Critica a: "Una mucca salverà il mondo"

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  1. claudiocosta
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    Ricordo che l'acqua in zootecnia e in agricoltura non è sprecata come per il prelievo urbano, perchè

    -nel primo caso l'acqua non è potabile e torna sempre alla terra e alla falda, dall'irrigazione, dai liquami o dalle precipitazioni dopo l'evaporazione,

    -nel secondo l'acqua è potabile e convoglia velocemente al mare impoverendo la falda.(Anche in questo caso gli ambientalisti sbagliano a fare i confronti)

    - il resto dell'acqua finisce nei cibi sia vegetali sia animali, non si può considerare uno spreco perchè fa parte della nutrizione.

    Volevo aggiungere che anche la produzione di ortaggi e di frutta all'ettaro è molto più bassa rispetto al mays o al silomays.
    Quindi le differenze di costi energetici e di superficie coltiva procapite tra la dieta vegetariana e quella con carne (nel caso sia una dieta bilanciata) è nulla. Diverso è il caso della dieta vegan, ma anche in questo caso la resa del tofu è meno del 50% ci vogliono 100 kg di soya per fare meno di 50 kg di tofu ( in ss) e nel caso del seitan addirittura la resa è inferiore al 15% ci vogliono 100 kg di grano per fare 15 kg di seitan ( sempre in ss) . E' innegabile che le differenze nel caso di dieta vegan ci siano ma non sono così marcate come qualcuno vuol far credere.

    voglio ricordare che la zootecnia industriale è l'unico sistema per rendere accessibili a molti le proteine animali ( anche ai vegetariani) altrimenti a pannaggio dei soli ricchi ( odegli allevatori) come prima del 1960.

    il problema delle derrate va risolto con la meccanizzazione dell'agricoltura che in 2 /3 del mondo è ancora primordiale, questo moltiplicherebbe la produzione. Resta il problema della crescita demografica.

    Vietare la carne non risolve nulla : nessuna mitigazione sul riscaldamento globale, e nessun aumento di derrate a disposizione.
    Vietare totalmente la zootecnia anche anche la produzione di latte e uova, forse aumenta la disponibilità di derrate alimentari...ma non di molto:chi sa dirmi di quanto?

    Da un ettaro di silomays si producono 500 ql di ss, da un ettaro a soya o a pisello a fagiolo o quant'altro si arriva al max a 40 qli.

    Posto che una bella insalata di silomays non è proponibile alle persone normali, dove sarebbe il vantaggio della dieta vegan in termini di minor fabbisogno di superficie coltiva / procapite?

    Ripeto è un errore considerare solo la carne nella produzione zootecnica dell'animale si mangia tutto, tranne il cuoio, e sono tutte proteine animali! quindi la resa in mangime è del 28% -30% nei suini cioè per fare un suino da 100 kg servono 320-350 kg di mangime (non 3500 chiaro)

    http://italy.hypor.com/dbdocs//43d105410e288.pdf

    rese ettaro fagiolo che ha solo il 24% di proteina su ss(http://www.torinoscienza.it/dossier/apri?obj_id=2241)

    ) 4 tonnellate ad ettaro per granella secca;
    b) 10 tonnellate ad ettaro per fagiolo fresco (in baccello ed in regime irriguo);
    c) 7 tonnellate ad ettaro per fagiolo fresco (in baccello e senza irrigazione).

    http://www.fagiolodilamon.it/index.p...d=51&Itemid=66

    rese all'ettaro di mays granella secca 15 t/Ha con 20% di umidità (http://www.ugis.it/a071207-biocarburanti2.html)

    rese all'ettaro di silomays Umido 70 t/ha (http://notiziario.regione.piemonte.i...alldgr5527.doc)

    l'umidità va dal 20% al 40% quindi riduciamo del 20% e sono 33,66t/ha al 20% di umidità come la granella secca

    33,6 t/ha di silomays contro 15 T/ha di mays granella secca e 4 t /ha di fagiolo secco

    Vorrei commentare questo pezzo di G. Barile

    "per meglio capire ciò che tutto questo significa immaginatevi seduti al tavolo di un ristorante davanti ad una bistecca di circa 250 grammi. Virtualmente, sedute accanto a voi, ci sono altre 50 persone. Davanti a loro però c'è una tazza vuota. Voi non le vedete per il semplice fatto che queste 50 persone abitano in Africa, in Asia o in America Latina. Non le vedete, ma esistono e hanno fame.
    Quello che dovrebbe far riflettere è che se invece della vostra bistecca si fossero prodotte graminacee le 50 tazze sarebbero piene di cereali cotti. Cereali che si è però mangiati la vacca dalla quale è stata ricavata la vostra bistecca di 250 grammi."

    Gli allevatori non possono essere responsabili della fame di popoli che fanno 10 figli a testa come i conigli, senza avere risorse ne lavoro, non possono essere responsabili delle varie autorità religiose che si sono opposte da sempre al controllo demografico, perchè sono per la vita non per la soppressione (poi però sono contrarie anche alla fecondazione artificiale che è per la vita)

    ma soprattutto bisogna chiarire l'errore madornale che fa questo pseudogiornalista,(G. Barile) non si può sostituire un kilo di carne ( ragionando sempre in ss) con un kilo di graminacee!
    forse intendeva cereali cotti, perchè i cereali non arrivano nemmeno al 15% di proteine, non si raggiungerebbero i fabbisogni in proteine.
    la proteina della carne va sostituita con altra proteina o di origine animale ( molluschi latte uova e derivati) o con proteina vegetale (legumi vari).

    Un'altra precisazione da fare è che tutte le pubblicazioni scientifiche nutrizionali riguardanti l'eccesso di carne, o di uova nella dieta, si riferiscono inequivocabilmente alla dieta americana sbilanciata in eccesso proteico, e non a quella mediterranea considerata la più bilanciata, tanto che il nostro consumo di carne procapite è 3-4 volte meno, rispetto agli americani.

    Ritornando ai confronti delle diverse diete con carne contro dieta vegetariana, a riguardo dell'impatto ambientale.

    aggiungo che 100 kg di suino si fanno con 350 kg di mangime , ma solo il 70-80% di questo è composto da cereali, il resto sono sottoprodotti dell'industria alimentare che altrimenti sarebbero rifiuti ad es. siero, latticello, melasso di barbabietole, crusca, cruschello, farinaccio, i distillers (residui di distillazione), farine di vari scarti alimentari , i rotti , gli scaduti quindi pane biscotti pasta ravioli latte yougurt ecc, olii fritti e farine di carne (in UE vietate anche per i suini e i polli senza alcun motivo, ma utilizzate in tutto il resto del mondo).

    ripeto che oltre al suino intero nel confronto va calcolato anche il liquame che è una risorsa , perchè concimare è ormai la seconda voce nelle spese agricole, e il concime minerale va estratto raffinato e trasportato, con costi energetici elevati.

    Lo stesso discorso dei suini vale per i polli. Una curiosità l'India di Pachauri è il più grande produttore al mondo di burro e di polli da carne.

    per i ruminanti le affermazioni di Rifkin sono degne di Giulio Verne!

    Innanzitutto la competizione alimentare con l'uomo da parte degli ovicaprini è quasi nulla (a parte in alcune zone una piccola integrazione invernale) perchè sono tutti al pascolo e si nutrono di sterpaglie di fosso. Forse Rifkin a pranzo si mangia un tegame di erba di fosso, le persone normali NO!.

    Ma anche i bovini allevati allo stato brado (più del 50% della carne consumata in Italia proviene da allevamenti estensivi per lo più all'estero) non sono in competizione con l'uomo che in nessun caso si potrebbe nutrire delle erbe e sterpaglie della pampa argentina, del sertao brasiliano, del bush australiano o americano.
    E anche i pascoli ricchi di erba ( vale sia per gli ovini come per i bovini) come quelli in montagna, in Francia o in Nuova Zelanda, o nella pianura ungherese, non competono con la dieta umana, perchè non sempre dove c'è l'erba si può coltivare qualcosa d'altro, altrimenti già ci coltiverebbero.

    Invece la dieta dei bovini in stalla è costituita per il 70 80% di foraggi in particolare silomays e abbiamo visto che differenze enormi di produzione all'ettaro ci siano nei confronti dei fagioli.

    in tutti gli animali la quota di soya non supera il 20% della razione, ed essendo il titolo proteico della soya 44% glii animali producono proteina animale ad alto valore biologico ad altissima digeribilità con meno del 10% di proteina vegetale da soya nella dieta.
    Ho letto in un articolo che servono 6 kili di proteine vegetali per fare 1 kilo di proteina animale: VACCATA!
    Un kilo di suino si fa con 3,5 kili di mangime con un tenore di proteine max del 15% quindi un kilo di suino si fa con mezzo kilo di proteine vegetali.

    Per fare un esempio della differenza tra resa in mangime quella giusta e della resa in carne, quella sbagliata che usa Rifkin, nel suino dove non si butta nulla, la carne è solo il carrè e le costine : meno del 20% dell'animale, e il resto non lo mangiamo?

    Edited by claudiocosta - 25/8/2008, 14:12
     
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19 replies since 16/7/2008, 21:18   3349 views
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