Riflessioni e proposte sull'abbattimento dei nitrati

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  1. claudiocosta
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    Sono curioso di leggere la replica alla domanda: ma dove sono questi mistici impianti di gassificazione per la pollina?
    Perchè siamo ormai alle visioni mistiche!
     
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  2. celerone
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    oltre alle zeoliti naturali,in questo link ,vi sono le radici di arbusti che tramite micorizzazione favorisce l'assorbimento dell'azoto.

    http://www.linealtea.com/Pubblicazioni/PDF...izzePhyto02.pdf
     
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  3. claudiocosta
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    Certo ma si possono utilizzare, come già fanno nella fitodepurazione; (ci sono link ed esempi in questo post)

    Inapplicabile ai liquami!


    Si può utilizzare a norma di legge solo per reflui molto diluiti con basse concentrazioni di azoto ad es. dopo un trattamento del tipo nitro denitro, per un allevamento servirebbero comunque estensioi enormi di terreno.



    Tornando alle zeoliti non mi convincono:

    il problema di queste sostanze è che intasano le fosse sotto i grigliati, le fognature, e infine i vasconi.

    Un uso razionale potrebbe essere sul chiarificato digestato (sia dopo fermentazione anaerobica sia dopo quella aerobica) Ma come prima cosa bisogna risolvere la cantierabilità dell'uso:

    - Si potrebbe fare un vascone di reazione e miscelazione con i liquami ( come proposto dalla ditta Verdispa) seguito però da un sedimentatore da dove si asportino le tonnellate di fanghi minerali, la cosiddetta zeolite arricchita di NH4, altrimenti si intasano i vasconi, si formerebbero depositi di metri di sabbia sul fondo delle vasche.

    - Però c'è il problema enorme dell'Arpa a cui bisognerebbe chiedere come fa a valutare il tenore di azoto di questi fanghi. Perchè l'azoto è ancora tutto li, è captato ma è ancora li.

    - e poi bisognerebbe sapere come sono inquadrati e codificati codesti fanghi nella normativa.

    - Temo che siano considerati comunque come reflui con tutto il loro tenore di azoto, in pratica come se fossero uno dei tanti flocculati chimici già cantierabili.

    Qua c'è una descrizione accurata del prodotto fornita da un gruppo commerciale la Verdispa

    http://www.verdispa.com/e-com/pdf/zeover.pdf

    Celerone hai trovato una bibliografia più convincente?
     
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  4. claudiocosta
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    http://www.asm.bz.it/download/143dextCApSCu.pdf

    Università di Trento

    Sistemi di abbattimento azoto, ma solo sui digestati.
    Ci sono anche tecniche come:
    - SHARON anammox
    - la nitrodenitro con successiva osmosi inversa
    - elettrossidazione

    qua sono spiegati meglio

    NUOVI PROCESSI BIOLOGICI PER LA RIDUZIONE DELL'AZOTO

    http://www.google.it/search?hl=it&q=nitrif...biologica&meta=

    Nel primo indirizzo della lista ci sono 60 pg sulla nitro denitro pittosto tecniche che mi studierò in questo we
    Nel secondo c'è un doc di alternative energetiche: 7 pg più sintetiche.

    Edited by claudiocosta - 31/10/2008, 16:18
     
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  5. claudiocosta
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    Oggi ho scoperto che chi sceglierà di abbattere l'azoto con sistemi che aumentano le emissioni considerate dalla normativa ippc (ad es chi aumenta l'ammoniaca) dovrà rifare l'AIA o chiedere l'autorizzazione INES.

    Il limite di ammoniaca amesso è 5 mg al normometrocubo (che è l'aria a condizioni standard)

    I sistemi che aumentano l'ammoniaca sono:

    - compostaggio
    e
    - aereazione discontinua

    Edited by claudiocosta - 27/4/2009, 21:45
     
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  6. claudiocosta
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    Ieri in fiera a Codogno ho visto un interratore di liquame della Casella che sfrutta il pompaggio con gli irrigatori a bobina.
    Immaginate questo schema:

    http://www.casella.it/ita/liquami_ita.htm

    Solo cha al posto del gettone per la fertirrigazione a pioggia, alla fine del tubo, allacciato ad uno snodo che ruota di 180 °, c'è un coltivatore trainato da un trattore, dietro le cui zappette ci sono i tubi per iniettare il liquame.
    Sugli iniettori sono montate delle valvole che si possono chiudere dal trattore, durante le manovre in capezzagna.

    Vantaggi:

    -limitazioni di odori, (e di emissioni in particolare protossido di azoto)

    -velocità di distribuzione,

    -l'interramento immediato rende facile la distribuzione dei liquami in presemina anche su terreni già arati dopo spesso non si riesce (o non voglio) entrare con la botte.

    - Si presta perfettamente al secondo raccolto cioè al trattamento presemina in caso di semina tardiva del mais, magari abbinando al liquame l'acqua per essere sicuri di avere la nascita del mais.

    Costi: non ho idea ma non penso un gran chè è poi un coltivatore con uno snodo 4 tubi e 4 valvole.
    Per chi ha già un impianto di fertirrigazione a bobina, penso che sia molto conveniente.
    Si può adattare anche con fossi aziendali aperti, senza l'impianto fisso, da cui pompare il liquame nel tubo a bobina.

    OT a Codogno hanno dato l'annuncio che in mattinata è stato approvato il consorzio del suino padano sarà la più grande DOP del mondo....hanno anche detto però che gli spagnoli stanno immettendo in Italia migliaia di tonnellate di carne sottocosto e questo farà crollare di nuovo i prezzi.
     
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  7. OltrepoCarlo
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    Ciao... Ho incontrato anch'io dei tecnici della Ciem Impianti Srl di Varese per l'abbattimento dell'azoto con la Microbioflottazione.
    Mi hanno dato il loro sito per avere più informazioni.

    Sito: www.ciemimpianti.com

    Parla degli impianti e ci sono i loro contatti.
     
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  8. claudiocosta
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    Ciao Carlo

    benvenuto e grazie del contributo.
     
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  9. Ivo50
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    Eppure c'è una tecnologia, sulla scorta della quale, circa trent'anni or sono in Basilicata si realizzò un depuratore (nitro-denitro e defosfatazione) che consente lo scarico della frazione liquida in acque superficiali (tabella 3) riducendo dei 4/5 l'azoto presente nel liquame tal quale. Tecnologia che abbinata alla produzione di biogas consente di azzerare i costi di gestione del depuratore. L'impianto è tutt'ora funzionante come altri meno datati in Emilia Romagna, Lombardia e presto in regione Veneto.
     
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  10. claudiocosta
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    Ciao Ivo Benvenuto

    Ci sono le tecnologie, ma sono costose, molto.
    Aumentano di fatto i costi di produzione di un settore, la zootecnia, che è già in grosse difficoltà.
    Un impianto simile a quello da te descritto è finanziabile con contributi in conto interesse dalla Regione Lombardia
    biogas, depurazione nitro denitro (SBR) con l'aggiunta di liquame fresco per la sostanza organica e flocculazione chimica del fosfato, per ora non richiesta se si procede alla spandimento agronomico. obbligatoria per lo scarico in acque superficiali.

    Questi impianti si possono usare per i reflui civili dove pagano tutti i cittadini, per gli allevatori hanno costi impensabili. La zootecnia italiana uscirebbe subito dalla competitività, già bassa.
     
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  11. claudiocosta
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    Posto una nuova tecnica che sembra pormettente per l'abbattimento del'azoto con recupero nei reflui: LO STRIPPAGGIO A FREDDO

    http://www.nitrostop.eu/

    Edited by claudiocosta - 3/7/2009, 12:29
     
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  12. claudiocosta
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    Lo strippaggio a freddo è molto interessante

    Una macchina grande come un container, esegue lo strippaggio, che si avvale di calce idrata per abassare il pH e permettere all'ammoniaca di essere estratta e poi precipitata con l'acido solforico.

    La calce è in un silos ed è chiamata con una coclea, all'interno della macchina che strippa
    (come: è un segreto con brevetto internazionale)

    Si riesce ad abbattere il 50-60% dell'azoto a seconda del liquame, e rimane sottoforma di solfato di ammonio liquido che è commerciabile.

    In caso di digestato si riesce ad abbattere, molto di più, e sfruttando il recupero di calore della cogenerazione, i costi si abbassano, perchè serve un macchina più piccola.
    L'impianto è abbinabile anche al solare termico.

    Il progettista Ing Lombardi sta sperimentando anche lo strippaggio di pollina per poi utilizzare la pollina deazotata in un impianto di biogas.

    Mi sembra una buona soluzione, ovvio che ogni allevatore dovrà valutarne costi e benefici
     
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  13. claudiocosta
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    Di ritorno dal congresso di Cremona vi posto alcune novità interessanti sono i concentratori o evaporatori (ma nulla a che vedere con quelli a pannelli con emissione esterna che non si possono usare)

    Le ditte, ce ne sono tante io indico solo con chi ho parlato:

    TECAM

    http://www.tecam.it/index.php?option=com_frontpage&Itemid=1

    Ho parlato con il Dott. Longo che ringrazio. fanno impianti per trattamento nitrati industriali, ma hanno studiato anche i reflui zootecnici, hanno tutte le soluzioni possibili, aerobiche , anaerobiche, separazione per osmosi inversa, strippaggio: a freddo con l'aggiunta di basi, a caldo senza basi. e concentratori.

    I concentartori possono lavorare sia il refluo dopo separazione sia il digestato.
    Si può scegliere se fare

    -una concetrazione con aggiunta di acidi ai reflui nel qual caso l'azoto rimane tutto nel concentrato che si può trattare trasportare ecc ma che rimane comunque azoto zootecnico quindi con i limiti a 170 kg/Ha

    - una concetrazione con aggiunta di basi nel qual caso l'azoto ammoniacale strippa e si può successivamente salinificare a solfato di ammonio con l'ac solforico.

    La resa è max il 60% dell'azoto se su refluo chiarificato, oltre il 90% se su digestato.

    I costi sono molto variabile a seconda che si abbia a disposizione energia termica da impianto di biogas o da solare termico.

    Ci sono tanti sistemi a serpentina a caldaia, a più passaggi per recuparare calore fino a tre cosidetti effetti. Ci sono anche impianti con pompe di calore e compressione meccanica.

    I costi sono 4-5 e m3 di liquame sono alti ma risolvo e ottengo dei prodotti concentrato e solfato ammonio, che potrebbe essere commerciabili, facilmente trasportabili e di facile spandiemnto e addirittura appetibili.


    Ditta Ekipo

    http://www.ekipoitaly.com/italiano/evaporatori_termici.htm

    Ho parlato con l'Ing. Sartori.

    Anche questa è una ditta che tratta reflui industriali, mi ha colpito la

    concentrazione a compressione meccanica,

    che abbassa di tre volte i costi energetici, e la possibilità di agire sinergicamente con la base (soda calce potassa) con la compressione meccanica, e con una pompa sottovuoto, per abbassare i costi di esercizio ed avere un prodotto finale concentrato e slfato ammonio ben gestibile. In pratica è uno strippaggio con concetrazione.

    detto questo i sistemi a distruzione nitro denitro...sono più economici per ora 2-3 e a m3 però non si recupera l'azoto e questo potrebbe fare la differnza.

    Grande novità il direttore del settore agricoltura della Lombardia Dejas ha detto che stanno cercando insieme al ministro Zaia e ai tedeschi di ottenere la denominazione del digestato a fertilizzante a base di ammonio, che avrebbe i limiti di 340 kh/Ha anche in zona vulnerabile.

    E' una bella speranza.

    Edited by claudiocosta - 5/2/2009, 16:42
     
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  14. claudiocosta
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    linko il sito dell'Ersaf dove c'è un sunto delle tecniche possibili per trattare i liquami, nell'ottica della normativa nitrati

    http://www.ersaf.lombardia.it/Upload/NITRA...troduzione.html

    è fatto davvero fatto bene perchè le tecniche sono catalogate anche in base alla definizione delle BAT o miglior tecniche disponibili

    Edited by claudiocosta - 5/2/2009, 19:29
     
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  15. claudiocosta
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    Nell teca sul biogas ho postato delle possibilità interessanti sulla fermentazione anaerobica di solo liquame suino nell'ottica delle problematiche da normativa nitrati.

    https://alternativenergetiche.forumcommunity.net/?t=24170554
     
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