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claudiocosta.
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Investimenti per produzioni agroenergetiche e per il contenimento del carico d'azoto: sono aperte le domande
http://www.agricoltura.regione.lombardia.i...ction=Documento
3. BENEFICIARI
Possono presentare domanda:
3.1 le imprese agricole che aderiscono a progetti di filiera o contratti quadro o che effettuano direttamente attività di lavorazione, trasformazione e commercializzazione di prodotti e sottoprodotti agricoli;
3.2 le cooperative agricole ed i loro consorzi;
3.3 le associazioni di produttori costituite in forma di società di capitali, anche consortili, e cooperative riconosciute dallo stato o dalla regione ai sensi della normativa nazionale o regionale;
3.4 le imprese di lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli e loro consorzi;
3.5 le società di capitali operanti nel settore delle agroenergie controllate per almeno il 51% da uno o più soggetti come indicati ai punti 3.2, 3.3 e 3.4.
I progetti di filiera o consortili possono essere costituiti da una o più iniziative tra loro collegate che sviluppano le attività con la partecipazione diretta degli imprenditori agricoli. Il progetto è considerato di filiera o consortile solo se supportato da un accordo sottoscritto tra i soggetti indicati al punto 3.1, 3.2, 3.3 e le imprese di lavorazione, trasformazione e commercializzazione di prodotti e sottoprodotti agricoli ai fini energetici e/o le società di cui al precedente punto 3.5. In presenza di finanziamento regionale tale accordo preliminare deve trasformarsi in contratto definitivo tra le parti. Nel caso di società costituite e gestite direttamente dai produttori agricoli l’accordo può essere approvato con le modalità stabilite nello statuto della società.
Edited by claudiocosta - 10/9/2008, 21:28. -
claudiocosta.
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Ho appena parlato con il dott Baccasile responsabile della ragione Lombardia dei finanziamenti per agroenergie:
può fare domande anche il singolo allevatore (punto 3.4) poi come sempre il punteggio sarà più alto per le società, per chi fa filiera e per i giovani allevatori ( io sono fuori per 1 anno e mezzo )
se il finanziamento resta sotto il 40% dei costi dell'impianto per agroenergie e abbattimento azoto si ha diritto ad usufruire degli incentivi per la produzione di energia rinnovabile
confermo però che sopra 1 Mw di potenza prodotta non si può accedere al conto energia ma bisogna vendere i certificati verdi.
Edited by claudiocosta - 10/9/2008, 21:31. -
claudiocosta.
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I finanziamenti per gli impianti agroenergetici sono correlati all'abbattimento dell'azoto ( anche minimo ma ci vuole un sistema ad abbattimento) perchè l'obiettivo finale è quello di raggiungere i requisiti per il PUA ( piano di spandimento agronomico dei reflui)
Sono elargiti anche nel caso di impianti a pirolisi o a ristrutturazione molecolare.
Attenzione nei sistemi ad abbattimento perchè sia l'aereazione discontinua, sia la nitro denitro fatta sul digestato liquido portano a grandi emissioni di ammoniaca con problemi di
- sicurezza del personale perchè l'ammoniaca è tossica
- odori: l'ammoniaca ha un odore sgradevole e pungente
- chi è in regime di AIA ( autorizzazione integrata ambientale) rischia di violare il protocollo europeo delle emissioni ippc
quindi consiglio di applicare questi metodi solo sul chiarificato non digestato ( dopo separazione e dopo sedimentazione) oppure nel caso si debba abbattere anche il digestato con il sistema nitro-denitro aggiungere melasso ( in questo caso i costi lieviterebbero)
Secondo me si può abbinare l'impianto a pannelli fotovoltaici con l'abbattimento dell'azoto per aereazione discontinua o sistema nitrodenitro, chiaramente dopo una separazione a nastropressa, i vantaggi sarebbero:
- abbattimento dell'azoto senza rischiare di emettere ammoniaca
- i pannelli solari rinfrescano i locali sottostanti, e questo potrebbe essere un grosso vantaggio per sale parto, gestazioni e ingrassi a strutture leggere.
- l'abbattimento sul chiarificato non digestato dovrebbe essere più efficace
- il vantaggio di modulare l'abbattimento su tutto il chiarificato secondo le esigenze dell'azienda, ad es a chi manca il 50% dei terreni dovrà abbattere il 50% dell'azoto, a chi manca il 30% solo il 30%. Questo si può fare anche con gli impianti a biogas ma è più difficile, perchè si dovrebbero avere due vasche una con il chiarificato digestato e una con quello non digestato , su cui fare l'ossigenazione.
- non ho idea dei costi, ma sicuramente l'abbattimento in questo caso con aereatori richiede un investimento minimo.
Lo svantaggio è che non si sfrutta l'energia termica dei cogeneratori degli impianti a biogas nell'abbattimento dell'azoto.
Da sottolineare che il rimborso nel caso di impianti fotovoltaici correlati all'abbattimento dell'azoto, è al 40% solo se si rinuncia al conto energia ma si procede alla vendita di certificati verdi, in caso contrario il rimborso è solo del 20%
Edited by claudiocosta - 11/9/2008, 10:32.