Ambiente: la zootecnia non inquina

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. francesco1966
        Like  
     
    .

    User deleted


    ARTICOLO:

    Ambiente: 'La zootecnia non inquina!'
    I veterinari italiani sostengono il settore come fonte di energia biocompatibile

    Summit lombardo ieri a Cremona presso la Camera di Commercio per parlare di ambiente e zootecnia. Dall'incontro, promosso dalla Regione Lombardia e a cui ha partecipato l'Anmvi (Associazione nazionale medici veterinari italiani) con un proprio rappresentante, è scaturito il messaggio che la zootecnia deve scrollarsi di dosso l'indice puntato dell'immissione di CO2 nell'ambiente. La strada da seguire è quella di sfruttare piuttosto il merito del produttore in quanto sorgente di energia biocompatibile.
    Anmvi ha offerto il suo contributo: i medici veterinari sono a disposizione per qualsiasi progetto che richieda un contributo professionale a queste soluzioni. Uno dei consulenti principali dell'agricoltore è questo professionista ed il progetto del veterinario aziendale va in questa direzione con un duplice apporto: salvaguardare l'ambiente e tutelare il bestiame da nuovi agenti infettivi. Nel primo caso, fornendo preziosi contributi di conoscenza utili a inserire l'allevamento in un circuito più rispettoso, adeguando ad esempio, le diete animali per modificare l'impatto ambientale; nel secondo, proteggendo e tutelando il patrimonio zootecnico da vecchie e nuove patologie come quelle comparse negli ultimi anni, causate da una rivoluzione climatica nei cicli di virus e batteri.
    I cambiamenti climatici sono una realtà incontestabile e la causa sono le frenetiche attività dell'uomo, nelle sue molteplici forme. Tra queste c'è anche la zootecnica intensiva, ma a differenza di altre questa può essere considerata un bene produttivo da sfruttare, anche a fini energetici, se l'allevatore (e le istituzioni, che devono mettere mano anche al loro portafoglio) utilizza al meglio la risorsa liquame.
    L'8% di tutte le emissioni di CO2 è l'incidenza della percentuale media della zootecnia e tra le 4-5 fonti più importanti c'è appunto l'allevamento del bestiame. Il mondo punta sulla loro riduzione e sul contenimento nell'utilizzo di quelle fossili, primo fra tutte il petrolio. La produzione di biocombustibili è il sistema più virtuoso ed ideale per la zootecnia. Trasformando il liquame in una sorgente di gas combustibile ed in preziosi fertilizzanti per i suoli, l'indice di virtuosità vira decisamente verso il segno positivo.
    La Regione Lombardia ha finanziato ben più di 30 impianti di biogas ma altrettanti sono in progettazione. Peraltro la tecnologia finanziata consente un utilizzo massiccio del 'motore': mediamente l'impianto di produzione energetica sta fermo per manutenzione non più di tre giorni/anno, un indice eccellente di sfruttamento del sistema.
    Anche i medici veterinari sono chiamati a fare la loro parte: proteggendo la sorgente di materia prima (animali) dal fermo aziendale, causa primaria di perdita energetica, qualora mancasse il materiale da bio-sfruttare.

    Fonte: Anmvi - Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani


    Chissà se c'era ache claudiocosta?...

    Edited by francesco1966 - 9/11/2008, 13:23
     
    .
  2. metodico
        Like  
     
    .

    User deleted


    Quando l'uomo capisce e trasforma un aspetto negativo in positivo allora si può dire c'è ..progresso !!
     
    .
  3. claudiocosta
        Like  
     
    .

    User deleted


    A saperlo ci andavo!
    Li avrei contestati perchè la zootecnia non emette proprio nulla, non determina perturbazioni aggiuntive, ma è in equilibrio.
     
    .
  4. metodico
        Like  
     
    .

    User deleted


    MODERAZIONE (AE-Admin) CRITICARE LE OPINIONI DEI MODERATORI NON E' PERMESSO, ATTIENITI AL REGOLAMENTO: Art 11 e 13.

    L'appello di Pachauri, presidente dell'Ipcc, premio Nobel per la pace 2007 con Gore
    "Rinunciare alla fettina almeno una volta alla settimana avrebbe un impatto notevole"
    Onu: "Mangiare meno carne
    per salvare l'ambiente"


    Rajendra Pachauri
    LONDRA - Rinunciare a fettina o bistecca una volta alla settimana per salvare l'ambiente. Perché facendo sparire da tavola la carne almeno un giorno ogni sette si combatte il surriscaldamento globale. L'appello è rilanciato dall'Onu per bocca di Rajendra Pachauri, economista indiano, vegetariano, e una delle voci più autorevoli in materia di clima: presidente dell'Ipcc, il panel intergovernativo sui mutamenti climati delle Nazioni Unite, lo scorso anno ha ricevuto insieme ad Al Gore il premio Nobel per la pace.

    L'impatto di quella che appare come una modesta rinuncia sarebbe notevole, più di quello che i non addetti ai lavori possono pensare: l'allevamento di bestiame, infatti, è responsabile del 18% delle emissioni complessive di gas serra, molto più del settore trasporti cui è attribuito il 13%. E, se per molte persone rinunciare all'auto può diventare molto problematico, scegliere insalata, frutta e verdura almeno una volta ogni sette giorni è decisamente più fattibile.

    E anche più conveniente per l'ambiente. I numeri parlano chiaro: la produzione di un chilogrammo di carne causa emissioni equivalenti a 36,4 kg di anidride carbonica. L'allevamento e il trasporto di animali inoltre richiede, per ogni chilo di carne, la stessa energia necessaria per mantenere accesa una lampadina da 100 watt per quasi tre settimane. E il bestiame è una fonte diretta di metano, 23 volte piu dannoso dell'anidride carbonica, prodotto naturalmente dai processi digestivi degli animali da allevamento.

    Pachauri, che aveva già lanciato l'allarme all'inizio dell'anno a Parigi, ne parlerà domani a Londra nel corsodella annual lecture della 'Compassion in World Farming', un'associazione animalista britannica che ha chiesto al governo di impegnarsi per ridurre il consumo di carne del 60 per cento entro il 2020. Se l'industria della carne denuncia di essere ingiustamente nel mirino, la causa promossa dall'Onu ha già testimonial famosi, come sir Paul McCartney e il Italia l'ex ministro della Sanità Umberto Veronesi. E acquista una urgenza particolare, alla luce delle stime della Fao: secondo l'agenzia Onu per il cibo e l'agricoltura, il consumo di carne è destinato a raddoppiare nel 2050.
    Fonte: www.repubblica.it 7 settembre 2008

    Non certo per diventare ..vegetariani !!
    ma come dice l'articolo postato da francesco per usare le tecnologie al servizio dell'ambiente !!

    Edited by MetS - 11/11/2008, 07:37
     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    Icon

    Group
    Administrator Founder
    Posts
    5,980
    Location
    Worldwide

    Status
    Anonymous
    Metodico tu esprimi un punto di vista che non e' tuo.
    Cio' che hai inserito e' una delle fonti che contesta e genera malinformazione.
    Lo sappiamo gia' da che parte si schiera Repubblica ma questo non significa che il loro punto di vista sia la verita'.

    MetS
     
    .
  6. metodico
        Like  
     
    .

    User deleted


    volevo solo dire che grazie alle tecnologie quello che prima poteva procurare inquinamento oggi diventa...energia !! con il biogas !!
     
    .
  7. francesco1966
        Like  
     
    .

    User deleted


    Premettendo che io non sono d'accordo con il signor Rajendra Pachauri, visto che oltretutto allevo polli! diciamo che l'intervento di metodico è stato in parte frainteso, quindi torniamo alle discussioni energetiche che sono molto più importanti.
    Sostenere che mangiando meno carne salviamo la terra dall'inquinamento è ovviamente una "stupidata" anche perchè se lo chiedessimo ai profughi del congo non darebbero la stessa risposta di Rajendra Pachauri che presumo non abbia problemi a trovare da mangiare.
    Poi se qualcuno vuole diventare vegan lo può tranquillamente fare senza voler scomodare la fine del mondo o costringere gli altri a cambiare dieta.
    Certo che usare un po' di buonsenso non guasterebbe, come fà un animale che mangia vegetali, ad inquinare? perchè allora anche gli impianti a biomasse (tanto decantati da tutti) usano vegetali per produrre energia o no? quindi inquinano.
    Il discorso dei sette chili di proteine vegetali per fare un chilo di proteine animali penso si commenti da solo! infatti gli animali erbivori mangiano proteine vegetali che noi umani in gran parte non digeriamo quindi c'è le rende disponibili con un più alto valore biologico. Poi non dimentichiamo che non tutte le terre possono essere coltivate con vegetali commestibili per gli uomini mentre possiamo allevare gli animali usando foraggi producibili in dette zone...

    ciao
    francesco
     
    .
  8. metodico
        Like  
     
    .

    User deleted


    bravo francesco hai capito tutto !!

    Dire che la zootecnia non inquina è sbagliato perchè inquina assai:
    CITAZIONE
    rappresenta il 18% delle emissioni di gas serra a livello globale, il 4% in più del settore trasporti, a causa del gas metano prodotto dagli animali e delle emissioni nocive prodotte dalla decomposizione dei liquami e dal concime.

    Quindi esiste un problema di "impatto ambientale" è dire che ci sono delle soluzioni tecnlogie per trasfromare questo problema in una risorsa energetica come il biogas mi sembra una cosa che non dovrebbe suscitare polemiche in questo forum, visto che tratta di energie alternative.



    Edited by MetS - 15/11/2008, 19:19
     
    .
  9. francesco1966
        Like  
     
    .

    User deleted


    Emh...... Metodico, in realtà sei tu che non hai capito!
    E' la tua citazione e l'articolo che sono sbagliati, dire che l'agricoltura è responsabile del 18% delle emissioni di gas serra (più del settore trasporti!) è semplicemente una "stupidata" messa in giro da chi vuole scaricare le colpe ad altri settori...
    Se ritieni che gli agricoltori siano una delle principali fonti di inquinamento allora siamo su posizioni NETTAMENTE diverse!

    Il problema di IMPATTO Ambientale, sinceramente lo vedo come una arrampicata sugli specchi... che significa Agricoltura=Impatto Ambientale?, forse dovresti capire che in quelle parole si intende tutto un insieme di cose che vanno a dannegiare l'ambiente irreparabilmente, vedi le zone industriali, abitative, strade e ferrovie, ecc.
    Di certo non vedo un problema se i reflui dell'allevamento vengono sparsi sui campi per concimare o sbaglio? Tutti si affannono a voler comprare cibi sani, biologici, naturali, ecc. Ma poi noi agricoltori cosa dobbiamo fare! Usare i concimi chimici perchè qualche "demente" in Europa ha deciso che i nitrati nelle falde sono di origine agricola? o peggio dobbiamo abbattere gli animali (vacche comprese!) perchè qualche buontempone si è divertito a fare dei conteggi semplicemente assurdi! sulla quantità di metano immessa in atmosfera dai bovini?
    Se molti dei detrattori dell'agricoltura cominciassero a ripulirsi gli occhi e le orecchie dallo "sporco" che le ostruisce, forse si accorgerebbero che l'inquinamento lo ha prodotto il benessere che NOI tutti vogliamo (auto/città/riscaldamento/elettrodomestici/ecc..) e voler scaricare su un settore le proprie colpe mi sembra quantomeno perverso.
    Ricordati daniele, che se si vuole sostenere una tesi i dati a supporto si devono prendere in considerazione TUTTI, non solo quelli che fanno comodo! E' bene ricordarsi che un animale da allevamento, quindi un erbivoro, mangia vegetali, i quali sono cresciuti nel terreno da dove hanno preso i nutrimenti, che derivano in gran parte dalle concimazioni (in ambito agricolo ovviamente!), ed è bene ricordarselo!
    Per il discorso del metano, per lo stesso motivo ti ricordo che anche gli esseri umani nè emettono! è usando lo stesso metro di valutazione degli "esperti" siccome la popolazione è aumentato molto negli ultimi 50 anni dovremmo cominciare ad "abbatterne" un po' per ridurre l'impatto ambientale, e io ho una bella lista già pronta..
    Tutto questo per dire che mi fà semplicemente schifo l'ipocrisia di chi si "inventa" storielle sull'inquinamento prodotto dall'agricoltura, e poi và a cena è pretende di trovare cibi buoni e sani.... Una volta ho letto su un manifesto una frase che penso molti dovrebbero stamparsi in fronte: SE MANGI SEI COINVOLTO IN AGRICOLTURA! ma mi sembra che ai più questa legame MANGIARE=AGRICOLTURA sfugga, forse dovremo chiederlo alle popolazioni del terzo mondo cosa nè pensano, e sopratutto cosa risponderebbero al signor Pachauri, presidente dell'Ipcc, premio Nobel per la pace 2007 con Gore.....
    RICORDATELO daniele, fino a pochi anni fà le direttive della commissione europea sull'agricoltura erano tutte mirate a ridurre l'impiego dei concimi chimici, anzi ti davano contributi se usavi solo concimi organici. Poi chissà perchè, e dopo un calo consistente dell'impiego di detti concimi, si è materializzata la Direttiva Nitrati, dove se prima potevi concimare tranquillamente con notevoli quantità di deiezioni (cosa ben studiata e risaputa, anche dal sottoscritto visto che l'ho studiata e applicata!) tutto ad un tratto si sono dimezzate o peggio ...... però puoi sempre integrare con le concimazioni chimiche quello che non ti lasciano mettere con l'organico.... se non è pazzia questa dimmi tu cos'è..... io qualche sospetto c'è l'ho.

    ciao
    francesco



     
    .
  10.     Like  
     
    .
    Avatar

    Experienced

    Group
    Member
    Posts
    1,370
    Location
    Brescia

    Status
    Offline
    CITAZIONE (claudiocosta @ 10/11/2008, 13:38)
    A saperlo ci andavo!
    Li avrei contestati perchè la zootecnia non emette proprio nulla, non determina perturbazioni aggiuntive, ma è in equilibrio.

    la zootecnia non può essere in equilibrio, gli allevamenti intensivi producono grandi quantità di azoto e fosforo che andrebbero redistribuiti sul territorio, ma questo è impossibile perchè la terra è sempre meno.

     
    .
  11.     Like  
     
    .
    Avatar

    Experienced

    Group
    Member
    Posts
    1,370
    Location
    Brescia

    Status
    Offline
    CITAZIONE (francesco1966 @ 16/11/2008, 09:48)
    Se molti dei detrattori dell'agricoltura cominciassero a ripulirsi gli occhi e le orecchie dallo "sporco" che le ostruisce, forse si accorgerebbero che l'inquinamento lo ha prodotto il benessere che NOI tutti vogliamo (auto/città/riscaldamento/elettrodomestici/ecc..) e voler scaricare su un settore le proprie colpe mi sembra quantomeno perverso.

    su questo sono d'accordo, dare la colpa solamente all'agricoltura è sbagliato.

    CITAZIONE (francesco1966 @ 16/11/2008, 09:48)
    RICORDATELO daniele, fino a pochi anni fà le direttive della commissione europea sull'agricoltura erano tutte mirate a ridurre l'impiego dei concimi chimici, anzi ti davano contributi se usavi solo concimi organici. Poi chissà perchè, e dopo un calo consistente dell'impiego di detti concimi, si è materializzata la Direttiva Nitrati, dove se prima potevi concimare tranquillamente con notevoli quantità di deiezioni (cosa ben studiata e risaputa, anche dal sottoscritto visto che l'ho studiata e applicata!) tutto ad un tratto si sono dimezzate o peggio ...... però puoi sempre integrare con le concimazioni chimiche quello che non ti lasciano mettere con l'organico.... se non è pazzia questa dimmi tu cos'è..... io qualche sospetto c'è l'ho.

    tutto vero, ma vorrei sottolineare che l'integrazione con la concimazione chimica deve arrivare max all'asportazione.

    Secondo me concimare secondo il bilancio dell'azoto non è scorretto, solo che sono stati messi parametri troppo restrittivi e in questo modo la normativa, cosi come è messa diventa inapplicabile.
    mercoledi con la mia associazione andremo a Bologna in manifestazione...vedremo che succederà.

    io, che parlo con gli agricoltori tutti i giorni, posso dire che la situazione fino all'anno scorso cmq era questa:
    chi dava terreni in concessione non vedeva mai arrivare il refluo sul campo, e quindi utilizzava quintali e quintali di concime chimico.
    chi invece appunto aveva il refluo da smaltire, per evitare costi di trasporto ecc spandeva tutto nei sui 4 campi attorno.

    adesso invece con la normativa vigente chi mette a in concessione i terreni è obbligato a farsi portare il refluo sul campo, perchè deve presentare una dichiarazione...e la quota di concime organico che dichiara di ricevere influirà sulla quantità acquistabile di concime chimico.
    e questo secondo me è una cosa correttissima, ma che non piace molto agli agricoltori che disdicono le firme...
    non pensando che potrebbero risparmiare sull'acquisto del concime chimico facendosi portare effettivamente il refluo in campo...e ovviamente guadagnerebbero i soldi della firma.
     
    .
  12. francesco1966
        Like  
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (torteland @ 16/11/2008, 13:14)
    io, che parlo con gli agricoltori tutti i giorni, posso dire che la situazione fino all'anno scorso cmq era questa:
    chi dava terreni in concessione non vedeva mai arrivare il refluo sul campo, e quindi utilizzava quintali e quintali di concime chimico.
    chi invece appunto aveva il refluo da smaltire, per evitare costi di trasporto ecc spandeva tutto nei sui 4 campi attorno.

    adesso invece con la normativa vigente chi mette a in concessione i terreni è obbligato a farsi portare il refluo sul campo, perchè deve presentare una dichiarazione...e la quota di concime organico che dichiara di ricevere influirà sulla quantità acquistabile di concime chimico.
    e questo secondo me è una cosa correttissima, ma che non piace molto agli agricoltori che disdicono le firme...
    non pensando che potrebbero risparmiare sull'acquisto del concime chimico facendosi portare effettivamente il refluo in campo...e ovviamente guadagnerebbero i soldi della firma.

    Non metto in dubbio che ci siano molte situazioni "limite", dove molte concessioni allo spandimento siano solo sulla carta. E' anche vero che il problema sussiste per certi tipi di deiezioni, cioè per i liquami (specialmente dei suini!) mentre per altre (tipo la pollina, letame, e liquami bovini) non credo che ci siano particolari problemi, anzi nessun agricoltore si opporrebbe al loro spandimento, purtroppo sono solo quelli meno richiesti che vengono sempre offerti, il tutto legato al fatto che molti allevamenti sono sorti "senza terra" in periodi in cui si poteva, e questo ha portato ai problemi di oggi.
    Nessuno discute il fatto che ci debba essere una "regolarizzazione" ma questa deve essere fatta secondo le leggi dell'agricoltura e non da burocrati che stilano tabelle, e indicano periodi..
    Fare l'agricoltore implica seguire l'andamento stagionale, la propria esperienza del terreno che lavora, e molti altri fattori che non è possibile "schedare"
    Spiegami come è possibile che si blocchi lo spandimento nei terreni dal 1 di novembre al 28 di febbraio! chi la pensato è semplicemente un pazzo... Lo spandimento dei reflui và fatto secondo il "tempo" quando è asciutto e quando serve, non quando decide un tizio che manco ci lavora nei campi.. è sempre stato così e deve continuare ad esserlo. Basta semplicemente applicare poche regole di buonsenso, se piove non si và! I furbi c'erano prima e ci sono adesso e ci saranno sempre!
    Il problema della carenza di terreno e della redistribuzione esiste, ma esiste anche il problema che con piccoli allevamenti non si vive, quindi o ti ingrandisci o sparisci, poi ti si pone il problema del terreno a questo punto credo sia chiaro che la zootecnia non è più vista bene! Perchè se vengono continuamente erosi ettari di terreno agricolo per fare zone industriali (molte sottoutilizzate o abbandonate) è ovvio che le aziende agricole si trovano in difficoltà.
    In più devo aggiungere che gli allevamenti sorgono in misura maggiore nelle vicinanze delle strutture di macellazione o di mercati, vedi gli avicoli nel veronese, è un po assurdo costruire allevamenti in zone dove poi non riesci a vendere gli animali.
    Questo ha portato alla concentrazione delle aziende in aree geografiche, ora che si fà? chiudiamo tutto oppure facciamo come qualcuno "consigliava" delocalizziamo... peccato che le stalle e i terreni non si possono spostare così facilmente come le fabbriche....
    E' i mangimifici, macelli, ecc. restano dove sono...
    Prova un po', torteland, a chiedere perche in molte regioni d'italia non ci sono allevamenti avicoli (polli), perchè le strutture a "sostegno" non ci sono...
    Poi mi si parla di redistribuzione dei reflui...l'agricoltura NON è L'INDUSTRIA, e deve essere trattata in modo diverso, se si vuole applicare il sistema industriale allora si farà solo e semplicemente un disastro!.....
    ciao

    PS la manifestazione di bologna è quella del 19/11, perchè allora siamo nella stessa organizzazione.....
     
    .
  13.     Like  
     
    .
    Avatar

    Experienced

    Group
    Member
    Posts
    1,370
    Location
    Brescia

    Status
    Offline
    si quella sul divieto è una grossa cazzata...cmq è fino al 10 di febbraio in lombardia
    io penso (spero) che metteranno delle deroghe, perchè si rischia di arrivare a febbraio e non avere il tempo necessario per preparare i campi per l'annata agricola.
     
    .
  14. claudiocosta
        Like  
     
    .

    User deleted


    @ metodico e Torteland

    Quando parlo di equilibrio mi riferisco alle emissioni. Dire che la zootecnia è responsabile del 18% delle emissioni e quindi dei cambiamenti climatici, è una vaccata! perchè gli animali con la respirazione, la ruminazione, la fermatazione aerobica dei liquami, ecc emettono la stessa e identica quantità di carbonio che le piante, di cui si sono nutriti, avevano captato per crescere solo qualche mese prima: non sono emissioni che creano perturbazioni aggiuntive ma sono giocoforza in equilibrio tra emesso e captato.

    Ergo IMPOSSIBILE che siano la causa dei cambiamenti climatici.

    Sull'azoto e i fosfati Alberto sono evidentemente d'accordo con te che non c'è equilibrio e questo è un problema mai affrontato, ma come saprai la legge che obbligava gli agricoltori a concimare con gli organici, tanto promessa dai politici (sentita a reggio con le mie orecchie) fu impedida da Gardini negli anni 80 per vendere concime minerale, e impedita adesso nella normativa nitrati dalle associazioni agricoltori (forse per lo stesso motivo più la speculazione sulle firme).

    Ragazzi mi date una mano qui: http://forum.meteonetwork.it/showthread.php?t=87979

    Edited by claudiocosta - 17/11/2008, 16:01
     
    .
  15. claudiocosta
        Like  
     
    .

    User deleted


    Grazie ragazzi, che team!
     
    .
24 replies since 9/11/2008, 11:13   745 views
  Share  
.