IL MISTERO DELL'ICEBERG DI WILKINS

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Icon

    Group
    Administrator Founder
    Posts
    5,980
    Location
    Worldwide

    Status
    Anonymous
    A quanti sarà sfuggita l’ennesima terribile notizia, il collasso della banchisa antartica Wilkins all’inizio di Aprile 2009, nuova drammatica testimonianza del progressivo riscaldamento del globo?
    “Antartide, cede ponte di ghiaccio. Alla deriva l'iceberg più grande”, dice La Repubblica del 6 aprile. “Antartico, frattura spezza un grande ponte di ghiaccio”, riporta Reuters Italia il 5 aprile. E i blog in proposito, non nominiamoli neanche.
    Ma come ormai è solito, aspettiamo un attimo, prima di preoccuparci. Da quando c’è internet, infatti, è molto più facile analizzare quanto solide (e nuove!) siano certe notizie.
    Ed è molto più difficile riciclare vecchie storie senza che qualcuno non solo se ne accorga, ma addirittura metta a disposizione di tutti le prove di tale riciclaggio.
    Nel caso della banchisa Wilkins il compito di smascherare i catastrofisti è stato svolto da Ron de Haan, blogger di “Global Warming Science” e autore di un post ripreso anche dal famoso “Watts Up With That”.
    Da dove è partito l’ineffabile Ron? Dalla straordinaria somiglianza, anzi identità, fra la foto pubblicata a corredo di un articolo sulla banchisa Wilkins il 5 aprile 2009 dal quotidiano inglese "The Guardian" (a firma Paul Harris), e quella che accompagnava un altro articolo sulla stessa banchisa, il 28 marzo 2008 sul sito della MSNBC (a firma Andrea Thompson).
    Un semplice caso di pigrizia giornalistica? Curioso però che i due articoli siano stati scritti a circa un anno di distanza, quando nella zona della Wilkins ricomincia la brutta stagione. Curioso anche che sia Harris sia la Thompson ritengano necessario aprire con frasi molto simili (“Il segnale più recente di come il riscaldamento globale si pensi che stia cambiando il volto del pianeta”, e “Il segnale più recente dell’impatto del riscaldamento globale sul continente più meridionale della Terra”).
    Ma vediamo ulteriori dettagli. L’articolo del marzo 2008 cita Ted Scambos, ricercatore al "National Snow and Ice Data Center" americano, secondo il quale la banchisa Wilkins è esistita almeno per qualche secolo. Scambos ne aveva già accennato nel 1999, esprimendo l’opinione che la banchisa Wilkins andasse a scomparire “entro pochi anni”. Un confronto fra il 1996 e il 2008 non corrobora però tale pensiero.

    image

    Il destino della banchisa Wilkins è in realtà molto più semplice e molto meno titillante e catastrofista che una sua presunta sparizione dovuta al riscaldamento globale: come si vede nella serie di foto linkate qui sotto, banalmente la banchisa Wilkins aumenta e diminuisce periodicamente. Tutti gli anni.

    Dicembre 1993
    image
    Febbraio 1994
    image
    Ottobre 2003
    image
    Marzo 2004
    image
    Novembre 2008
    image
    Febbraio 2009
    image
    E' anche il caso di ricordare che il trend per il ghiaccio marino in Antartide è decisamente verso l’aumento.
    image
    Cosa sta succedendo allora? Quando vediamo dove si trova la banchisa Wilkins, sulla costa occidentale della Penisola Antartica, allora è subito chiaro: l’attenzione dei catastrofisti è verso l’unica parte dell’intero continente antartico dove il ghiaccio marino non si estende oggi più che in passato, come si vede dalle due mappe che riportano nell'ordine: la prima, image il confronto tra l'estensione media dei ghiacci marini al 13 aprile, dal 1979 al 2000 (linea arancione) e l'estensione rilevata nello stesso giorno del 2009; la seconda, image il dettaglio dell'area in oggetto.
    image
    Da notare come nell’estensione media, la parte occidentale della Penisola Antartica sia sempre libera dai ghiacci. Poco da meravigliarsi quindi se le correnti oceaniche la portino a disintegrarsi tutti gli anni all’inizio dell’autunno australe. Anche perché tali correnti sono quelle relativamente calde dal Sud Pacifico.image

    Secondo Scambos, che in teoria dovrebbe sapere ciò di cui parla, la banchisa si starebbe invece disintegrando perché l’aria sarebbe più calda, e ci sarebbe maggiore esposizione alle onde oceaniche. Peccato però che la stazione più vicina (Rothera Point) non riporti alcun aumento delle temperature (in blu le temperature mensili, in rosso quelle di gennaio.image

    Giusto per dimostrare, se ce ne fosse stato ancora bisogno, che non è il patentino di ricercatore a poter aiutare nella comprensione del mondo.

    fonte svipop
    Maurizio Morabito
     
    .
0 replies since 28/4/2009, 19:38   172 views
  Share  
.