Certificatore ISO, un lavoro di qualità

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. metodico
        Like  
     
    .

    User deleted


    Ciao amici

    Posto anche qui un articolo che abbiamo pubblicato su alagoas.it.
    Per i Giovani che non hanno ancora scelto cosa fare da..grandi !!

    Certificatore ISO, un lavoro di qualità

    di Erica Ferrari

    Veleggia di azienda in azienda sotto la “stella polare” delle norme ISO, gli standard internazionali che definiscono la qualità di processi e prodotti. Lavora da dipendente o da autonomo e può arrivare a guadagnare anche 250-350 euro al giorno. È l’<<auditor>>, un professionista molto particolare nel panorama degli addetti alla qualità. A differenza dei colleghi che lavorano come consulenti o responsabili interni per la qualità, il valutatore non è al servizio dell’azienda, ma di un ente di certificazione (126 quelli accreditati presso il Sistema Nazionale per l’Accreditamento degli Organismi di Certificazione SINCERT), che lo invia sui luoghi della produzione per effettuare dei veri e propri test sul rispetto degli standard internazionali.

    Come spiega il presidente dell’organismo di Certificazione delle professionalità e della formazione CEPAS, Giancarlo Colferai, la giornata tipo dell’auditor si svolge nella sede dell’azienda che ha richiesto di essere certificata: “Nella prima fase dell’auditing si esaminano i documenti aziendali e si verifica che contengano il rispetto delle leggi e delle procedure. Poi si passa all’esame in azienda, che in genere viene effettuato seguendo il processo produttivo dall’inizio alla fine”. L’intera operazione richiede più giorni, a seconda dell’ampiezza dell’impresa analizzata, e può essere effettuata da un auditor singolo o da un team di professionisti coordinati da un responsabile di gruppo di audit.

    La certificazione può declinarsi in tutti i settori produttivi e riguardare (seguendo anche norme di diverso tipo) l’attività aziendale, il rispetto per l’ambiente, l’efficacia dei sistemi di sicurezza per i lavoratori, la responsabilità sociale d’impresa. Per un giovane che vuole dedicarsi alla qualità di processi e prodotti, le competenze di base sono costituite dalle norme Iso e dalla conoscenza delle modalità con cui si svolge l’auditing: la formazione relativa è condensata in un corso standard di 40 ore, erogato da moltissimi enti privati in Italia. Negli ultimi anni, inoltre, sono nati numerosi master relativi alla qualità nelle sue diverse declinazioni: anche al loro interno è possibile trovare dei moduli che riprendono il corso base sulle norme Iso. Un buon progetto di formazione, spiega Colferai, deve dare alcune conoscenze fondamentali su standard e sistemi di gestione, ma anche una serie di conoscenze pratiche “sulla pianificazione e la conduzione di un audit, la selezione dei documenti di riferimento e le analisi da fare su di essi, le modalità delle riunioni di apertura e di chiusura presso l’azienda, lo svolgimento delle interviste e dei rilievi e la preparazione, se necessario, dei rapporti di non conformità”. Non dovranno mancare “insegnamenti sulla gestione del tempo e la comunicazione”, fondamentali per poter interagire con l’impresa analizzata.

    Non esiste un corso di laurea specifico per entrare nel settore, ma il consiglio di Colferai è di dotarsi di conoscenze anche in campo economico: preferibile dunque avere in tasca una laurea in materie come Ingegneria gestionale o Economia.

    All’auditor è richiesta anche una competenza approfondita sui processi di produzione, che possono variare da settore a settore. Proprio per questo, un buon canale per entrare nel campo consiste nel cominciare dentro un’azienda, magari come addetto alla qualità, per poi divenire auditor nello stesso macrosettore di produzione.

    Infine, come le aziende, anche gli auditor possono essere certificati per la qualità della loro professione (e proprio questo è uno degli scopi dell’organismo Cepas presieduto da Colferai). La certificazione, va detto, non costituisce uno step obbligatorio, ma secondo il presidente Cepas “rappresenta comunque una garanzia di qualità”.

    Per potersi certificare, un auditor deve possedere caratteristiche ben precise: è necessario avere alle spalle almeno cinque anni di attività lavorativa in azienda (di cui almeno due nel settore della qualità), avere superato il corso base, a sua volta certificato, di 40 ore e avere fatto un ‘training’ di almeno 4 audit per 20 giorni sotto la direzione di un responsabile auditor.

    Fonte: miojob.kataweb.it






     
    .
0 replies since 27/12/2008, 19:22   107 views
  Share  
.