Acqua

un bene prezioso, per tutti!

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    Di lei sappiamo tante cose, compresa la più importante, che è il bene FONDAMENTALE per la vita di uomini, animali e piante. L’acqua è INDISPENSABILE alle montagne e al mare, alla terra e al cielo, ai cicli biologici più sofisticati e a quelli più semplici. La salute individuale e collettiva dipende dall’acqua.
    Diamo per scontata la sua presenza, la sua universalità ed eguaglianza democratica, ma sbagliando: è una risorsa finita, distribuita in modo disuguale nel tempo e nello spazio. L’acqua ha conosciuto un passato di norme che ne ribadivano la sacralità e ne imponevano il rispetto: per i romani, Nettuno era il Dio delle acque, che sono ricchezza della collettività, un prezioso patrimonio pubblico.
    Oggi questo rapporto è stato scardinato. Il problema dell’acqua è quello che più di ogni altro mette in discussione il nostro modello di sviluppo e di consumo: avveleniamo l’acqua, manipoliamo il cibo, distruggiamo la natura, costruiamo dighe mastodontiche, sottomettiamo l’uomo all’uomo….
    La tendenza attuale è di far passare l’idea che l’acqua è un bisogno e non diritto, differenza non affatto innocente….un diritto è inalienabile, è garantito dalle leggi, dagli stati…per un bisogno si paga. Ricordiamoci, però, che da questa risorsa dipendono, non i capricci, ma la vita! L’acqua è un bene comune dell’umanità, l’accesso all’acqua è un diritto; i costi necessari per garantirla devono essere a carico dell’intera collettività. È, in sostanza, una questione di democrazia!.....
    La superficie del nostro pianeta è coperta per il 71% dall’acqua, la maggior parte di essa (più del 97%) è quella salata dei mari e degli oceani:; la restante parte, il 3%, è quella dolce, di cui metà è contenuta nei ghiacciai, a disposizione solo l’1% in falde, fiumi e torrenti, da utilizzare per bere, lavarsi e per le attività umane.
    Il Sud del mondo non ha da bere. Il Nord spreca. I paesi ricchi consumano circa l’80% delle risorse idriche mondiali. In Italia il 33% dell’acqua che passa nella rete idrica si disperde a causa dei tubi “colabrodo”, si aggiungano le irrigazioni intensive (cereali e cotone); pro capite in casa abbiamo una media di 250 lt di acqua al giorno; siamo il paese, dopo gli USA, con il più alto consumo d’acqua in agricoltura rispetto alla produzione. Nel mondo, negli Stati Uniti sono 425 i litri disponibili” al giorno per persona, in Francia pro capite si rilevano 150 lt, ma in Madagascar si scende a 10 lt. La media mondiale a persona è stata fissata in mc 1700 all’anno.
    L’assenza o la cattiva qualità dell’acqua in Africa e in Asia portano alla morte ogni anno 3 milioni di esseri umani per dissenteria, 1,5 milioni per malaria; 1 persona su 5 non ha acqua potabile; 15 milioni di bambini sono vittime annualmente delle malattie che l’acqua infetta trasmette; ogni 8 secondi muore un bambino di sete; entro il 2100 le acque di superficie saranno consumate; tutta l’acqua della terra disponibile nel ciclo dell’acqua sarà interamente esaurita entro il 2230.
    Il “mercato” delle risorse idriche solleva questioni di equità e di efficienza economica. Lasciare che domanda ed offerta determinino liberamente il “prezzo” dell’acqua può avere effetti drammatici sull’equità di un sistema di mercato. La scarsità crea valore economico. L’acqua è indispensabile e per procurarsene il necessario per la sopravvivenza si è disposti a pagare un prezzo altissimo….Il commercio dell’acqua porta alla miseria…Le persone più povere e che non hanno accesso all’acqua potabile, sono costrette a spendere in acqua una quota molto alta del proprio reddito, sempre che possano permettersela: chi ha meno paga di più!
    E’ scarsa, è preziosa…Ecco perché tanti dei conflitti in atto nel mondo, al momento sono più di 50, partono dall’acqua: non sete di potere, ma sete e basta.
    Dovrebbe essere lasciata “sgorgare” una nuova cultura, da diffondersi in ogni settore della vita dell’umanità: la cultura dell’acqua come bene comune mondiale; la cultura del contenimento degli sprechi, che fa aumentare la ricchezza, e dei consumi, che è segno di solidarietà; la cultura della difesa dell’acqua dagl’inquinamenti; la cultura dell’applicazione “intelligente” dello sviluppo scientifico che meno inquina e meglio impiega; la cultura della solidarietà collettiva economica ed ecologica.
    (fonte: amicidelmondo)
    MetS
     
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  2. Maxboss79
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    Ciao Mets, belle parole le tue, peccato solo che chi dovrebbe parlare come te, non solo non lo fà, ma soprattutto non agisce in tal senso, anzi fà tutto l'opposto!
    Nell'intero Pianeta, non c'è una Nazione dove non ci sia sfruttamento indiscriminato delle risorse rinnovabili e non rinnovabili, inquinamento dell'aria, dell'acqua, del suolo senza ritegno e senza freni inibitori, gli unici freni sono delle leggi ambientali, che ovviamente vanno a braccetto con la produzione industriale, ovvero non la bloccano più di tanto.
    L'acqua è sicuramente la risorsa, soltanto apparentemente rinnovabile, + importante per l'intera biosfera, per la sua esistenza. Se continuiamo di questo passo, oltre ai soliti problemi economici dovremo aggiungere anche il problema ACQUA.
    Le tecnologie per conservarla esistono, ma si spende ancora troppo poco in tal senso, soprattutto nel nostro paese, abbiamo tanti genii, inventori, eppure le loro scoperte e le loro innovazioni tecnologiche si applicano col contagocce.
    Tutto il sistema idrico italiano fà acqua, nel senso vero e proprio del termine, la cosa assurda è che a Roma sanno benissimo che è così, ma nessuno mai interviene in tal senso. Non è possible perdere un quantitativo enorme d'acqua ogni giorno, che si disperde nel terreno e non può più essere utilizzata, perchè le tubature non sono fatte come si deve o sono troppo vecchie.
    D'estate soprattutto al Sud, dove i casi sono a dir poco eclatanti e scandalosi, manca l'acqua, essa viene addirittura raziocinata tra gli abitanti, a volte manca per giorni, e perchè? Perchè le tubature cittadine perdono migliaia di ettolitri al giorno, e poi c'è chi la ruba, c'è la criminalità che la sfrutta per i suoi traffici illegali, ecc.
    Al Nord invece, il Po ormai da anni in estate, diventa un rigagnolo, una pozzanghera, perchè c'è sì mancanza d'acqua per il mancato scioglimento dei ghiacci e delle nevi invernali, causato dal riscaldamento globale dovuto a sua volta all'inquinamento, ma l'acqua manca anche perchè le enormi coltivazioni di cereali, sparse un po' ovunque, richiedono un quantitativo d'acqua enorme per la propria irrigazione, e a ciò si aggiunge il fabbisogno d'acqua giornaliero delle centrali idroelettriche, che a monte prelevano le acque dai fiumi immissari, e a valle non arriva molto. Anche qui poi sorge un altro problema, l'approvvigionamento energetico della nostra Nazione, è tutto legato.
    Se a Roma ci fossero state già molto tempo fà, delle persone competenti, adesso vedremmo i risultati della loro azione lungimirante, il problema è che a Roma, non c'è nessuno che parla di ambiente in quanto tale, soprattutto con un cenno scientifico e tecnico, bensì si cerca di parlare e far parlare di ciò che và di moda al momento, come ad es. l'utilizzo delle risorse rinnovabili ed energie alternative, ma solo perchè legate ad un discorso di ritorno economico per l'erario.

    Mi sono lasciato un po' andare sull'argomento, ma quando è da dire, è da dire! Non voglio alimentare polemiche, ma semmai trovare qualcuno che sia d'accordo con me.
    Il Pianeta intero ha bisogno di soluzioni per la sua difesa, dall'uomo stesso. Bisognerebbe far capire ai potenti, che è stupido pensare di poter guadagnare di più distruggendo la vita, come noi la conosciamo, quando invece costerebbe molto meno preservarla.

    Maxboss79

     
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1 replies since 1/11/2007, 21:14   219 views
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