l’approfondimento scientifico più rigoroso.”

    Fermo restando che nella divulgazione ci siano stati anche degli errori da parte dei negazionisti, il libro invece è contestabile, con delle peer review, in molte affermazioni in certi casi comiche come quella di paragonare l’ipotesi che sia il sole a guidare il gw, con l’ipotesi che la luna sia di gorgonzola ( se fosse, beati gli astronauti)

    FUCILARE I DISSIDENTI

    https://www.blogger.com/comment.g?blogID=3...733272663503584

    di Ugo Bardi

    www.getcited.org/mbrz/11113883

    Cito
    “Bene, cosa ne sarebbe in questa situazione dei negazionisti? Se venisse fuori che c'è stato qualche bel disastro a causa del riscaldamento globale, e che loro erano pagati per dire le cose che hanno detto (non lo dico io, lo dice Newsweek), beh, insomma, io se fossi loro non sarei tranquillo e, in effetti, una certa responsabilità per l'accaduto me la sentirei addosso. Finirebbero per non essere proprio ben visti. Magari non finirebbero fucilati, ma non lo darei per impossibile (per inciso, non mi auguro di veder fucilato nessuno, per carità! Così come non mi auguro che sia necessaria una catastrofe per dimostrare la realtà del riscaldamento globale).”

    “Magari non finirebbero fucilati ma non lo darei per scontato.”

    Guardatevi le spalle, come ci ammoniscono su climate monitor

    www.climatemonitor.it/?p=2954



    Edited by claudiocosta - 9/5/2010, 08:19
     
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  2. claudiocosta
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    IL CORAGGIO DELLA CRITICA: L'AFFAIRE BELLONE-VISCONTI.

    Sono stato espulso definitivamente dal forum di meteonetwork MNW, senza che mi sia data alcuna spiegazione, dopo più di tre anni di discussioni accese, ma molto seguite, con il mio nickname di clayco.
    Il come e il perché si sia giunti a questo risultato è una storia lunga e contorta che si snoda tra blog e forum diversi e sembra una puntata di Flashforward, abbiate quindi pazienza nel seguirmi.
    Inizia tutto con il coraggio del professore Bellone, direttore di “Le scienze”, che in un articolo www.climatemonitor.it/?p=8047 osa criticare (finalmente) i climatologi che sostengono la teoria dell’agw.
    Seguono all’articolo due lettere: una di stima e una di critica.

    LA LETTERA DI STIMA

    http://www.climatemonitor.it/wp-content/up...sor-Bellone.pdf
    firmata tra gli altri da Georgiadis e Ravegnani del CNR, da professori e studiosi di varie discipline correlate al clima Mariani, Pinna, Failla, Maggiore, Crescenti, Vacca. Cito un brano sul feedback da vapore acqueo, perché sarà la causa che scatenerà la mia espulsione dal forum di meteonetwork:
    “Siamo infatti come lei convinti che parecchi conti ancora non tornino e che la teoria dell’Anthropogenic Global Warming (AGW), oggi da più parti indicata come verità scientifica inoppugnabile e non assoggettabile a critica, presenti in realtà parecchi elementi di debolezza fra cui a titolo di esempio citiamo i seguenti:

    - umidità specifica nella libera atmosfera che su vaste aree del pianeta manifesta una diminuzione che non si concilia con l’idea del feed-back positivo da vapore acqueo che è il vero cuore della teoria AGW, in quando il ruolo secondario della CO2 come gas serra non la rende in grado di per sè di produrre incrementi rilevanti della temperatura in superficie (Paltridge G., Arking A., Pook M., 2009. Trends in middle- and upper-level tropospheric humidity, Theoretical and applied cliamatology, DOI 10.1007/s00704-009-0117-x)”

    Steph è un noto blogger molto competente in fatto di clima-metereologia, da poco tiene un blog tutto suo http://climafluttuante.blogspot.com/ che ricorda molto il blog di Sylvie Coyaud http://ocasapiens-dweb.blogautore.repubbli...a-terra-piatta/
    per i toni ironici e sprezzanti, le allusioni criptiche e gli insulti più o meno velati.

    Sulla lettera di stima al prof Bellone qui

    http://climafluttuante.blogspot.com/2010/0...bicicletta.html

    Steph paragona le affermazione dei firmatari ad un acquario che nell'imagine del suo blog è un wc con i pesci, e gli scienziati firmatari i pescatori che ci pescano dentro. Chissà cosa?.
    Complimenti per la metafora! Alla mia critica Steph si giustificherà:
    "L’immagine del wc: non ci avevo mica pensato, non è voluta. L’associazione è puramente casuale, giuro!"

    Un pò deboluccia cone giustificazione, quanti di voi ci crederanno?
    Da segnalare anche l'ironia di Sylivie Coyaud cons naz WWF(Oca sapiens) che dice:
    "Secondo voi Giorello e Bellone vanno nei Gone Emeritus o nei Dunning-Kruger? E’ una statistica per faccio una rivista (non peer-reviewed)

    Giorello è un altro professore che ha osato dubitare la teoria dell'agw subito criticato qui www.climalteranti.it/2010/03/01/tu-quoque-giorello/
    Gone emeritus è per la Coyaud:
    " uno bravo che in pensione perde l’abitudine al confronto con studenti e colleghi e si mette a negare l’evidenza per partito preso, per una sua idea fissa, un po’ come Mach la teoria atomica."

    mentre Dunning-Kruger:
    descrive il comportamento di persone incompetenti che fanno scelte sbagliate ma che, proprio a causa della loro incompetenza, non sono in grado di rendersene conto

    http://laustriaco.blogspot.com/2009/06/lef...ing-kruger.html

    LA LETTERA DI CRITICA

    firmata tra gli altri dalla totalità della redazione di climalteranti da noti climatologi tra cui il dott. Carlo Cacciamani e da professori e studiosi di varie discipline correlate al clima.
    Critica che potete leggere qui
    http://www.climalteranti.it/2010/03/05/dir...ndere/#comments

    dove potrete leggere anche la replica di Bellone.
    A mio avviso la lettera di critica al Bellone presenta alcune affermazioni discutibili e lo faccio notare, come posso e con tutti i miei limiti, linkando un mio articolo su wpsmeteo
    E’ strano che si offenda gente come il De Leo che davanti agli studenti chiama negazionisti chi sul clima presenta tesi diverse dalle sue, e li paragona a quelli che dicono che la terra è piatta,
    o come il Bardi che dice:
    “Bene, cosa ne sarebbe in questa situazione dei negazionisti? Se venisse fuori che c’è stato qualche bel disastro a causa del riscaldamento globale, e che loro erano pagati per dire le cose che hanno detto (non lo dico io, lo dice Newsweek), beh, insomma, io se fossi loro non sarei tranquillo e, in effetti, una certa responsabilità per l’accaduto me la sentirei addosso. Finirebbero per non essere proprio ben visti. Magari non finirebbero fucilati, ma non lo darei per impossibile (per inciso, non mi auguro di veder fucilato nessuno, per carità! Così come non mi auguro che sia necessaria una catastrofe per dimostrare la realtà del riscaldamento globale).”

    Sottolineo: “Magari non finirebbero fucilati ma non lo darei per scontato.”
    a cui aggiungo l'ultima tesi meravigliosa http://ugobardi.blogspot.com/2010/04/bugie-bugie-bugie.html e cioè che gli scettici siano mentitori patologici cito:
    "Chi sono e cosa potrebbero avere in testa queste persone che campano raccontando bugie. Si rendono conto di quello che fanno? Dei danni che stanno facendo? Non gli viene da sputare nello specchio del bagno tutte le mattine appena alzati? Non sono un esperto di psicologia, ma credo di aver capito che sono persone vittime di una sindrome nota come quella del "mentitore patologico"

    Ricordo che sul blog di Bardi si tollera gente che afferma (nei commenti) che i cani ragionano più degli scettici.
    Proviamo invece a ragionare senza offendere.
    La critica a Bellone è, per me, discutibile

    http://www.wpsmeteo.com/index.php?option=c...clima&Itemid=18

    Dove cito grafici e pubblicazioni peer review a cui nessuno replica.

    Siccome il direttore Bellone, nella sua replica cita il prof Guido Visconti, seguirà il prossimo articolo “IL CORAGGIO DELLA CRITICA: L'AFFAIRE VISCONTI”


    IL CORAGGIO DELLA CRITICA: L'AFFAIRE VISCONTI




    Siccome il direttore Bellone, nella sua replica cita il prof Guido Visconti,
    «oggi la scienza non è in grado di spiegare le variazioni climatiche che sono avvenute in passato: pertanto, non si capisce come la stessa scienza potrebbe essere in grado di prevedere quello che avverrà nel prossimo futuro. Malgrado ciò, organismi internazionali come l’IPCC annunciano, con cadenza regolare, previsioni per i prossimi 50 o 100 anni. Questa apparente capacità previsionale è la stessa che ha dato notorietà, e quindi assicurato fondi, a un’intera classe scientifica negli ultimi 20 anni».

    su climalteranti colgono la palla al balzo per criticare a sua volta proprio il Visconti con due articoli del climatologo Carlo Cacciamani. Qui la prima parte

    http://www.climalteranti.it/2010/03/20/cli...93-prima-parte/

    Nei commenti alla critica del Cacciamani pongo una serie di quesiti su tutte le incertezze e non conoscenze del sistema climatico che non fanno altro che dare ragione al Visconti tra cui quella sul feedback del vapore acqueo
    Mi autocito:


    - E’ vero o no? che la crescita di gas serra antropogenici riscaldanti (CO2 CH4 e N2O) dovrebbe indurre un aumento della concentrazione del vapore acqueo in atmosfera che secondo i firmatari della lettera di stima al Bellone Georgiadis et al nessuno ha mai visto?

    - E’ vero o no? che i modelli invece girano ipotizzano nel clima del futuro un feedback dovuto all’aumento del vapore che nessuno ha mai visto?



    Qui la seconda parte

    http://www.climalteranti.it/2010/03/27/cli...-prof-visconti/

    dove Steph mi risponde sul vapore così
    @Costa
    quando dice “le istanze degli scettici (…) sui feedback del vapore acqueo mai visti”: perché ripeti sempre le stesse cose? Credi veramente a quello che scrivi?
    Y: forse dovresti (in)formarti meglio. N: allora lo fai per esibizionismo, per gioco, per provocazione o per cosa altro?

    Quindi io lancio su meteonetwork la discussone “Il vapore che non c’è” dove e linko dei grafici che certo non ho inventato io, (ci sono le fonti) sull'umidità relativa e che non posso linkare su climalteranti per motivi tecnici e per una forma di moderazione che impedisce più di un link.

    Mi chiudono misteriosamente la discussione senza alcuna spiegazione e senza nessun motivo, a seguito delle mie proteste sarò espulso definitivamente dal forum (storia che vi racconterò nel prossimo articolo : "Espulso da meteonetwork: Ciao ragazzi ciao volevo dirvi che"). Non solo mi bannano anche su climalteranti perchè misteriosamente non si possono fare link alle discussioni sui forum.

    Nei commenti su climalteranti da segnalare questo di un certo Antonio sempre riferito al Visconti:
    La comunità scientifica ritiene che esistano dei fenomeni ancora poco conosciuti che tendono a compensare il riscaldamento globale dovuto all’ aumento della concentrazione di gas serra in atmosfera”.
    Chissà chi fa parte di questa comunità scientifica, oltre a lui"

    Ne fanno parte oltre al Visconti tutti i firmatari della lettera dell'ISAC-CNR al ministro che potete trovare nell'articolo
    Guido Visconti: “Il clima una roulette, e troppi bari” www.climatemonitor.it/?p=9187 che potrete
    e poi ci sarebbe questi
    R.SPENCER, R.LINDZEN, F.CHRISTIENSEN, R.PIELKE SR, J. CHRISTY, P. MICHAELS, N.MORNER, T.KANDEKAR, P. CHYLEK, A .ROBINSON, W. SOON, D. HOYT, F. SINGER, L. STOTT, T. SEGASTALD, G. GERLICH, C. LOHELE, S. McINTYRE, S. IDSO, N. SHAVIV, J. VEZIER, H. SENSMARK, N. MARSH, N. SCaFETTA, C WILLSON , B. WEST, K GEORGIEVA, Y IZRAEL, H. ABDUSSAMATOV, C. LANDESA e molti altri meno noti.
    Tra questi ci sono scienziati che hanno fatto la storia della meteo-climatologia

    Sempre nei commenti ci sono da segnalare questi due:



    Il problema non è cambiare idea; è farlo senza ragioni.
    Il post descrive bene come ci devono essere altre ragioni per questo cambio di opinioni. Potrebbe essere una questione di carattere burbero. Banalmente, senza quelle frasi il Corriere della Sera non gli chiederebbe di fare da articolista sul tema del clima.
    Visconti sa troppo per scrivere quelle frasi, che sono irragionevoli. Contento lui, comunque…



    di Vincenzo e questo che lo segue
    @Vincenzo
    “frasi irragionevoli”
    Tanto più che il primo autore del 1992 è andato avanti con il fine tuning raccogliendo valanghe di citazioni, G. Visconti no.
    A meno di considerarlo una ragione…

    di Sylvie Coyaud che allude ad una presunta invidia di Visconti nei confronti di Giorgi che ha continuato il fine tuning.

    Da segnalare l'aspra risposta del prof Visconti sempre sul sito di climalteranti:
    La polemica di cui sono oggetto e sulla quale perde tanto tempo l’amico Cacciamani, mi è stata segnalata. Mi trovo così nella posizione di Gianni Brera che fu tirato per i capelli in una polemica con Antonio Ghirelli tanti anni fa sul “Il Mondo”. La risposta di Brera era terribile e tanto coerente e sono tentato di fare la stessa cosa ma non voglio rispondere a nessuno soprattutto a degli anonimi (ma mi sembra di conoscerlo qualcuno a giudicare dalla sua ignoranza) e voglio solo dire poche cose
    1. Sono sempre sorpreso dall’ignoranza dei miei colleghi non sulla professione ma sulle cose che capitano nel mondo come ad esempio la filosofia del clima. Sono così impegnati nel tuning che dimenticano di comprare il giornale la mattina. Eppure come suggerisce Wittengstein se uno compra più copie dello stesso giornale (cioè usa più modelli) rischia di avvicinarsi alla verità. Se almeno leggessero le riviste professionali si accorgerebbero che sul BAMS (vol.81, 265, 2000, vol.78, 400, 1997) queste cose sono state trattate soprattutto in connessione con il principio popperiano della falsificazione (ma come si fa a falsificare se già i modelli sono accordati?).
    2. Non esistono ad oggi spiegazioni per le variazioni climatiche del passato lontano (glaciazioni) e recenti (piccola era glaciale). Esistono delle idee a volte come quelle legate alla circolazione termoalina (ma esiste? Com’è che Karl Wunsch non è mai citato oppure Bavid Battisti?) o all’astronomia (come mai oltre 1 milione di anni fa il ciclo a 100.000 anni non si osservava?). Anche in questo caso l’ignoranza domina. Nel suo ultimi libro (The Great Ocean Conveyor) Wally Broecker (che tutti conoscono) dice “…Fino a che i modelli non riusciranno a riprodurre in modo soddisfacente il passato, rimarranno fortemente sospettati rispetto alla possibilità che ci dicano qualcosa sull’impatto della CO2 fossile”. Wally Broecker è difficile che sia invidioso anche se ha qualche problemino con ad esempio Younger Dryas.
    3. In Fisica mi hanno insegnato (non i miei professori ma le mie letture ed esperienze) che vale il principio: fenomeno – teoria-spiegazione-nuovo fenomeno) questa semplice catena nel clima non c’è dove ci si ferma al fenomeno-teoria che non spiega. La validazione dei modelli non è quella di confrontare l’output con un set più o meno sgangherato di dati perché la via è stata suggerita da persone serie (Richard Goody, Jim Anderson, Steven Leroy di Harvard) che hanno proposto un metodo “sperimentale” (come si faceva una volta in Fisica) per testare i modelli: ma questo metodo richiede decenni quindi va bene per pensionati e professori emeriti e non per giovani rampanti che misurano il loro sapere dal numero dei lavori e delle commissioni in cui siedono. Inoltre richiedono strumentazione e non personal computer su cui far girare i famosi giornali di Wittegenstein.
    4. Dovrebbe essere un mio merito (anche se non ci tengo) avere cambiato idea sui modelli regionali. Ma questo l’ho fatto pochi anni dopo i nostri articoli pioneristici (1992) . Una delle ragioni per cui il mio ex-studente Filippo Giorgi mi guarda storto è che mi ritiene autore di questo sputtanamento cosa che io ho fatto per onestà personale senza secondi fini. Peraltro il Corriere della Sera mi paga ancora così poco (più o meno la tariffa del mio primo articolo sull’eruzione del Sant’Elena del 1981) che accusarmi di essere venduto per meno di trenta denari è ignobile. Al contrario se la gente leggesse l’articolo di Susan Solomon saprebbe che io non mi sono inventato niente.
    5. Una notazione personale per finire che riguarda la mia invidia. Io sono a tre anni dalla pensione e nella mia vita credo di aver dato un contributo degno tenuto conto che mi sono laureato in una università di terzo ordine (allora L’Aquila) e di ritrovarmi ora in una città terremotata di brutto. Non sono invidioso di niente proprio perché colleghi con ben altre origini si trascinano ancora in penose polemiche. Devo confessare che ho pochi idoli anche io e uno di questi è Richard Lewontin. La cosa che mi attrae di più in lui è che da sempre dice che la scienza non esiste ma esistono degli omini che si arrabattano e perpetuare il mito dello “scienziato”. Queste discussioni mi deprimono proprio pensando ad un suo vecchio libricino, Biologia come Ideologia. Mi piacerebbe scriverne uno simile magari , Climatologia come Ideologia.

    Interessanti anche le risposte al Visconti in particolare di Paolo Gabrielli che dice:
    "Riguardo alla piccola era glaciale sarebbe interessante sapere come mai non ritiene valida la spiegazione, che sembrerebbe ormai consolidata, legata alle variazioni delle radiazione solare (e.g. minimo di Maunder etc.) congiuntamente ad eruzioni vulcaniche piuttosto eccezionali (e.g. 1783 Laki, 1809 unknown, 1815 Tambora etc.)."

    Affermazione che però male si concilia con quella di Cacciamani fatta ad Allumiere sul fatto che i modelli climatici per ora considerino pari a zero le variazioni solari.
    Purtroppo per un meccanismo molto criticabile su climalteranti non si possono fare più di 5 post e quindi io che li ho superati non posso più partecipare alla discussione, come del resto su meteonetwork e mi chiedo se veramente si voglia un confronto tra scettici e serristi, visto che chi osa criticare la teoria dell'agw come i professori Bellone Gioriello e Visconti viene subito attaccato e sbeffeggiato mentre le repliche hanno le gambe corte, (CA) se non proprio il bavaglio.(MNW)


    LA DISCUSSIONE SUL VAPORE E LA MIA ESPULSIONE DA METEONETWORK

    Nella lettera di stima al prof Bellone T. Georgiadis e altri dicono

    “Siamo infatti come lei convinti che parecchi conti ancora non tornino e che la teoria dell’Anthropogenic Global Warming (AGW), oggi da più parti indicata come verità scientifica inoppugnabile e non assoggettabile a critica, presenti in realtà parecchi elementi di debolezza fra cui a titolo di esempio citiamo i seguenti:

    umidità specifica nella libera atmosfera che su vaste aree del pianeta manifesta una diminuzione che non si concilia con l’idea del feed-back positivo da vapore acqueo che è il vero cuore della teoria AGW, in quanto il ruolo secondario della CO2 come gas serra non la rende in grado di per sè di produrre incrementi rilevanti della temperatura in superficie (Paltridge G., Arking A., Pook M., 2009. Trends in middle- and upper-level tropospheric humidity, Theoretical and applied cliamatology, DOI 10.1007/s00704-009-0117-x)”

    (qua bisognerebbe postare I grafici di Platridge 2009)


    Quindi io apro una discussione su metenetwork MNW postando due grafici uno sull'andamento globale del vapore acqueo in cm di colonna d’acqua (a sinistra) e della copertura nuvolosa in decimi di cielo coperto (a destra) [fonte: International Satellite Climatology Program - ISCCP] e l'altro qui

    http://www.friendsofscience.org/assets/doc...ty300_700mb.jpg
    (preso dalla peer review di Miskolczi 2009)

    sui dati di umidità relativa a diverse quote (700 hPa è mediamente pari a 3300 m di quota,500 hPa è pari a circa 5500 m, 300 hPa è pari a circa 7700 m di quota). Fonte: NOAA – Earth System Research Laboratory (www.esrl.noaa.gov/psd/cgi-bin/data/timeseries/timeseries1.pl)

    Citando Watts da

    http://wattsupwiththat.com/2009/03/05/nega...l-or-emotional/


    Ciò significa che le variazioni di umidità specifica nella troposfera superiore (300 - 700 MB) può essere molto significativa, anche se la quantità di vapore acqueo è bassa a causa delle temperature fredde.

    Se l'umidità relativa rimane costante, il riscaldamento indotto dalla CO2 causerà l'aumento di umidità specifica e quindi di un forte feedback positivo. Ma se l'umidità relativa è effettivamente in calo (Miskolczi 2009), il vapore acqueo può causare un feedback negativo. L'umidità specifica è diminuita drasticamente nel 2008 a tutti i livelli nella troposfera.


    Il dibattito sul feedback del vapore acqueo parte tutto da queste dichiarazioni di Dessler sul sito della NASA

    www.nasa.gov/topics/earth/features/vapor_warming.html

    Dove Dessler afferma che l'aumento dei gas serra climalteranti porterà ad un riscaldamento del pianeta che sarà raddoppiato (mica poco) dal feedback del vapore acqueo indotto sempre dai gas antropici.

    R. Pileke sr quindi critica Dessler sul suo sito qui:

    http://pielkeclimatesci.wordpress.com/2009...ell-understood/


    dove Pielke sr cita due peer review Wu, C.2009 Wu, C., T. Zhou, and D.-Z. Sun, 2009: Atmospheric Feedbacks over the Tropical Pacific in Observations and Atmospheric General Circulation Models: An Extended Assessment. J. Climate, Submitted.


    e Sun, 2009
    Sun, D.-Z., Y. Yu, and T. Zhang, 2009: Tropical Water Vapor and Cloud Feedbacks in Climate Models: A Further Assessment Using Coupled Simulations. J. Climate, 22, 1287-1304.
    dicendo che i nuovi documenti in esame dimostrano l'incapacità dei modelli dell'IPCC di prevedere abilmente il feedback del vapore acqueo e pongono anche molti interrogativi sull'abilità stessa dei modelli che (sempre secondo gli auori in peer review):

    - sovrastimano il feedback positivo del vapore acqueo
    - mentre sottostimano il feedback negativo delle nuvole.

    CHE E' IL NOCCIOLO DI TUTTA LA QUESTIONE

    tanto caro a Spencer e Lindzen.

    Pielke sr aggiunge che secondo la teoria di Dessler tutte le forzanti riscaldanti dovrebbero dare un feedback positivo del vapore acqueo anche il nero fumo ABC, ma questo non è dimostrato.
    Conclude dicendo che il feedback reale del vapore acqueo non è quello inteso da Dessler.

    Dessler replica qui

    http://pielkeclimatesci.wordpress.com/2010...vapor-feedback/

    citando pubblicazioni che dimostrano un aumento dell'umidità specifica, durante el nino, o viceversa durante le eruzioni vulcaniche.
    Dessler critica Wu 2009 e Sun 2009 perchè prendono in considerazione solo una piccola porzione dell'atmosfera quindi i dati non sarebbero significativi, e critica anche Paltridge 2009

    Paltridge, G., Arking, A. and Pook, M. 2009. Trends in middle- and upper-level tropospheric humidity from NCEP reanalysis data. Theoretical and Applied Climatology: 10.1007/s00704-009-0117-x.

    secondo lo scienzato della NASA una rianalisi dei dati NCEP più aggiornata sui valori dell’umidità specifica, porta a conclusioni opposte rispetto a Paltridge 2009
    A questo proposito c’è da citare A Watts che dice:
    “Non conoscoso l'accuratezza dei dati della rianalisi NCEP sull’umidità della troposfera, ma la misura diretta dell’umidità dai palloni meteorologici sembra preferibile alla determinazione molto indiretta dei dati del satellite”


    Ma Dessler cita anche un classico argomento degli scettici e cioè che l’unico punto in cui si può annidare un feedback negativo di grande entità (che cioè potrebbe mascherare quello positivo del vapore acqueo) è il feedback della nuvolosità

    A Dessler rispondono Pielke sr ma anche Spencer:
    qui

    http://pielkeclimatesci.wordpress.com/2010...vapor-feedback/

    Dove Pielke sr afferma che:
    - il feedback del vapore è sicuramente positivo ( e chi lo ha mai negato) ma è ancora da comprendere
    - Wu 2009 è significativo proprio perché prede in analisi il settore tropicale dove lievi aumenti della T danno una reazione sproporzionata di riscaldamento globale.
    Ci sono analisi che non mostrano nessuna simultaneità tra riscaldamento e aumento dell’umidità e cita Wang 2008 Wang, Y., C.N. Long, L.R. Leung, J. Dudhia, S.A. McFarlane, J.H. Mather, S.J. Ghan, and X. Liu. 2009. “Evaluating Regional Cloud-Permitting Simulations of the WRF Model for the Tropical Warm Pool International Cloud Experiment (TWP-ICE), Darwin, 2006.” J. Geophys. Res., 114, D21203, doi:10.1029/2009JD012729
    Ci sono varie analisi che stimano la mancanza di feedback positivo del vapore acqueo a livello regionale e cita F. M. Mims III, An inexpensive and stable LED Sun photometer for measuring the water vapor column over South Texas from 1990 to 2001, Geophysical Research Letters 29, 20-1 to 20-4, 2002.
    -
    - Le ricerche di Stephens Graeme http://pielkeclimatesci.wordpress.com/2009...ate-university/
    dimostrano che ci sono gravi pregiudizi sulle proprietà radiative delle nubi basse che mettono in dubbio la fedeltà del feedback nei modelli
    R Pielke sr conclude dicendo che l'entità del feedback del vapore acqueo, quando le nubi e le precipitazioni sono incluse, insieme ad altri feedback del sistema climatico, come i flussi di interfaccia atmosfera-oceano rimane completamente sconosciuta!.



    Sul vapore Steph mi risponde sul suo blog visto che su MNW mi hanno espulso qui
    http://climafluttuante.blogspot.com/2010/0...it-hoth_11.html


    L’articolo è criptico e va analizzati riga per riga per coglierne a pieno tutto il sarcasmo.

    La mia discussione su MNW “il vapore che non c’è” fu chiusa, senza alcuna spiegazione, quella di risposta di Steph fu ugualmente chiusa, la mia replica “rilancio sul vapore che non c’è” è stata addirittura cancellata. In seguito alle mie proteste sono stato espulso definitivamente con il seguente messaggio:

    Sei stato escluso dal forum per il seguente motivo: non c’è un vero e proprio motivo

    L’esclusione verrà tolta il : MAI!

    Secondo Steph ho violato il regolamento in più punti, ma non è vero.
    Da quando:
    - una discussione senza insulti, nè doppi sensi, è un litigio?
    - dire che l'umidità relativa (grafici con fonti,) non è aumentata ed è correlata alla nuvolosità, è una mancanza di rispetto?
    - citare peer review o comunque Pielke sr, o Roy Spencer è una violazione del regolamento?
    - una discussione su un fattore così importante del gw (come si evince da questo articolo) è da considerarsi un battibecco personale tra due persone

    Già altre due volte mi hanno chiuso delle discussioni su MNW, la prima sul caldo medioevale perché mi hanno insultato, denigrato ecc eppure avevo ragione io, e un’altra sulla critica ai modelli perché sono venute meno nei miei confronti, le basi del rispetto personale e della professione.
    solo che chi mi mancò di rispetto erano alcuni soci fondatori di MNW e Steph (che dovrebbe essere nel comitato scientifico di MNW), al posto di bannare loro hanno chiuso la discussione a me.
    Stavolta invece mi hanno espulso definitivamente, senza spiegazioni. M Giazzi presidente di MNW, a chi chiedeva chiarimenti ha risosto che: ho sempre potuto dire quello che volevo su MNW ma tutto c’è un limite.
    A tutti i blogger di MNW che hanno apprezzato le mie discussioni in questi anni volevo dire:
    Ciao ragazzi, ci si trova altrove,
    agli altri:
    la critica è sempre e comunque una ricchezza, il dogma invece non porta mai al progresso. I forum servono solo per discutere e l’ambiente è la tematica più discussa sui blog e sui forum nel mondo (notizia ansa).
    Certo che se le discussioni vengono chiuse perché sono in contrasto con la linea dei soci o del comitato scientifico, il forum non ha più senso di esistere in quanto tale.
     
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1 replies since 20/6/2009, 11:57   417 views
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