Rimuovere dall’aria l’anidride carbonica

Progetti futuri

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  1. francesco1966
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    Rimuovere dall’aria l’anidride carbonica è anche una sfida tra scienziati
    di Aldo Ferretti

    LIVORNO. Rimuovere dall’aria l’anidride carbonica per far fronte al riscaldamento terrestre. A dire il vero, attualmente un apparato gigantesco, anzi ciclopico, che cattura Co2 a go go, ora per ora, giorno per giorno esiste da quando esiste la Terra: l’acqua degli oceani e dei laghi. Ebbene queste masse di H2O funzionano esattamente come “carta assorbente” della Co2, solo che più noi ne produciamo e più loro la assorbono, col risultato che l’acidità dell’acqua sale vertiginosamente e la flora e fauna oceaniche vengono stravolte nel loro ecosistema di vita quotidiana. Quindi occorre trovare dei nuovi sistemi più sostenibili.

    E’ questa la sfida che nel 2008 ha visto e continua a vedere impegnati moltissimi ricercatori in tutti gli angoli del pianeta. E non si tratta “solo” del ben noto meccanismo CCS (cattura e stoccaggio del carbonio), anch´esso in corso di sperimentazione in varie parti del mondo, di cui abbiamo parlato anche noi di greenreport qualche giorno fa. Infatti se la CCS preleva l’anidride carbonica ai camini di centrali elettriche o industrie, dove si trova in alte concentrazioni, la nuova sfida sarà riuscire a prelevarla direttamente dall’aria. E questo perché una larga fetta di Co2 è prodotta proprio da sorgenti mobili: auto, aeroplani, navi, dove la tecnica CCS è inapplicabile. L’idea di catturare l’anidride carbonica non è, però, una novità. Nonostante sia comunque difficile estrarre Co2 dall’aria, poiché è una delle molecole più stabili, già negli anni ‘40 alcuni sottomarini militari, per farlo, usavano taniche di potassio.

    Il problema fondamentale riguarda la procedura di separazione dell’anidride carbonica dai composti chimici, o dalle resine, a cui si combina una volta catturata. Procedura che richiede enormi quantità di energia. Klaus Lackner, fisico della Columbia University, ha ideato però un dispositivo, chiamato Scrubber. Il prototipo, grande come un container, è composto da un pannello radiatore ventilato che raccoglie una tonnellata di Co2 al giorno e la intrappola in una particolare resina a scambio ionico. I ricercatori sono riusciti a risolvere parzialmente il problema agendo sulle variazioni di umidità. Attraverso l’uso di correnti di aria umidificata si riesce a far esalare l’anidride carbonica dalla resina, ottenendo un notevole risparmio energetico. Aumenta, in questo modo, la fattibilità industriale del progetto e si ipotizza la possibilità di realizzarli in serie ottenendo un bilancio carbonico positivo. Il costo ipotetico di uno Scrubber si aggira intorno ai 25 dollari per tonnellata di Co2 al giorno e potrebbe generare certificati verdi per 10 mila dollari l’anno. In 15 anni il costo iniziale del dispositivo potrebbe essere compensato.

    Questo progetto è uno dei candidati favoriti a vincere i 25 milioni di dollari messi in palio dal magnate della Virgin, Richard Branson, per chi realizza la migliore tecnologia capace di eliminare l’anidride carbonica dall’aria. Partecipano alla gara anche altri progetti come il Green Freedom, un sistema elettrochimico installato sulle torri delle centrali nucleari in grado di catturare Co2 e, combinandola con l’idrogeno ricavato dallo splitting elettrolitico dell’acqua, arriva a produrre gas di sintesi e carburanti sintetici. Un altro progetto in gara è il Cr5, un motore ad anelli controrotanti ad energia solare in grado di produrre potenti scariche piezoelettriche per trasformare l’anidride carbonica in monossido di carbonio, base per i carburanti sintetici. Ma le idee non finiscono qui.

    Proprio oggi il sito web de Il Corriere della sera rilancia il progetto della “Torre Co2”, elaborato in Canada da un gruppo di scienziati dell’Università di Calgary. Alla base del funzionamento della macchina, c´è un processo chimico-termodinamico sicuro: l’aria aspirata viene posta a contatto con una pioggia di particelle di idrossido di sodio (NaOH) che provocano la separazione della Co2 presente, la quale può essere raccolta e stoccata nella forma più opportuna per il suo smaltimento. Il prototipo richiede 100 kilowattora per tonnellata di Co2 estratta. «Questo vuol dire che, usando una centrale elettrica a carbone per alimentare la nostra macchina, per ogni unità di elettricità prodotta per farla funzionare, catturiamo Co2 dieci volte di più di quella emessa dalla centrale per il nostro fabbisogno», esclama con soddisfazione il professor David Keith, coordinatore del progetto. Ma se non ci sono dubbi sulle performance ambientali di questo modello, quello che non è chiara è la sua fattibilità economica (quindi pratica).

    Il costo dell’operazione si stima essere mediamente di 96 dollari per ogni tonnellata di Co2 trattata, ancora troppo alto se si considera che oggi i certificati verdi oscillano intorno ai 30-35 euro a tonnellata di Co2 neutralizzata. Per rendere appetibile quindi questa tecnologia o si raddoppia il valore dei certificati o si dimezzano i costi di realizzazione della Torre Co2. Avanti il prossimo…


    http://www.greenreport.it/contenuti/leggi.php?id_cont=15768
     
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  2. claudiocosta
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    il prossimo? quest'altra vaccata

    http://www.ecoblog.it/post/6832/crisi-del-...ventera-benzina
     
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    Ma... :o:
    Non è che per separare il carbonio dall'ossigeno occorre energia? Non è che la CO2 rappresenta lo stadio finale della reazione di combustione del carbonio e quindi per ritornare indietro ci vuole tutta l'energia che è stata prodotta fino a lì con la combustione?
    E quindi, viene naturale la domanda, che diamine bruciamo a che fare carbonio per poi utilizzare energia per reimpacchettarlo? Non vale la pena usare quell'energia per lo scopo per il quale usiamo quella derivante da combustione?
    E poi, per togliere anidride carbonica dall'atmosfera non hanno già inventato le piante?
    Ancora qualche dubbio atroce. Siamo certi che mari e laghi assorbano CO2 dall'atmosfera? E se ne assorbono in misura maggiore quanto maggiore è la quantità di CO2 presente nell'aria, perchè continua ad essere presente la CO2 nell'aria visto che la tendenza dell'andamento della percentuale di presenza nell'atmosfera fino ad ora è sempre cresciuto?
    Chissà... :unsure:
     
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  4. francesco1966
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    ciao Lawrence, ho trovato un altro articolo sulla cattura della co2.
    tu che ne dici?

    L’hanno inventata e costruita all’Università di Calgary, in Canada
    La torre che aspira l'anidride carbonica
    Funziona perfettamente e potrebbe risolvere il problema dei tagli al gas serra che altera il clima

    La torre aspira-Co2 (da www.ucalgary.ca)

    L’hanno battezzata «CO2 Tower», la torre dell’anidride carbonica, perché è sormontata da un grande e alto cilindro d’acciaio che svetta in posizione verticale. E’ la prima macchina per aspirare anidride carbonica direttamente dall’aria costruita dall’uomo, il sogno dei governanti e degli industriali di mezzo mondo, alle prese con il difficile esercizio dei tagli alle emissioni di questo onnipresente gas serra responsabile dei cambiamenti climatici. Il professor David Keith e il team di scienziati e tecnologi che l’hanno progettata e realizzata all’università di Calgary, Alberta, in Canada, ne illustrano senza trionfalismi le caratteristiche e le prospettive di sviluppo: «E’ un prototipo sperimentale già funzionante, un impianto relativamente semplice che si basa su tecnologie mature. Ha il pregio di poter svolgere la sua funzione in qualunque posto del pianeta, separatamente da un impianto di produzione energetica. Ne stiamo mettendo alla prova l’efficienza per verificare la nostra ipotesi che possa essere conveniente realizzarlo e distribuirlo in una molteplicità di esemplari». Nessuna promessa spericolata, insomma, ma la presentazione di una soluzione pratica e già operativa, da sottoporre al giudizio della comunità scientifica internazionale per le necessarie verifiche.

    COME FUNZIONA - Alla base del funzionamento della macchina, c'è un processo chimico-termodinamico sicuro: l’aria aspirata viene posta a contatto con una pioggia di particelle di idrossido di sodio (NaOH) che provocano la separazione della CO2 presente, la quale può essere raccolta e stoccata nella forma più opportuna per il suo smaltimento (I dettagli tecnici del processo possono essere studiati nella pubblicazione scientifica disponibile online. Keith e collaboratori ci tengono a che non si faccia confusione fra la loro tecnologia e quella detta CCS (cattura e stoccaggio del carbonio), anch'essa in corso di sperimentazione in varie parti del mondo: «La CCS preleva l’anidride carbonica ai camini di centrali elettriche o industrie, dove si trova in alte concentrazioni, la nostra macchina, invece, direttamente dall’aria». E’ spontaneo chiedersi, a questo punto, quale vantaggio c’è ad aspirare CO2 dall’aria, dove è presente con una concentrazione di appena lo 0,04%, invece che dai fumi di un impianto energetico, dove la sua concentrazione balza al 10%. «Il fatto è che una larga fetta di CO2 è prodotta da sorgenti mobili: auto, aeroplani, navi, dove la tecnica CCS è inapplicabile -spiega Keith-. Di qui la necessità di pensare anche a una rimozione direttamente dall’aria».

    UNA «TORRE» SU OGNI TETTO? - I primi conteggi, riferiscono Keith e collaboratori, sembrano incoraggianti: il loro prototipo richiede 100 kilowattora per tonnellata di CO2 estratta. «Questo vuol dire che, usando una centrale elettrica a carbone per alimentare la nostra macchina, per ogni unità di elettricità prodotta per farla funzionare, catturiamo CO2 dieci volte di più di quella emessa dalla centrale per il nostro fabbisogno». Insomma, l’efficienza del processo sarebbe fuori discussione. Ora c’è da valutare la convenienza economica di una produzione su larga scala di queste macchine. Galoppando con la fantasia, potremmo immaginare un futuro in cui ognuno di noi, sul tetto, accanto all’antenna della televisione, ha una torretta aspira-CO2 per smaltire i gas serra emessi dalle nostre attività quotidiane!

    http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologi...44f02aabc.shtml
     
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    Dunque, io credo di aver capito che non si tratta di "far sparire" la CO2 definitivamente riottenendo C + O2. Ma di separare la CO2 in ragione di 300-5000 PPM di presenza nell'atmosfera dagli altri 5gas.
    In altre parole, in atmosfera troviamo circa l'80% di Azoto ed il 20% di ossigeno. Da queste due percentuali dobbiamo toglie dello spazio per i gas inerti, Xenon, Kripton, Argon e altre minuzie, uno 0.033-0.5% di CO2. Quello che vuole fare il Canadese è di separare da tutto il miscuglio la CO2 e comprimerla da qualche parte per stoccarla o farci chissà cosa.
    Questo processo non richiede ovviamente, la stessa energia che richiederebbe dopo la separazione della CO2 dal miscuglio, la separazione dell'O2 dal carbonio. Recuperare il carbonio (magari sotto forma di diamante) e gettare nell'atmosfera l'ossigeno. Ma, la fregatura è che quando si parla di gettare in atmosfera la CO2 si parla di centinaia o migliaia di tonnellate l'anno. Alla fine, se aggiungessimo le torri per il recupero della CO2 ci troveremo a gettare in atmosfera ancora più CO2. A meno di non utilizzare energia nucleare, o solare per il processo.
    A questo punto viene da chiedersi ma perchè non immagaziniamo quell'energia e la usiamo in sostituzione di quella derivante da combustione e riduciamo la "produzione" di CO2 alla fonte con evidente maggiore efficienza.

    Potrà sembrare più ecologico togliere la CO2 dall'atmosfera, ma credo che sia più pratico ed efficiente evitare di produrla. Anche perchè dove mettiamo migliaia di tonnellate di CO2 che immettiamo prima in atmosfera e poi la ritogliamo? Che ne facciamo? La mettiamo nelle lattine di Coca Cola? :lol:

    Vabbè, dimenticavo. Per fare tutte quelle torri, ammesso che 100KW servano per una tonnellata di CO2 quanta CO2 dovremmo produrre in più per produrre l'acciaio negli altiforni, e tutta la lavorazione necessaria a costruire le torri?
    Mi sembra che piantare un bel bosco sia estrememante più ecologico, più semplice, più bello, più naturale, meno costoso, oltre a fornire una riserva di legname, di energia, di funghi e frutti di bosco, nonchè un bel posto dove andare a fare una passeggiata. Inoltre, gli alberi separano carboni e ossigeno, liberano l'ossigeno nell'aria e trattengono il carbonio, per fare questo non occorre bruciare energia nè produrre altra CO2, gli alberi crescono da soli.
     
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4 replies since 1/10/2008, 16:33   3934 views
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