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claudiocosta.
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La regione Emilia Romagna ha istituito un servizio di assistenza agli allevatori, dei tecnici valutano per ogni azienda i sistemi migliori, per risolvere la problematica nitrati. E’ vergognoso che la Lombardia, che ha problemi molto più gravi, non abbia previsto questo tipo di assistenza.
Qui trovate il piano d’azione dell’Emilia Romagna
http://www.crpa.it/media/documents/crpa_ww...4/Bortone_1.pdf
E cito”
La procedura di infrazione
! Valutazioni sullo stato di applicazione in Italia della “direttiva nitrati”
operate dagli Organismi comunitari
! Avviata una procedura di infrazione (n. 2163/2006) che ha portato la
stessa CE a notificare nell’aprile 2006 la formale costituzione in mora
del nostro Paese.
! Con il predetto provvedimento vengono sollevate obiezioni,
documentate da uno specifico rapporto commissionato dalla DG
Ambiente della CE alla “Società “ADAS / NIVA”, circa i mancati
adempimenti nell’attuazione della direttiva. In particolare sono
rimarcati i seguenti aspetti:
! Insufficiente designazione delle zone vulnerabili ai nitrati da fonte
agricola nell’area del bacino padano (ZVN).
! Insufficienza / incoerenza delle misure obbligatorie previste dal
Programma d’Azione Nitrati (PAN) da attuarsi all’interno delle
ZVN relative, in particolare, alle modalità di utilizzazione in
agricoltura degli effluenti di allevamento e dei concimi chimici
L’eutrofizzazione
! L’obiezione della CE circa l’insufficiente designazione delle ZVN da parte
delle regioni padane (Piemonte – Emilia Romagna – Lombardia – Veneto) è
rivolta esclusivamente alla necessità di contenere l’apporto dei nutrienti (azoto
e fosforo) in Mare Adriatico ai fini del contenimento dei fenomeni di
eutrofizzazione.
! Per questo motivo la CE richiede che l’intera area di pianura del bacino
padano sia designato come ZVN.
! Le motivazioni portate dalla CE e documentate nel citato rapporto ADAS /
NIVA si possono così riassumere:
! eutrofia dell’adriatico
! tutto il bacino drenante vulnerabile
! concentrazione dei nitrati nei corsi d’acqua superficiale superiore a 10
mg/L
! concentrazione di nitrato nelle acque sotterranee (> 50 mg/l ??)
! l’elevato carico zootecnico per ettaro di superficie di terreno;
Da fonti dell’assosuini sembra che la Lombardia malgrado siano passati 4 anni dal rapporto adas-niva, non abbia ancora monitorato le acque sotterranee, quindi ancora non si sa se effettivamente nelle aree designate dalla regione come vulnerabili, esista un reale rischio di inquinamento falda. Se fosse vero, sarebbe vergognoso perché invece l’Emilia Romagna ha fatto il piano di monitoraggio delle sotterranee, che è questo:
Prime valutazioni sul trend dei nitrati nelle acque sotterranee
! Metodologia "The EU Water Framework Directive:
Statistical aspects of the identification of groundwater pollution trends, and aggregation of monitoring
results" (Final Report, Dicembre 2001) e reperibile nel sito www.wfdgw.net
! Caratteristiche dei pozzi richieste:
" presenza all’anno 2005 di una serie storica di dati di almeno 5 anni;
" concentrazioni di nitrati superiore ai 10 mg/L.
! N. Pozzi valutati: 77 appartenenti alla Pianura alluvionale Padana ed alle conoidi
! RISULTATI
" 21 pozzi pari al 27% presentano un andamento discendente
" 23 pozzi pari al 30% presentano sostanziale stabilità nel tempo
" 33 pozzi pari al 43% di cui 30 (91%) ubicati in ZVN presentano un andamento ascendente
COMMENTO: Dal grafico che segue sul sito, i valori mi sembrano tutti comunque sotto i 50 mg/lt quindi zone non vulnerabili anche se l’Emilia le ha classificate tali.
Per la Lombardia sembra che non si possano presentare piani d’azione alternativi senza avere il monitoraggio della situazione.. -
ottocarbone.
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Qualcuno sa darmi una cartina dell' Emilia Romagna dove sono messi in evidenza i terreni vulnerabili e non?
Grazie. -
francesco1966.
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ciao ottavio.
Chiedi e ti sarà dato!...
http://www.regione.emilia-romagna.it/wcm/g...og_vulnerab.htm
(soldi no pero!)
ciao
francesco.