Combustione polline e letami

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    CITAZIONE (BeauJerome @ 18/11/2010, 12:03) 
    Mets,
    C'è un po di confusione nei tuoi ragionamenti
    Dalla combustione di un combustibile solido, sia esso legna, carbone, pollina produci due flussi di materia
    1) gas caldo, alla temperatura di combustione
    2) ceneri solide

    Nessuna confusione. Lo so che produco cenere ma nel mio processo per produrre energia non mi servono. A me puo' servire il calore (che contenga gas o meno e' ininfluente) oppure il gas che comunque si produce (e si produce sempre anche se io non lo utilizzo).
    Ma il processo che utilizza il gas si chiama gassificazione e per avere gassificazione bisogna avere la combustione nel caso specifico di reflui di animali.
    Come forse saprai la gassificazione (da non confondere con rigassificazione) è un processo chimico che permette di convertire materiale ricco in carbonio in monossido di carbonio, idrogeno e altri composti gassosi.
    Il processo di degradazione termica avviene a temperature elevate in presenza di una percentuale sotto-stechiometrica di un agente ossidante. La miscela gassosa risultante costituisce quello che viene definito gas di sintesi (syngas) e rappresenta essa stessa un combustibile. La gassificazione è un metodo per ottenere energia da differenti tipi di materiali organici e trova anche applicazione nel trattamento termico dei rifiuti.
    Qualsiasi caldaia, per esempio quelle che utilizzano il carbone, produce gas anche se non viene utilizzato nel processo. Una caldaia ipercritica tipo quelle installate nelle moderne centrali (vedi Civitavecchia) deve essere ripulita con frequenza annuale dai depositi che si depositano
    sulle pareti e sui fasci tubieri al cui interno circola l'acqua dcemineralizzata.
    Ora noi sappiamo che per avere maggiormente gas e di buona qualità (dopo la filtratura) sarebbe meglio utilizzare un reattore al plasma o un pirolizzatore ma a volte ci si accontenta.

    CITAZIONE
    Se il letto fluido è in pressione i gas oltre ad essere caldi saranno anche in pressione
    Questi gas caldi opportunamente filtrati dal loro particolato, prima con un ciclone e poi con un filtro ceramico, puoi espanderli in turbina
    E questo è quello che fa l'azienda con cui ho parlato, non voglio fare a pubblicità a nessuno, ma se volete dei link ve li invio in privato

    Un gas che entra in una turbina (che non viene combusto dalla turbina) deve possedere alcune caratteristiche che impediscano ai rotori di sporcare le palette con le scorie che inevitabilmente esso trasporta. E' per questo motivo che producendo syngas questo viene utilizzato in un processo differente da quello che tu hai evidenziato e non sicuramente con turbine a vapore.

    CITAZIONE
    E questo è quello che fa l'azienda con cui ho parlato, non voglio fare a pubblicità a nessuno, ma se volete dei link ve li invio in privato

    inviamelo come MP
     
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  2. BeauJerome
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    T'invio in mp il nome della società che fa questo processo

    Comunque nel loro processo non c'è nessuna pirolisi e nessuna gassificazione

    Si opera in forte eccesso d'aria e quindi tutto il combustibile (in questo caso pollina) viene ossidato a CO2, H2O ed altri composti ossidati

    Le polveri contenute nel flusso gassoso vengono separate dai cicloni e dai filtri

    Il gas così depurato in pressione può essere espanso in una turbina, senza danneggiare le pale perché appunto è stato depurato dal particolato

    E ricordiamo che il particolato non è poi così aggressivo nei confronti delle turbine, basta pensare a quanti motori a gasolio turbocomepressi ci sono sul mercato di vecchia generazione, dove dalla camera di combustione si producono grandi quantità di particolato che poi vanno a colpire le pale della turbina
     
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  3. francesco1966
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    Invialo anche a me il link! Poi ti dico se sono seri o meno, in merito ho qualche "esperienza".
    Poi chiamo quelli di "bergamo" e mi faccio dire lo "stato dell'arte".
    ciao
     
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    CITAZIONE (BeauJerome @ 19/11/2010, 01:07) 
    T'invio in mp il nome della società che fa questo processo

    Io aspetto!

    CITAZIONE
    Comunque nel loro processo non c'è nessuna pirolisi e nessuna gassificazione
    Si opera in forte eccesso d'aria e quindi tutto il combustibile (in questo caso pollina) viene ossidato a CO2, H2O ed altri composti ossidati

    Fatti dire che resa si ha dalla pollina che bruciano.
    CITAZIONE
    Le polveri contenute nel flusso gassoso vengono separate dai cicloni e dai filtri

    Le polveri quando vengono separate, immediatamente dopo la ccombustione della pollina o nel letto fluido?
    CITAZIONE
    Il gas così depurato in pressione può essere espanso in una turbina, senza danneggiare le pale perché appunto è stato depurato dal particolato

    Bisogna chiarire, si produce gas o calore?
    Se e' gas allora è un gassificatore, termine tecnico usato per indicare un dispositivo da cui si ricava un gas. Se si utilizza solo il calore il dispositivo che lo produce è una caldaia.
    CITAZIONE
    E ricordiamo che il particolato non è poi così aggressivo nei confronti delle turbine, basta pensare a quanti motori a gasolio turbocomepressi ci sono sul mercato di vecchia generazione, dove dalla camera di combustione si producono grandi quantità di particolato che poi vanno a colpire le pale della turbina

    No? Ma che strano! Eppure a me risulta esattamente il contrario.

    Vorrei ricordarti che la combustione è il più semplice dei processi termochimici e consiste nell’ossidazione completa del combustibile a H2O e CO2; è attuata, in generale, in apparecchiature (caldaie) in cui avviene anche lo scambio di calore tra i gas di combustione ed i fluidi di processo (acqua demineraliata, olio diatermico, etc.). La combustione di prodotti e residui agricoli si attua con buoni rendimenti, se si utilizzano come combustibili sostanze ricche di glucidi strutturati (cellulosa, carbone e lignina) e con contenuti di acqua inferiori al 30%.
    I prodotti utilizzabili a tale scopo sono i seguenti:
    - carbone
    - legname in tutte le sue forme (cippato e pellet);
    - paglie di cereali;
    - residui di raccolta di legumi secchi;
    - residui di piante oleaginose (ricino, catrame, etc.);
    - residui di piante da fibra tessile (cotone, canapa, etc.);
    - residui legnosi di potatura di piante da frutto e di piante forestali;
    - residui dell’industria agro-alimentare.
    Sfortunatamente non risultano le polline in questi processi causa la resa molto ridotta ed i costi che, nel caso da te evidenziato, sono troppo alti per essere sostenibili.

     
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    E vorrei aggiungere con una spiegazione affinchè tutti possano capire e magari apprendere l'argomento.

    Esistono diversi processi per trasfprmare determinate sostanze in calore e/o gas con l'intento di produrre principalmente gas da utilizzare in vari modi o per produrre energia.

    Fra questi dimentichiamo per un momento quelli che vengono normalmente utilizzati nelle nostre centrali e cioè carbone e altri combustibili fossili per concentrarci su processi maggiormente green oriented.

    Carbonizzazione
    E' un processo di pretrattamento del materiale vegetale che consiste nell’alterazione termo chimica delle biomasse mirato a conferirle migliori caratteristiche attraverso la trasformazione delle molecole strutturate dei prodotti legnosi e cellulosici in carbone (carbone di legna o carbone vegetale), mediante somministrazione di calore in presenza di poco ossigeno e la conseguente eliminazione dell’acqua e delle sostanze volatili non combustibili dalla materia vegetale.

    Pirolisi
    E' un processo di degradazione termochimica di materiali organici, attraverso l’azione del calore, a temperature elevate (tra 400 e 800°C), in completa assenza degli agenti ossidanti (aria o ossigeno) o con una ridottissima quantità di ossigeno (in questo caso il processo può essere descritto come una parziale gassificazione). Dalla pirolisi si ottengono prodotti gassosi, liquidi e solidi, in proporzioni che dipendono dai metodi utilizzati (pirolisi veloce, lenta, o convenzionale) e dai parametri di reazione. La produzione di energia basata su questa tecnica presenta ancora alcuni problemi connessi alla qualità dei prodotti così ottenuti, che non ha ancora raggiunto un livello sufficientemente adeguato rispetto alle applicazioni (con turbine a gas o con motori diesel). Attualmente, le prospettive migliori sono per impianti di grandi dimensioni che utilizzano olio da pirolisi, e per impianti di piccola taglia che usano i prodotti pirolitici con motori a ciclo diesel.

    Gassificazione
    Il processo consiste nella trasformazione in combustibile gassoso di un combustibile solido o liquido, nel caso specifico della biomassa, attraverso una decomposizione termica (ossidazione parziale) ad alta temperatura (900÷1.000°C). Il gas prodotto è una miscela di H2,CO, CH4, CO2, H2O (vapore acqueo) e N2, accompagnati da ceneri in sospensione e tracce di idrocarburi (C2H6). La proporzione tra i vari componenti del gas varia notevolmente in funzione dei diversi tipi di gassificatore, dei combustibili e del loro contenuto di umidità. Questo gas (detto gas di gasogeno) è di potere calorifico inferiore medio-basso, (oscillatra i 4.000 kJ/Nm³ dei gassificatori ad aria, i 10.000 kJ/Nm³ dei gassificatori a vapor d’acqua ed i 14.000 kJ/Nm³ di quelli ad ossigeno).
    La tecnologia presenta ancora alcuni problemi, principalmente per il non elevato potere calorifico dei gas ottenuti e per le impurità il loro presenti (polveri, catrami e metalli pesanti).Inoltre, l’utilizzo del gas di gasogeno quale vettore energetico è limitato per i problemi connessi ai costi dello stoccaggio e del trasporto, causa il basso contenuto energetico per unità di volume rispetto ad altri gas. Per rendere economicamente più valido questo processo si trasforma il gas in alcool metilico (CH3OH), che può essere impiegato per l’azionamento di motori. Il metanolo, caratterizzato da un potere calorifico inferiore dell’ordine di 21,000kJ/kg, può essere successivamente raffinato per ottenere benzina sintetica, con potere calorifico analogo a quello delle benzine tradizionali.

    Steam Explosion (SE)
    E' un trattamento innovativo, a basso impatto ambientale, mediante il quale si può ottenere una vasta gamma di prodotti, utilizzando come materia prima le biomasse vegetali. Rispetto agli altri processi di pretrattamento, lo SE presenta il vantaggio fondamentale di separare in tre differenti correnti le frazioni costituenti i comuni substrati vegetali (emicellulosa, cellulosa, lignina) rendendo possibile l’utilizzazione totale delle biomasse. Il processo consiste nell’uso di vapore saturo ad alta pressione per riscaldare rapidamente legno, o qualsiasi altro materiale ligno cellulosico, in un reattore che può essere ad alimentazione continua o discontinua.
     
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  6. BeauJerome
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    Vi invio in questo momento il link della società che propone l'impianto


    CITAZIONE
    Le polveri quando vengono separate, immediatamente dopo la combustione della pollina o nel letto fluido?

    Le polveri vengono separate ovviamente dopo la combustione, più precisamente dopo il post-combustore incorporato al letto fluido

    CITAZIONE
    Bisogna chiarire, si produce gas o calore?
    Se e' gas allora è un gassificatore, termine tecnico usato per indicare un dispositivo da cui si ricava un gas. Se si utilizza solo il calore il dispositivo che lo produce è una caldaia.

    Mets,
    Mi spiace dirtelo, non so che formazione tu abbia, ma dai tuoi interventi sembra che tu non conosca e/o non capisca molto di questi processi.
    Continuare a chiedere se si produce gas o calore non significa niente, fai solo pensare ad altri di conoscere poco queste cose.

    Quando fai reagire una sostanza non completamente ossidata, come quelle contenute nella pollina con l'ossigeno, fai avvenire una combustione, data l'esotermicità della reazione, produci un gas CALDO ad alta temperatura.
    Se l'ossigeno, reagente della combustione, era compresso, dopo la combustione avrai un gas combusto (non un gas di sintesi, ma un gas combusto) caldo in pressione, che può essere espanso, producendo lavoro con buoni rendimenti.
    Per chi queste cose le ha studiate sono facili da capire, non riesco a capire i tuoi dubbi e le tue continue domande.

    CITAZIONE
    No? Ma che strano! Eppure a me risulta esattamente il contrario.

    Vorrei ricordarti che la combustione è il più semplice dei processi termochimici e consiste nell’ossidazione completa del combustibile a H2O e CO2; è attuata, in generale, in apparecchiature (caldaie) in cui avviene anche lo scambio di calore tra i gas di combustione ed i fluidi di processo (acqua demineraliata, olio diatermico, etc.). La combustione di prodotti e residui agricoli si attua con buoni rendimenti, se si utilizzano come combustibili sostanze ricche di glucidi strutturati (cellulosa, carbone e lignina) e con contenuti di acqua inferiori al 30%.
    Sfortunatamente non risultano le polline in questi processi causa la resa molto ridotta ed i costi che, nel caso da te evidenziato, sono troppo alti per essere sostenibili.

    il contrario di cosa? che le polveri possono danneggiare le pale di una turbina? dipende che polveri sono, è ovvio che polveri di grosse dimensioni possono causare danni, ma
    Sta di fatto che per decenni motori a gasolio che producevano grosse quantità di particolato non hanno mai creato problemi alle pale della turbina.

    [b]In questo processo non c'è la caldaia[/b], perché i gas di combustione vanno direttamente ad espandersi in turbina come avviene nelle turbine a combustione interna.
    La pollina, una volta essiccata ha un ottime potere calorifico 3500 Kacl/kg mi hanno detto,infatti nel loro impianto prima la essiccano e poi la immettono nel forno a letto fluido

    Questo è tutto quello che so del loro impianto, mi hanno detto anche fin troppo, se volete più informazioni, contattateli
     
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    CITAZIONE (BeauJerome @ 20/11/2010, 14:51) 
    Mets,
    Mi spiace dirtelo, non so che formazione tu abbia, ma dai tuoi interventi sembra he tu non conosca e/o non capisca molto di questi processi.

    Chi sono?

    Io ho costruito circa 25 centrali di produzione energia nel mondo di cui due in Italia: una a carbone a Torrevaldaliga (1980MW con 3 caldaie e tre turbine a vapore) una a gas da 560MW a Siracusa.
    Ho partecipato alla costruzione di altri impianti in Italia di minore potenza ma non da Project Manager.
    Ho costruito, con mansioni di management (project e site manager) diverse centrali sia a carbone che a gas, ed una nucleare nel resto del mondo fra cui Australia (1), Japan (1), Qatar (1), Bahrein (1), India (1), China (2), Chile (1), Spain (1), UK (1), Kazakhstan (1), Marocco (1), Algeria (3), Ireland (1), USA (7).
    Ho anche diretto i lavori di commissioning di altre 11 centrali di cui due a biomasse nel Connecticut ed una alimentata a reflui e scarti anche animali nello stato di NewYork.

    Tu chi sei?

    Inoltre ti invito a rileggerti il regolamento che trovi in calce ad ogni pagina di questo forum.
     
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  8. francesco1966
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    Eh! eh! eh!, Mauro un po' te la sei cercata!

    Cnq adesso ci penso io a contattare il tipo poi ti riferisco, mi bastano 2 minuti per capire lo "stato dell'arte", anche meno..
    ciao
     
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    CITAZIONE (BeauJerome @ 20/11/2010, 14:51) 
    Quando fai reagire una sostanza non completamente ossidata, come quelle contenute nella pollina con l'ossigeno, fai avvenire una combustione, data l'esotermicità della reazione, produci un gas CALDO ad alta temperatura.
    Se l'ossigeno, reagente della combustione, era compresso, dopo la combustione avrai un gas combusto (non un gas di sintesi, ma un gas combusto) caldo in pressione, che può essere espanso, producendo lavoro con buoni rendimenti.
    Per chi queste cose le ha studiate sono facili da capire, non riesco a capire i tuoi dubbi e le tue continue domande.

    Il gas combusto è in genere quello che viene utilizzato, per esempio in un processo Rankine, per produrre energia attraverso lo scambio fra il calore di questo gas combusto (che rilascia sui fasci tubieri di una caldaia super o ipercritica percorsi da acqua demi) e una turbina a vapore, oppure utilizzato con un impianto di turbine a gas (nel qual caso il gas potrebbe anche essere di provenienza animale). In questo ultimo tipo di impianto si usa un compressore che aumenta la pressione e la temperatura dell’aria prima che avvenga la combustione nel combustore quindi i gas ad alta temperatura si espandono nella turbina. Il gas combusto, a questo punto ed in caso di ciclo aperto viene espulso all’esterno. Nel caso di ciclo chiuso si ha invece il raffreddamento del gas in una caldaia detta HRSG (Heat recover steam generator) mediante scambio del calore residuo dei gas combusti per riscaldare un fluido, in genere acqua, che diventa vapore ed alimenta una caldaia a vapore. Il vapore poi passa da un condensatore che lo trasforma in acqua bollente e viene inviato nuovamente nei fasci tubiere della HRSG.
    CITAZIONE
    l contrario di cosa? che le polveri possono danneggiare le pale di una turbina? dipende che polveri sono, è ovvio che polveri di grosse dimensioni possono causare danni, ma
    Sta di fatto che per decenni motori a gasolio che producevano grosse quantità di particolato non hanno mai creato problemi alle pale della turbina.

    Aha, ecco a che punto siamo.
    Motori diesel, turbine a gas, piccoli impianti...
    CITAZIONE
    In questo processo non c'è la caldaia, perché i gas di combustione vanno direttamente ad espandersi in turbina come avviene nelle turbine a combustione interna.
    La pollina, una volta essiccata ha un ottime potere calorifico 3500 Kacl/kg mi hanno detto,infatti nel loro impianto prima la essiccano e poi la immettono nel forno a letto fluido

    3500kcal/kg sarebbe un ottimo potere calorifico???
    Ma quando mai!
    Vedo che le tue fonti incominciano a perdere acqua.
    Le mie conoscenze, appunti universitari e lavorativi dicono invece che 3500 kcal/kg sono un valore modesto. Ti allego una tabellina realizzata con excel sul mio pc che elenca i valori di riferimento per alcuni combustibili fossili.
    image

    Come puoi vedere nella tabella, la legna ha un potere calorifero superiore a quello della pollina che nella scala non viene neppure menzionata.

    Dalle mie parti il simbolo K scritto come lo hai scritto tu significa Kelvin (gradi Kelvin evidentemente) il che mi fa pensare che le conoscenze in materia tanto sbandierate sono di origine altrui. lnvece il potere calorifico (calore di combustione) è la quantità massima di calore che si può ricavare dalla combustione completa di 1 kg di sostanza combustibile (o 1 m3 di gas) a 0 °C e 1 BAR (oppure grossomodo 1 atm). Si misura in Joule su kg (J/kg) o, in forma ormai obsoleta, in kilocalorie su kg (kcal/kg).
    CITAZIONE
    Questo è tutto quello che so del loro impianto, mi hanno detto anche fin troppo, se volete più informazioni, contattateli

    Secondo me ti hanno detto praticamente nulla.
     
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  10. BeauJerome
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    CITAZIONE (MetS @ 21/11/2010, 03:09) 
    Chi sono?
    Tu chi sei?
    MODERAZIONE: evita di ricopiare tutto il messaggio a cui stai rispondendo, limitati al solo argomento specifico.
    Inoltre ti invito a rileggerti il regolamento che trovi in calce ad ogni pagina di questo forum.

    CITAZIONE (francesco1966 @ 21/11/2010, 09:01) 
    Eh! eh! eh!, Mauro un po' te la sei cercata!

    Con un po di ordine cercherò di rispondere a tutti, benché difficile in quanto c'è molto

    Intanto Francesco io non mi sono cercato nulla, ho solo chiesto quale fosse la formazione di METS, domanda a cui non mi ha risposto,
    Il mio dubbio era nato perché le sue domande e certe sue affermazione facevano presagire MODERAZIONE: è buona norma non offendere ne provocare gli Amministratori e i Moderatori del forum AE

    La domanda, Bisogna chiarire, si produce gas o calore? denota almeno una mancanza di precisione
    MODERAZIONE: le offese gratuite non sono ammesse in questo forum
    IO HO COSTRUITO LA CENTRALE DI... MODERAZIONE: le offese gratuite non sono ammesse in questo forum

    Quando hai citato la centrale di Torrevaldaliga ho pensato che sei un Project Menager dell'ENEL, ho un amico, ex compagno di università che lavora all'ENEL.

    Non ho mai lavorato all'ENEL, non so come sia organizzata, ma penso che ogni project menager si occupi di un minisettore, per cui a meno di non essere ai vertici nessuno si occupa in generale del progetto, un po più di modestia non guasterebbe.

    Chi sono io? un ingegnere energetico che lavora nel settore ambientale, mi occupo della valorizzazione energetica di sottoprodotti, ho lavorato e tutt'ora lavoro con prestazioni occasionale per le più grandi multinazionali del settore ambientale, preferisco non dire di più perché siamo in un forum pubblico, se un giorno ci incontrassimo di persona potremmo approfondire la cosa

    Passiamo ora alla parte tecnica

    CITAZIONE (MetS @ 21/11/2010, 13:12) 
    Il gas combusto è in genere quello che viene utilizzato, per esempio in un processo Rankine, per produrre energia attraverso lo scambio fra il calore di questo gas combusto (che rilascia sui fasci tubieri di una caldaia super o ipercritica percorsi da acqua demi) e una turbina a vapore, oppure utilizzato con un impianto di turbine a gas (nel qual caso il gas potrebbe anche essere di provenienza animale). In questo ultimo tipo di impianto si usa un compressore che aumenta la pressione e la temperatura dell’aria prima che avvenga la combustione nel combustore quindi i gas ad alta temperatura si espandono nella turbina. Il gas combusto, a questo punto ed in caso di ciclo aperto viene espulso all’esterno. Nel caso di ciclo chiuso si ha invece il raffreddamento del gas in una caldaia detta...

    ecco finalmente ci siamo capiti METS, quello in grassetto azzurro è quello che technelep propone, ovvero una combustione della pollina in pressione in un letto fluido e successiva espansione in turbina (compressore e turbina sullo stesso albero)
    Mi sembrava chiaro,ma forse non mi ero spiegato bene

    CITAZIONE
    Aha, ecco a che punto siamo.
    Motori diesel, turbine a gas, piccoli impianti...

    Si parliamo di turbine a gas, piccoli impianti, Technelep propone un impianto di combustione che produce 100 KW elettrici con un rendimento elettrico di poco superiore al 30% al netto degli ausiliari, l'impianto di BG brucierà circa 90 kg/hr (vado a memoria)

    CITAZIONE
    3500kcal/kg sarebbe un ottimo potere calorifico???
    Ma quando mai!
    Vedo che le tue fonti incominciano a perdere acqua.
    Le mie conoscenze, appunti universitari e lavorativi dicono invece che 3500 kcal/kg sono un valore modesto. Ti allego una tabellina realizzata con excel sul mio pc che elenca i valori di riferimento per alcuni combustibili fossili.

    Si è un ottimo PCI METS,

    perché opportunamente essiccata, la pollina ha un PCI superiore a quelle di certi legni che invece sono molto più difficili da essiccare.

    Ovviamente il gas natuale, o il propano, o altri tagli petroliferi pregiati, come il jet fuel hanno PCI ben superiori (non è necessario citare tabelle), lo sa anche mia nonna con la quinta elementare, ma non possiamo paragonare combustibili formatisi da digestioni di qualche era geologica con deiezioni animali
    Il petrolio si è formato in milioni di anni e lo stiamo bruciano in poche centinaia, la pollina è simile ad una fonte rinnovabile, legata al ciclo biologico di un essere animale.

    La Pollina, per essere una deiezione animale ha un ottimo PCI; essiccata con un semplice tamburo rotante (che oltretutto lavora a basse T) ha un PCI superiore a molti legni

    CITAZIONE
    Dalle mie parti il simbolo K scritto come lo hai scritto tu significa Kelvin...

    METS, per favore, ma attaccarsi alla k minuscola ed alla K maiuscola è MODERAZIONE: le offese gratuite non sono ammesse in questo forum, era chiaro a tutti che k prima di J indica 1000 Joules mentre K da solo significa Kelvin, ad essere precisi, per indicare lo stato termico si usa °K

    parliamo di processi e non di maiuscole o minuscole
    CITAZIONE
    Secondo me ti hanno detto praticamente nulla.

    se a voi Technelep dice di più sono contento, ma dubito, c'è un brevetto
    Chiamateli pure e fategli le domande che ritenete più opportune, ma non penso vi diranno più di quello che vi ho già detto.

    Mauro

    Edited by MetS - 26/11/2010, 01:58
     
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  11. BeauJerome
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    Francesco, Mets

    Li avete poi contattati?
     
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  12. francesco1966
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    No! Però ho chiamato un allevatore di bergamo... che guarda caso penso sia titolare dell'allevamento dove installeranno la "caldaia" da 100 kw.
    Però non è vero che hanno un'impianto funzionante, hanno delle caldaie che producono acqua calda e adesso proveranno a fare corrente, ma la vedo dura, molto dura con soli 100 kW.
    Quindi sono semplicemente nell fase inizziale, cioè falliranno alle prime difficotà, perchè un'impiantino del genere è economicamnete insostenibile.
     
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    CITAZIONE (BeauJerome @ 22/11/2010, 12:39) 
    Non ho mai lavorato all'ENEL, non so come sia organizzata, ma penso che ogni project menager si occupi di un minisettore, per cui a meno di non essere ai vertici nessuno si occupa in generale del progetto, un po più di modestia non guasterebbe.

    Nemmeno io, nonostante ciò se la centrale produce energia è anche merito mio.
    Minisettore???
    Hai almeno una vaga idea di come funziona un cantiere?
    IL PM si occupa di tutto!

    Vedo che continui ad offendere il sottoscritto, ripeto che sarebbe meglio ti leggessi il regolamento.
    Sei avvisato!
     
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  14. BeauJerome
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    MODERAZIONE: NON SONO AMMESSE OFFESE E PROVOCAZIONI. ALLA PROSSIMA SCATTA IL BAN

    Edited by MetS - 26/11/2010, 02:55
     
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    CITAZIONE (BeauJerome @ 22/11/2010, 12:39) 
    Si è un ottimo PCI METS,
    perché opportunamente essiccata, la pollina ha un PCI superiore a quelle di certi legni che invece sono molto più difficili da essiccare.
    Mauro

    Non sono d'accordo.
    Il PCI della pollina è scarso ed è principalmente questo il motivo per cui abbiamo in Italia pochi impianti fuzionanti (in effetti nemmeno uno che funzioni solo a pollina) mentre all'estero il problema e' bypassato perchè la legislazione permette di bruciare anche e contemporaneamente alla pollina altre biomasse e/o prodotti di scarto di provenienza animale e vegetale, che in Italia non sono permessi oltre a rifiuti diversi.
    La tua affermazione forse deriva dalle consideraioni della direttiva nitrati. Purtroppo la realtà è diversa. Pensa per un attimo con la tua testa e fai una considerazione: perchè dopo tanti annio non esiste ancora un impianto perfettamente funzionante a pollina (solo pollina e lettiera che è comunque considerata nel decreto?)
    Perchè il legislatore ha puntualizzato sulla presenza della lettiera che non è necessario venga eliminata/separata?
    Ed infinme, per quale motivo nessuno è ancora stato in grado di produrre un brevetto o altro che possa portare ad un processo affidabile?
    Se rispondi senza offese al forum cercheremo di risponderti, altrimenti credo la tua esperienza finirà presto.

    Inoltre il PCI che tu consideri è il risultato di pollina e lettiera che difficilmente viene separata, da sola avrebbe un PCI ancora minore.

    Ripeto la pollina rende pochissimo, ancora peggio quando l'impianto che si suppone debba utilizzarla sia di miseri 100kW.
    La legge relativa alla direttiva nitrati indicata impianti con potenza minima di 6MW e questo ha una propria valida spiegazione, anche per evitare l'autocostruzione, fino ad 1MW si può onestamente scendere ed avere ancora un prodotto valido, sotto siamo nel vago, il rischio è elevato e se il sistema non utilizza dispositivi validi il rischio di fare un bel buco nell'acqua è grande.

    Di quali legni poi stai parlando? Il legno destinato alla produzione energetica, in Italia è noto e ben definito è il suo PCI. Se poi parli di legni esotici e comunque non indigeni allora c'è molto da discutere, noi stiamo analizzando una situazione riferita all'Italia.

    La pollina è identificata sotto al Codice CER 020106, allegato 2 sub allegato 1 del DM 5/2/98. I parametri di riferimento indicano un PCI non superiore a 8000kJ/kg che equivale grosso modo alle fatidiche 3500kcal/kg.
    Per produrre energia da questo materiale si può ma il design dell'impianto deve uscire da certe regole non scritte che vogliono rese alte con prodotti di origine dalle scarse potenzialità.

    Se technelp ha un brevetto allora non dovrebbe temere nulla a mostrare il progetto, non credi?

    Edited by MetS - 26/11/2010, 03:21
     
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33 replies since 19/10/2009, 09:50   2076 views
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