Alta tensione sulle rinnovabili: imprese contro la Finanziaria!

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  1. francesco1966
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    Alta tensione sulle rinnovabili: imprese contro la Finanziaria

    Articolo:

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  2. viky69
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    in un emendamento del governo alla finanziaria è effettivamente proposta la mattanza delle iniziative FER.
    se passa così...se ne annamo tutti a casuccia.
    bye bye
     
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    Confermato, stasera in volo per Copenhagen ho parlato con un ricercatore di ENEA che mi ha confermato la volonta di ridurre o cessare la concessione di nuovi incentivi per il fotovoltaico (non tutte le rinnovabili) mentre quelli gia' concessi continueranno come previsto.
    Poi si vedra' quale emendamento passa e la decisione finale.

    A Copenhagen fa freddo brrrrrrrrrrrrrrrr........

    Ciao
     
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  4. francesco1966
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    Beh! su questo articolo dicono che tutte le rinnovabili saranno penalizzate!

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    e sì, sembra proprio sul rinnovabile in generale....
    qui & qui....
    la dura minga, non può durare.....aspettiamo la votazione, poi al limite si preparino i fazzoletti!
     
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  6. viky69
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    la questione ineteressa tutte le rinnovabili.
    in proposito posto un documento a firma di quasi tutte le associazioni di categoria del settore con il quale si chiede al governo di fare un passo indietro.
    saluti
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  7. francesco1966
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    COMUNICATO STAMPA:
    Ritirato l’emendamento alla Finanziaria 2010
    sulle Fonti Rinnovabili

    Roma, 26 novembre 2009 – A quanto si apprende, l’emendamento di fonte governativa alla Finanziaria per il 2010, contenente drastici tagli all’incentivazione delle fonti rinnovabili, è stato ritirato, così come richiesto dalle Associazioni ANEV, APER, ASSOSOLARE, FEDERPERN, FIPER, GREENPEACE ITALIA, ISES ITALIA, ITABIA, KYOTO CLUB e LEGAMBIENTE, attraverso un Documento Congiunto, sottoscritto in data 24 novembre 2009, nel quale esse manifestavano la loro preoccupazione verso un provvedimento che avrebbe ostacolato lo sviluppo delle rinnovabili.

    L’emendamento in questione, che sarebbe stato presentato alla Camera nei prossimi giorni, prevedeva sia una forte riduzione dei coefficienti di incentivazione alle fonti rinnovabili non programmabili, a causa delle difficoltà di dotare gli impianti di una capacità di accumulo dell’energia, sia una drastica riduzione del valore del prezzo di riferimento del Certificato Verde, che sarebbe passato da un prezzo medio di mercato pari a circa 85,00 €/MWh a circa 40,00 €/MWh. Inoltre veniva attribuito a Terna l’insindacabile potere di stabilire la massima quantità di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile non programmabile che può essere connessa ed erogata.

    Se la proposta di modifica al testo della Legge Finanziaria 2010 fosse stata accolta, il settore delle rinnovabili avrebbe subito un duro colpo, in quanto l’Italia avrebbe dovuto sostenere elevate penalità finanziarie per il mancato raggiungimento degli obiettivi vincolanti al 2020 (17% dei consumi finali di energia coperti da fonti rinnovabili) definiti in sede europea nel pacchetto Energia-Clima.

    “Le conseguenze negative di un simile provvedimento” - ha sottolineato il presidente di ISES ITALIA, G.B. Zorzoli, nel rallegrarsi per la decisione di ritirare l’emendamento - “sarebbero state non solo di tipo energetico (maggiore dipendenza dall’import di idrocarburi) e ambientale, ma anche di natura economica (mancato sviluppo di un settore produttivo ad alto tasso di innovazione, quindi con ricadute oppositive in termini di occupazione qualificata) e finanziaria, viste le penalità da pagare per non avere ottemperato agli impegni già assunti. L’auspicio quindi – ha concluso Zorzoli - è che il Governo mantenga un atteggiamento coerente, in materia di strategia delle politiche energetiche nazionali, con quanto più volte dichiarato da mesi nelle varie sedi istituzionali, sostenendo con continuità e concretezza lo sviluppo dell’efficienza energetica e la promozione delle fonti rinnovabili, che rimangono gli strumenti fondamentali per il riequilibrio del mix energetico nazionale e la transizione a un’economia a bassa intensità di carbonio”.
     
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  8. espositore
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    Ok, per il 2010 l'abbiamo spuntata, ma per le prossime finanziarie chi ci assicura non risalti nuovamente fuori tale proposta?
     
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  9. nnsoxke
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    Io non vedrei solo il lato negativo di ciò che è successo, è stato messo in evidenza un problema che prima o poi deve essere risolto, se si intende avere in futuro una copertura significativa del fabbisogno di energia elettrica da fonti di energia rinnovabile: l'accumulo di energia elettrica.
    Il problema di base, secondo me, rimane comunque il fatto che in Italia deve essere maggiormente sviluppata una industria delle energie rinnovabili, spesso si fa solo vendita e installazione, questo perchè dal punto di vista economico (nell'economia di un Paese non nelle tasche del singolo) le energie rinnovabili non sono convenienti.

    Per quanto riguarda la disoccupazione penso che sia lo scompenso economico, il flusso di ricchezza verso l'estero, il fattore principale di questa: se c'è chi non lavora e devono comunque essere soddisfatti dei bisogni, significa che per soddisfare questi si compra lavoro da altri, che accumulano ricchezza, non reimmettendola in qualche modo nel nostro mercato (del lavoro).

    Dal mio punto di vista il futuro, ammesso che in Italia si voglia seguire la strada delle rinnovabili (dubito, probabilmente arriveremo al punto "non ce la facciamo, dobbiamo mettere centrali nucleari"), è lo sviluppo di una industria delle rinnovabili, o l'incremento della competitività nel mercato estero (con altri prodotti), e la permanenza dell'incentivazione statale alle rinnovabili, maggiore per gli impianti che non sono regolabili e richiedono accumuli energetici, visti i costi anche sistemi di accumulo, e riconversione.
     
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    Forse hai ragione anche se a me viene da pensare che il business dell'energia rinnovabile sia sempre e solo un business.
    Qualcuno piu' importante di me e molto piu' addentrato nel sistema ha pensato la stessa cosa, dopo di me s'intende.
    E' risaputo che da anni si sta cercando di togliere dalle mani degli sceicchi arabi l'unico prodotto che li fa ricchi e forti: il petrolio!
    A poco a poco scavando nelle coscenze della gente, inculcandogli il principio della salvaguardia ambientale li si virera' verso l;energia rinnovabile chiudendo la porta a chi del petrolio ne fa un'arma e non sempre commerciale.
    Ma le rinnovabili non sono la soluzione, per progredire il mondo avra' bisogno del nucleare, l'unica energia capace di traghettare la nostra industria verso il prossimo millennio, cosi' sara', bisogna solo aver pazienza.

    A bientot :B):
     
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  11. robbby80
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    E' arrivata la nuova Finanziaria 2010
    Per avere approfondimenti ho travato molto interessante l'articolo di Emanuela Zoncu.

    MODERAZIONE: IN QUESTO FORUM NON SI FA POLITICA, COMMENTI CIRCA LE ATTIVITA' DEL PARLAMENTO ITALIANO NON RIENTRANO NELLO SCOPO DEL FORUM.

    Edited by MetS - 16/12/2009, 21:09
     
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10 replies since 25/11/2009, 13:36   268 views
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