Che legame hanno le rondini con l'energia?

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    Apparentemente nessuno, ma solo apparente...
    In effetti le rondini hanno comportamenti tali che prevedono cambiamenti climatici.
    Ho trovato questo articolo su SVIPOP che ricevo in abbonamento, leggetelo e traetene le ovvie conclusioni.
    Le mie sono che il clima sta cambiando, vero, ma non per l'effetto serra bensi per l'inizio di una mini era glaciale, le macchie solari mancano all'appello da ben due anni.

    MARACCHI E LE RONDINI: CHI E' IN CONFUSIONE?

    di Riccardo Cascioli

    Povere rondini, in fuga anticipata dall’Italia a causa del clima impazzito. Così almeno recita un titolo in prima pagina del Corriere della Sera il 4 settembre. Stranamente però, nell’articolo scritto dall’etologo Danilo Mainardi mai si parla di clima impazzito. Si parla invece di condizioni ambientali mutate, che rendono la vita più dura agli animali “specialisti” quali le rondini sono (e non solo loro). Un articolo decisamente interessante.

    Come mai allora il Corriere titola sul “clima pazzo”? Io una piccola idea ce l’avrei, conoscendo come funzionano i giornali. Probabilmente l’esperto Mainardi è stato contattato per un articolo dopo che l’agenzia ANSA alle 17.01 dell’1 settembre aveva dedicato una notizia alle affermazioni di Giampiero Maracchi, direttore dell’Ibimet-Cnr ) l’Istituto di Bio-meteorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche) di Firenze.

    Titolo dell’agenzia: “Clima: Maracchi, impazzito e rondini confuse”. Interpellato dal Corriere sulla questione delle rondini, l’esperto Mainardi ha spiegato da par suo la loro partenza anticipata, ma il titolo era già stato fatto sulle dichiarazioni di Maracchi. Per gli amanti del buon giornalismo è il titolista del Corriere che è stato scorretto, per i teorici del “clima pazzo” invece il titolo è senz’altro giusto, è Mainardi che è andato fuori tema.

    Ma a parte il Corriere, è interessante analizzare meglio le tesi del prof. Maracchi, che da anni ha un rapporto privilegiato con l’ANSA, attraverso cui a ogni cambio di stagione spara previsioni a lungo termine e annuncia catastrofi prossime venture. In questo caso ci teneva a farci sapere che il 2 settembre avrebbe tenuto una relazione alla Conferenza internazionale sul clima, in corso a Ginevra, e proprio sull’argomento delle rondini. “Qualche settimana fa le rondini hanno iniziato la partenza – diceva Maracchi l’1 settembre – ma poi si sono fermate: una parte è andata in Africa, una parte è restata. E’ strano e inusuale, perché di solito le rondini vanno tutte insieme. Questi uccelli sono confusi, impazziti e non sanno come comportarsi davanti ai cambiamenti climatici, alle oscillazioni frequenti del tempo”. Maracchi ha quindi individuato nel 10 agosto la data critica che ha mandato in confusione le rondini: troppo caldo – “un caldo afoso, anomalo”, così le rondini - già pronte per la partenza – si sono “fermate sulla costa, principalmente quella tirrenica”. Peraltro, tre giorni prima, sempre all’ANSA, lo stesso Maracchi si era lamentato non già delle oscillazioni, ma proprio della mancanza di “rottura” a livello climatico, essendo stato quello del 2009 l’agosto più caldo dopo quello terribile del 2003. In altre parole in agosto c’è stato un lungo periodo di caldo senza interruzioni.

    Personalmente non sono un esperto del settore, ma andando a cercare in alcuni siti internet specializzati, ho imparato che le rondini si preparano a lasciare l’Europa – dall’Italia all’Inghilterra – per la maggior parte all’inizio di settembre quando le temperature calano e la disponibilità del cibo diminuisce. Anche se – ci dice The Royal Society for the Protection of Birds – alcuni gruppi restano fino a ottobre. Stessa informazione troviamo nel sito della LIPU (Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli), per cui ci nasce una domanda: come mai quest’anno che – dice Maracchi – è l’agosto più caldo dopo quello terribile del 2003, le rondini avrebbero anticipato la partenza?

    Anche Maracchi avrebbe dovuto farsi questa domanda se si fosse premurato di rileggersi quello che lui stesso dichiarò in una lontana intervista a Repubblica del 3 gennaio 2003, in cui osservava il fenomeno opposto a quello che ci ha spiegato quest’anno: a causa del caldo nell’autunno del 2002 le rondini “sono partite molto tardi per svernare nel Nordafrica”, diceva. E non era un caso: “Sono fenomeni – spiegava – che nel nostro laboratorio di Firenze osserviamo già da almeno un decennio”. E non c’era ancora stata la famosa estate del 2003.

    L’unica spiegazione plausibile è che il caldo di agosto non abbia mandato in confusione le rondini ma Maracchi. E che a generare l’equivoco in cui è caduto anche il Corriere, sia stato in realtà un banale refuso nel titolo dell’ANSA dell’1 settembre, che va dunque letto correttamente togliendo la virgola dopo il nome Maracchi.
     
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  2. claudiocosta
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    http://www.climatemonitor.it/?p=3776
    qua un commento del tenente colonnello Guidi, c'è anche la risposta di Mainardi alle mie richieste di chiarimenti

    LA RISPOSTA DI MAINARDI

    Caro Costa,

    in realtà c’è poco da chiarire, se non che i lettori più attenti hanno visto giusto, e cioè l’esistenza di un’incongruenza tra il contenuto dell’articolo, scritto da me, e quello del titolo, opera di un titolista.
    C’è da dire, in verità, che, anche se in questo caso nel testo non ho parlato degli effetti dei cambiamenti climatici sulle migrazioni, questi effetti ugualmente esistono e ne avevo parlato diffusamente in ben due articoli apparsi recentemente sulle pagine della scienza. Nel primo, tra l’altro, facevo riferimento anche alla rondine, che è straordinariamente sensibile, così come lo sono il balestruccio, la balia nera, la bigiarella, il luì grosso, l’upupa e l’usignolo. Ciò è stato dimostrato da Roberto Ambrosini (Milano Bicocca) e Nicola Saino (Milano statale) nell’articolo presentato ad Ancona al convegno della società di ecologia del 18/9/07 intitolato Should I stay or should I go? Climatic connectivity and timing of bird migration. All’argomento ho poi dedicato un capitolo(migratori adattati ai cambiamenti climatici) nel mio “La bella zoologia” Cairo editore, 2008.

    Con i saluti più cordiali, Danilo Mainardi
     
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1 replies since 9/9/2009, 15:40   209 views
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