AEREI A ETANOLO E AUTO ELETTRICHE

primo aereo con biocarburante da Londra ad Amsterdam

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    Primo aereo con biocarburante
    Ha volato fra Londra e Amsterdam
    Ha coperto la tratta Londra-Amsterdam il primo aereo di linea che viaggia utilizzando biocarburante. Il Boeing 747, della Virgin Atlantic, era senza passeggeri a bordo: ha volato con 4 motori, uno con il combustibile speciale (composto per il 20% da una miscela di olio di cocco e di babassu) e gli altri tre con quello convenzionale, per assicurare il buon funzionamento dell'aereo qualora il biocambustibile avesse presentato qualche problema.

    L'iniziativa del patron di Virgin Atlantic, Sir Richard Branson, rientra in un ambizioso programma dell'aerolinea per eliminare progressivamente la dipendenza dell'aviazione dagli idrocarburi. Secondo le previsioni della Virgin nel 2010 il biocarburante dovrebbe essere introdotto in pianta stabile in una prima serie di voli commerciali. I critici però non mancano e sostengono che l'utilizzo delle biomasse potrebbe essere altrettanto dannoso per l'ambiente quanto quello dei carburanti di origine fossile.

    La Virgin ha dal canto suo messo in risalto che le noci utilizzate per la messa a punto del biocombustibile usato non sono commestibili ma vengono in genere sfruttate dall'industria cosmetica e da quella della carta: non rubano quindi cibo all'umanità.

    "E' una data storica per i biocarburanti e per l'insieme dell'industria aeronautica. Questo volo pionieristico - ha sottolineato sir Richard Branson - permetterà a quanti di noi sono seri sulla riduzione delle emissioni di carbone di sviluppare i carburanti del futuro in grado di alimentare i nostri aeri tramite una nuova generazione sostenibile di oli, derivati ad esempio dalle alghe".

    CHE NE PENSATE?

     
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  2. capper88
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    Penso che questa trovata sia apprezzabile nella sua localizzazione, l'importante che nessuno si monti la testa: i biocarburanti non saranno mai esaustivi, o almeno non finchè vi sarà una carta dei diritti fondamentali universalmente accettata.

    Riguardo alle auto elettriche: sì, possono rivelarsi un ottimo detterrente ai vari deficit energetici ma vi sono ancora un po' di problemucci.

    Il primo, ovvio, è rappresentato dal rame: un motore di 50 kW di potenza (una miseria), ha 50 kg di avvolgimenti. Moltiplicate questa cifra per tutta la popolazione della Cina, o dell'India.

    Annualmente, si estraggono "appena" 15 milioni di tonnellate dalla terra, sarà anche riciclabile al 100%, ma su larghissima scala qualche problema lo crea.

    In in ultima analisi, quello tanto grande quando ignoranto: l'approvvigionamento.

    L'auto elettrica, così come l'idrogeno, è un semplice vettore energetico, ha comunque bisogno di tanta energia per poter operare trasformazioni.

    Ad onor del vero, un'auto elettrica, a parità di potenza erogata, consuma molto più petrolio, e le batterie sono un vero calvario, in tutti i sensi.

    - le batterie agli ioni di litio hanno cicli vitali ben definiti che diminiuscono con l'energia accumulata e se vengono scaricate n-volte al mese

    - le batterie agli ioni di litio hanno una durata dipendente dall'anno di fabbricazione (anche se uso la macchina poco o nulla devo comunque cambiarle perchè col tempo diventano inservibili)

    - le batterie agli ioni di litio vengono prodotte con l'ausilio dei combustibili fossili, senza di essi il regime di produzione-ricambio resenterebbe lo zero

    - le Li-Poly hanno un tasso di degrado maggiore nel ciclo di vita, fisicamente si possono utilizzare film molto sottili ma che costano di più e sono più duri da smaltire. In condizioni normali e restando entro costi accettabili, i cicli di carica/scarica non dovrebbero andare oltre le poche centinaia. Bisogna conteggiare pure il fatto che batterie più performanti oltre a costare di più hanno anche costi di smlatimento maggiori, ancora siamo molto indietro su quest'ultimo punto, fin troppo.

    - le batterie agli ioni di litio sono imprevedibili, possono guastarsi nonostante sia presente più d'un sistema di sicurezza, lo sviluppo di una nuova generazione di batterie al Li-Ion potrebbe essere superata sul nascere

    - smaltire le batterie agli ioni di lition costa l'ira di dio, almeno il 70% rispetto alla loro produzione

    - l'energia stoccabile deve provenire da fonti pulite, altrimenti siamo alle solite

    - le fonti pulite, ad esempio i pannelli solari e i microgeneratori eolici, costano molto e fanno piangere, soprattuto se piove, c'è poco vento e ti serve l'auto per un'urgenza irrinunciabile, quindi fare affidamento solo su di esse è una follia bella e buona - senza contare irraggiamento, rendimento, superficie di dissipazione, periodo dell'anno, deterioramento, manutenzione, costo di produzione, provenienza dell'energia per la produzione..........

    - 2,8 Wh costano esattamente 3,2 €, le batterie vanno cambiate periodicamente, a questo vanno aggiunte le temperature di carica e possibili guasti invero non infrequenti


    Salta subito all'occhio che l'accoppiata vincente sarà rinnovabile (fusione nucleare per un buon 70%, l'eolico alternativamente da 30 a xx%, in funzione del vento, e marginalmente l'energia solare, quest'ultima poichè troppo dipendente dall'irraggimanete per m^2, dalla difficile dislocazione, dai rendimenti e dai materiali utilizzabili che inquinano, costano e non hanno rese ottimali) + auto elettrica.

    La ricarica avverrà per mezzo dell'induzione elettromagnetica, ovvero tramite guide d'onda selettive evanescenti.

    Edited by capper88 - 26/2/2008, 11:37
     
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  3. francesco1966
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    Video: a Siena gli autobus a biodiesel
    In Toscana continua la sperimentazione sui mezzi a alimentati con biocarburanti

    Gli autobus di Siena andranno a girasole
    30/06/2008 | De Girolamo: “Ridurre la dipendenza del nostro Paese dai Paesi produttori del petrolio e stimolare la redditività delle attività agricole sono solo due dei molteplici vantaggi all'utilizzo dei biocarburante."

    Ho un girasole nel motore: le aziende senesi di trasporto pubblico Train e di Siena Ambiente, Gestore unico dei rifiuti della Provincia di Siena, viaggeranno alimentati per il 25% da biodiesel, un carburante ricavato appunto dai semi di girasole e miscelato con il gasolio. E’ il progetto S.I.En.a (Sviluppo integrato energie rinnovabili da agricoltura) che viene realizzato proprio nella città del Palio, e che rappresenta un’esperienza pilota in Toscana.



    A presentarlo tra gli altri Alfredo De Girolamo, presidente di Cispel Confservizi Toscana che ha commentato: “Ridurre la dipendenza del nostro Paese dai Paesi produttori del petrolio e stimolare la redditività delle attività agricole sono solo due dei molteplici vantaggi all'utilizzo dei biocarburante. Il progetto che presentiamo oggi è un primo piccolo ma importante passo per la promozione di un carburante biologico, il cui utilizzo è imposto anche dalle norme europee. Le aziende di servizio pubblico locale toscane del trasporto e dell'igiene urbana possono rappresentare un pezzo di quella filiera virtuosa corta produttore-utilizzatore, che potrà consentire di dare un contributo importante al nostro ambiente, grazie al risparmio nell'uso dei combustibili fossili.”


    «Siamo di fronte al primo, pionieristico e per questo importantissimo progetto – ha detto l’assessore regionale all’energia, Anna Rita Bramerini – finalizzato all’utilizzo di sistemi alternativi di alimentazione dei mezzi a motore, che ci auguriamo possano diventare competitivi e contribuire in maniera significativa a ridurre la nostra dipendenza dal petrolio. Per questo l’esperienza senese rappresenta una sperimentazione che abbiamo voluto e a cui guardiamo con interesse e attenzione».



    «Il progetto S.I.En.A – sottolinea Maria Grazia Mammuccini, amministratore Arsia – ha il pregio di aver creato una filiera articolata e ricca di partner, dai produttori agricoli, alle strutture di prima trasformazione, alle imprese industriali di produzione di biodiesel, ai centri di ricerca che rappresentano punti di eccellenza nella nostra regione, fino alle aziende utilizzatrici. Una collaborazione strategica non solo per il successo del progetto pilota, ma anche per la sua trasferibilità e applicazione in altre realtà territoriali».


    Iniziato nel 2006, ha comportato la coltivazione di 150 ettari che hanno prodotto 270 tonnellate di semi di girasole, da cui si sono ricavate 120 tonnellate di biodiesel. Cinquantacinque serviranno per produrre 220 tonnellate di carburante, capaci di alimentare per un anno i nove mezzi delle due aziende senesi e far loro percorrere qualcosa come 440.000 chilometri immettendo in atmosfera la metà dell’anidride carbonica rispetto a veicoli alimentati con il solo gasolio. Il risparmio atteso è di 2,5 tonnellate di CO2 per ogni tonnellata di biodiesel utilizzata.
    Oltre a Regione, Arsia e Cispel Confservizi Toscana partecipano al progetto la Fondazione Monte dei Paschi, la Provincia di Siena, l’Agenzia provinciale per l’energia e l’ambiente, oltre all’azienda senese di trasporto pubblico locale Train e a Siena Ambiente.


    Per approfondire e vedere i filmati: http://www.cispeltoscana.net/news.asp?s=46&ID_200=794
     
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  4. francesco1966
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    Continental Airlines soddisfatta dei biocarburanti
    Resi noti i risultati dei test condotti dai tecnici della compagnia aerea


    I biocarburanti sembrano essere il futuro per sostenere l’aviazione, almeno civile.
    Secondo Continental Airlines, che li ha testati lo scorso inverno, esattamente il 7 gennaio, funzionano e anche bene.
    Dopo il test, i tecnici hanno elaborato i risultati, resi noti ieri, che hanno dimostrato l’assoluta affidabilità dei biocarburanti che sono stati usati per alimentare un Boeing 737-800 dotato di motori CFM International CFM56-7B. I motori del jet hanno bruciato biocarburante derivato da alghe messo a disposizione dalla Sapphire Energy e da jatropha prodotto dalla Terasol Energy.
    Ha detto la compagnia: 'La miscela di biocarburante ha avuto prestazioni pari o superiori rispetto a quelle del tradizionale combustibile per jet mostrando un aumento della resa di circa l’1,1% rispetto al carburante tradizionale. Siamo molto contenti dei risultati soddisfacenti ottenuti durante il volo dimostrativo'.

    Fonte: Ecoblog.it
     
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  5. espositore
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    A 2 anni dall'articolo di capper88 che decanta i difetti dell'auto elettrica, oggi al salone dell'auto di Ginevra le maggiori novità ed aspettative sembravano venire proprio dalle vetture elettriche ed ibride, con tanto di elogi delle case produttrici nei riguardi dei loro prodotti (Toyota, Bmw ecc...) ma nessuno ha fatto riferimento a progressi nelle problematiche esposte da Capper88, mi domando allora, a che punto siamo realmente coi progressi relativi all'auto elettrica?
    Mi sorge poi una domanda sortami qualche mese fà, quando tutta Italia si è ritrovata attanagliata da temperature sottozero; mi è capitato sovente di imbattermi in quei giorni in automobilisti in panne perchè la batteria dell'auto aveva dato forfait (si scrive così?) per il gelo.
    Ma cosa sarebbe accaduto ad un'auto interamente elettrica in tali condizioni climatiche?
     
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    E' evidente che le vetture ibride hanno maggiori possibilita' perche' in caso di climi particolarmente freddi possono sempre contare sulla benzina ed in seguito sui biocarburandi.
    Al contrario le vetture totalmente elettriche sono svantaggiate in caso di climi particolarmente freddi.
    Sara' un caso ma lin Danimarca, di solito particolarmente attenta all'ambiente, di auto elettriche non ne ho vista nemmeno una.
    Era interessante il KERS quel dispositivo che sfruttava l'energia cinetica. KERS e' l'acronimo di Kinetic Energy Recovery System, ovvero Sistema di Recupero dell'Energia Cinetica.
    Tale termine, si riferisce ad un sistema che, anziché disperdere l'energia cinetica, in forma di calore, durante la frenata, ne consente un parziale recupero sotto forma di energia meccanica o elettrica, nuovamente spendibile per la trazione del veicolo stesso o per l'alimentazione dei suoi dispositivi elettrici. Purtroppo vari problemi legati al peso ed ai progetti ne hanno limitato lo sviluppo in Formula 1 ma non e' detto che non possano essere riproposti magari per altre categorie.

    Si era prospettata la possibilita' di un calo di produzione degli idrocarburi ma le recenti scoperte di nuovi ed importanti giacimenti hanno drasticamente posticipato la data per l'abbandono dei carburanti fossili.
    Ma tutti gli Stati del mondo si sono accorti che limitarne l'uso fa bene all'ambiente e i dispositivi che riducono l'inquinamento si moltiplicano sulle nostre vetture, se non saranno tutte elettriche lo sapremo fra pochi anni.
     
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    Il dispositivo di recupero di energia in frenata è presente in tutte le auto "serie" a batteria e ibride moderne. No il panda elettra no. -_-
    :lol:
    Ma i modelli totalmente elettrici o ibridi sono veramente pochi. Ne climi eccessivamente freddi forse si potrà accendere il fuoco sotto la macchina per riscaldarne le batterie...

    Comunque, ho il timore, che finchè si potrà giocare sulla faccenda inquinamento, far pagare più tasse, far salire il prezzo del petrolio e far incassare i soldi ai nostri amici produttori di petrolio, non ci saranno tanto facilmente auto elettriche nè energia di altro tipo che non porti a casa dei partiti o dei petrolieri i sghei di noi poveri esseri mortali. <_<
     
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  9. espositore
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    Un paio di giorni fà ho avuto la visita di un mio cugino che veniva a presentarmi la sua nuova compagna, bene, sono venuti con l'auto di lei, una Prius!
    Finalmente ho potuto vedere una Prius!
    Nò non fraintendete, di ferme al parcheggio ne ho viste gia molte, è con la trazione elettrica inserita che ancora non avevo avuto occasione di vedere, sono rimasto incredulicamente di stucco!
    Rumore zero assoluto; la mia auto spinta a mano ne fa di più di rumore!
    Anche i carrelli elevatori della ditta dove lavoro, quando passano li si sente eccome, ma questa nulla!
    Se l'auto elettrica o ibrida avrà successo non solo avremo molto meno inquinamento atmosferico nelle città, ma anche quello acustico sarà destinato a calare; tutti felici quindi?
    Pochi secondi dopo ho incominciato a preoccuparmi, un vantaggio di un auto con motore a combustione è che se non la vedi arrivare, almeno la senti!
    Se la trazione elettrica sarà così silenziosa quanti pedoni rischieremo di ritrovarci all'ospedale o peggio ancora all'obitorio?
    Meglio che le case automobilistiche provvedano ad inserire degli appositi segnalatori acustici, altrimenti.....!
    E con questo addio abbattimento inquinamento acustico, spero che le città non diventino la patria degli odiosi bip bip, non li reggo nemmeno in azienda!
     
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    L’Istituto di ricerche industriale di Hokkaido ha inventato una strada molto particolare, che emette della musica al passaggio di ogni automobile. Tutto merito delle bande orizzontali posizionate sull’asfalto e che se attraversate da un auto emettono particolari suoni melodiosi (io direi rumorosi) che si ascoltano in auto ma anche all'esterno.

    www.youtube.com/watch?v=qBfRZH8kkdk
    www.youtube.com www.youtube.com/watch?v=ou-Xy5OI1k

    In questo modo i pedoni distratti (perche' la colpa e' quasi sempre del pedone) "sentiranno arrivare le auto anche se il motore e' silenzioso.
     
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  11. espositore
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    Sistema molto interessante, ma adeguare l'intera rete stradale immagino avrà costi non indifferenti; siamo sicuri che lo stato vorrà spendere anche quei soldi?
    Facciamo così, ogni auto viaggia con l'autoradio a tutto volume, così i pedoni sentono l'auto arrivare e l'autista ascolta la musica che preferisce :D .
    Ovviamente è una battuta.
     
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    Facciamo cosi': i pedoni stanno attenti ad attraversare sempre e solo sulle strisce pedonali alle avanti le quali le amministrazioni pubbliche metteranno adeguati dissuasori (rumorosi) e una bella macchina fotografica per chi supera certi limiti.
    Vedrai che funziona e alla fine il conto e' pari e ci guadagnano tutti.
    Espositore qui si parla di carburanti alternativi e non di pedoni distratti!
    Chiudiamo qui la divagazione e torniamo al topic!
     
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11 replies since 25/2/2008, 20:34   390 views
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