nuovo tipo di reattore?

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  1. Tianos
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    http://www.effedieffe.com/interventizeta.p...rametro=scienze
     
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    Ciao Tianos, piacere di rileggerti.
    Confermo che Mitsubishi sta lavorando ad un reattore simile, lo scorso giugno quando sono stato a Tokio ho parlato con alcuni tecnici che mi avevano ventilato la possibilità di proporre simili miniimpianti all'ENEL.
    Non so se gli incontri hanno avuto progresso ma son sicuro che la tecnologia, Toshiba o Mitsubishi, e' sicuramente valida e potenzialmente di successo.
    Un solo appunto riguarda il sodio che ha dato in passato problemi in impianti sperimentali francesi che poi sono stati decommissionati.

    Aspettiamo a vedere come si evolverà nei prossimi anni il mercato e potremo farci un'idea più chiara della situazione e del progresso di questa soluzione.

    Ciao
    MetS
     
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  3. francesco1966
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    posto questo articolo, confido in Mets, per spiegarmi in cosa consiste.

    La Russia produrrà già dal 2015 reattori nucleari a basso uranio
    Il gestore dell’unico reattore commerciale veloce russo Nikolaj Oshkanov ha dichiarato sul Denaro, che in una decina d’anni e forse già dal 2015, la Russia comincerà la produzione in massa di reattori nucleari che usano quantità inferiori d’uranio rispetto ai normali reattori ad acqua leggera. Egli afferma che l’uranio sta diventando più caro, e quindi i reattori veloci hanno un futuro. U.S.A., Francia e Giappone si sono infatti già accordati l’anno scorso per lo sviluppo di tali generatori. Anche Cina e India stanno conducendo ricerche a riguardo. Questi reattori sono capaci di utilizzare le scorie nucleari rigenerate, riducendo così i costi d’esercizio. I nuovi generatori garantiscono maggiore efficienza di consumo, maggiore sicurezza, e una carenza di depositi di lungo termine per le scorie nucleari, tanto da essere molto allettanti per il settore, afferma Victor Murogov, responsabile scientifico del Kurchatov Institute di Mosca. Secondo lo scienziato, senza i reattori veloci e il plutonio, l'energia nucleare non avrà un futuro.
     
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    Corretto, il materiale fissile utilizzato é il MOX, attualmente in Europa solo Francia e UK lo utilizzano per le loro centrali.
    Il MOX derivato dal decommissioning delle scorie italiane verrà riutilizzato in quelle francesi a partire dal 2015.

    Per l'utilizzo di reattori russi aspetterei un pò, il mondo del nucleare ancora non si fida della loro tecnologia ancora desueta e poco affidabile, se migliorano sarà interessante.

    MetS
     
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  5. recoplan
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    mi piacerebbe saperne di più :
    I reattore nucleari : sono delle macchine con una dinamica molto , anzi troppo elevata per non essere controllata manualmente , mentre la dinamica della parte non nucleare (generatori di vapore e turbine) hanno dinamiche lente , molto lente
    mi spiego meglio in una impianto termico accendo la fiamma (gas , gasolio o carbone non importa ) e dopo alcune decine di minuti per le centrali turbogas vado a regime , mentre se uno una normale caldaia con surriscaldatori (nafta o carbone) ci vogliono parecchie ore per andare a regime .
    Non capisco come è possibile fare un reattore "automatico" :(
    -----
    Altra cosa strana : le dimensioni sono troppo piccole ! Infatti dopo l'incidente di Three Mile Island (Harrisburgh, Usa) la norme di sicurezza sulle centali nucleari prevedono 4 compartimetazioni tra il combustibile nucleare e l'ambiente esterno .


    Edited by francesco1966 - 2/7/2008, 23:23
     
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    CITAZIONE (recoplan @ 30/6/2008, 16:30)
    mi piacerebbe saperne di più :

    Se aspetti che sia Tianos a fornirtele, credo che aspetterai a lungo.
    CITAZIONE
    I reattore nucleari : sono delle macchine con una dinamica molto , anzi troppo elevata per non essere controllata manualmente,

    Innanzitutto i reattori non sono "macchine" ma sistemi. Non avendo nessuna parte in movimento se si escludono le pompe di alimento fluido di raffredamento
    CITAZIONE
    mentre la dinamica della parte non nucleare (generatori di vapore e turbine) hanno dinamiche lente, molto lente
    mi spiego meglio in una impianto termico accendo la fiamma (gas , gasolio o carbone non importa ) e dopo alcune decine di minuti per le centrali turbogas vado a regime, mentre se uno una normale caldaia con surriscaldatori (nafta o carbone) ci vogliono parecchie ore per andare a regime.

    Non é esatto.
    Una turbina a gas ha una tempistica di avviamento per fasi.
    Per farla partire c'e' un motore termico che muove il rotore, quindi si inietta il gas (non si accende) e quando entra in pressione e la turbina gira alla velocità minima prevista si stacca l'alimentazione esterna e la turbina inizia a girare alimentata dal gas.
    Affinchè produca elettricità e' necessario che raggiunga un regime di rotazione che é sempre differente da turbina a turbina, anche dello stesso modello, questo per via dei carichi previsti in fase di progetto, per la densità del gas utilizzato, per le caratteristiche del generatore di corrente a cui viene accoppiata.
    Quando entra in produzione un sistema automatico innesta la piastra di accoppiamento a frizione ed il generatore inizia a girare fino ad entrare anch'esso a regime. Dopo un delay X calcolato in fase progettuale il generatore inizia a produrre elettricita.
    In genere una turbina a gas da 300MW entra a regime dai 75 ai 120 minuti dopo lo start-up.
    Una centrale alimentata a carbone od ad olio combustibile ha un processo diverso.
    Sia l'olio combustibile (non si usa la nafta) sia il carbone hanno la necessità di una caldaia.
    Nelle caldaie ci sono diverse serie di fasci tubieri che trasportano il fluido (quasi sempre acqua demineralizzata) .
    Detto fluido viene sottoposto a prevalentemente due fasi di riscaldamento, primario e secondario. Nel primario viene portata alla temperatura massima di esercizio attraverso l'utilizzo dei burners (bruciatori). Nei bruciatori viene iniettato l'olio combustile oppure soffiato il carbone precedentemente ridotto in polvere sottilissima nei mills (mulini) che si trovano alla base della caldaia.
    I bruciatori sono una parte importantissima di tutto il sistema, direi il cuore. Una volta raggiunta la temperatira massima (di solito 1100°F) il fluido passa nel secondario chiamato anche Cage (gabbia). Nella cage ci sono una serie di sprinklers (spruzzatori) che moderano la temperatura del fluido uniti a riscaldatori che ne rialzano la temperatura fino a stabilizzarla. Secondo il tipo di caldaia utilizzata il fluido deve avere un determinato range di temperatura per avere la massima resa. In alcune caldaie a questo punto si passa nel drum di condensazione, in altre il vapore passa direttamente in turbina attraverso le valvole di alta pressione sospinto dalle pompe di alimento. Sarebbe troppo lungo piegare il tutto, ci sono numerosi testi anche in rete che forniscono sufficienti dettagli.
    Anche in questo caso si assiste ad una completa automazione del processo (attraverso sistemi SCADA oppure DCS) per cui la mano dell'uomo interviene solo ed esclusivamente per gestire i controlli di routine od i piccoli aggiustamenti dovuti più che altro al gestore finale dell'energia prodotta.
    CITAZIONE
    Non capisco come è possibile fare un reattore "automatico" :(

    Una centrale nucleare, qualsiasi sia il processo utilizzato, quale sia la generazione del reattore (che poi sono solo due GEN I e GEN II, attualmente in funzione) ed altri fattori non ultima la produzione richiesta e la potenza del sistema, e' completamente gestita in automatico.
    Tutti i sistemi di sicurezza si avvalgono di complessi algoritmi che regolano ogni nanosecondo di attività del reattore.
    La mano dell'uomo anche in questo caso interviene solo per piccole regolazioni, per adattamenti secondo specifici test richiesti o loops di controllo delle apparecchiature.

    CITAZIONE
    Altra cosa strana : le dimensioni sono troppo piccole ! Infatti dopo l'incidente di Three Mile Island (Harrisburgh, Usa) la norme di sicurezza sulle centali nucleari prevedono 4 compartimentazioni tra il combustibile nucleare e l'ambiente esterno .

    Non afferro il nesso fra le dimensioni del reattore e le compartimentazioni della shell esterna.
    Il reattore di Three Miles Island era unreattore di GEN I per l'esattezza un PWR (pressurized water reactor) ed era costituito da due unità, TM-1 e TM-2. L'incidente avvenne nella sezione TM-2 nel 1979 e, da quanto mi risulta, da allora la TM-2 non ha più ripreso servizio mentre la TM-1 é ancora operativa.
    L'incidente di Three Mile Island divenne un caso nella vasta sfera di esperienze di gestione di una centrale nucleare.
    La lezione appresa (lesson learnt) e' tuttora inserita nei manuali di gestione di una moderna centrale nucleare. In quel caso il fattore umano fu sostanziale affinchè si verificasse l'incidente, un esempio per come un gruppo di persone, non semplici addetti, ma specialisti ed ingegneri di processo, reagiscono e prendono decisioni quando sono sotto pressione. E' stato provato che l'incidente avvenne e si verificò causa le esasperazione del sistema provocata da decisioni sbagliate fatte perchè gli operatori erano sopraffatti dalle informazioni, la maggior parte irrilevanti, fuorvianti o peggio incorrette. Il risultato è stato che dopo l'incidente il trainig degli operatori del reattore nucleare e' stato potenziato e modificato per trasmettere sicurezza.
    Prima dell'incidente ci si focalizzava sulla diagnosi degli incidenti lasciando alla mente umana già sotto stress la responsabilità di reagire e prendere decisioni in un brevissimo lasso di tempo. Dopo l'incidente si e' capito che impostare una check list di controlli standard era molto più valida del sistema utilizzato fino a quel momento, in pratica, nel caso di TM-2, per assicurarsi che il nucleo ricevesse la giusta quantità di liquido di raffeddamento alla necessaria minima pressione.
    Sempre in seguito a quell'incidente sono stati potenziati tutti i sistemi do controllo, quelli di controllo qualità, dell'ingengneria, la sorveglianza operativa semplice ed automatica, i sistemi di allarme e monitoring e quello di emergenza e di evacuazione.

    Nella storia dell'energia nucleare sono due gli incidenti che possono essere ricordati, quello di Three Miles Island e quello di Chernobyl.
    Entrambi si sono verificati perchè la mano dell'uomo ha compiuto degli errori, tragici nel caso di Chernobyl.
    I sistemi di sicurezza automatici in entrambi i casi avevano fatto il proprio dovere, se qualcuno si fosse degnato di tenerne conto forse non saremmo qui a parlarne.
    CITAZIONE
    Ciao da Recoplan

    Ciao da MetS
     
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    CITAZIONE (recoplan @ 30/6/2008, 16:30)

    mi piacerebbe saperne di più :
    Ciao da Recoplan

    Il Fuji MSR e' da 100MWe lo trovi QUI (articolo in inglese)
    Del minimpianto Toshiba se ne parlava spesso lo scorso anno ma pare fosse una legenda metropolitana. Esiste ineffetti un microimpianto ma le potenze sono meno tascabili. Se ne parla QUI ed anche QUI.

    Scegli tu quale preferisci.

    MetS
     
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  8. recoplan
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    CITAZIONE
    I reattore nucleari : sono ...

    Innanzitutto i reattori non sono "macchine" ma sistemi. .....il mio scrivere non era abbastanza divulgativo ....Comunque se dobbiamo essere precisi sono IMPIANTI
    CITAZIONE
    mentre la dinamica della parte non nucleare (generatori di vapore e turbine) hanno dinamiche lente, molto lente

    .... Una turbina a gas ha una tempistica di avviamento per fasi......Forse non mi sono spiegato bene : in un rettore nucleare la parte nucleare può passare da fermo alla massima in tempi di qualche secono ! (chiaramente il sistema di controllo ...fa in modo che cio non avvenga)
    CITAZIONE
    Altra cosa strana : le dimensioni sono troppo piccole ! Infatti dopo l'incidente di Three Mile Island (Harrisburgh, Usa) la norme di sicurezza sulle centali nucleari prevedono 4 compartimentazioni tra il combustibile nucleare e l'ambiente esterno .

    Non afferro il nesso fra le dimensioni del reattore e le compartimentazioni della shell esterna.Ogni compartimentazione occupa spazio per cui con 4 compartimentazioni si hanno per forza certe dimensioni esterne minime [QUOTE]

    Sperando di essere stato piu chiaro

    ciao da Recoplan
     
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  9. espositore
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    Ciao Mets, è da un pò che non venivo a visitare il forum, ieri però in un programma rai si accennava alla realizzazione nel 2030-40 di centrali nucleari di quarta generazione; mi domandavo come è possibile poter già dare delle date di realizzo per delle centrali nucleari che sfruttano una tecnologia che è ancora in fase di studio?
    Tu che ti intendi di queste cose cosa ne pensi di queste affermazioni?

    Ps:in un forum di informatica che frequento in diversi insieme al nick name postano il link ad un qualche loro sito di particolare preferenza o rilevanza, volevo chiederti se posso postare un link ad Alternative energetiche, acconsenti?
    Saluti by espositore.
     
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    La IV Gen e' ancora nella testa degli ingegneri, non c'e' nulla di definito salvo le idee, per ora si lavora alla III Gen e all'ITER a fusione.
    La Rai? Un sacco di fregnacce!
    Date non ce ne sono perche' ancora non e' definito sapere se funziona e quando sara' possibile realizzare modelli (su computer) per verificarne le potenzialita'.

    Vai pure con il link espositore, tutta pubblicita'. Se ti chiedono qualcosa sei autorizzato dall'Amministratore.

    Per far meglio aggiungi questo codice alla tua firma:
    CODICE
    <p align="center">[URL=http://alternativenergetiche.forumcommunity.net]
    [IMG]http://img136.imageshack.us/img136/3826/alternativenergetichebarx7.jpg[/IMG][/URL]<br/></p>





    MetS
     
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  11. espositore
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    OK, Mille grazie Mets! :)
     
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10 replies since 23/12/2007, 13:55   336 views
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