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Regole più semplici e meno burocrazia per l'installazione di sistemi a circuito chiuso
Lo scorso 10 febbraio la Giunta regionale della Lombardia ha approvato il Regolamento regionale per l’installazione delle sonde geotermiche, che specifica quanto previsto dall’art. 10 della legge regionale 11 dicembre 2006, n. 24 “Norme per la prevenzione e la riduzione delle emissioni in atmosfera a tutela della salute e dell’ambiente”.
Il provvedimento si muove in stretta coerenza con gli orientamenti generali indicati nell’art. 28 della Legge 23 luglio 2009, n. 99, “Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia”, posta recentemente in attuazione dal Decreto Legislativo n. 22 dell’11 febbraio 2010 “Riassetto della normativa in materia di ricerca e coltivazione delle risorse geotermiche, a norma dell'articolo 27, comma 28, della legge 23 luglio 2009, n. 99”. Questo decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24 febbraio 2010, entra in vigore il prossimo 11 marzo e dà mandato alle Regioni di regolamentare, con la priorità della semplificazione, il campo delle risorse geotermiche a bassa temperatura.
Semplificazione burocratica
Il Regolamento approvato dalla Regione Lombardia semplifica e rende meno burocratica l’installazione delle sonde geotermiche che non comportano il prelievo di acqua sotterranea (meglio definite come “sistemi a circuito chiuso”). Gli impianti vengono distinti in funzione delle profondità che raggiungono e in funzione della loro dimensione. Inoltre, viene messo a disposizione su internet uno strumento user-friendly che snellisce le procedure di comunicazione e che consentirà di monitorare in tempo reale la diffusione della tecnologia sull’intero territorio regionale. In questo senso, il Registro Sonde Geotermiche, appositamente creato allo scopo da Cestec per conto di Regione Lombardia, costituisce un primo importante passo nella direzione di un vero e proprio Catasto regionale delle fonti energetiche rinnovabili.
Per l’installazione di sonde geotermiche che raggiungono una profondità non superiore a 150 metri dal piano campagna e di sonde geotermiche orizzontali, è necessaria la sola registrazione dell’impianto nella banca dati informatizzata, il Registro Sonde Geotermiche (RSG), che sarà disponibile su internet all’entrata in vigore del Regolamento. Per l’installazione di sonde geotermiche che superano la profondità di 150 metri dal piano campagna, è invece richiesta l’autorizzazione da parte della Provincia competente per il territorio. Anche in questo caso la registrazione dell’impianto al RSG è obbligatoria e deve avvenire, a cura del proprietario, prima della data di apertura del cantiere di perforazione.
Piccoli e grandi impianti geotermici
Il Regolamento distingue le procedure per “piccoli” impianti geotermici (cioè con una potenza termica e/o frigorifera utile uguale o inferiore a 50 kW) e “grandi” impianti (potenza termica e/o frigorifera utile superiore a 50 kW). Per i “grandi impianti”, sempre utilizzando il Registro Sonde Geotermiche, sarà necessario fornire le informazioni che vengono ottenute attraverso uno specifico test (Ground Response Test), ossia una prova sperimentale che permette di rilevare le proprietà termofisiche di scambio del sottosuolo e di conseguenza di procedere al corretto dimensionamento del campo geotermico. Per i grandi impianti è altresì prevista l’esistenza di un adeguato sistema di monitoraggio.
Allegato tecnico
Il provvedimento è corredato da un Allegato tecnico di dettaglio che stabilisce i criteri per la progettazione e la realizzazione degli impianti, fornendo specifiche in relazione ai materiali da utilizzare, alle modalità di perforazione, alla posa delle sonde, alle operazioni di verifica funzionale, al monitoraggio ambientale, agli organi di sicurezza e di controllo, nonché agli aspetti prestazionali degli impianti.
Il Regolamento è operativo a partire dalla sua pubblicazione sul BURL (Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia) e con esso entrerà nella piena operatività il Registro Sonde Geotermiche, che sarà disponibile su internet. (Fonte: Regione Lombardia)
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