Scienza e politica

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  1. claudiocosta
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    GLI SCOPI POLITICI DELL’IPCC

    Come nasce l’IPCC? Ce lo spiega il Professor F.Battaglia:

    “Negli anni Settanta, dopo 3 decenni di raffreddamento globale, si cominciò a temere per una imminente era glaciale, fino al punto che qualcuno avanzò la stravagante idea che essa si sarebbe potuta evitare con l’immissione volontaria di CO2 in atmosfera, anche se non ebbe il tempo di essere ascoltato perchè, nel frattempo, le temperature cominciavano ad aumentare di nuovo. Tuttavia, furono quelli, anche, anni di recessione economica, col prezzo del petrolio alle stelle e grandi sommosse tra i lavoratori del carbone. In Inghilterra, Margaret Thatcher, preoccupata per la sicurezza dell’approvvigionamento energetico del proprio Paese e, evidentemente, poco fiduciosa sia verso i petrolieri del Medioriente che verso i sindacati dei lavoratori delle miniere di carbone, pensò fosse proprio dovere sostenere la causa del nucleare. La preoccupazione che la combustione di combustibili fossili potesse elevare la temperatura del pianeta sino a metterne in pericolo il clima cadeva proprio a fagiolo, e così, molto tempo prima che l’effetto serra diventasse una preoccupazione globale, la Thatcher trovò in quella preoccupazione la possibilità di un’ottimo sostegno alla causa pro-nucleare che aveva deciso di sposare. Decise così di allocare consistenti fondi in ricerche che in qualche modo provassero i rischi dell’immissione di gas-serra in atmosfera, una decisione che suggellò il legame tra la politica e l’effetto serra antropogenico, un legame che, inevitabilmente, promosse enormi flussi di denaro nel settore della climatologia, purché, però, fosse inequivocabile l’enfasi sulla relazione tra CO2 e clima. Fu così possibile la nascita dell’Ipcc, il cui Primo Rapporto, del 1990, ignorando completamente le conoscenze più accreditate della climatologia, inclusi gli effetti del vapore acqueo, delle nuvole e del sole sul clima della Terra, “prediceva” ciò che i politici volevano predicesse: il disastro climatico come conseguenza dell’immissione in atmosfera della CO2.
    Agli inizi degli anni Novanta l’effetto serra antropogenico, non era più un’eccentrica idea di un gruppo ristretto ma una vasta e fiorente propaganda politica. Fatto che incrementò l’attenzione dei media, che, a sua volta, incrementò il flusso di risorse: in pochi anni, il solo budget annuale americano sulle ricerche dei cambiamenti climatici salì da 200 milioni a 2 miliardi di dollari (oggi è di quasi 4 miliardi). Si crearono nuovi “posti di lavoro”, occupati da persone prive di alcuna competenza specifica nel campo della climatologia, ma che traevano di che vivere da un poderoso budget che a sua volta ingigantì viepiù la propaganda politica, in un vortice senza fine. Il mondo della ricerca non era escluso da questo vortice: condizione necessaria per vedere finanziati progetti di ricerca nei più disparati rami dello scibile era rivendicarne l’importanza nel contesto dell’effetto serra antropogenico…...

    Allo stesso modo sono nati i movimenti ambientalisti: i loro esponenti sono quasi sempre digiuni degli elementi di base della scienza, della fisica, della chimica, e gli scienziati, i fisici, i chimici, i biologi, sono i loro nemici, a meno che non accondiscendano, compiacenti, alla congettura dell’effetto serra antropogenico.
    Una gran parte delle risorse di ricerca allocate sul l’effetto serra antropogenico ha foraggiato la stesura di corposi modelli di calcolo per prevedere il clima del futuro. Per chi scienziato non è, i modelli al computer sembrano scienza rigorosa, inducono stupore e incutono rispetto. La verità è che, per compiacere i finanziatori, gli autori di questi modelli ignorano l’influenza del sole, del vapore acqueo e delle nuvole, e assumono tutti, direttamente o indirettamente, che le emissioni antropiche siano il principale responsabile dei cambiamenti climatici. Gonfiando a dismisura le emissioni antropiche di CO2, quei modelli hanno prodotto scenari climatici senza alcuna connessione con la realtà delle cose, scenari che ci dicono, ad esempio, che da qui a 100 anni la temperatura globale si eleverà da un minimo di 1.4 ad un massimo di 6.8 gradi e il livello dei mari si eleverà da un minimo di 9 a un massimo di 90 cm. Ma è importante notare gli scenari non sono previsioni e che i modelli dipendono da parametri, variando i quali si può ottenere tutto e il contrario di tutto. Ad esempio, se seguendo con un modello gli effetti dello scioglimento di un ghiacciaio i risultati dicessero che nulla accadrebbe di interessante, allora quei risultati non sarebbero neanche degni di pubblicazione. Se invece, variando opportunamente i parametri del modello, lo scioglimento del ghiacciaio “predicesse” un qualche disastro climatico, allora quella “previsione” diventerebbe interessante per la pubblicazione, non solo in un normale quotidiano, per sua natura interessato alle notizie sensazionali, ma anche nelle riviste scientifiche, le quali contengono così solo quei risultati “interessanti” che, a loro volta, tanto più sono drammatici tanto più facilmente attirano l’attenzione dei media. L’effetto serra antropogenico ha insomma fatto nascere un nuovo tipo di giornalista, il giornalista ambientale, il quale attira tanta più attenzione quanto più catastrofista è la notizia che riporta.” (1)

    Molti scienziati tra cui R.Lindzen affermano che i dati dell’IPCC sono raccolti in modo errato, sono elaborati dai computer con modelli climatici non attendibili, e che il solo scopo dell’IPCC è politico: ed è quello di trovare una buona scusa, per cercare e realizzare, fonti energetiche diverse da quelle derivate dai combustibili fossili, e che una menzogna se viene ripetuta dai media all’infinito, diventa una verità per l’opinione pubblica. (2)

    Una buona scusa fu inventata dagli Angloamericani per attaccare l’Iraq, ed era quella delle armi di distruzione di massa, quindi le buone scuse effettivamente si inventano.
    Altri scienziati hanno parlato di scopi politici dell’IPCC e sono il professor C. Landsea, e il professor J. Christy. Entrambi erano scienziati dell’IPCC e si sono dimessi.
    Il primo perché il suo rapporto sui cicloni che escludeva la CO2 tra le cause scatenanti fu ignorato, e usci invece un rapporto falsato, il secondo perché dichiara apertamente che i modelli e le conclusioni dell’IPCC sono manipolate.
    Il professor C. Landsea ha dichiarato:

    <…sono stato molto deluso quando, dopo aver dimostrato la manipolazione delle scienze climatiche e invocato l'intervento autorevole dell'IPCC, la direzione della stessa IPCC ha sminuito le mie preoccupazioni… Personalmente non posso in buona fede continuare a contribuire a questo procedimento che ormai ritengo motivato da agende pre-concette e scientificamente infondate>

    Un'altra defezione clamorosa ce la racconta il professor F: Battaglia:

    “Un altro motivo di terrore legato all’effetto serra antropogenico, è la possibile diffusione verso elevate latitudini di malattie tropicali, come la malaria. Ma la malaria non è una malattia tropicale: quando il Prof. Reiter, membro dell’Ipcc, fece notare che le zanzare sono abbondanti anche ai poli e che una delle più devastanti epidemie di malaria occorse in Siberia negli anni Venti del secolo scorso, con milioni di casi l’anno per diversi anni e con un totale di 600.000 morti, le sue osservazioni non furono recepite nella stesura dei rapporti dell’Ipcc, rapporti ove si inventò di sana pianta l’idea che la malaria avrebbe devastato zone della Terra sempre più a nord e ove si può leggere che «le zanzare che trasmettono la malaria non sopravvivono a temperature invernali inferiori ai 16-18 gradi». Per non vedere il proprio nome infangato con informazioni errate, il prof. Reiter chiese che il proprio nome fosse cancellato dalla lista degli autori di quei rapporti, ma fu accontentato solo dopo aver intrapreso una formale azione legale. Il caso di Reiter non fu un caso isolato” (1)

    Anche i professori G.Visconti, C.Alegre, Z. Jaworowsky, e R.Lindzen erano dell’IPPC e ne sono usciti quasi subito, quando hanno intravisto le manipolazioni politiche dell’ONU. Altri scienziati pentiti che nel tempo si sono dimessi dall’IPCC sono: B. Wiskel, N.Shaviv, D.Evans, T. Murty, D.Bellamy, C. de Freitas, R Bryson, H Labohm, T. Patterson, D. Clark, G. Veizer, oltre ai già citati V.Gray, Seitz, Reiter; Landsea, e J. Christy. (3)


    “Lo scetticismo deve essere la più alta vocazione per un vero scienziato”

    T. Huxley

    L’IPCC nel redigere i rapporti raccoglie le pubblicazioni scientifiche che confermano il catastrofismo, quindi omette tutte le altre, e già questo è un metodo sbagliato, infatti molti scienziati come abbiamo visto si sono dimessi per questo. Poi le revisioni finali sono a carico dei governi, cioè sono politiche, e spesso travisano e manipolano le conclusioni scientifiche. I rapporti finali quindi non sono revisionati da scienziati ma da revisori politici. In ultima analisi le pubblicazioni scientifiche che dimostrano l’influenza antropogenica sul clima, sono solo qualche decina, sulle migliaia inserite nei rapporti dell’IPCC. Questo sistema è stato smascherato da John Mc Lean. (4)
    Quindi i politici finanziano gli scienziati, e li correggono, spesso travisandoli, il prof. Guido Visconti, e Carlo Stagnaro denunciano chiaramente che questo non può essere considerato un sistema attendibile e scientifico perché manca completamente l’indipendenza degli scienziati.
    In particolare il decano del CNR G. Visconti afferma che l’IPCC svolge preferenzialmente: « .. un’attività di rassegna di quella porzione della letteratura scientifica sul clima che è già allineata su tesi prevalentemente enunciate proprio dall’IPCC. Un caso classico di autoreferenzialità e di fabbrica di consenso: come ha infatti dimostrato un’analisi apparsa su «Science» nel 2004, nel periodo compreso tra il 1993 e il 2000 è stato molto difficile pubblicare articoli che sollevassero dubbi sulle tesi dell’IPCC.» (5)

    L’IPCC è un organo dell’ONU dove la grande maggioranza dei paesi rappresentati appartiene al terzo mondo. Il protocollo di Kyoto redatto dopo i rapporti catastrofisti dell’IPCC, di fatto avvantaggia enormemente i paesi in via di sviluppo, perché non hanno limitazioni nelle emissioni, e possono scegliere fonti energetiche poco costose ma inquinanti. Questa politica sta già creando enormi spostamenti di capitali dall’occidente ai paesi in via di sviluppo, dove l’energia costa e costerà sempre meno, e dove non ci sono limiti alle emissioni.
    La stessa linea politica, sinergica a questa, è quella del WTO che vuol spacciare all’opinione pubblica dell’occidente, il fatto che la globalizzazione sia: libero mercato in libera concorrenza. Come può l’Italia competere con paesi dove gli imprenditori possono sfruttare gli operai come animali, senza nessuna tutela della vita, della sicurezza e della dignità? Come può l’Italia competere con paesi che hanno costi energetici decisamente più bassi, ottenuti con il carbone sporco, cioè con fumi non filtrati, senza nessun rispetto per l’ambiente, e senza nessuna limitazione nelle emissioni, né di CO2 né di smog? E senza limitazione alla deforestazione? Non è libera concorrenza, ma concorrenza estremamente sleale, e ci si deve vergognare di permetterlo!

    “Il controllo delle emissioni è una leva politica
    per ottenere un riequilibrio tra i paesi del mondo.”

    Il presidente dell’IPCC, l’indiano Rajendra Pachauri, ha ritirato, assieme ad Al Gore, il premio Nobel per la pace, e sostiene le tesi, dell’IPCC cioè: la CO2 è la causa del riscaldamento e questo porterà catastrofi e inondazioni. Rajendra Pachauri, però non è un ambientalista, si è sempre occupato di petrolio! (6)
    E’ un economista, e un ingegnere gestionale è stato amministratore delegato dell’Indian Oil Corporation, e ministro del petrolio indiano. L’India lo ha imposto alla guida dell’IPCC, in sostituzione dell’ecologista americano Robert Watson.
    In termini politici, l’azione di Rajendra Pachauri si potrebbe interpretare, maliziosamente, come un appello agli imprenditori occidentali, del tipo:
    <se restate in occidente andrete incontro a costi di miliardi di dollari o di euro per ridurre le emissioni, se invece venite a produrre nei paesi emergenti, ad esempio in India, non avrete nessuna limitazione né per le emissioni, né per gli inquinanti, con costi energetici molto bassi.>!.
    E’ chiara e palese anche la posizione della Cina e dell’India i ministri di queste potenze emergenti hanno dichiarato, che non accetteranno nessuna limitazione nelle emissioni di CO2 per i prossimi 50 anni. Perché? Proprio perché la riduzione delle emissioni in questo momento storico, frena lo sviluppo. Con il protocollo di Kyoto lo sviluppo sarebbe frenato in occidente, In modo particolare in Italia, e favorito nei paesi emergenti. Questo è l’obbiettivo dell’ONU ma anche del WTO.
    Il vicepresidente dell’IPCC invece è il russo Yuri Izrael, imposto all’IPCC direttamente dal presidente W.Putin, e sostiene che il protocollo di Kyoto non ha fondamenti scientifici e che i modelli climatici dell’IPCC si sono rivelati errati. (7)

    In termini politici si potrebbe interpretare, maliziosamente, così:

    < la Russia ha un economia che si basa sulla vendita di gas e petrolio all’Unione Europea, che invece per colpa del protocollo di Kyoto sta effettuando scelte energetiche dannose alla Russia, come: risparmio energetico, carbone pulito e nucleare, l’eolico e il biogas. Questo per i più furbi, per gli altri, il solare e la bioenergia . Di fatto il protocollo di Kyoto danneggia la Russia, quindi non ha fondamenti scientifici>!

    L’Italia in questo gioco mi sembra un birillino travolto dalle palle del biliardo, o meglio dalle ecopalle, giocate dagli altri, e stanno vincendo la Cina e l’India.


    “L’urgenza di salvare l’umanità
    è quasi sempre il dito dietro cui si nasconde
    l’urgenza di dominare l’umanità”

    H. Mencken


    Gli scopi politici dell’IPCC erano evidenti fin dai primi documenti, infatti nel 1992 fu stipulato un accordo dall’UNFCCC (convenzione quadro delle nazioni unite sui cambiamenti climatici) votato soprattutto dai paesi in via di sviluppo che detengono la maggioranza di voti nel COP (conferenza delle parti)
    In questo accordo , un preludio al protocollo di Kyoto, nell’art. 4 si richiede che:
    i 24 paesi sviluppati dovranno pagare ai paesi in via di sviluppo i costi associati ai cambiamenti climatici. Questi pagamenti includono i costi di attenuazione, adeguamento, e rimborso danni per gli eventuali effetti negativi del mutamento climatico.

    "La scienza dell’IPCC può essere una buona tattica per i paesi sottosviluppati
    che cercano di estorcere miliardi di dollari ai paesi sviluppati,
    ma di certo non è una buona scienza".

    Dr Tim Patterson (8)


    “L’idea dei cambiamenti climatici di origine antropica, sono parte di un progetto globale di filosofia, centrato in seno alle Nazioni Unite, che prevede il trasferimento di ricchezza dai paesi ricchi ai paesi poveri.”

    J.P. Michaels ( 9 )

    Greenpeace, una multinazionale che ha un bilancio da milioni di dollari, ha finanziato in larga misura la candidatura di Al Gore, il film documentario “una scomoda verità”, e i concerti live earth. La sfida politica tra Al Gore e Bush, fu in realtà tra ambientalisti e petrolieri. Una disputa per il potere, e la CO2 fu uno strumento di lotta.

    Il ministro dell’ambiente A. Pecoraro Scanio ignorando completamente il parere di centinaia di scienziati che affermano che il protocollo di Kyoto non avrà nessuna efficacia, e rappresentando solo una piccola parte degli italiani, ha dichiarato che gli imprenditori italiani devono abbassare le emissioni di CO2 secondo, i dettami del protocollo di Kyoto, “senza se e senza ma”.
    Gli imprenditori e gli allevatori dovrebbero intentare una causa collettiva, chiedendo il rimborso al ministero dell’ambiente, di tutti i soldi spesi inutilmente per abbassare le emissioni… “senza se e senza ma”!

    http://maps.grida.no/library/files/web_co2...ossil_fuels.jpg

    Nel grafico si evidenzia la crescita delle emissioni da combustibili in Asia e della stabilizzazione in Europa.

    “Io preferisco la verità dannosa all'errore utile.
    Una verità dannosa è utile, perché può essere dannosa solo a momenti
    e poi conduce ad altre verità, che devono diventare più utili, sempre più utili. Viceversa un errore utile è dannoso, poiché può essere utile solo per un momento
    e induce in altri errori, che diventano sempre più dannosi”

    Johann Wolfgang Göethe

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    Riferimenti
    1) http://aconservativemind.blogspot.com/2007...ese-attenzione- del-min.html
    Franco Battaglia : “Alla cortese attenzione del min. Pecoraro Scanio (e dei suoi addetti stampa)” giovedì, settembre 13, 2007 Libero – Free
    2) convegno “il mercato del catastrofismo” Roma 2007
    3) http://epw.senate.gov/public/index.cfm?Fus...4B-DCCB00B51A12
    Marc Morano: Climate Momentum Shifting: Prominent Scientists Reverse Belief in Man-made Global Warming - Now Skeptics May 15, 2007 U.S. Senate committee
    4) http://folk.uio.no/tomvs/esef/McLean_ipcc_review.pdf
    John McLean: Peer review? What peer review? Failures of scrutiny in the UN's Fourth Assessment Report. Science and public policy press September 2007
    5) Visconti Guido, “Ripensare i modelli del clima”, Le Scienze, Dicembre 2007
    Schrope Mark, “Shooting the messenger”, NATURE, vol. 412, 12 July 2001,
    Schrope Mark, “Consensus science, or consensus politics?”, NATURE, vol. 412, 12 July 2001,pg.112
    6) http://www.climatescience.gov/Library/bios/pachauri.htm
    Rajendra Pachauri: Biografia
    7)congresso “Le emergenze planetarie” Erice 2007
    8) http://www.tcsdaily.com/article.aspx?id=010405M
    Tim Patterson: Professor of Geology at Carleton University “The geologic record and climate change”. The conference was co-hosted by Tech Central Station and was held on October 7, 2004 in Toronto, ON
    9) http://www.edinat.it/pdf/Clima.pdf
    Michele Mauri “se il vero pericolo venisse dal freddo?” edinat 6 2007
    http://brneurosci.org/reviews/satanic.html
    PJ Michaels, RC Balling - The Satanic Gases: Clearing the Air about Global Warming. Cato institute press 2000




    Ricordando che l'IPCC è un organo dell’ONU vi posto una breve storia dell'Onu a dimostrare che non sempre la politica dell'ONU segue il buon senso ma spesso è dettata da interessi di parte.

    « Noi, popoli delle Nazioni Unite, decisi a salvare le future generazioni dal flagello della guerra, che per due volte nel corso di questa generazione ha portato indicibili afflizioni all'umanità, a riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell'uomo, nella dignità e nel valore della persona umana, nell’uguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne e delle nazioni grandi e piccole [...] »

    (dal preambolo dello Statuto delle Nazioni Unite)

    L’organizzazione nasce il 25 aprile del 1945, la principale funzionalità dell'ONU è di favorire e sostenere la pace nel mondo, e di assistere nella risoluzione dei principali problemi politici, economici, umanitari e ambientali mondiali.

    L’ONU nasce con uno scopo nobile, ma come vedremo l’Onu, spesso ha preso decisioni dettate più da interessi più che dalla politica del buon senso.
    Il Consiglio di sicurezza è l'organo che ha maggiori poteri delle Nazioni Unite, avendo la competenza esclusiva a decidere il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale. Ma basta il veto di uno dei 5 stati membri (USA, Cina, Russia, Francia, Regno Unito) per annullare qualsiasi risoluzione, dal 1945 i membri permanenti hanno fatto uso del diritto di veto per 279 volte.
    Paradossalmente nel governo del mondo, la Francia (58 milioni) o il Regno Unito (58 milioni) contano molto più dell’India (967 milioni) e di paesi tra i più industrializzati del mondo cioè del Giappone (126 milioni) e della Germania ( 82 milioni) pur essendo il secondo e terzo paese finanziatore delle Nazioni Unite.
    Questa suddivisione del potere era accettabile 60 anni fa ma è anacronistica nel 2008, infatti, nel settembre 2004 il Brasile, l'India, il Giappone e la Germania hanno concordato di appoggiarsi reciprocamente per ottenere un seggio permanente. Ma il Pakistan si oppone alla candidatura dell’India.

    Esempi di politica fallimentare dell’ONU

    Accanto a questi ci saranno molteplici esempi di politica giusta ed efficace, gli esempi di politica fallimentare, mi servono per dimostrare l’enorme peso degli interessi dei singoli paesi, nelle risoluzioni ONU.

    ISRAELE: Nel 1948 lo stato di Israele non comprendeva, per volere dell’ONU, la città di Gerusalemme, isolata dal resto del paese, circondata da territorio arabo, ma sotto l’egida dell’ONU. Questo nonostante le proteste dei sionisti e gli ammonimenti sul fatto che in caso di guerra Gerusalemme sarebbe stata assediata, e non sarebbe stata protetta dall’esercito israeliano.
    Ma per interesse dei paesi cattolici, che volevano il controllo sui luoghi santi non divenne Israele, ma città-ONU. Israele fu attaccato da 5 stati confinanti e Gerusalemme fu assediata per 100 giorni, e l’ONU restò a guardare finché gli israeliani aprirono corridoio Tel Aviv-Gerusalemme tristemente famoso per le stragi che vi si generarono.


    CAMBOGIA: I Khmer rossi guidati da Pol Pot, armati, finanziati e protetti dalla Cina di Mao, ammazzarono il 30% dei cambogiani senza che l’ONU intervenisse. Ci furono milioni di morti, usarono i teschi dei morti per fare le ripe alle risaie. Uno dei più grandi olocausti della storia.

    IRAQ: Nella prima guerra del golfo ci fu il divieto agli eserciti (35 stati) di raggiungere Baghdad e rovesciare Saddam. Perché? I soliti veti, compreso quello della Francia. Fu una scelta saggia? NO!
    Saddam, che aveva già sulla coscienza milioni di morti, dopo la prima guerra del golfo si vendicò con migliaia di morti tra i curdi e gli sciiti, prolungando l’agonia e la sofferenza di tutti i popoli dell’Iraq.
    La seconda guerra del golfo, senza i veti dell’ONU non ci sarebbe mai stata.

    BOSNIA: la guerra iniziò nel 1992, e l’ONU stette a guardare la pulizia etnica. Perché? La Russia e la Cina misero il veto alla risoluzione. Nei tg italiani si sentirono le intercettazioni radio del generale Bladic che ordinava di bombardare i quartieri islamici si Sarajevo raccomandando una lenta frequenza per terrorizzarli e stanarli come i topi La Nato interverrà solo nel 1999 dopo migliaia di morti, per volere di Clinton, sopravanzando l’ONU: dimostrandone la debolezza e l’anacronismo. I verdi (Cento) che erano al governo, andarono a manifestare contro l’autorizzazione data dall’Italia, alla Nato, a usare gli aeroporti.


    IPCC, organo dell’ONU: Nei primi rapporti furono propinate le prove schiaccianti (ice core di vostok) dove si affermava che era l’aumento della CO2 a determinare il rialzo termico, e il ciclo delle glaciazioni legate sempre alla CO2.
    Non è detto che l’IPCC sia governato con buon senso, dietro al catastrofismo climatico, potrebbero celarsi interessi molto importanti, come l’energia.



    Questo è un altro articolo di Battaglia molto illuminante sul tema

    FRANCO BATTAGLIA: IL PROFESSORE IMBAVAGLIATO

    Scritto da : Franco Battaglia, su: “Il Giornale” 23/06/07

    Questa ve la voglio raccontare, e forse è pure mio dovere raccontarvela. Ero stato invitato - assieme a Dario e Jacopo Fo, Francesco Rutelli, Vittorio Sgarbi e Carlo Rubbia - alla puntata di Anno Zero di giovedì scorso. Tema: ambiente ed energia. Tutto era pronto, io ero arrivato a Roma il giorno prima e, per l'occasione, avevo anche acquistato una nuova cravatta. All'ultimo momento, Rubbia informa la redazione di aver cambiato idea e di non venire più in trasmissione. Santoro, a sua volta, m'informa che se non c'è il premio Nobel neanche'io posso esserci. La cosa mi fa onore ma - chiedo - perché, di grazia? Perché sennò lei, prof. Battaglia, non avrebbe contraddittorio. Beh, trovatene un altro che possa contraddirmi. Impossibile, mi si dice. Il mio ego lievita alle stelle: pensate, non si trova in Italia uno in grado di contraddirmi. Requisito minimo: essersi laureato col Nobel.
    Avendo raccontato quanto sopra ad alcuni amici, ne son nate, come sempre accade, due scuole di pensiero. Una - la maggioranza - ritiene che Rubbia tema il confronto. Il collega - dicono - pur di fare il consulente di Pecoraro Scanio ha accettato che questi gli faccia da consulente e di glorificare l'energia solare; ma il fisico sa benissimo che quella dell'energia solare è una colossale utopia degenerata in squallida frode, e sa benissimo che io sarei stato determinato nello svelare sia l'utopia sia la frode. L'altra scuola di pensiero - forse più maliziosa e magari più perspicace - ritiene che al consulente sia stato espressamente «consigliato» di non andare in trasmissione: «Professore non si esponga... ma chi glie lo fa fare... si goda il suo progetto Archimede...», etc.
    Io certamente non appartengo alla prima: sarò corporativo, ma un uomo di scienza, tanto più se si chiami Carlo Rubbia, non teme il confronto sulla scienza. In ogni caso, a sciogliere ogni dubbio si fa presto: sfido il premio Nobel ad un confronto pubblico, lui e io, senza comici, politici o soubrette. La mia tesi è: eolico, fotovoltaico e progetto Archimede sono un fallimento, al limite della frode, e questo governo, che ha deciso di sponsorizzare eolico, fotovoltaico e progetto Archimede, sta di fatto scavando la nostra fossa. A lui, consulente di questo governo, dimostrare che la mia tesi è falsa.
    Quanto a Santoro, non saprei cosa dire. Non sapevo neanche cosa fosse Anno Zero, ma giovedì sono rimasto incollato alla tv (c'erano solo i Fo, Rutelli e Sgarbi). Caro Santoro, lei ha esordito cantando le lodi della sua creatura, con trionfalistici riferimenti alla corretta informazione e prosopopee sulla televisione democratica (i cui proprietari sono gli ascoltatori, ha sentenziato). Il tutto ben sapendo di avermi messo a tacere: deve convenire che la faccia di bronzo non le manca. Ma se lo lasci dire con affetto, perché m'è pure simpatico: la puntata di giovedì era una schifezza, un colossale monumento alla disinformazione. Mi ci vorrebbe lo spazio dell'intero Giornale per elencarle tutte le cretinate che vennero fuori, ma il direttore Bel Pietro non mi concede più spazio di così, figurarsi poi se per riempirlo di cretinate. Gliene ricordo allora una sola, la più innocente della pletora di cretinate dette, (di cui, è bene si sappia, la medaglia d'oro va a Rutelli, l'argento va a Jacopo Fo e il bronzo a lei, dott. Santoro). Orbene, tutti, ospiti e conduttore, eravate concordi a glorificare la Germania, perché avrebbe «4 volte più fotovoltaico di noi»; e a disprezzare sia l'Italia, perché sta convertendo alcune centrali elettriche da petrolio a carbone, sia la fonte nucleare d'energia. Fossi stato in trasmissione, avrei potuto far notare che l'energia elettrica, in Germania, è prodotta per meno dello 0.3% col fotovoltaico e per oltre l'85% con carbone e nucleare (55% dal primo e 30% dal secondo) e che l'Italia, grazie ai Verdi, è l'unico Paese al mondo che perpetra il crimine di bruciare prezioso petrolio per produrre elettricità. Tanto per darle lo spunto per una puntata ove, dovesse piacerle, potrà denunciare quel crimine, la informo che esso è, mi si passi il paragone, come se si bruciasse mobilio antico nel caminetto.

    Franco Battaglia
     
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  2. claudiocosta
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    Questo è Hansen

    http://www.columbia.edu/~jeh1/mailings/20081121_Obama.pdf

    Dì ad Obama la verità ma la verità tutta intera.

    Ci sono affermazioni come stermino di massa di tutte le specie compresa l'umanità, per la sete o per le inondazioni.
    Abbiamo raggiunto le temperature del massimo olocenico( non mi risulta) la maggior parte della CO2 prodotta dall'uomo resta nell'aria per 1000 anni (non mi risulta, perchè non 5000 anni già che c'era).
    Ho appena finito di leggere "mondo sommerso di Ballard "fantascienza con catastrofismo climatico) e leggendo Hansen mi sembrava di leggere Ballard.
    La domanda che mi sorge spontanea è: "e se Hansen fosse un fanatico? uno che si è martirizzato per salvare l'umanità...perdendo di vista la razionalità?"

    Forse, forse NO.
    Perchè per salvare il mondo la soluzione c'è, è lo stesso Hansen che ce lo dice: il nucleare! ( lo sapevo che era un nuclearista) ma non basta, servono risparmio energetico, migliore efficienza ( e grazie, ce lo deve dire Hansen?) ma anche la carbon tax per sostenere le rinnovabili.

    E perchè mai la carbon tax ( ogni tanto è proposta anche per gli allevamenti) dovrebbe salvare il pianeta dallo stermino di massa?

    Hansen propone di fare una carbon tax per sostenere le rinnovabili, ma poi dice che i proventi della carbon tax vanno distribuiti ai bambini, quindi l'energia da fossile costerebbe di più ma la gente avrebbe più soldi per usare più energia...Mah Boh
    Non sono un economista ma mi sembra un giro soldi, dagli industriali che consumano molta energia ai loro operai che si beccano i proventi della carbon tax. La stessa cosa vale per chi ha la casa e la macchina più grande ecc (suona communist!) Più che rivoluzione verde direi rossa!

    "Anche i pomodori sono verdi e poi diventano rossi"
    G Andreotti

    Certo che se la carbon tax aumentasse il costo dell'energia di un fattore 11 beh allora converrebbe il fotovoltaico che adesso costa 10 volte di più.


    E come mai un climatologo si mette a fare i piani energetici per Obama?

    Mi affretto a fare testamento prima di morire di sete, o annegato....
     
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  3. claudiocosta
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    Qualcuno (Caserini) dice che l'IPCC non fa catastrofismo, a dimostrazione del contrario vi sottopongo dei brani dalla sintesi per i decisori politici

    "Le emissioni antropogeniche di anidride carbonica passate e future continueranno a contribuire al riscaldamento ed al sollevamento del livello del mare per più di un millennio, a causa delle scale temporali richieste per la rimozione di questi gas dall’atmosfera. {7.3, 10.3}

    La frequenza degli eventi di forte precipitazione è aumentata sopra la maggior parte delle terre emerse, in linea con il riscaldamento e con gli aumenti osservati di vapore acqueo in atmosfera. {3.8, 3.9}
    In base ad una vasta gamma di modelli, è probabile che i futuri cicloni tropicali (tifoni e uragani) diventeranno più intensi, con punte della velocità del vento in aumento e precipitazioni più forti associate ad un continuo incremento delle temperature marine superficiali dei tropici.

    É molto probabile che eventi di estremo caldo, ondate di calore e forti precipitazioni continueranno a diventare più frequenti. {10.3}

    Siccità: aumento nelle aree interessate

    Secondo le proiezioni, l’esposizione futura ai cambiamenti climatici probabilmente influenzerà lo stato di salute di milioni di persone, particolarmente quelle con bassa capacità di adattamento, attraverso:
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    Sintesi per i Decisori Politici IPPC WGII Quarto Rapporto di Valutazione
    • un aumento della malnutrizione e conseguenti disordini, con implicazioni per la crescita e lo sviluppo dei bambini;
    • aumenti della mortalità, di malattie e ferite, dovuti a ondate di calore, inondazioni, tempeste, incendi e siccità;
    • un aumento delle malattie diarroiche;
    • un aumento della frequenza delle malattie cardio-respiratorie, a causa di maggiori concentrazioni a livello del suolo di ozono legato ai cambiamenti climatici; e,
    • cambiamenti della distribuzione spaziale dei vettori di alcune malattie infettive. ** D [8.4, 8.ES, 8.2]
    Ci si aspetta che i cambiamenti climatici avranno effetti misti, come la diminuzione o l’aumento del raggio e del potenziale di trasmissione della malaria in Africa. ** D [8.4]"


    C'è poi un breve cenno sul fatto che con il caldo moriranno meno persone per il freddo ma non dicono che il freddo uccide 10 volte di più del caldo.


    Quindi l'IPCC terrorizza con prospettive di morte per: sete, o per annegamento, o per tifoni, o per il colpo di calore, o per gli incendi, o per la malaria, o per malattie da ozono, ma devo dire quella che davvero mi terrorizza di più è la morte per la malattia diarroica!

    Corro subito a comprare un antidiarroico, perchè la diarrea è infida e vigliacca e colpisce di sorpresa.
     
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  4. claudiocosta
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    Mi dicono che Yuri Izrael non è più vicepresidente dell'IPCC
     
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  5. claudiocosta
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    UNA STATUA AD AL GORE, LA CATASTROFE CLIMATICA TRA 20 ANNI, E DE BENEDETTI STA ALLA CASSA


    Non sapete l’ultima ad Al Gore vogliono fare addirittura una statua , a spese dei contribuenti americani si intende
    http://www.wsmv.com/politics/19373061/detail.html

    Una statua proposta per Al Gore ancora in vita (e pensare che in Italia non l’hanno fatta a Mattei quando ce ne vorrebbe una in ogni città)
    Se mi capitasse a tiro una statua di Al Gore ci scriverei sotto ( anzi no metterei una targhetta con il cemento rapido perchè le scritte si possono cancellare)
    ” Al Gore il più grande contapalle del globo terracqueo”
    Una statua ad un politico ancora in vita, pensate a cosa può arrivare il servilismo di partito!
    Una statua ..mi viene in mente quella a Saddam, quella che non riuscivano a tirar giù!
    Una statua?…Immagino che se dovesse accadere su current Tv daranno la diretta almeno per una settimana.(ma anche su raitre da Mannoni a Fazio a Tozzi)
    Sono giunto anche ad immaginarmi il soggetto:
    Al Gore con il sedere ridimensionato come si fa ritoccare nelle foto, che soffia su un fuoco che sta sciogliendo il globo. Ovviamente il fuoco parte da una scritta: EXXON MOBIL!
    E in Italia, il paese delle mezze verità, cosa succede

    Tra 20 anni l'ora x della catastrofe climatica

    "Se non si agisce subito catastrofe tra 20 anni" - ambiente - Repubblica.it

    su repubblica-sorgenia

    si parla di "mettere il mondo in sicurezza", ma pensa te!

    Mi piacerebbe sapere come fa Ferrara a dire che i pozzi non assorbiranno più, e su quali prove si basa l'affermazione che il cambiamento climatico subirà un'accelerazione drammmmmmaticaaaaaaaaaaaaa"

    Che errore dire tra 20 anni e non tra 100, tra 20 anni ci saranno molti di noi a verificare questi semi del catastrofismo

    Questo accadeva su Repubblica di de Benedetti e ho visto la pubblicità appena uscita del Pd dice: "l'Italia ha sole e vento a cosa ci serve il nucleare? Investiamo nelle rinnovabili."

    (e De Benedetti che ha la Sorgenia leader in Italia nell’istallazione di fv e nel commercio di energia da fonti rinnovabili applaude dalla finestra)

    Strano perchè ho sentito con le miei orecchie Bersani, PD de fero, ex ministro dell'industria e dell'energia, dire a Piacenza di essere favorevole al nucleare di 3° generazione e al carbone pulito.

    Strano perchè Chicco Testa fondatore di lega ambiente, ex presidente Enel, PD de fero, ha da poco aperto un blog a favore del nucleare

    http://www.newclear.it/

    Forse il finanziatore del Pd ( De Benedetti) ha alzato la voce a causa dell'inveduto di pannelli fv

    https://alternativenergetiche.forumcommunity.net/?t=26494327

    e il partito si muove…e obbedisce
     
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  6. moliere
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    I delfini vanno e vengono , a differenza di quelli veri, originali , insomma quelli che stanno veramente nel mare, che per farli venir a bordo nave serve batter le mani o lanciargli delle sardine, a quelli terrestri bisogna lanciargli dei quattrini.......e poi iniziano le danze..

    saluti

    Moliere
     
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5 replies since 5/3/2009, 22:24   783 views
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