Proposta di deroga per i reflui: perchè solo i digestati?

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  1. claudiocosta
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    REFLUO ZOOGENICO MINERALE



    La richiesta di deroga nell’utilizzo di digestato a 340 kg/ha anche in zona vulnerabile la trovo corretta è ha un fondamento scientifico. Perché il digestato presenta l’azoto prevalentemente sottoforma minerale, con qualche residuo organico. Infatti anche se sottoposto a separazione contiene comunque della sostanza organica mediamente il COD è di 29000 mg/lt. Il COD è maggiore negli impianti psicrofili soprattutto dopo l’inverno.
    E’ dimostrato che l’efficienza del digestato è paragonabile a quella del concime minerale, considerata del 100%.
    Quindi è legittimo che questo prodotto sia considerato un concime minerale con i limiti dei concimi minerali.
    Ma attenzione: va utilizzato in alta efficienza cioè in presemina o in copertura perché se utilizzato in bassa efficienza in quanto più solubile del liquame risulta più dilavabile quindi più inquinante. Un motivo in più per condizionare la pac alla normativa nitrati.

    Detto questo però, la richiesta dovrebbe riguardare tutti i tipi di reflui zootecnici mineralizzati, non solo il digestato, ma anche:

    - l’ultrachiarificato ottenuto con osmosi inversa o microfiltrazione tecniche considerato non BAT
    - l’ iperchiarificato ottenuto dopo separazione dei solidi grossi e di quelli fini con le tecniche descritte nel sito dell’ERSAF e considerate BAT, cioè centrifugazione, sedimentazione, e flottazione.
    Dal sito dell’ERSAF
    http://www.ersaf.lombardia.it/Upload/NITRA...eparazione.html
    Questo perché non tutti gli allevamenti possono fare gli impianti di biogas, ad esempio quelli di piccola taglia, quelli che fanno che fanno il multi sede, e quelli che non possono fare integrazioni perché peggiorerebbero enormemente la situazione del PUA sia per l’azoto sia per il fosforo.
    Mentre tutti gli allevamenti possono fare la separazione dei solidi grossolani e di quelli fini, ottenendo un chiarificato con caratteristiche fisiche chimiche del tutto simili al digestato, in alcuni casi anche con minor sostanza organica, e cioè un refluo zoogenico minerale.
    Nel caso serva molta energia elettrica si possono abbinare a questi impianti dei pannelli solari fotovoltaici le cui tariffe in caso di conto energia scambio sul posto sono molto vantaggiose.
    Il separato grosso e fine può essere successivamente destinato a :
    -stoccaggio e utilizzo aziendale
    -compostaggio e vendita
    -microbiogas con produzione di digestato da miscelare al chiarificato.
    Il refluo zoogenico minerale cioè il digestato e l’iperchiarificato invece può essere sottoposto a :
    - stoccaggio e utilizzato tal quale nel PUA sperando che ottenga la deroga con il limite a 340 kg/HA, ma dovrebbe essere utilizzato ( come tutto il liquame del resto) solo in alta efficienza, a strippaggio a caldo o a freddo, a questo proposito si può pensare di aumentare i volumi di stoccaggio.
    - a concentrazione per compressione
    - a concentrazione per evaporazione sottovuoto magari abbinata al solare termico in caso non ci sia l’impianto di biogas.
    Si prospettano molto interessanti i sistemi di concentrazione del refluo zoogenico minerale, nel caso in cui si riuscissero a piazzare sul mercato come concimi minerali liquidi con i limiti di 340 kg/Ha facili da
    - stoccare
    - trasportare
    - e distribuire anche in copertura.
    I costi?

    Tutto è relativo a cosa si risparmia e alla vita stessa dell'allevamento.
    Non voglio sembrare una cassandra ma saranno in molti a non avere risorse e testa per farcela, e questi politici non ci aiutano di certo: non rischiano nulla.
    Non vedo soluzioni all'orizzonte che non comportino un aumento di costi e un aumento dei capitali investiti.

    Quelli per la separazione dei solidi fini sono qui
    http://www.ersaf.lombardia.it/Upload/NITRA...eparazione.html

    più o meno

    I costi per il biogas sono molti diversi a seconda dei casi, del tipo di reattore, e di fonte di carbonio.( chi ha grossi allevamenti ci dovrebbe pensare, se non ha le fosse sotto i grigliati) perchè poi il digestato è più facile da gestire e distribuire e anche da lavorare sia per lo strippaggio sia per la concentrazione. L'impanto con la tariffa a 0,30 a kwh si paga da solo.
    Il costo della evaporazione sottovuoto avendo l'energia termica del cogeneratore è di circa 1,70 e a m3 per un flusso di 30 m3 giorno 5000 5500 qli pv suino.La macchina costa sui 350 mila euro per questo n. di capi.
    Si riesce ad ottenere un concentrato pompabile al 25% di ss a partire da un refluo al 3% ( molto ma molto buono secondo me )
    quindi ci si potrebbe liberare ( in teoria) di tutto l'azoto, del fosforo e del potassio che non servono in azienda senza usare concessioni.
    Bisogna fare bene i conti
    Sulla carta le soluzioni che costano meno sono

    - la nitro denitro magari con i pannelli solari fotovoltaici.
    - lo strippaggio a freddo ( ma abbatte solo il 40% 50% dell'azoto) e bisogna vedere se si riesce a vendere il solfato d'ammonio

    In entrambi i casi rimane il fosfato da smaltire con il pua quindi bisogna per forza avere la terra, altrimenti struvite ma vale il discorso del solfato d'ammonio.

    E' un sistema assurdo ci costringeranno a distruggere l'azoto per poi costringerci a comprare l'urea o ad usare il solfato d'ammonio anzichè venderlo.
    Qualunque scelta aumenta i costi. A meno che si riesca a dimostrare che il concentrato è concime minerale e si riesca a venderlo a più di 15 euro al quintale
     
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  2. claudiocosta
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    Vi giro una em che mi è arrivata, il mittente è un dirigente di una nota associazione di agricoltori

    "Costa , Ti fa onore l'impegno da imprenditore che hai assunto per fronteggiare la calamità della gestione nitrati, in quanto alle riflessioni sul biodigestato sono molto interessanti; ma alla Regione sta bene chi sostiene il Biogas non per le ragioni sacrosante che hai sottolineato tu , bensì con l'obiettivo primario di investire soldi in agricoltura; non dimenticare comunque che il biodigestato ha poca energia e in quanto ad aiuto alla flora microbica del suolo ne da ben poco.

    Ciao A. C.
     
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    Che ne abbia di meno sicuramente, ma la microflora ottiene comunque un grande apporto dal digestato, specie nella ristrutturazione del terreno, chi poi usa il chiarificato nella fertirrigazione ha ottenuto buoni risultati.
     
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2 replies since 24/4/2009, 22:21   552 views
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