Liquami

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  1. claudiomenegatti
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    Sto sperimentando sistemi per l'essiccazione di liquami e urine.
    I residui, non essendo digestati, possono essere sparsi sul terreno come normale letame?
    Esiste qualche limitazione legislativa per le esalazioni?



    Grazie dellì'aiuto.

    Claudio
     
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  2. claudiocosta
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    Purtroppo l'essicato ha gli stessi limiti, e la fase di essicazione deve essere a circuito chiuso con il recupero di ammoniaca e odori.
    Però ci sono molti vantaggi nella concentrazione.
    Ma lo fai con il solare termico? Facci sapere
     
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  3. claudiomenegatti
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    Grazie Claudio.

    Se ricordo bene l'ammoniaca si sviluppa con la digestione, della pollìna per esempio.
    Per altri liquami non ricordo odori simili, che verrebbero trattati "freschi".
    Si, sto cercando di farlo con il solare, come probabilmente saprai, ho un sistema che genera aria calda con il sole, e sto sperimentando un modellino in scala con un collettore ed un tunnel con i liquami.
    Al momento sembra funzionare bene, ma se mi dici che il tutto deve essere fatto con il recupero delle esalazioni, la cosa si complica notevolmente.
    La cosa, comunque, mi pare strana, se ben ricordo le vasche dei liquami sono a cielo aperto, e non si curano assolutamente delle esalazioni.
    Le mie informazioni sono abbastanza datate, non so se ora siano cambiate le cose.
    Comunque mi è stato chiesto di studiare qualcosa e ... qualcosa sta venendo fuori.
     
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  4. AE-Admin
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    Ho visto su un sito una soluzione simile, utilizzando proprio dei minipannelli con un sistema di vetro a camera e ricircolo di questa con recupero. Mi sembra fossero moduli di facile posa connessi uno all'altro attraverso incastri speciali che permettono la circolazioni dei fluidi.

     
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  5. claudiocosta
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    Ciao Claudio ci siamo conosciuti a Verona

    Dipende dall'arpa che trovi ma i gas in emissione vanno controllati e con l'essicazione sposti l'equilibrio dell'ammonio in soluzione ad ammoniaca gassosa, gli altri odori poi sono gas di zolfo.
    Se l'ammoniaca la devi strippare (allora fai lo strippaggio) se fai lo scrabber, dipende se l'ammoniaca in soluzione ha meno volume dei liquami di partenza perchè poi è da smaltire.
    Ho fatto vari esempi di essicamento liquami nella discussione, " riflessioni e proposte per abbattere l'azoto, sempre in questa teca.
    Compostaggio, evaporatori a compressione, a sottovuoto ecc gli evaporatori a radiatori con le ventole, che funzionavano da Dio non si possono più usare.
     
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    CITAZIONE (claudiomenegatti @ 3/9/2009, 23:15)
    Le mie informazioni sono abbastanza datate, non so se ora siano cambiate le cose.

    Datato per datato anche questo lo è e scritto dai soliti noti, ma da qualche parte si parla anche di un evaporatore.
    Forse è già postato da qualche parte, ma sarebbe lungo andare a rivedere tutte le discussioni sull'argomento. :sick:
    http://web.uniud.it/biogas/assets/Chiument...fattibilita.pdf
     
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  7. claudiomenegatti
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    Caro Claudio,
    ricordo con piacere, il nostro incontro a Verona.
    Mi sono letto tutti i post che mi hai indicato e, devo dire, sono rimasto un po' spaventato ed al contempo confuso dalle tante normative, spesso contradditorie ed incomprensibili.
    Da un lato si indica la naturale evaporazione, il sistema che intenderei utilizzare, ovvero l'entalpia dell'aria, come non inquinante, e dall'altro il Prof. Chimenti che pare intenzionato a filtrare anche le flatulenze umane.
    Poi, se allargo un atttimo lo sguardo appena verso l'orizzonte, penso che tutte queste masturbazioni cerebrali siano puri accademismi burocratizzati che si fermano alla frontiera, oltre la quale non ci si preoccupa certo di questi problemi.
    A dire il vero sto rischiando anchio di fare altrettanto con le mie considerazioni.
    Ci rifletterò sopra, probabilmente continuerò i miei test fuori dall'Italia.
    Grazie infinite.
     
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  8. francesco1966
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    CITAZIONE (claudiomenegatti @ 6/9/2009, 21:55)
    ..... il Prof. Chimenti che pare intenzionato a filtrare anche le flatulenze umane.
    Poi, se allargo un atttimo lo sguardo appena verso l'orizzonte, penso che tutte queste masturbazioni cerebrali siano puri accademismi burocratizzati che si fermano alla frontiera, oltre la quale non ci si preoccupa certo di questi problemi.

    Per fortuna tu non ci hai avuto a che fare con il prof. CHIUMENTI.... sennò oltre alle masturbazioni cerebrali ti viene la tentazione di usare le "mani"...... a buon intenditor....
    Fidati ci sarà sempre una legge che ti vieta e una che ti permette, ma sopratutto ci sarà sempre un "ingnorante" in materia che dovrà far applicare quest'ultime.....
    ciao
     
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  9. claudiocosta
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    @ Claudio

    forse ti interessa questo

    http://www.arpalombardia.it/7conferenza/at...02_VALLIrel.pdf
     
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  10. claudiomenegatti
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    Caro Claudio,
    ti ringrazio per la segnalazione, un documento davvero interessante che stimola molte riflessioni.
    Non ho una grande esperienza, di allevamenti intensivi e loro problematiche particolari, credo comunque di ricordare che, negli allevamenti avicoli, c'erano certi composti aggiunti nei mangimi che riducevano le emissioni fastidiose delle deiezioni.
    Sono abbastanza contrario ad alimentare animali con porcherie, anche perchè poi ce li ritroviamo in bocca, mi viene invece spontaneo pensare a qualche cosa che possa essere mischiato nella lettiera, in modo da convertire l'ammoniaca in qualcosa di più utile, magari in sali o altro direttamente utilizzabile come concime.
    Forse potrebbe essere più salubre anche per gli animali, che di solito ci stanno sopra per una novantina di giorni.
    Ma ... non sono un chimico ..
     
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  11. francesco1966
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    Beh! avendo un po' di esperienza in materia avicola ti posso dire che si usava il solfato d'ammonio ( credo!) per ridurre le emissioni ma non funzionava un gran che, oltre a costare...
    Ci sono molti prodotti igenizzanti da mettere sulla lettiera, sia a base enzimatica che chimica. che dovrebbero ridurre l'attività batterica o chimica responsabile della produzione di ammoniaca, ma non è che hanno molto successo.
    Il modificare la dieta (proteica) può influenzare le deiezzioni ma non di molto.
    Il modo più semplice è: animali sani che producono feci semisolide (quindi meno odorose), lettiera di un certo spessore che assorba bene le feci e l'umidità senza diventare "letame" e d'inverno fresarla di continuo con apporti di truciolo nuovo.
    Se mantieni la lettiera asciutta sicuramente ci sono meno problemi di ammoniaca.
    Purtroppo nelle aziende avicole molto grandi non sempre l'igene della lettiera è seguito quindi.......puzza a non finire.
    ciao
     
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10 replies since 3/9/2009, 20:59   380 views
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