Posts written by MetS

  1. .
    CITAZIONE (rafforello @ 7/3/2017, 19:09) 
    Il mio camino
    è pressochè quello indicato sulla sinistra. Le bocchette di cui parlo le vorrei mettere sopra la camera di convogliamento (3). Lì andrei a creare la "camera calda" e in cima ci sarebbero le vie d'uscita per l'aria calda che qui si accumula. La camera di convogliamento (3) del mio camino è costituita dalla carena stessa dell'inserto, per cui oltre la carena è tutta camera calda e l'aria presente qui non entra nei tubi della canalizzazione perchè attaccati direttamente alle uscite poste sulla carena.
    Sono riuscito a spiegarmi?

    Uno schemino aiuterebbe, non servono grandi programmi per realizzare uno schema adeguato, basta excel o paint (o come cavolo si chiama in italiano). Scusami ma sono stato impegnato in un cantiere dove non c'era internet.
  2. .
    Come già detto in precedenza, l'aria calda va dove è più comodo oppure facile.
    Se guardi lo schemino capirai.
    confronto_caminetti
    Questo è il principale motivo per cui aprire delle feritoie che permettono sia l'uscita che l'entrata dell'aria nella camera di compensazione è sbagliato. Ti ritroveresti che la maggior parte dell'aria calda esce da li. Al massimo mettine una, assicurati che abbia le lamelle in gomma e mettila il più basso possibile in modo che l'aria calda trova lo sfogo verso l'alto e non attraverso la bocchetta.
  3. .
    OK, è il principio che conta. Nel tuo camino l'aria fredda spinta dalla ventola si riscalda transitando attorno alle pareti del focolare e poi va su. Nel mio camino l'aria calda proviene dalle bocchette inferiori, sale perché risucchiata per effetto ventosa dell'aria che scaldandosi sale e per convenzione tira su altra aria dalle bocchette, poi arriva alla camera di tiraggio sul focolare e da li va nei tubi ecc. Non c'è molta differenza.

    Il mio camino (fuori) è questo: cheminee-de-chazelles-1284901296

    Non trovo le fotografie che scattai a suo tempo quando mi installarono il camino, tuttavia c'era una cappa trapezioidale con varie alette che servivano per lo scambio del calore (come queste della foto)
    foyer-a-bois-facade-droite-invicta-6876-44-14-kw

    Poi sopra c'è un'altra camera che avvolge tutto e dove l'aria si scalda. Insomma, mia moglie dice che il camino è di 22.3kW di potenza, io ricordavo 19kW, forse ha ragione lei perché ho dimenticato (l'alzheimer avanza :) )
  4. .
    Guarda il filmato, al minuto 0.48 lui fa vedere uno schema.
    Sullo schema si vede un aspiratore che preleva l'aria da un ambiente che poi viene spinta attraverso un condotto e arriva al tubo nero, che è uno scambiatore, cioè riscalda l'aria facendola transitare attorno al condotto di scarico e quindi fuoriesce e va in distribuzione.
    clicca qui
    Il tuo problema è la ventola che è a monte del sistema, troppo lontana dal punto di distribuzione, quando arriva alle bocchette ha già perso per strada il 50% del calore. Allora non devi mettere bocchette che fanno uscire l'aria calda perché altrimenti l'aria calda esce tutta da lì.
    Al massimo una che prende aria a supporto per evitare l'effetto ventosa.

    Guarda il disegno:

    IL_TUO_CAMINO

    Questo invece il mio camino:

    IL_MIO_CAMINO
  5. .
    CITAZIONE (rafforello @ 12/2/2017, 15:20) 
    Mets, credo di essere di coccio, poichè ti chiedo per l'ennesima volta spiegazioni: i numeri si riferiscono ai punti da te descritti.
    2. Perchè non posso inserire delle bocchette nella camera calda? Il camino è un modello carenato, la ventola posta sotto al focolare fa girare l'aria all'interno dell'intercapedine del blocco camino, non della cappa. Dovrebbe essere un circuito a se stante, non inerente con la quantità d'aria presente nella camera calda. O sbaglio?

    Mi spieghi perché le vuoi inserire?
    Se fino ad ora non c'erano significa che non servono. Tu hai il camino in un sottoscala, di solito i sottoscala ma comunque gli ambienti dove ci sono porte che vengono aperte verso l'esterno spesso, non hanno le bocchette perché altrimenti l'aria calda si disperderebbe. Io il camino ce l'ho in soggiorno, non all'ingresso! E' chiaro il messaggio? Non puoi guardare i camini degli altri e poi fare uguale il tuo, perché così facendo avresti una casa fredda.
    Sì, sei de coccio!

    CITAZIONE
    3. La camera di compensazione sarebbe quella piccola posta al di sopra della camera calda?
    Sarebbe questa compensazione?
    In quello spazio dovrei inserire la bocchetta tonda one-way da 120mm? Mi potresti spiegare a cosa serve questo spazio? L'aria calda non viene tutta dalla camera calda (sottostante), tra l'altro separata da uno strato di lana di roccia da questa di compensazione? Bisogna coibentare pareti e soffitto anche della camera di compensazione e la canna fumaria in questo tratto?

    Sì, devi coibentare tutto accuratamente, più è coibentato e maggiore il calore prodotto.
    Quella più in alto è la camera di compensazione, separata e isolata dalla camera calda vera e propria. Tuttavia stiamo parlando di due situazioni differenti, perché quelle mostrate sulla fotografia mostrano una bocca di aspirazione che proviene da una ventola sita a valle mentre tu la ventola l'hai a monte, se apri le feritoie li l'aria calda esce da li e non va nelle camere, chiaro il concetto?
    La feritoia da 120 mm di diametro, circa, deve essere di quelle con le lamelle che lasciano entrare l'aria ma non la fanno uscire, si solleva la lamella quel tanto che basta per lasciar entrare aria relativamente fresca che contribuisce ad evitare l'effetto risucchio e mantiene un livello accettabile di circolazione all'interno delle due camere.

    CITAZIONE
    Scusa le domande ripetitive, ma non trovo guide in italiano e non ho mai visto nè conosco nessuno che abbia cappe coibentate o altro: o vecchi camini o condizionatori

    In Italia il concetto di risparmio energetico è cosa recente, nessuno ha mai minimamente pensato che risparmiare calore servisse anche a risparmiare quattrini e si è esagerato in tutto pur non avendo le risorse. E adesso muoiono di freddo.
    I soffitti per esempio, 3 metri e più mentre in tutto il resto di europa il massimo anche nei tempi eroici era 2.70 e adesso le case nuove è già tanto che arrivano a 2.40m.
    Tu pensi perché? Perché la porzione volumetrica che nessuno usa va comunque riscaldata, quindi per riscaldare 300 m3 in un appartamento da 100 m2 si spende due volte di più che riscaldarne 250 nello stesso appartamento da 100m2.

    E parliamo anche di coibentazione, altro oscuro oggetto che la maggior parte della gente non sa nemmeno cos'è.
    In Italia si è cominciato a parlare di taglio termico verso il 1983, prima nessuno sapeva nemmeno a che servisse. Io ho una villetta in montagna in alta Savoia lato francese, che risale ai primi anni 30, in parte in pietra e in parte in cemento armato frutto di ristrutturazioni dei precedenti proprietari eseguite più volte. I muri esterni sono in pietra, 50 cm di spessore, all'interno tutti i muri sono stati coibentati secondo un modello dell'epoca, posando un secondo muro formato da piastre pietrose intonacate a malta che frammezzando l'aria non lasciava passare il freddo, perché al tempo non avevano altro. Solo nelle aree più recenti della casa, dove avevano rinnovato, hanno posato, metà anni 70, pannelli di lana di roccia. Oggetti completamente sconosciuti da noi per molti anni.

    Quando abbiamo ristrutturato la casa per cambiare la disposizione interna si è scoperto tutto. Purtroppo la nostra casa è in un villaggio dove tutte le case hanno muri in pietra, non potevamo fare la coibentazione a cappotto esterna per ragioni paesaggistiche, siamo stati costretti a rifare quella interna. La coibentazione dell'epoca aveva uno spessore di 25 cm oltre ai 50 dei muri portanti in pietra, adesso con 5 cm abbiamo anche più caldo in casa di quanto ne avevamo prima e la casa più grande. Con una stufa a funzionamento ibrido (legna o pellet) riscaldiamo tutta casa. la casa è un po' più piccola della tua, 43 m2 sotto e 32m2 sopra perché c'è un terrazzino che prima non era un terrazzino ma aveva le pareti in legno tipo baita che poi presero fuoco causa fulmine e il precedente proprietario non spese per ricostruire la parete trasformando il tutto in un balcone che funge anche da lastricato solare (orientato a sud dove ci si abbronza), la stufa ha 12.2 kW.

    Tu non vuoi spendere nella coibentazione. Fai male, comincia da li. Sono tanti i lavori da fare per rendere calda la casa, ma se non cominci non saprai mai dove puoi arrivare, tu cominci dalla fine, questo è sbagliato.
  6. .
    Francamente, pur ribadendo i concetti precedentemente espressi, a mio parere tu potresti fare:

    1. spendere una buona parte dei tuoi mille euro per coibentare il pavimento del piano superiore freddo. Con questo sistema guadagni circa 1°C in casa.

    2. Coibenta la camera calda ma senza aprire alcuna feritoia, questo perché la ventola tangenziale preleva da sotto il camino l'aria di funzionamento. Devi coibentare le pareti, non i tubi. Sui lati e pure in alto. L'aria calda prodotta anche dalla canna fumaria deve aiutare a mantenere la temperatura a livelli accettabili.

    3. sostituisci il coperchio della camera di compensazione aggiungendo una bocchetta one-way, cioè che permetta all'aria di entrare ma non di uscire. La bocchetta non deve essere tanto grande, tonda da 120 mm massimo.

    L'aria è come l'acqua, prende sempre la via più breve o più facile.

    I tubi flessibili in polipropilene li trovi: QUI tuttavia non occorre che siano flessibili, basta che siano lisci all'interno, inoltre non utilizzare mai una curva a 90° ma due curve da 45°, in questo modo eviti accumuli di calore in una curva stretta. I tubi che siano almeno da 100 mm, meglio se più grandi ma questo dipende dalla potenza della ventola.

    Tocca con un termometro (di quelli a sensore esterno) le pareti, dove vedi che sono fredde dovresti intervenire per la coibentazione. Magari posando dei semplici pannelli in sughero, fanno bella anche la casa e non costano molto (li trovi da Castorama o Leroymerlin), li trovi anche QUI a circa 8 €/m2.

    Quando avrai più fondi penserai a sostituire il camino, c'è altro da fare fino a quel momento.
  7. .
    A Novembre dello scorso anno sono andato a visitare una casa costruita con materiali economici. In polistirolo industriale a cella chiusa.
    E' un materiale economico che si presta a vari utilizzi.
    Dimenticati per un momento la casa, quello importante da sapere è che la famiglia (di amici) che la abita non ha un impianto di riscaldamento!
    Eppure stanno a meno di 60 km da casa, più all'interno di dove abito io (vicino a Parigi), in una zona notoriamente fredda, noi siamo relativamente vicini al mare quindi baciati (si fa per dire) dalla corrente del golfo, eppure....

    La loro casa è tutta costruita in polistirolo ed è totalmente coibentata. L'aria fredda non entra d'inverno, l'aria calda non entra d'estate.
    Hanno installato un caminetto senza alcuna distribuzione, un bel pezzo in metallo mezzo al centro del soggiorno con un lungo tubo che contiene la canna fumaria e nulla più, un vetro scorrevole permette l'accesso al vano, se trovo una foto la inserisco. Si riscaldano d'inverno solo con quel camino e d'estate non utilizzano nulla, nemmeno il climatizzatore.
    Sai perché? perche la casa è completamente coibentata, taglio termico ovunque, soffitti coibentati, tripli vetri alle finestre con gas inerte all'interno, porte in legno esterne coibentate, con la lamina inferiore che non fa passare aria, finestre in pvc robusto. Tutto pensato epr risparmiare sui costi di riscaldamento.

    Loro spendono la metà di me per l'elettricità (le nostre case hanno superfici similari), non spendono mezzo euro per il riscaldamento e il caminetto serve per godere dell'effetto legna che brucia la sera con gli amici....

    La coibentazione è tutto, il resto conta meno.
  8. .
    Fai meno lavori possibile, non pensare di utilizzare il camino per scaldare anche il piano sopra. Le tubazioni che fuoriescono dall'aspiratore e poi dal ripartitore devono avere lunghezza uguale, altrimenti l'aria sceglie sempre la via più breve anche se spinta da una ventola. E in ogni caso non ti conviene spendere più di 500 euro per l'impianto che hai, perché comunque non otterresti il risultato voluto. Potresti vedere di utilizzare i tubi da 125mm in polipropilene garantiti fino a 120°C perché sono lisci all'interno ma solo come canalizzazione dopo la ventola ma sempre e solo al piano dove è installato il camino. I tubi in PP costano poco, non più di 5 euro al metro, contro i 40 circa del tubo flessibile in alluminio. Certo che se hai qualche risorsa in più io fossi in te provvederei alla rimozione in toto del camino, brutto da vedere in quella posizione, e installerei una stufa a pellet canalizzata. La MCZ so che le produce (è italiana), ma il problema di fondo resta sempre la coibentazione di muri e soffitto, senza di quelli qualsiasi soluzione scelta sconterà sempre grandi perdite di calore.

    CITAZIONE (rafforello @ 5/2/2017, 14:17) 
    posso rivestire tutto l'angolo dietro il camino o devo ridurre lo spazio?

    Più lavori di coibentazione fai e migliore sarà la resa del camino, non si spende mai abbastanza per questo.

    CITAZIONE
    ...devo chiuderla e coibentarla o la posso lasciare scaricare nel controsoffitto?

    Chiudere e coibentare, vale il discorso sopra.

    CITAZIONE
    Posso inserire due bocchette da 400 cm2 nella camera calda per sfruttare il calore per convezione oppure sono troppo grandi/piccole?

    400 è troppo grande, il tuo camino non ha fianchi, quindi sarebbe inutile. Usane due piccole ai lati estremi della cappa, non nella camera calda altrimenti l'aria calda fuoriesce tutta da li, vedi se puoi acquistare quelle regolabili.

    CITAZIONE
    L'ingresso, al momento c'è una cassetta con della legna, arriva ad essere da 1200cm2

    Per farci che? Esagerati, l'aria deve essere la stessa che viene distribuita, quindi prendi il valore della ventola di distribuzione, magari leggermente di più senza esagerare e compra due griglie con portata il risultato diviso due. Tuttavia i circuiti aria sono due: uno quello specifico per il bruciatore del camino, la mia presa è circolare, sta nella parete esterna alle spalle del camino (fuori) e ha un diametro di 100 mm. La seconda quella per non creare il vuoto è posizionata non lontano dalla ventola aspirante ma va messa sul soffitto dentro casa, possibilmente non nello stesso locale dove c'è il camino e deve essere calcolata in funzione della potenza dell'aspiratore.
  9. .
    Questo è solo il copia e incolla da un altro sito, non è farina del mio sacco, tuttavia lo condivido qui perché lo condivido come soluzione.

    Stufa a pellet canalizzata, come funziona e come sceglierla
    Carica di una stufa a pellet
    Grazie alla costante crescita della domanda di stufe a pellet nasce l’esigenza di sfruttarne appieno le caratteristiche soprattutto in merito alla distribuzione del calore e alla sua qualità. Nasce così la stufa a pellet canalizzata, attraverso la quale con diverse tecniche si può eliminare la fastidiosa escursione termica fra i vari locali riscaldando in modo ottimale l’intera abitazione. Sostanzialmente, dal punto di vista estetico, è simile a quella standard.

    Come scegliere una stufa canalizzata
    Innanzi tutto si deve scegliere un tipo di stufa a pellet dalla giusta potenza termica, in grado di soddisfare il fabbisogno di metri cubi da riscaldare in base a quanti locali sono interessati alla canalizzazione del calore.

    Il limite massimo di superficie che può riscaldare sono circa 100 metri quadrati disposti su un piano singolo, di conseguenza è possibile utilizzarla oltre come integrazione all’impianto esistente anche come unico mezzo di riscaldamento.

    Per l’espulsione dei fumi si può utilizzare una canna fumaria esistente se la caldaia viene smantellata, oppure un condotto appositamente costruito con materiale e dimensioni idonee alle norme UNI (per i modelli denominati senza canna fumaria). La canna fumaria dovrà essere dotata di un sistema di aspirazione in modo da evitare perdite di fumo, permettendo così il funzionamento della stufa al massimo delle sue potenzialità.

    Come avviene la canalizzazione
    Per le stufe a pellet canalizzate si installano nelle stanze da riscaldare una serie di tubazioni centralizzate che partendo dalla stufa portano il calore nei locali interessati eliminando del tutto la variazione climatica fra gli stessi e permettendo che il calore sia equamente distribuito per avere il maggior comfort possibile.

    Nello stesso tempo si può rispondere all’esigenza di riscaldare maggiormente alcuni locali rispetto ad altri il cui l’utilizzo ha altre necessità (affollamento, funzione, destinazione, posizione nell’abitazione), grazie alla personalizzazione della diffusione del calore di mandata. Diversificare la trasmissione del calore permette inoltre un notevole risparmio energetico.

    Dove è possibile, solitamente in fase di ristrutturazione, le tubazioni possono raggiungere i vari locali attraverso passaggi al di sotto del pavimento, in modo da eliminare completamente qualsiasi impatto estetico. Coloro che si trovino impossibilitati ad adottare questa soluzione, perché ad esempio sostituiscono la caldaia esistente con un impianto a biomassa (sfruttando così anche la possibilità di detrazione fiscale), possono canalizzare le tubazioni a soffitto in esterno o a parete, creando poi lesene di rivestimento in cartongesso opportunamente disegnate (ad esempio con la possibilità di nascondervi illuminazione indiretta) che coprano la distribuzione delle tubazioni. In tal modo si può ridurre l’impatto visivo dei passaggi in esterno delle tubazioni.

    Per l’emissione del calore dalle tubazioni nei vari locali si utilizzano griglie rotonde o rettangolari in acciaio o in tinta con la parete dimensionate e collocate in base a vari fattori, quali l’ampiezza dei locali, la loro adiacenza o meno ad altri locali da riscaldare, e alla destinazione della stanza da riscaldare.

    Le stufe e l’abbattimento acustico
    Grazie a un timer si può programmare la tempistica di funzionamento della stufa, la velocità delle ventole e la gradazione del calore. All’aumentare del diametro delle tubazioni da canalizzare diminuisce il tempo in cui il locale raggiunge la temperatura corretta riducendo l’eventuale rumore.

    Esistono inoltre varie gamme di soluzioni quali le stufe a pellet canalizzate e silenziate, dove non vengono usate le ventole per l’immissione forzata ma si ottiene il calore grazie all’irraggiamento naturale e all’aumento di potenza dello scambiatore della stufa, riducendo del tutto l’emissione acustica con un beneficio generale, soprattutto nelle ore notturne.
  10. .
    Per giustificare le mie ultime affermazioni, e caldeggiare (altra parola in tema) la scelta di utilizzare il raddoppio delle fonti di calore e non sfruttare al massimo quella esistente eccoti una spiegazione valida di carattere molto tecnico.
    Cominciamo dalle condizioni di casa tua.
    Sopra all'inizio avevi detto che il volume da riscaldare era di 390 m3.
    Bene.
    Per calcolare la potenza termica e fare in modo che l'impianto che va installato sia all'altezza dei nostri bisogni, bisogna tenere in conto alcuni concetti essenziali. La potenza termica necessaria varia a secondo di diversi fattori:
    Per prima cosa la dimensione della casa da riscaldare, ovvero i metri cubi.
    Il secondo aspetto importante è la coibentazione della stessa, la vetusità, la presenza di isolanti nelle pareti, i doppi vetri, l’esposizione, soffitti molto alti, grandi porte finestre, vicinanze ad acqua e boschi e molto altro. Già così ti sei perso.
    Per calcolare il fabbisogno energetico necessario bisogna utilizzare un coefficiente moltiplicatore che può variare da 0,040 a 0,060 per metro cubo
    Più sarà basso il coefficiente utilizzato più vorrà dire che la nostra casa è ben termicamente isolata, più si utilizzerà un coefficiente vicino allo 0,060 più vorrà dire che la casa sarà scarsamente coibentata.

    Applicando la formuletta a casa tua ecco il risultato:

    La casa che intendi riscaldare ha un volume di 390 metri cubi.
    Come da te dichiarato, a parte i doppi vetri, non esiste alcun lavoro di coibentazione nè alle pareti e neppure ai soffitti, in particolare quello superiore.
    Moltiplichiamo quindi il volume in metri cubi (390) per il coefficiente massimo dello 0,060= 23.4 kW

    23,4 kW (20,133 kcal/h) sarà la potenza termica necessaria. Ora tu ne hai solo 13.4 cioè 11529 kcal/h. Il tuo impianto NON scalderà mai la tua casa alle temperature a cui intendi arrivare. E' più chiaro così?
  11. .
    CITAZIONE (rafforello @ 29/1/2017, 22:26) 
    Cosa può provocare l'incedio? La spesa per l'impianto pensi sia superiore?

    Sono stato fuori sede tutta la settimana, non avevo il pc con me ma solo l'ipad.
    Abbiamo analizzato la questione nei momenti liberi ieri, i lavori a un camino se comprendono modifiche dell'impianto iniziale devono essere approvati da un tecnico esperto del settore, questo perché in via generale, le modifiche di un impianto di produzione di calore non deve aumentare il livello di rischio stabilito dalla norma tecnica di riferimento. I casi particolari (non il tuo, il tecnico basta e avanza) vanno valutati di volta in volta con il competente Comando VV.F., facendo riferimento al predetto principio.

    Nelle canne di trasporto aria calda e nella canna fumaria viaggia aria calda fino a circa 250°C. Se l'impianto non è realizzato a regola d'arte il rischio di incendio è molto elvato anche perché il tuo camino è piccolo per poter pensare di riscaldare l'intera casa, potresti arrivare a una temperatura decente (circa 19°C) a condizione che funzioni 24/24. Praticamente al massimo tutto il giorno senza fermarsi mai. In questo modo invece di risparmiare finisce che spendi di più del sistema attuale.

    Inoltre e siccome tu vuoi riscaldare l'intera casa, quindi piano superiore e piano inferiore, la soluzione da te scelta non è valida in quanto va a finire che solo il piano inferiore sarà convenintemente riscaldato e il piano superiore rimarrà freddo (anche a causa del secondo piano freddo).

    Una soluzione, per la quale non metto la mano sul fuoco ( :D :D :D ), sarebbe quella di portare direttamente tutta l'aria calda al piano superiore, dove arriva naturalmente econ l'ausilio del motore di distribuzione e poi da li distribuita anche ai pianoi inferiori ma sempre con bocchette in alto e non in basso.

    Solo di lavori da muratore potrei stimare dai 900 ai 1500 euro, poi l'impiantistica (da comprare) inciderà per almeno 600 euro, solo il distributore costa attorno ai 350 euro, infine le finiture e pitturazioni te la cavi con 200 euro, forse meno.

    Costo totale 2500 euro a essere ottimisti e senza vizi nascosti e inconvenienti di cui non conosco il peso (problemi che potrebbero incombere sul progetto).

    Tu non intendi investire nell'isolamento, ma solo coibentando il pavimento del piano freddo ti porterebbe a un innalzamento della temperatura di casa di 1°C o 2°C a parità di calore prodotto dagli impianti esistenti.

    Io ti consiglio di:

    a) chiedere il parere di un termotecnico. Il termotecnico non deve essere uno che vende camini o altri impianti ma giusto un esperto, purtroppo anche loro devono mangiare e se vedono il modo di poterti spennare se ne approfittano tutti.

    b) verificare la possibilità di installare una stufa a pellet, ce ne sono di carinissime e anche economiche, la installi nel vano scala al primo piano e monti un tubo per distruire il calore uniformemente alle 2 stanze del piano superiore. Inoltre facendo da tampone caldo, la stufa a pellet contribuirà a mantenere uniforme anche l'aria al piano inferiore per la quale il camino a quel punto è sufficiente.

    c) ricorda che un camino per riscaldare una casa di mediamente 100 m2, quindi con un volume di 300 m3, deve avere una potenza attorno ai 30kW, con i tuoi 13 e un po' non vai lontano.

    Poi la casa è la tua, la vita anche, anche i quattrini sono i tuoi, io ho cercato di dirtelo in tutti i modi di lasciar perdere ma sevuoi continuare io non ho alcuna responsabilità.
  12. .
    Consiglio d'amico: lascia perdere.
    Compra una stufa a pellet che installi nel vano scale al primo piano in modo che l'uscita fumi possa andare all'esterno in parete.
    Spesa sui 1000 euro tutto incluso. Forse meno ma non tanto.
    I lavori al caminetto se non fatti bene sono un pericolo, possono provocare un incendio, non sottovalutare il problema.

    Domani sento che mi dice il progettista, lui non lavora nei weekend.

    Edited by MetS - 5/2/2017, 01:42
  13. .
    Facciamo un discorso semplice, dimmi quale è il tuo budget e io ti dico se è conveniente andare avanti oppure trovare una soluzione alternativa.
  14. .
    CITAZIONE
    La mia idea, spero possa essere valida sarebbe di realizzare l'impianto nel seguente modo (spero le immagini mi aiutino):

    1.
    IMG_0759
    eliminare la ventola tangenziale (estraibile dal fronte) e unire con una "Y" i tubi flessibili dell'aria calda all'interno della cappa, così da mandarne uno (diametro sempre 150, come gli attacchi del camino) al distributore

    2.
    chiudere la cappa; aumentare l'apertura nel cartongesso in modo da creare un'unica grande apertura per l'ispezione (probabilmente dovrò autocostruirla viste le dimensioni, 50x50); rivestire l'interno (compreso l'angolo fino al muro) con pannelli di lana di roccia coperti d'alluminio. Non credo riuscirò a coprire il muro posteriore fino a terra, ma dovrei riuscire a coprire almeno la metà superiore del camino; potrebbe essere un problema?

    3.
    IMG_0727
    arrivato il tubo in cucina, si allaccerebbe al distributore, che avrebbe il tubo d'aspirazione del bypass nel salotto (la stanza a destra). A seguire inserirei il ripartitore. Il tubo che arriverà nel bagno lo vorrei accostare alla trave esistente (lato sinistro della foto) creando uno scatolo in cartongesso in modo da coprirlo.
    Ripartitore e distributore verrebbero coperti da una finta trave che sarebbe l'ampliamento del cartongesso già installato per portare un tubo nel salotto (vedi sopra la porta)

    4.
    IMG_0730
    Bocchetta posta nel bagno

    5.
    IMG_0757
    Nel salotto il by pass lo vorrei mettere lateralmente, ma non molto distante, dalla bocchetta già presente, poichè entrambi i tubi passeranno dallo stesso scasso fatto nel muro di divisione dalla cucina.

    6.
    IMG_0766
    Dallo stesso scasso appena descritto passerà il tubo che andrà al piano di sopra in una delle camere da letto, poichè il foro nel pavimento corrisponde ai pressi della bocchetta posta in salotto. Al di là del muro con lo specchio è posta la seconda camera da letto

    7.
    IMG_0769
    Il tubo della bocchetta di quest'altra camera da letto passa nel controsoffitto del corridoio.


    Pensi sia un progetto realizzabile?

    Per le bocchette stavo pensando di usare le uscite da 75 mm (si trovano i tubi coibentati di questa misura?) poichè sul catalogo danno come diametri 63-75-90. Con una velocità dell'aria di 5 m/s dalle 4 bocchette avrei una fuori uscita pari a 320 m3/h. Con quelle da 90 arriverei ad un totale di 460m3/h. Immagino siano conti molto relativi perchè non tengono conto di distanze e dispersioni, però così potrei avere un buon margine con il motore da 600 m3/h per ovviare ad eventuali perdite di velocità. Soprattutto, avendo i tubi coibentati 2,5 cm di materiale, il tubo da 90 mm (che diventerebbero 140 coibentati) potrebbe non passare facilmente nei muri delle camere da letto
    Cosa ne pensi?

    Andiamo con ordine.
    Il tuo camino è nato con una configurazione, cioè con una ventola che prende l'aria da sotto e la spinge in circolo. Adesso tu vorresti distribuire quell'aria in tutta la casa ma con una ventola che aspira l'aria e la distribuisce. A parte che il camino è piccolo, poco potente, quindi avrai sempre problemi di riscaldamento, a parte che il secondo piano è un piano "freddo" e quindi raffredda il resto della casa, a parte che la complessità dell'impianto da realizzare rende costosa la realizzazione e minima in termini di resa, non si può partire cercando di cambiare ad hoc o come dice un amico "ad capocchiam" un impianto nato con ben altri scopi.

    1: le bocchette di distribuzione stanno in alto, non in basso, chi ti ha installato quelle che si vedono aveva un'idea alquanto vaga di come si realizzano gli impianti. E questo anche se sappiamo tutti che l'aria calda sale e quella fredda scende. Il principio dice che l'aria calda deve saturare l'ambiente partendo dall'alto, non dal basso perché ovviamente l'aria calda compierà un "viaggio" attraversando gli strati di aria fredda e di conseguenza si raffredderà. Quando arriva in alto ha già perso un buon 40% di potere calorifico mentre invece si deve raffreddare a causa del normale deterioramento della temperatura. Immagina di riempire una bottiglia d'acqua piena a metà di acqua gelata. L'acqua bollente scende e comincia a riempire la bottiglia collocandosi sopra quella fredda. Ora idealmente rovescia l'immagine e continui a riempire la bottiglia da sotto. Nella tua immagine la bottiglia si riempie in alto ma l'acqua fredda scenderà e quindi attraverserà quella calda, oppure il contrario ma il risultato è lo stesso. Se invece la bottiglia la alimenti dall'alto, magari attraverso un tubo che attraversa l'acqua fredda esistente e raggiunge il fondo capovolto della bottiglia, ecco che l'acqua calda spingerà gradualmente fuori quella fredda riscaldando la casa senza essere attraversata o attraversare strati più freddi. In condizioni normali visto che non è lambita da aria fredda essa manterrà la temperatura più a lungo rispetto a dover attraversare l'aria fredda. Gli impianti di riscaldamento capillari hanno il fascio tubiero posizionato in alto, non in basso.
    Guarda l'immagine, dice tutto:

    i_995500_01

    2: I tubi che si trovano nella finta cappa in effetti portano il calore alle bocchette. Ora invece lì andrebbe completamente modificato il sistema.
    In un inserto tradizionale, l'aria calda viene convogliata in una camera calda posta immediatamente sopra il camino e da questa esce il tubo che porta al distributore e poi al ripartitore. Sempre in questa esiste una apertura per decomprimere il vano ammettendo aria meno calda a evitare l'effetto ventosa. Il tuo camino non ha tutto questo, ha solo due tubi che fuoriescono dal top dell'inserto e distribuiscono l'aria calda in casa, non per niente ogni bocchetta è contornata di nero fuligine derivante dal prendere direttamente l'aria calda senza alcuna compensazione. Le bocchette di casa mia sono state installate 10 anni fa, più o meno, ci credi se ti dico che non c'è nemmeno un grammo di fuligine?
    Data l'ora e le mie difficoltà a inserire le fotografie senza svegliare tutta la casa, posto qui una foto presa dal web dove si vede una delle pocchette che ho a casa mia. Esattamente è quella al centro appena dietro a una bocchetta a rete rettangolare. Quel tipo di bouche (bocca), si installa a soffitto e non a parete e spara l'aria calda direttamente dove serve, è regolabile tramite quel nottolino bianco e se non serve la puoi anche chiudere e aumentare le possibilità di riscaldamento di altre stanze.
    pdt_1198 Fra l'altro all'estrema destra della stessa fotografia, si vede la presa d'aria, anche questa senza una griglia. Le griglie sono frutto del passato quando nelle case c'erano scarafaggi e qualche volta scorpioni, adesso che il pericolo non c'è più usiamo gli strumenti adatti. La bocchetta in dettaglio di mandata aria calda è questa: bouche-insufflation-reglable-bir
    Adesso non mi metto a fare disegni e fotografie, dai un'occhiata a questa pagina, non devi leggere, solo guardare le figure. Capirai per quale motivo il tuo impianto è di difficile realizzazione.
    esempi camini


    I condotti aria calda devono essere almeno da 125 mm, da 75 sono piccoli considerando che devono andare anche al piano superiore. I tubi che passano in quella specie di corridoio, non sono coibentati, dovrebbero esserlo, perchè anche se sono a doppia camera quindi freddo all'esterno, comunque c'è dispersione, non per niente se ne vedono i segni sul metallo. E' una questione di flussi. Nei condotti solo l'aria che scorre al centro mantiene la temperatura iniziale, quella tangenziale, cioè esterna si raffredda e quindi corre meno veloce. In un tubo da 75 mm il 25% circa sarà tangenziale quindi meno caldo, di conseguenza l'apporto caldo sarà quel 75% rimanente. Troppo poco.

    La finta cappa sopra al camino va tutta modificata, bisogna creare due camere separate e coibentate affinché in una si prenda il calore, e nell'altra si comprensi la depressione altrimenti un motore potente si aspira tutto creando un vortice all'interno della casa che aspirerebbe anche l'aria calda appena prodotta. Non dimenticare che per quel tipo di lavori un parere di un esperto è basilare perché il pericolo di incendi diventa molto alto, un termotecnico o anche i vigili del fuoco.

    Adesso mi dici che il retro del camino non è coibentato. Bene, anzi male, perché se da un lato c'è la cucina dall'altro c'è il muro esterno e quindi si disperde una parte di calore appena prodotto. Nella camera sopra il camino, quella dove passano i tubi dell'aria dovresti avere in aria circa 150°C, mentre i tubi dovrebbero avere, a regime, almeno 220°C al tatto, con strumento non con le mani! L'aria al distributore non deve arrivarci direttamente ma attraverso la camera di compensazione da dove "pesca" l'aria il motore di distribuzione.

    Non ti so dire, lunedi ne parlo con il nostro progettista d'impianti e poi ti dico. Quello che vedo è un impianto di difficile realizzazione, che soffre di una fonte di calore sottodimensionata, con un layout complicato e in più anche due piani da servire.

    IMHO o in my humble opinion che in inglese vuole dire secondo il mio modesto parere, la spesa per avere un impianto appena appena sufficiente è troppo elevata per giustificare l'investimento, e la resa non sarà mai quella sperata perché le tare di origine sono difficili da eliminare.
    Una soluzione accettabile potrebbe essere quella di installare una stufa al piano superiore magari alimenata a pellets, allora il discorso cambia, altrimenti la vedo dura, molto dura. Una stufa a pellet non costa molto si accontenta di condotti semplici, distribuisce bene l'aria calda senza complicazioni, e non ti sveni, in più il pellet costa coco, è facile da portare e con un sacco da 15 kg riscaldi casa per una giornata. Pensaci!
    Ti metto qui qualche link, tanto per darti un'idea, tu clicchi sulle foto anche se non conosci la lingua, ci pensi sopra e poi ne parliamo:
    LINK 1
    LINK 2



    Non prometto nulla ma è difficile.
  15. .
    CITAZIONE (rafforello @ 26/1/2017, 23:42) 
    Per l'isolamento del secondo piano la vedo dura, almeno per il momento; si tratterebbe di una spesa bella grossa da fare (60m2).

    Il problema è proprio quel piano.
    CITAZIONE
    Però la soletta che divide il primo dal secondo piano dovrebbe essere bella spessa, perchè trattasi della terrazza preesistente: abbiamo alzato un piano e la pavimentazione della terrazza è stata portata a cemento. L'unico accesso al secondo piano è una stretta scala larga 60cm.

    Il fatto che sia bella spessa conta poco, senza taglio termico non ha alcun valore se non quello di bloccare la pioggia, il freddo corre da dio lungo muri e pilastri, meglio questi ultimi se con tanto calcestruzzo e ferro.

    CITAZIONE
    Mi rendo altrettanto conto che non risolvendo questo problema il resto sia un po' limitante, però la coibentazione della cappa e l'impianto di distribuzione devo comunque realizzarlo. Domattina mando le foto; considera che al piano terra c'è il controsoffitto che copre le attuali tubature e non è presente una botola, non so quanto fotografarlo possa essere d'aiuto. Ti manderò in privato più foto possibili in modo da renderti conto degli ambienti e dove verrebbero inserite le bocchette.

    Per quello sarebbe utile una sezione del fabbricato, per vedere gli spazi. Anche le fotografie. La cappa andrebbe ripensata, il camino che hai tu era stato pensato per un diverso sistema di distribuzione aria calda. Va creata la camera di accumulo a pressione e la turbina di estrazione (distributore) non deve essere molto lontano da questa, massimo tre metri in piano, perchè funge da estrattore. Poi tutto il sistema deve essere in pressione altrimenti ottieni l'effetto contrario, l'aria si raffredda rapidamente peggio se entra nella camera l'aria fredda.
    Se consideri che l'aria che circola attorno alla parte superiore della cappa dell'inserto in ghisa può arrivare anche a 250°C è importante che questa sia trattenuta e guidata senza intromissioni e soffiaggi di aria fredda, intatta fino al distributore, meno viaggia e più resta calda. Poi la velocità di spinta è importante.


    CITAZIONE
    da libretto leggo che è possibile creare aperture per un minimo di 800cm2 per la decompressione della cappa, è una misura normale? Mi sembra una bocca bella grossa. Io ne metterei 2 da 400cm2 eventualmente. Non si disperderà un sacco di calore?

    No lascia perdere, meglio un paio di aperture a lamelle (one way) da 30x20 circa, da 800 cm2 sono inutili e dannose.
    Le aperture vanno calcolate in base alla potenza di aspirazione del distributore, se fa il vuoto allora servono più grosse, in questo senso aiuta anche la bocchetta da dove si prende l'aria meno calda nel locale vicino al camino.

    Vado a dormire. Vediamo con il materiale che mi invii.
1696 replies since 2/11/2005
.