OGM

facciamo chiarezza?

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    Intanto vediamo cosa significa OGM

    Definizione di OGM Sebbene le modificazioni ed il trasferimento di materiale genetico avvengano in natura in molteplici occasioni e tali processi "naturali" siano all'origine della diversità della vita sulla terra, con il termine Organismo Geneticamente Modificato si intende solamente un individuo le cui modificazioni genetiche siano state operate dall'uomo attraverso moderne tecniche di ingegneria genetica. Gli OGM vengono spesso indicati come organismi transgenici: l'associazione tra i due termini è imprecisa: infatti si parla di transgenesi esclusivamente nel caso di inserimento di geni esogeni all'interno di un dato organismo, mentre risultano essere OGM anche quegli organismi la cui modifica non prevede l'inserimento di materiale genetico esterno. Ad esempio inserendo un gene di banano in un banano con le tecniche del DNA ricombinante si genera un OGM cisgenico; viceversa inserendo ad esempio il gene di un animale o di un batterio in un vegetale si ha un OGM transgenico. Stesso discorso per l'eliminazione, tramite tecniche di biologia molecolare, di un frammento di DNA dal genoma di un organismo.

    Tecniche principali Ai fini della definizione di OGM data dalla Direttiva 2001/18/CE, sono considerate tecniche che hanno come risultato un organismo geneticamente modificato: tecniche di ricombinazione del materiale genetico che comportano la formazione di nuove combinazioni mediante inserimento in un vettore di molecole di DNA, RNA o loro derivati, nonché il loro inserimento in un organismo ospite nel quale non compaiono per natura, ma nel quale possono replicarsi in maniera continua;
    tecniche che comportano l'introduzione diretta in un organismo di materiale ereditabile preparato al suo esterno, tra cui la microiniezione, la macroiniezione e il microincapsulamento;
    fusione cellulare (inclusa la fusione di protoplasti) o tecniche di ibridazione per la costruzione di cellule vive, che presentano nuove combinazioni di materiale genetico ereditabile, mediante la fusione di due o più cellule, utilizzando metodi non naturali.
    Sono esclusi dalla definizione gli organismi ottenuti per mutagenesi o fusione cellulare di cellule vegetali di organismi che possono scambiare materiale genetico anche con metodi di riproduzione tradizionali, a condizione che non comportino l'impiego di molecole di acido nucleico ricombinante.
    Miglioramento genetico tradizionale ed ingegneria genetica La modificazione del genoma è stata operata per secoli, prima dell'avvento dell'ingegneria genetica, tramite diverse tecniche. Una delle tecniche di modifica del DNA che sta alla base della selezione (sia naturale che operata dall'uomo) è la mutazione casuale, un fenomeno che è presente in tutti gli esseri viventi, anche se a una frequenza molto bassa. Tale frequenza può essere aumentata dall'esposizione a radiazioni o a agenti chimici mutageni.
    Le mutazioni hanno portato nel tempo ad evidenti modifiche geniche - non solo attraverso mutazioni puntiformi (ossia riferite a brevissimi tratti di cromosoma o a singoli nucleotidi), ma anche attraverso delezioni e traslocazioni di intere regioni cromosomiche - che nei secoli hanno permesso all'uomo di costituire e selezionare molte varietà agrarie e popolazioni animali oggi utilizzate nel comparto agro-alimentare.

    Un esempio storico di mutazioni indotte dall'uomo ai fini del miglioramento genetico è rappresentato dalla varietà di frumento "Creso", ottenuto per irradiazione dall'ENEA. Esso è stato negli anni ottanta una delle varietà di punta per la produzione di pasta (circa 1 spaghetto su 4) ed è oggi uno dei genitori delle attuali varietà commerciali.
    Un'altra tecnica di miglioramento genetico molto diffusa è l'incrocio, non solo tra individui della stessa specie, ma tra specie per le quali è possibile riscontrare una compatibilità riproduttiva o per le quali è comunque possibile rimuoverne le barriere. In tal modo si sono prodotti il mulo o il bardotto, ma anche gli ibridi oggi utilizzati per le produzioni animali e vegetali. Il vantaggio di tale tecnica è la possibilità, una volta identificata fenotipicamente una caratteristica di interesse in una specie (ad esempio la resistenza ad una malattia), di trasferirla in un'altra attraverso incroci mirati.

    La differenza sostanziale tra le tecniche di miglioramento genetico tradizionale e l'ingegneria genetica (alla base dello sviluppo degli OGM) sta nella predittività dei risultati. Nel caso della mutazione o dell'incrocio viene effettuata una selezione fenotipica, in base a caratteristiche visibili, all'interno di popolazioni molto grandi (alcune decine di migliaia nelle piante e alcune centinaia negli animali), mentre l'ingegneria genetica "progetta" la modifica da effettuare e poi seleziona genotipicamente, ovvero in base alle caratteristiche genetiche, gli individui che presentano le caratteristiche desiderate. (fonte wikipedia)
     
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