Effetto serra zoogenico? INESISTENTE!

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  1. claudiocosta
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    Ne approfitto per fare dei chiarimenti sull'argomento. I gas imputati sono essenzialmente 4: CO2, CH4, N2O, e NO.

    Vanno analizzati selettivamente.

    -La CO2 è emessa dalla respirazione degli animali, e dalle fermentazioni aerobiche dei liquami (ricordo, che in Italia i depuratori urbani sono aerobici, quindi producono migliaia di tonn di CO2, in Brasile alcuni depuratori urbani sono anaerobici e producono biogas) e dalle tecniche per abbattere l'azoto, ad es. l'ossigenazione.

    Non ha alcun senso parlare di aumento di emissioni di CO2 per gli allevamenti perché il C viene dai vegetali, quindi il bilancio tra C captato dai vegetali e C riemesso dagli allevamenti è in pari. Questo vale per i biocarburanti, (escludendo le emissioni delle lavorazioni terreni e prodotti) misteriosamente non vale per gli allevamenti.


    -Il CH4 viene dalla fermentazione anaerobica, quindi sia dai liquami, sia dalle flatulenze, ma soprattutto dalle eruttazioni dei ruminanti. Su questo sono in molti, anche climatologi famosi, a sbagliare. Il rumine e il cieco sono camere di fermentazione anaerobica, dove si forma CH4 e non CO2.
    L'eruttazione dei ruminanti, non è come quella dei primati, è continua 24 h su 24, è inodore e silenziosa.
    Anche il C del CH4 proviene dai vegetali quindi il bilancio delle emissioni è in equilibrio, la quantità di metano emessa corrisponde alla quantità di CO2 sequestrata dai vegetali.
    E’ importante la qualità della molecola, il CH4 è sempre C, e fa parte del ciclo del carbonio, ma ha un potere di rifrazione termica più alto della CO2, quindi i ruminanti sono considerati una perturbazione aggiuntiva, nei gas serra e per questo causa di riscaldamento globale.
    Il metano però ha una vita media in atmosfera di 12 anni contro i 50 -200 stimati per la CO2
    Invece gli allevatori delle specie non ruminanti, per dissipare ogni accusa, dovrebbero fermentare i liquami, ottenere metano, e bruciarlo, per la cogenerazione elettrica. In questo modo il ciclo sarebbe in equilibrio perfetto per il C. Sicuramente si può fare molto sulla riduzione delle emissioni sia dai liquami urbani sia da quelli zootecnici, attraverso gli impianti di biogas, ma alla fine il biogas bruciato produce CO2 quindi il bilancio del C è uguale, solo che con il biogas si produce energia a emissioni zero.
    Se si incrementa sia la popolazione umana sia quella zootecnica (sono correlati e questo determina un aumento enorme dei fabbisogni dei cereali, circa i 2/3 dei cereali secondo la Fao sono utilizzati per la fabbricazione dei mangimi) aumenta la emissione di C nella stessa misura in cui aumenta anche la captazione del C.

    Ma il metano è misteriosamente stabile dal 1990, la concentrazione si misura in ppb ( un ppb è un millesimo di millilitro in un metro cubo, quindi una traccia infinitesimale) e non si riesce proprio ad accettare che sia zoogenico, perché la zootecnia nel mondo è esplosa dal 1990 in poi, ( mentre in Italia la stanno uccidendo) e il metano no. In realtà come più volte dimostrato il CH4 è in equilibrio con la temperatura, più sale più aumentano le fermentazioni batteriche e quindi le emissioni di CH4. Dopo il picco del 1998 le T° globali sono in leggera decrescita e così pure la concentrazione di metano, indipendentemente dalla produzione zoogenica, che invece è cresciuta.
    In Nuova Zelanda si sono inventati una tassa sui ruminanti, (proprio per il metano) che non si azzardino a farlo in Europa che si troveranno contro tutti gli allevatori, con i forconi.

    http://bioage.typepad.com/photos/uncategorized/aggi06.png




    -L’ NH4/NH3 è cresciuta di qualche ppb in 250 anni. E' importante in zootecnia perchè è tossica, quindi all'interno degli allevamenti è un indice di benessere animale, se alta ad es. in caso di guasto alla ventilazione artificiale può essere pericolosa anche per l'uomo.
    Nei liquami si sprigiona con le tecniche di abbattimento dell'azoto, soprattutto se si interviene sul digestato ( cioè il liquame che ha subito la digestione anaerobica per la produzione di biogas).
    Il paradosso della 5848 , famigerata legge Beccalossi della Regione Lombardia, è che nella legge sono indicati dei metodi per abbattere l'azoto, come l'ossigenazione ( per aderire alla normativa comunitaria sui nitrati) che però non sono ippc, cioè producono emissioni di gas serra, o gas tossici come l’ NH4/NH3.

    -Il N2O e NO, protossido e monossido di azoto, sono cresciuti di 50 ppb in 250 anni, quindi sono in tracce infinitesimali, si sprigionano dai liquami, ad es con l'ossigenazione, ma anche nello spandimento. Queste molecole giunte alla stratosfera sono scisse in O2 e N2.
    Sul bilancio con l'atmosfera vale lo stesso discorso del metano, solo che N2 atmosferico da cui deriva il 30 % dell'azoto vegetale, ha un bassissimo indice di rifrazione termica, mentre N2O e NO hanno indici di rifrazione termica molto alti. Il ciclo dell'azoto è in equilibrio, non è immesso in atmosfera dalla combustione, come avviene con la CO2 dei combustibili fossili. La maggior parte dell'azoto nei vegetali arriva dalla terra, e almeno 30 Kg/Ha dall’atmosfera; e la maggior parte dell'azoto dei liquami (variabile secondo gli stoccaggi, comunque la stragrande maggioranza) ritorna nella terra (da qui in caso di eccessi l’inquinamento delle falde da nitrati)
    L'emissione dai liquami di azoto molecolare N2 non è considerato importante, mentre lo sono N2O e NO , che è sempre azoto, che rientra nel ciclo dell'azoto perché precipita sul terreno, ed è riassorbito dalle piante ma queste molecole hanno un potere di rifrazione termica più alto dell'azoto N2.
    Stiamo parlando però di 0,5 ppb anno a livello mondiale! Secondo l'IPCC si accumula, secondo gli scettici, è in equilibrio con la temperatura e cresce con essa, non dipende quindi dagli allevamenti.
    Non mi risulta che ci siano isotopi che dimostrino l'origine dei gas d'azoto.

    L'accusa dell'IPCC è che con le arature e con le concimazioni organiche aumenti l'emissione, gli agricoltori e gli allevatori dicono invece che le arature e le concimazioni aumentano le produzioni vegetali e quindi anche la captazione dell'azoto, e quindi anche la captazione dei sali di azoto che provengono dall'ammoniaca e dal protossido, quando tornano sul terreno, dall'atmosfera. Quindi un equilibrio che cambia con la temperatura non con la zootecnica.
    Si può fare un discorso più sottile sul fatto che il regno animale stia prendendo il sopravvento su quello vegetale ma ci si perderebbe in elucubrazioni, quello animale non può esserci senza il vegetale.
    Ma bisogna distinguere le concimazioni minerali dalle organiche, le concimazioni in eccesso (anche organiche) da quelle secondo il fabbisogno colturale. Sprechiamo energia per produrre concimi minerali di sintesi, e poi sprechiamo energia per depurare i liquami urbani ( e saremo costretti a depurare anche i liquami zootecnici) e per smaltire i rifiuti, invece tutto l'N del cibo dovrebbe tornare alla terra come fertilizzante.
    I concimi minerali, si possono paragonare ai combustibili fossili, perché con questo tipo di concimazione s’immettono nel ciclo dell'azoto delle molecole minerali altrimenti inerti. Questo potrebbe essere una perturbazione aggiuntiva di N e quindi in piccola percentuale, mettiamo il 2%, anche di ossidi di N, che sono valutati molto importanti sull'effetto serra.(1)


    Diverso è invece il discorso, della mitigazione, e cioè se abbassiamo le emissioni zootecniche, secondo l'IPCC è un azione necessaria ad esempio consigliano di non arare, o di iniettare i liquami, ecc ma questo comporta costi (iniettare) o mancati redditi (non arare) . Io personalmente non lo accetterò mai finché non mi persuado che pochi ppb diano effettivamente un 'azione riscaldante sul pianeta. Azione non empirica , teorizzata ma mai dimostrata.(1)
    I. Hansen dichiara che i 50 ppb di aumento di N2O dal 1750 al 2005, danno 0,16 w/mq di forcing contro gli 0,12 w/mq del SOLE!!! Quindi per l'IPCC l'aumento di N2O è più importante delle variazioni di radiazione solare, sia di quelle orbitali, sia di quelle magnetiche.
    Un altra osservazione si può fare sul fatto che J. Hansen considera i 50 ppb di aumento del N2O esclusivamente antropogenico, questo è impossibile, perché non calcola che l’aumento di 1,2°C della temperatura globale negli ultimi 250 anni, non abbia aumentato l'azione dei batteri nitro denitro, la cui attività invece è dimostrata.(1).

    Per evitare le emissioni di ossidi di azoto, alcune commissioni AIA, hanno imposto agli allevamenti l'acquisto di una botte con gli iniettori ( costo medio 35000 euro)
    Da qui nasce la mia prima polemica con la commissione AIA di Pavia, ho dimostrato loro che il software Erica della Regione Lombardia sbagliava il calcolo delle emissioni, infatti nella stessa azienda le emissioni non cambiavano con la botte ad iniettori, e quindi o ce la compravano loro o se lo potevano scordare. E l'ho spuntata!
    Nel mio comune invece c'è un altro allevatore, gli hanno bocciato l'AIA due volte e poi ha dovuto comprare la botte con gli iniettori.

    UN’ASSURDITA'.

    MAI gli allevatori sono stati a un tavolo di trattativa, ma hanno sempre e solo subito le decisioni dei politici, che spesso non hanno la minima idea delle conseguenze delle loro leggi.


    1)http://www.people.fas.harvard.edu/~wang3/f...004GB002429.pdf


    (grazie a Hydraulicus di MTG per il link)

    Edited by claudiocosta - 13/7/2008, 01:29
     
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    CITAZIONE (claudiocosta @ 22/6/2008, 15:06)
    Ne approfitto per fare dei chiarimenti sull'argomento. I gas imputati sono essenzialmente 4 : CO2, CH4, NH4/NH3, N2O/NO.
    Vanno analizzati selettivamente.
    -La CO2 è emessa dalla respirazione degli animali, e dalle fermentazioni aerobiche dei liquami (ricordo, che in Italia i depuratori urbani sono aerobici, quindi producono migliaia di tonn di CO2, in Brasile alcuni depuratori urbani sono anaerobici e producono biogas) e dalle tecniche per abbattere l'azoto, ad es. l'ossigenazione.

    Un impianto simile l'ho visto in Francia, tutti i liquami vengono inviati in una serie di bacini sotteranei a vari strati, il terreno sovrastante funziona da filtro e da percolatore naturale, il gas che si forma viene convogliato all'esterno attraverso una serie di tubazioni opportunamente posizionate e stoccato in serbatoi dai quali viene prelevato per produrre energia.
    Esiste anche un sito dell'impianto ma prima lo devo trovare.

    Ciao
    MetS
     
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  3. claudiocosta
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    c'è anche un ottimo esempio postato da Francesco nella teca biogas: il biogas nel mondo.
     
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  4. claudiocosta
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    Lo scienziato russo N.Yasamanov ha dimostrato che l’andamento della concentrazione di metano in atmosfera, dipende:

    - dalla fermentazione della sostanza organica ad es. della torba, di cui è ricchissima la Siberia, che aumenta con la temperatura.

    - dall’attività vulcanica.


    - da fenomeni geologici, come la deriva dei continenti.

    - La produzione antropogenica e zoogenica è trascurabile rispetto a quella naturale.

    La concentrazione di metano in atmosfera sta diminuendo proprio a causa di una stabilizzazione delle attività geotermiche. (36)

    YASAMANOV, N.A. 2003. Modern global warming: causes and ecological consequences. Bull. Dubna. Internat. Univer. Nat. Soc. Man. 1(8): 12-21. ..

     
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  5. claudiocosta
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    Segnalo anche quest'articolo su una fonte di metano tutt'altro che antropogenica o zoogenica : la geotermica.

    http://www.galileonet.it/primo-piano/9968/...rgente-nascosta]



    http://www.galileonet.it/primo-piano/9968/...rgente-nascosta

    Edited by claudiocosta - 9/7/2008, 19:01
     
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4 replies since 22/6/2008, 14:06   419 views
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