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moliere.
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E' noto agli addetti ai lavori che nel sistema geotermico è possibile l'utilizzo di tale applicazione anche per la produzione del raffrescamento degli edifici. Fino ad ora il procedimento normale della pompa di calore , quando il passaggio è da produzione di acqua calda a quello del raffrescamento , o viceversa ,la macchina interrompe la prima procedura , fà lo spegnimento , la valvola a tre vie esegue il movimento comandato dalla centralina della PDC, la pompa di calore si riavvia e produce l'opzione richiesta. Ora alcune aziende produttrici di PDC , pochissime 2 o 3 marche in tutto fino ad ora, eseguono questo procedimento facendo si che la PDC non si spenga, passando da un'opzione all'altra restando sempre accesa. Voi vi chiederete dove stà il vantaggio di tutto questo, semplice , siccome è noto a tutti che il maggior consumo di una PDC lo si ha proprio negli avviamenti ecco che con questo sistema si vanno ad eliminare appunto tutte quelle accensioni e spegnimenti che avvenivano proprio nelle fasi che una pompa di calore doveva esguire per passare da un procedimento all'altro. Da impianti monitorati , i primi dati che ci arrivano sono ottimi, in due impianti a pari potenza di Kw/t , dopo circa un anno di funzionamneto notiamo che in quello con la PDC con questo vantaggio abbiamo ridotto del 5% la richiesta di energia elettrica per il funzionamento dell'impianto geotermico, che non è poco se lo sommiamo già all'oltre 60% che abbiamo dal sistema a fonte fossile tradizionale. A breve avremo altri response su novità nelle PDC e più esattamente stiamo monitirando in un paio di impianti dove le pompe di calore montano dei sistemi ad iniezione del gas elettroniche a differenza del sistema manuale. Da primo achito abbiamo già buoni dati ma attendo ancora un poco prima di postarveli perchè vogliamo raggiungere almeno le 1800 ore di funzionamento per poter dare attendibilità a questi.
saluti
Moliere.