Direttiva nitrati Lombardia: commenti!

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  1. claudiocosta
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    Ogni regione ha un proprio piano di azione per il controllo dell'inquinamento delle falde, tutti devono essere inspirati alla normativa nazionale la Alemanno Matteoli postata sopra

    In riferimento a:

    http://www.agricoltura.regione.lombardia.i...dgr_5868_07.pdf

    NORMATIVA NITRATI Regione Lombardia delibera del 21 11 2007

    La normativa non è completa, mancano: i sistemi informatici, il protocollo per i piani di campionamento, il protocollo per i piani di monitoraggio in falda, e i fabbisogni delle colture.
    Ci sarà un aggiornamento entro il 21/06/2008.

    Tutte le aziende agricole che utilizzano più di 3000 kg/anno di azoto, MINERALE, in zona vulnerabile, dovranno fare poa+puas+registro delle concimazioni. In più saranno soggetti al monitoraggio.
    Chi sono?
    Approssimativamente tutte le aziende sopra i 18 ha (con una concimazione di 170 kg/ha, che è il massimo consentito in zona vulnerabile) Cioè tutte le aziende con più di 270 pertiche. Tutti anche quelli che non usano i reflui, TUTTI!

    Tutte le aziende agricole che utilizzano più di 6000 kg/anno d’azoto, MINERALE, in zona NON vulnerabile dovranno fare poa+puas+registro delle concimazioni. In più saranno soggetti al monitoraggio. Ed è molto facile fare il controllo con la pac.
    Chi sono?
    Approssimativamente tutte le aziende sopra i 30 ha (con una concimazione di 200 kg/ha di azoto, cioè una media tra le esigenze delle diverse colture dal mays + stocchi che è 300 kg/ha al pioppo che è 120 kg/ha ) Cioè tutte le aziende con più di 450 pertiche. Tutti anche quelli che non usano i reflui, TUTTI!

    Se invece fanno una concimazione più intensa cioè fino a 340 kg/ha (giustificabile solo in doppia coltura per i pua vigenti, ad esempio silomays+erbasilos) le superfici scendono a 18 ha in zona non vulnerabile.

    Questo va assolutamente detto, ribadito e sottolineato, perchè gli agricoltori pensano: che solo chi firma per le concessioni reflui debba fare il poa, il puas e il registro concimazioni. Invece migliaia di aziende agricole, anche se usano solo i concimi minerali, dovranno fare il puas, entro il 30/09/2008. Tra l’altro non si possono nemmeno fare perchè non è ancora pronto il nuovo Giara, con i nuovi indici, per i nuovi pua. E nel nuovo pua non saranno accettate concimazioni di azoto superiori a 170 kg/ha per le zone vulnerabili, tranne nel caso in cui si utilizzino esclusivamente digestati vegetali, cioè la biomasse fermentata.


    Questo sta già danneggiando enormemente gli allevatori, perchè gli agricoltori, pensano che usando solo i concimi minerali non abbiano controlli, e quindi disdicono le firme per le concessioni reflui, ma è FALSO!

    Inoltre bisogna specificare che fino a nuova normativa le concessioni reflui, avranno un applicazione di carattere sperimentale, (art. 22) quindi per ora valgono le concessioni passate. E che nei nuovi pua sarà ammesso l’uso dei liquami anche in zona golenale, mentre prima era ammesso solo il palabile (art 13) e che gli indici per i suini sono a 11 kg di azoto per ql/pv, mentre io (non so gli altri) nell’ultimo pua avevo 14 kg/ql/pv, quindi le quantità di azoto da distribuire con i reflui saranno di meno, per ora io ho 162 Kg/ha di reflui da spandere nei terreni del pua, quindi sono sotto i 170 Kg/ha della zona vulnerabile.

    Per quanto riguarda le quantità/ha, in zona vulnerabile, la direttiva ministeriale parla di limite di 170 kg/ha di azoto senza specificarne la provenienza, se reflui o minerale.
    Nella delibera della regione Lombardia del 21/11/2007, nell'art.14 è affermato che: "sui terreni agricoli, devono essere impiegati come fertilizzanti prioritariamente, gli effluenti di allevamento", e nell'art. 22 che "gli e.a migliorano la fertilità dei terreni", con il limite di 170 kg/ha. Quindi lo spirito della legge è quello di favorire in ogni modo la concimazione organica, ed è logico perchè i concimi minerali sono più solubili, e quindi più inquinanti, rispetto ai reflui.

    Inoltre va sottolineato, agli agricoltori, che: non è previsto nessun controllo sulle fatture d’acquisto dei concimi minerali. Infatti si possono comprare con lo scontrino, anche in grandi quantità, trasportare senza bolla con i carri agricoli, e volendo, si possono acquistare in nero, dai produttori, dai commercianti, e da altri agricoltori.
    Quelli ad esempio che non devono fare il pua, e quindi possono comprare tutte le quantità di concimi che vogliono, o che non sono in zona vulnerabile, e quindi ne possono comprare di più di quello che usano ecc.. (L’acquisto in nero non è legale, non andrebbe detto, ma l’ho scritto per sottolineare il fatto che non ci sarà MAI nessun controllo reale, sulle concimazioni minerali)
    Inoltre al fine di utilizzare più concimi organici, e meno i minerali che sono più solubili (secondo lo spirito della legge) va ricordato agli agricoltori che: il costo dei concimi minerali è cresciuto enormemente, e che crescerà sempre di più, perché è legato al costo dell’energia, quindi quando gli agricoltori, vorranno i liquami, gli allevatori ne hanno in abbondanza, sia nella forma di separato, sia in quella di liquame. Una botte di liquami suini da 100 ql.(10 mc) contiene circa 25 kg di azoto puro (l’urea è al 46%), 18 Kg di fosfato puro e 20 kg di potassio puro, si possono distribuire su 2 o 4 pertiche. Sono circa 50 euro di valore in concime minerale, a botte. Circa 300 euro/ha per una concimazione di 150 kg/ha di azoto, più il fosfato, e il potassio.

    Dove sono tutte le promesse fatte dai politici? E cioè che avrebbero fatto di tutto per favorire l’uso dei concimi organici, meno solubili. Si parlava di tassazione dei concimi minerali, e di premi nella pac a chi usava gli organici. DOVE SONO?

    La pac è l’unica leva che si può utilizzare!

    Bisogna agire subito e chiarire queste cose, altrimenti tutto il comparto zootecnico; già in una crisi economica spaventosa, potrebbe subire una SCHIFOSA E INACCETTABILE SPECULAZIONE da parte degli agricoltori, che vorranno sempre più soldi per dare le terre in concessione per lo spandimento reflui, mentre dovrebbero essere gli agricoltori a pagare il concime organico che inquina meno le falde, e che permette la produzione dei prodotti tipici, dai formaggi ai salumi.

    Ci vorrebbe una legge che tuteli l’interesse nazionale, non la vendita dei concimi minerali!!
     
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  2. claudiocosta
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    IN RIFERIMENTO AL PROGRAMMA D’AZIONE PER LA TUTELA DA INQUINAMENTO NITRATI: Regione Lombardia delibera del 21 11 2007) Legge Beccalossi

    http://www.agricoltura.regione.lombardia.i...dgr_5868_07.pdf

    In risposta all’amico G. G. che parla di deroghe fino al 2010 vi mando a pg 28 del pdf allegato 1 art 24 e cito:

    “le aziende di cui sopra (cioè gli allevamenti che hanno fatto i pua secondo la legge regione Lombardia 37/93) dotate di strutture di stoccaggio, dimensionate alla data del 30 settembre 2008, in base ai dettami della l.r. 37/93, devono porre in essere gli eventuali adeguamenti entro il 31 dicembre del 2010”

    Vuol dire che gli allevatori hanno tempo fino al 2010 per adeguare gli stoccaggi, a es:
    - Installare il separatore e costruire le platee per lo stoccaggio del separato, se si decide di separare le frazioni solide dai liquami. Ci sono ditte che producono separatori a cilindri rotanti che dichiarano di separare il 30% dell’azoto totale nel separato, mentre nelle tabelle della Beccalossi a pg 98-99 del pdf si dichiara solo il 13%. Questo significa che le tabelle non sono affidabili, sono state copiate da vecchie leggi, senza essere verificate. Quindi una ragione in più per affidarsi ad un piano di campionamento liquami per il calcolo dell’azoto, e non alle tabelle.
    - Costruire nuovi vasconi nel caso il vecchio pua dell’allevamento, prevedesse vasconi con volumi inferiori, rispetto alla nuova normativa Beccalossi.


    - Per gli allevatori con digestori, con stoccaggi per il digestato idonei solo al fermo invernale, che però con la Beccalossi è aumentato a 4 mesi, in zv e quindi dovranno aumentare i volumi di stoccaggio
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    - Per gli allevatori che non si sono ancora adeguati alle regole del vecchio pua (della 37/93) il termine lavori deve essere entro il 2009.
    - Costruire o installare, sistemi di abbattimento dell’azoto: dosatori di enzimi denitrificanti, ossigenatori, depuratori a fanghi attivi, sistemi di pirolisi (bruciano il liquame e ne recuperano l’energia), ecc.

    Tra questi solo gli allevatori che presenteranno un progetto per abbattere l’azoto, avranno la deroga, alla presentazione del pua secondo la nuova normativa, ma dovranno, comunque presentare il poa secondo i dati del vecchio pua. Quindi concimare almeno secondo i limiti colturali, questo anche presso i cessionari. E cito la legge art 24 allegato1:

    “ le aziende in possesso dell’autorizzazione all’utilizzazione agronomica dei reflui (cioè gli allevamenti), comprese le aziende che hanno già presentato l piano di utilizzazione prima della data di questo atto, devono integrare la stessa con il poa.”

    Per chi non sa che cos’è il poa, allegato 3 parte b, per i pua parte c, in pratica il poa è, :

    “applicazione al suolo dei fertilizzanti organici, minerali di sintesi, ammendanti e qualsiasi altro apporto azotato”.

    E’ chiaro che per mettere degli ossigenatori o dei dosatori enzimi basta poco, per altri impianti di abbattimento, invece, i tempi sono ristretti. Io ad es non devo cambiare nulla, ho l’aia con il pua fatto con gli indici alti, io ho 14 anziché 11, quindi difficilmente otterrò la deroga, alla presentazione di un nuovo pua, anche perché non è mia intenzione mettere un depuratore.
    Ma il vero problema, sono i piani di concimazione i puas, e i pua prospetto 2 art 25 allegato 1) dei cessionari spandimento reflui, quelli non hanno deroghe!
    Entro settembre 2008 dovranno presentare il puas e decidere se rinunciare alle concimazioni minerali per le concimazioni da reflui tutte le aziende agricole che superano i 3000 kg/anno di azoto in zv ( aziende dai 12 ai 18 ha), e i 6000 kg/anno in znv.( aziende dai 18 ai 30 ha) Cosa implica il puas lo cito dall’allegato 3 parte c comma h, i, j:

    - “h) il bilancio complessivo aziendale dell’azoto asportato dalle colture ed apportato nella gestione della fertilizzazione organica e/o minerale
    - i) le modalità e dei tempi, di utilizzazione, in relazione alle aree omogenee ,alle colture, ai suoli, ai mezzi di distribuzione, ecc.
    - j) le rispettive quantità e i relativi indici di efficienza”.

    E’ questo il problema imminente! Anche se la legge dice:

    “Per la durata del presente programma d’azione, i contratti volontari di valorizzazione degli effluenti di allevamento, avranno una applicazione di carattere sperimentale al fine di valutarne gli effetti (devastanti per la zootecnia lombarda) ed eventualmente renderli successivamente obbligatori”

    (allegato 1 art. 22 a pg. 27 del pdf), ma sempre nello stesso articolo cito:

    “ In ogni caso si devono utilizzare i concimi azotati e gli ammendanti organici rispettando i massimi fabbisogni delle colture..”

    e nel l’art 24 cito:

    “In ogni caso se il contenuto di azoto dell’effluente di allevamento, considerando un’efficienza media, è sufficiente a soddisfare il fabbisogno delle colture, è vietato utilizzare fertilizzanti azotati di origine non zootecnica”.
    Quindi già ad ottobre cambia tutto! Perché i cessionari dovranno fare il pua e dichiarare le concimazioni, la legge è vaga sui limiti delle zone vulnerabili, li considera sperimentali, ma è chiara sui limiti colturali. I piani di spandimento saranno anche sperimentali, ma secondo me, bisogna attenersi già a ottobre ai limiti di vulnerabilità, altrimenti come faranno a valutarne l’impatto?
    Tornando all’art 22 “In ogni caso”, vuol dire che non c’è nessuna deroga, sui limiti colturali. Sia i cessionari, sia gli allevatori, dovranno usare non più di 230-240 kg/ha di azoto per fare il mays. Come vedremo in seguito questo darà grossi problemi, soprattutto se i pua degli agricoltori, saranno abbinati alla domanda pac, con il Siarl, come si vocifera. Ricordo che la pac la fanno anche gli allevatori per i loro terreni, quindi saremo costretti a dichiarare le concimazioni, che non dovranno mai, in nessun caso, superare i limiti delle colture.
    Tutti i pua costruiti su ipotetici doppi raccolti mai fatti, presso i cessionari, cioè tutti i pua sopra i 230-240 kg/ha, sono a rischio. Perché anche il doppio raccolto va segnato in pac se poi si mette nel puas. Per questi, l’unica speranza nel breve è di fare effettivamente dei doppi raccolti. Non è detto che i cessionari accettino di fare il doppio raccolto, o accetino di dichiarare un doppio raccolto nella pac e poi non farlo, perché, anche se basso, è sempre un rischio.

    Dopo il 2010 bisognerà sperare solo di avere ottenuto un nuovo piano d’azione, altrimenti il limite in zv sarà di 170 kg/ha, il termine è tra due anni.

    E’ probabile che molti cessionari a ottobre disdicano le firme, per paura di fare rese più basse con le concimazioni zootecniche, rispetto a quelle minerali, che comunque subiranno il limite colturale. Ci saranno problemi riguardanti la burocrazia che tutti gli agricoltori temono, ma anche polemiche sull’effettiva concimazione con i reflui, dovranno contare le botti, verificare se sono piene, che il liquame non sia diluito, la vera concentrazione dell’azoto ecc. ecc. perché in base alla concimazione con i reflui faranno il raccolto, non come prima che i reflui erano solo qualcosa in più, oltre ad una abbondante concimazione minerale. Il rischio che non accettino di rinnovare le concessioni è enorme. In questo senso appare ancora più logica la scelta di aderire ai piani di campionamento e non alle tabelle, per andare a spandere in modo preciso.

    Se vi arriva la disdetta come è successo a me, (l’hanno mandata all’arpa e all’asl) dopo tre mesi in automatico l’arpa e l’asl vi chiederanno un nuovo pua!

    E’ più facile che succeda nelle zone vulnerabili, ma può accadere anche nelle znv.


    La prima cosa che dovranno verificare gli allevatori è controllare se i pua degli allevamenti sono stati fatti con gli indici alti o con quelli bassi.
    Nel caso gli indici non corrispondano a quelli nuovi, conviene presentare un progetto per abbattere l’azoto in modo da ottenere la deroga al nuovo pua, e sperare che entro il 2010 sia approvato un nuovo piano d’azione.
     
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  3. ottocarbone
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    Caro claudiocosta ti chiedo vista la vasta gamma di documenti e informazioni che hai dato se hai la cartina della regione lombardia dove sono segnate le zone vulnerabili e quelle non con colori diversi che ho visto tempo fa sull'Informatore Agrario o cartine simili.
    Ti sarei molto grato se la mettessi a disposizione sul forum per tutti.
    Ancora grazie
     
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  4. claudiocosta
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    http://www.agricoltura.regione.lombardia.i...ction=Documento

    In fondo a questo doc ci sono gli allegati, troverai sia le mappe sia l'elenco dei comuni in zv totale o parziale.
    Se sei in parziale negli spandiementi, il mio consiglio è di consultare la mappa cartacea grande, io l'ho trovata dai coldiretti.
    ho sentito stamattina un dirigente dei coldiretti mi ha detto che sono disperati, perchè decine di migliaia di agricoltori dovranno fare il pua entro settembre e nessuno sa niente, non ci sono i programmi informatici, e nemmeno gli agronomi sanno cosa fare. Si prevede un rinvio o una deroga.
     
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  5. ottocarbone
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    Tutto ciò è semplicemente pazzesco.........
     
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  6. ottocarbone
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    Non che ce ne fosse bisogno ma ho avuto dalla provincia di Mantova una cartina che se mi insegnate come fare la posto sul forum denominata PAI cioè Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico.
    Chiedo in cosa consiste e se le aree delimitate in questo piano sulla cartina hanno degli ulteriori limiti di smaltimento o cosa ?


    Ciao ottocarbone, se la cartina e un file devi capire in che formato è, oppure mandamela che la posto io. (francesco1966)

    Edited by francesco1966 - 31/7/2008, 13:16
     
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  7. claudiocosta
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    Il PAI penso sia un'altra grana, che putacaso riguarda anche la mia azienda, ci sono degli obblighi per chi ha in gestione delle terre golenali demaniali.

    Vogliono fare il parco del po'!

    il 25% dei terreni andranno destinati a parco, il restante coltivo, ha dei limiti a seconda delle colture.
    Per i nitrati la notizia è che in zona golenale demaniale non si potrà concimare , nè minerali nè organici.
    Mentre per la zona golenale di proprietà la novità è che si potranno spandere i liquami prima vietati.

    Risultati: hanno piantato 200 noccioli ai limiti delle aree golenali demaniali che ho in gestione, costo 10000 euro /Ha. Non c'è n'è più manco uno!
    La piena se li è presi! Per forza li hanno piantumati dove il po' si ingola!
     
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  8. claudiocosta
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    La regione Lombardia ha aperto un bando per accedere al finanziamento di impiati di fitodepurazione:

    http://www.agricoltura.regione.lombardia.i...ction=Documento

    Al finanziamento hanno accesso anche gli allevatori il rimborso è fino al 70% per un max di 150000 euro

    sulla fito depurazione c'è qualcosa qui

    https://alternativenergetiche.forumcommunity.net/?t=16208782
     
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  9. claudiocosta
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    La ragioniera Viviana Beccalossi della legge sulla direttiva nitrati 5868 lascia l'assessorato all'agricoltura, perchè si concentrerà sugli impegni parlamentari.

    Si registrano i primi commenti degli allevatori: " pèpèèèpèpèè pèèèpèèèpèèèpèèe vai con il trenino pèèpèè pèèèpèèè pèè"

    la sostituirà il tributarista Luca Ferrazzi sempre di AN

    http://www.lucaferrazzi.it/index.asp

    vederemo se sarà peggio (difficile) o meglio!

    ma un agronomo no?
     
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  10. ottocarbone
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    Pienamente daccordo claudiocosta, possibile che in posti dirigenziali dell'agricoltura ci mettano sempre persone che di agricoltura non sanno un c.....?
     
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  11. claudiocosta
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    A me il ministro Zaia ha fatto una buona impressione:

    http://www.legnostorto.com/index.php?optio...d=392653#392653
     
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  12. ottocarbone
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    Mi auguro anzi ci auguriamo tutti che sia cosi e che finalmente un ministro dell'agricoltura faccia qualcosa di concreto per tutti i problemi che abbiamo.
    A proposito cosa ha detto che farà sulla direttiva nitrati?
     
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  13. francesco1966
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    CITAZIONE (ottocarbone @ 30/7/2008, 08:15)
    Mi auguro anzi ci auguriamo tutti che sia cosi e che finalmente un ministro dell'agricoltura faccia qualcosa di concreto per tutti i problemi che abbiamo.
    A proposito cosa ha detto che farà sulla direttiva nitrati?

    ciao Ottavio.

    Speriamo che non faccia come "Ponzio Pilato" !!!.
     
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  14. claudiocosta
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    Vi giro una em privata di un agronomo che cura i pua di molti allevamenti, anche di grossi gruppi, in Lombardia

    alla mia domanda:

    "Ma hai già fatto dei nuovi pua in base alla 5868? o tutti derogano al 2010?"

    mi risponde:

    Ormai esiste solo 5868; ho fatto solo quelli necessari (disdette, rinnovi, ecc.) per gli altri attendo procedure più chiare.

    Ho parlato con Deias (è il direttore generale agricoltura della regione Lombardia )riferisce che è loro intenzione pubblicare un documento dove entro il 30/09/2008 si apre la procedura che poi verrà integrata nei successivi 90 giorni.

    Mi riferiscono invece che il nuovo assessore (Luca Ferrazzi tributarista, nuovo assessore all'agricoltura) a CR abbia detto che per le procedure dell'applicazione della "normativa nitravi" saranno dati tempi e modi per poter lavorare al meglio tutti.

    Quindi dare retta all'assessore o ai suoi dirigenti?????????????'

    Stiamo a vedere agosto poi provvederemo

    Ciao A.


    Commento: indiscrezioni dei dirigenti copagri danno per imminente una deroghina al 31/12/2008, perchè non ci sono ancora i programmi informatici.

    Comunque il problema resta e non si risolve con le deroghe, perchè la terra mancherà, e ne mancherà tanta, le speculazioni sugli affitti delle concessioni reflui sono già partite, ci sono già indiscrezioni sul fatto che dirigenti delle associazioni agricoltori, per trovare le firme alle concessioni spandimento si fanno dare una mediazione in nero, dagli allevatori, che si dovrebbe chiamare tangenti, oppure chiedono una fattura per consulenza, che si dovrebbero chiamare tangenti legalizzate.
    (la fonte è ovviamente riservata, ma è il presidente provinciale di un'associazione allevatori)

    "se la mia gente ti prende e ti porta di là, badabum badabum badabum chà chà!"
     
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  15. ottocarbone
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    Caro Claudiocosta ti sarai sicuramente accorto che è uscito questo:

    http://www.agricoltura.regione.lombardia.i...ction=Documento
     
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104 replies since 5/6/2008, 08:39   6718 views
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