RINNOVABILI

un'altra illusione?

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    L'articolo viene da tgcom.it.
    E' di quelli destinati a creare consensi o stroncature ma anche a farci pensare.
    E se poi va a finire come a Silicon Valley quando qualche annetto fa le maggiori compagnie (e le minori( del comparto software e hardware collassarono a causa di gonfiati guadagni ed inesistenti profitti?
    Leggiamocelo.

    MetS

    Ecco l'eco-bolla
    Corse agli investimenti. Deja-vu?

    Nonostante il continuo e incombente spauracchio della recessione e l'ottovolante su cui sembrano essere saliti gli indici di borsa di mezzo mondo in queste ultime settimane c'è ancora un settore in cui conviene investire. L'industria delle fonti di energia rinnovabile e alternativa, dalle infrastrutture ai servizi, ha tutte le carte in regola per imporsi come l'isola felice degli investitori in questo 2008: è una realtà nuova, stabile, la cui domanda è destinata inevitabilmente a crescere e con essa il suo valore. E come se non bastasse è anche vista come l'alternativa a ciò che questa crisi l'ha scatenata: il petrolio e i suoi prezzi in continua ascesa.

    Dal nucleare al solare, dai biocarburanti all'eolico, passando per le tecnologie di ritenzione del carbonio e le automobili elettriche, l'importante è che l'equazione non contenga petrolio o gas serra: così le notizie di governi e multinazionali che investono sulle tecnologie pulite si moltiplicano e il flusso di capitali non accenna a fermarsi. Cosa c'è di meglio, quindi, in tempi di recessione, di una corda a cui l'economia possa aggrapparsi per uscire dalle sabbie mobili? A quanto pare, restare nelle sabbie mobili.

    O almeno, così vi risponderebbe l'analista ed economista americano Eric Janszen. Janszen è una figura atipica: esperto di bolle e dislocazioni finanziarie, ha avuto un ruolo prominente sul dibattito economico americano nel post dot.com ed è stato tra i primi a intuire le conseguenze nel lungo periodo della bolla immobiliare (che, sempre secondo Janszen, è la vera causa, nel lungo periodo, dell'attuale recessione). Attualmente è presidente e direttore del sito iTulip.com, che si occupa proprio di individuare i trend che rischiano di sgonfiarsi troppo in fretta e mettere in guardia gli investitori su ciò che è sicuro. Per questo, quando Janszen pronuncia le parole "nuova bolla", molte orecchie si drizzano. In un articolo scritto per la eminente rivista americana Harpers ha parlato per la prima volta di una "clean-bubble" che si sta gonfiando rapidamente e che potrebbe diventare la madre di tutte le bolle finanziarie.

    Janszen non è un pessimista: dice di non amare il termine bolla. "Presuppone qualcosa che finisce all'improvviso. L'iperinflazione degli assetti attraversa degli stadi di crescita e declino, risalita e via dicendo. Non ve ne sono due uguali e non devono necessariamente finire male". Ciononostante non manca di sottolineare come il ciclo delle bolle finanziarie sia ormai parte dell'economia capitalistica e quindi inevitabile, quanto inevitabile è il crollo economico che segue un periodo di speculazione e investimenti condizionati da "una allucinazione, un'aberrazione del mercato creata dal governo, dalla finanza e dall'industria".

    Solo il tempo, continua Janszen, può dirci se le tecnologie rinnovabili e green si riveleranno un miraggio degli speculatori finanziari o la salvezza dell'economia americana. Nel dubbio, tanto vale prepararsi ad entrambe le possibilità.
     
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  2. leptone
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    Su una cosa sono sicuramente d'accordo (scritto giusto questa volta :P ).
    In questo momento il business delle energie rinnovabili è in costante aumento. Si tratta quindi di una bolla speculativa dovuta alla sempre maggiore richiesta di energia e dal crescente costo del petrolio. Chi in questo momento si trova sul mercato cerca di avere un grande ritorno economico. Basta osservare i costi, che il più delle volte sono piuttosto alti.
    E' la più classica delle regole di mercato... altissima richiesta con una bassa disponibilità. Tra qualche anno probabilmente ci sarà un equilibrio causato dalla progressiva entrate nel mercato di nuove tecnologie e nuovi competitors.
    E con molta probabilità questa bolla finirà...

    Ely
     
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  3. viky69
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    Concordo con Ely..ma aggiungo una considerazione più generale.
    Il flusso degli investimenti finanziari...è assolutamente cambiato dalla fine degli anni '80 ad oggi.
    Il risultato: indebolimento della struttura produttiva industriale...arricchimento di chi come lavoro fa lo speculatore finanziario...banche e fondi di inv. in primis.
    Di "bolle" ne abbiamo viste sgonfiarsi a decine e decine in questi anni.
    Spero che le analisi di Janszen siano errate...ma francamente temo che abbia ragione...dico temo..perchè poi va a finire che le FER vengono definitivamente affossate!
     
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2 replies since 10/2/2008, 05:34   230 views
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