CASA ZERO ENERGY

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    Vista oggi su Striscia la notizia ecco la casa completamente indipendente dal sistema eergetico nazionale.
    Pannelli solari, geotermia, materiali da costruzione naturali e legno rendono questa casa veramente un oggetto del desiderio alla portata di molti.
    Allora avete gia' deciso dove andrete a vivere?

    La casa Zero Energy la trovate QUI

    Studio:
    Gruppo Polo Le Ville Plus, Università degli Studi di Trento
    Tipologia Progetto: 050 - RESIDENZE 052 - Residenze unifamiliari, ville

    Realizzazione:2010 Link

    Descrizione Progetto:
    Casa Zero Energy è il progetto di ricerca realizzato da Gruppo Polo Le Ville Plus, insieme al Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli Studi di Trento e con il supporto della Regione Friuli Venezia Giulia. Casa Zero Energy è la migliore sintesi tra comfort, vivibilità e basso impatto ambientale.
    Casa Zero Energy utilizza ciò che la natura regala, il calore e la luce del sole, il calore ed il fresco della terra, la forza del vento, la ricchezza dell’acqua per creare il miglior habitat possibile per l’uomo.

    GLI OBIETTIVI SCIENTIFICI
    Secondo il progetto di ricerca sviluppato e guidato dal Prof. Antonio Frattari, responsabile del Laboratorio di Progettazione Edilizia del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli studi di Trento, Casa Zero Energy è stata concepita come prototipo su cui sviluppare studi e sperimentazioni finalizzati a:

    1. istituire un laboratorio operante sul territorio che fornisca risultati ripetibili ed
    un’impostazione metodologica per la misurazione del risparmio energetico ottenibile da un impianto di gestione e controllo attraverso l’utilizzo di dispositivi domotici;
    2. verificare le potenzialità di un sistema di controllo e gestione tanto nella regolazione delle condizioni microclimatiche ambientali interne quanto dell’illuminazione perché vengano garantite le condizioni di benessere ottimali per la presenza umana;
    3 quantificare il contributo di una regolazione domotica dell’impianto di illuminazione, schermatura e termoregolazione per la riduzione al minimo dell’impegno energetico;
    4 verificare l’utilità e l’effettivo utilizzo di scenari per l’uso flessibile di sistemi solari passivi automatizzati;
    5 verificare soluzioni domotiche di entertainment per la realizzazione di scenari
    per il benessere psico-fisico degli occupanti;
    6 verificare la possibilità di rendere una casa sicura nella doppia accezione di
    safety and security con la domotica.

    In relazione a queste caratteristiche l’edificio è stato definito “autonomous house”, in grado cioè di gestire autonomamente la produzione di energia e di assicurare ai suoi abitanti comfort, sicurezza e risparmio energetico.

    Ciò detto, è importante definire che cosa si intende per “edificio sostenibile” e cioè una costruzione è definita tale quando:

    1 ottimizzazione della qualità della vita nell’ambiente confinato e nell’immediato intorno;
    2 uso di materiali rinnovabili, riciclabili, a basso impatto ambientale e preferibilmente locali;
    3 limitato consumo di energia specialmente quella proveniente da fonti fossili nelle fasi di costruzione, uso, manutenzione e dismissione dell’edificio;
    4 basso impatto ambientale in termini di inquinamento del suolo, dell’acqua e
    dell’aria.

    CARATTERISTICHE FONDAMENTALI DELLA CASA
    Studio bioclimatico dell’ambiente
    Il progetto è partito dallo studio bioclimatico del territorio per determinare sia la
    posizione della casa nel terreno, sia il suo orientamento.
    La casa è posizionata verso il lato nord del terreno in modo da lasciare il maggior spazio possibile a sud pe il giardino e per gli spazi interni più vissuti come soggiorno, cucina, camere da letto. La facciata sud ha un’ampia vetrata che fa entrare luce e calore d’inverno e che viene schermata d’estate per evitare il surriscaldamento. La facciata nord invece presenta una serie di finestrature di piccole dimensioni che d’estate garantiscono la ventilazione notturna.

    Casa Zero Energy utilizza un insieme integrato di strategie bioclimatiche e di elementi passivi sia per il riscaldamento invernale, sia per la ventilazione e il raffrescamento d’estate senza bisogno di impianti di climatizzazione.

    Autosufficienza energetica
    La casa non utilizza nessun tipo di energia proveniente da fonti non rinnovabili (fossili) ed è autonoma, ovvero auto-produce energia da fonti alternative e non inquinanti (pannelli solari, fotovoltaici, pompa di calore, etc6).
    Totale autosufficienza energetica? Sì, ma non solo. Casa Zero Energy non solo
    autoproduce tutta l’energia necessaria, ma è anche stata progettata per richiederne il meno possibile.

    La casa non è allacciata alla rete del gas metano; in più, grazie alle soluzioni
    bioclimatiche adottate, richiede meno energia possibile. Il rispetto per le risorse ambientali diventa quindi una nuova consapevolezza dell’abitare per chi desidera consumare solo quello che è necessario e consumare meglio.

    Recuperare l’acqua piovana.
    Tutta l’acqua piovana viene raccolta in un’apposita vasca dotata di un sistema di filtraggio e viene utilizzata per l’acqua degli scarichi del WC, per la lavatrice, per l’irrigazione dell’orto e del giardino e per l’acqua del laghetto balneabile.

    La casa che ricarica la macchina.
    Nel portico per le auto è stata realizzata la presa di corrente predisposta per la ricarica della macchina elettrica. Casa Zero Energy quindi può produrre anche l’energia necessaria per caricare l’automobile a costo zero.

    Solo legno e materiali naturali
    Il sistema costruttivo utilizzato per Casa Zero Energy è quello brevettato da Gruppo Polo Le Ville Plus che utilizza una struttura portante di travi e pilastri in legno lamellare di grossa sezione, tagliati su misura, sagomati e assemblati in cantiere mediante collegamenti ad incastro che agiscono per contatto o mediante carpenterie.
    Tale sistema sfrutta la flessibilità e la capacità di dissipazione di energia del legno:l’uso di collegamenti metallici con piastre e perni a scomparsa ne abbatte la fragilità, mentre la capacità elastica conferisce al sistema portante dell’edificio una buona capacità dissipativa e garantisce la massima continuità strutturale antisismica.
    Le pareti sono “leggere”, realizzate da pannelli in legno ed elementi isolanti. Verso l’interno hanno un isolamento in fibra di legno naturale, mentre nella parte esterna sono interamente ricoperte dal rivestimento in sughero, il miglior isolante in natura.

    Salubrità dell’ambiente e qualità della vita
    Non si è utilizzato alcun trattamento o vernice tossica. La casa e l’aria che vi si respira sono libere da qualsiasi elemento inquinante e la quantità di umidità ottimale (mai sopra al 65%) permette di controllare in maniera estremamente efficace possibili forme allergiche (sindromi oggi in grande espansione).

    “Portare la natura dentro la casa”: questa la filosofia con cui sono stati scelti materiali, finiture e colori per l’interno. La resina del pavimento, realizzata con pigmenti naturali, ricorda il colore scuro ed avvolgente della terra. I 6 tronchi che “abitano” la zona living (in legno lamellare di abete) ricreano un bosco “domestico” e diventano scenografia d’effetto.
    Le pareti verdi che appaiono come quinte improvvise e catturano l’occhio, vogliono rappresentare il verde dei campi di granoturco che circondano la casa e che in tal modo sembrano prolungarsi all’interno.

    Il tetto verde
    Il tetto verde o “tetto-giardino” è un tipo di copertura che utilizza terra e vegetali in sostituzione del tradizionale manto di copertura in tegole, ardesia o lamiera. Queste soluzioni permettono di realizzare delle coperture estremamente isolanti, protette dall’aria e dall’acqua, resistenti al vento e al fuoco.

    Parte della copertura di Casa Zero Energy è realizzata con tetto verde: verso sud è un giardino sospeso vero e proprio, un roseto rigoglioso, mentre nella parte rivolta a nord sono state scelte piante verdi meno bisognose di sole e a crescita lenta.
    Il tetto verde non è solo un ottimo isolante e assorbente del calore ma è in grado di donare una sensazione di pace, benessere e tranquillità a chi abita la casa.

    Tecnologia ed “intelligenza”
    Casa Zero Energy è uno “smart green building”. Grazie al sistema domotico “Home Sapiens” sviluppato da BPT, essa percepisce le variazioni di luminosità, temperatura, umidità, ecc. per attivare in modo autonomo l’accensione e la regolazione di riscaldamento, climatizzazione, apertura e chiusura degli infissi per garantire così il massimo del comfort abitativo e un notevole risparmio energetico.
    Sul tetto è posizionata una centralina di captamento meteorologico che invia i dati direttamente al centro di controllo della casa che è in grado di autogovernarsi in base alle condizioni atmosferiche ed alla programmazione scelta.

    Il monitoraggio
    Uno degli aspetti caratterizzanti e di maggiore interesse del progetto di ricerca Casa Zero Energy è il monitoraggio che prenderà il via a breve. La casa abitata (da 4 persone) verrà monitorata in remoto dal Laboratorio di Progettazione Edilizia del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli studi di Trento per analizzare il comportamento dell’edificio e delle tecnologie applicate.

    Bellezza e design
    Legno, luce naturale, spazi aperti, vetro, movimento, armonia: Casa Zero Energy è stata curata in ogni dettaglio e concepita per essere un tutt’uno tra interno ed esterno, tra edificio e natura. E la natura a sua volta sembra “impossessarsi” della casa, la riempie, la circonda con il verde, i fiori, con gli specchi d’acqua in un’armonia perfetta.

    Finiture a km zero
    Pur nell’assoluta contemporaneità del progetto, la casa vuole essere un segno di continuità con la tradizione architettonica del territorio friulano.
    La scelta dei materiali rispecchia la filosofia costruttiva dell’azienda che da sempre si ispira al passato, alla tradizione friulana e alle abilità artigiane come una risorsa da proteggere e nobilitare.
    Non solo materiali della Regione, a km zero quindi, ma soprattutto prodotti “grezzi” che richiedono meno lavorazioni industriali possibili e recupero di elementi di scarto. Come le tegole di recupero per il tetto che è stato appunto realizzato coi tradizionali “coppi” fatti a mano delle case friulane di un tempo; oppure i vecchi mattoni artigianali per l’ingresso principale o i pietroni del camminamento pedonale che sono scarti della lavorazione della pietra piasentina della zona di Cividale del Friuli.

    Gli esterni
    Casa Zero Energy vuole presentare la soluzione ottimale di un Habitat che ha messo al centro l’uomo non solo in rapporto all’ambiente confinato nel quale vive, ma anche e soprattutto con l’esterno in una ritrovata armonia che collega in maniera olistica casauomo- natura.

    Il giardino
    L’armonia tra il costruito e l’ambiente nasce in primis dal dialogo che si costruisce tra interno/esterno. Così nasce il giardino di Casa Zero Energy che è stato studiato, per quanto riguarda l’impostazione scenografica, vivendolo dall’interno.
    Alcune grandi vetrate sono state “tagliate” in determinati punti e modi per incorniciare un albero, o uno scorcio di campagna di particolare suggestione. Inoltre il giardino è stato costruito intorno all’”esistente”, si è cercato di intervenire meno possibile su quanto era presente sul terreno, anzi si sono voluti esaltare gli alberi già esistenti.
    Ma era anche importante dare risalto alla flora tipica friulana, autoctona e così nel giardino a sud si sono predilette le piante tipiche delle zone collinari e del carso, mentre nel giardino rivolto a nord troviamo le piante, arbusti e fiori tipici delle prealpi Giulie.
    Il giardino si completa a est con uno splendido orto biologico. La posizione non è casuale ma è ottimale per le piante stagionali che vi crescono e funzionale per chi le usa in quanto l’orto è posizionato a fianco della dispensa e cucina.
    L’orto è coltivato senza alcun additivo chimico o artificiale, è irrigato con l’acqua piovana di recupero ed è fertilizzato con concime naturale, il biocompost, ottenuto dal riciclaggio dei rifiuti umidi della casa in un apposito spazio.

    Il laghetto balneabile
    È una vera e propria piscina naturale che richiede minima manutenzione ed è bella in ogni stagione: è il laghetto balneabile, lo specchio d’acqua in cui sembra idealmente prolungarsi il portico di Casa Zero Energy in un equilibrio perfetto di architettura e natura.

    Il laghetto si autodepura, non servono cloro o altri trattamenti, ha solo un piccolo sistema di filtraggio mentre il lavoro di fito-depurazione è affidato alle piante, ben 35 diversi tipi scelti appositamente e piantumate sui bordi del laghetto.
    La realizzazione del laghetto balneabile, infatti, richiede un lavoro altamente specializzato di progettazione e costruzione. D’inverno non va svuotato come le piscine artificiali, anzi, si può ghiacciare in superficie per un effetto scenografico unico. In più, ha anche una funzione bioclimatica: d’inverno il riflesso del sole basso aumenta l’irraggiamento della luce solare verso la casa; d’estate invece raffresca in modo naturale.

    La cantina medievale
    La passione per il passato e per i sistemi costruttivi medievali del presidente di Gruppo Polo Le Ville Plus non poteva non trovare testimonianza anche in questo progetto d’ avanguardia. E quindi ecco la cantina medievale, un luogo fuori dal tempo che colpisce per il contrasto con la modernità del resto della casa. Uno spazio nascosto e privato che nasce per degustare in compagnia – nel tipico spirito friulano - i vini e i prodotti locali.
    Costruita anch’essa secondo un brevetto di Gruppo Polo Le Ville Plus, la cantina è caratterizzata dall’uso di mattoni, pietre ed elementi antichi di recupero per ricreare un’atmosfera autentica.
    All’esterno la cantina è avvolta dalla natura, coperta da un bel manto d’ erba e di fiori che crescono in mezzo ai sassi, fino quasi a scomparire alla vista.

    QUANTO COSTA?
    Costa tanto, escluso il terreno che dipende da altre considerazioni, e che comunque non puo' essere inferiore ad almeno 1000/1500 m2, bisogna mettere in conto almeno un milione di euro (stimato).
    Tanti, pero' considerate cquanto potrete risparmiare in 30 anni che e' la vita media degli impianti installati.

    Edited by MetS - 18/1/2011, 23:28
     
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    Immane Rompiball

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    Orlo esterno della cintura di Orione stella 1957

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    Ecco, a me una cosa del genere preoccuperebbe un sacco. Specialmente la voce: "Controllata con un sistema domotico"...

    Io non dormirei la notte pensando a quello che potrebbe accadermi di giorno... Sistema domotico... image
     
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1 replies since 15/1/2011, 20:54   903 views
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