Problema centrale giapponese dopo sisma.

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    CITAZIONE (MetS @ 16/3/2011, 01:20) 
    Tutto questo per dire che un evento sismico della portata di quello giapponese non si e' mai avverato in Italia ne adesso ne nei secoli scorsi e probabilmente mai si avverera'!

    In IT non ci preoccupa infatti questo, ma la faciloneria nostrana e la commistione politica-imprenditoria che farebbe sfracelli tentando una simil costruzione nostrana di ultima generazione sulla carta...(chi controllerà i controllori seppur internazionali?)
    abbiamo centrali UE a qualche centinaio di km, ma siamo molto lontani da giapu e usa, e ringraziando i valori diminuiscono secondo il quadrato della distanza...
    dovrebbero preoccuparsi di più i californiani con le loro vecchie bagnarole in attesa del big-one, che prima o poi qualche disastro lo farà anche da quelle parti.
     
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    CITAZIONE (biomassoso @ 16/3/2011, 15:18) 
    In IT non ci preoccupa infatti questo, ma la faciloneria nostrana e la commistione politica-imprenditoria che farebbe sfracelli tentando una simil costruzione nostrana di ultima generazione sulla carta...(chi controllerà i controllori seppur internazionali?)

    Il usiness dell'energia nucleare inizia attraverso una serie di controlli ed autorizzazioni con un iter molto severo.
    La nazione che decide di dotarsi di un impianto nucleare non decide dall'oggi al domani di attuare tale politica ma deve basare le proprie scelte su problematiche molto serie. Anche la scelta del sito e' analizzata da AIEA e approvata oppure cassata senza beneficio d'appello.
    Certo adesso tutto funziona meglio, nel caso di Fukushima gia' due anni fa ci furono degli avvisi per fermare la centrale che il Giappone come stato sovrano rifiuto' adducendo varie scuse e ponendosi come garante. La centrale infatti fu costruita molti anni fa e aver raggiunto la vita massima prevista inizialmente (40 anni) era gia' un grande traguardo.
    CITAZIONE
    abbiamo centrali UE a qualche centinaio di km, ma siamo molto lontani da giapu e usa, e ringraziando i valori diminuiscono secondo il quadrato della distanza...

    Vero, la crisi giapponese a noi non fa nessun effetto, troppo lontana. anche agli USA non fa nulla perche' l'azione dei venti ne annulla l'effetto, del resto l'oceano pacifico a quella latitudine e' sempre superiore alle 7000 miglia secondo i venti prevalenti, troppi per poter esser certi che le particelle inquinate possano arrivare integre dalla parte opposta.
    Inoltre in questi giorni se ne sta facendo un grande evento dimenticando che una centrale a carbone produce polveri radiottive (il carbone ha una quantita' di radioattivita' passiva che non si annulla dopo la combustione, resta nell'aria e a causa dei venti le polveri vengono trasportate ovunque. La concentrazione in quel caso e' superiore a quella prodotta dalla centrale giapponese ma naturalmente si da piu' enfasi a quella e meno all'altra che rappresenta piu' un evento mediatico che un reale problema.

    CITAZIONE
    dovrebbero preoccuparsi di più i californiani con le loro vecchie bagnarole in attesa del big-one, che prima o poi qualche disastro lo farà anche da quelle parti.

    Quali bagnarole?

    Inoltre va detto che non e' preoccupante il fenomeno mafioso in Italia riguardo la costruzione delle centrali nucleari. Ormai sono necessarie conoscenze e know how di qualita' da diostrare nella realta' e non solo sulla carta, e non solo per progetti di costruzione di grandi centrali.
    Per la costruzione di molti impianti e' necessaria una prequalificazione prima di poter accedere ai livelli successivi, sono molte le aziende che vengono scartate, certe opere poi le realizzano solo pochissime aziende ampiamente ridate, conosciute a livello mondiale (pochissime sono quelle italiane) che imprimono al progetto un idea molto professionale.

    La centrale di Flamanville in Francia conta il fior fiore dell'industria anche italiana e le mafie, credimi, sono rimaste fuori dalla porta.
    L'occasione per l'Italia di far le cose bene in casa propria e' troppo importante per permettersi il lusso di buttarla tutta a vinsanto e tarallucci nell'unica italica maniera conosciuta dalla massa.
    Il nostro lavoro e professionalita' e' ormai indice di qualita' e questo, caromio, nessuno ce lo deve togliere.
     
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    CITAZIONE (MetS @ 17/3/2011, 01:28) 
    Vero, la crisi giapponese a noi non fa nessun effetto, troppo lontana. anche agli USA non fa nulla perche' l'azione dei venti ne annulla l'effetto, del resto l'oceano pacifico a quella latitudine e' sempre superiore alle 7000 miglia secondo i venti prevalenti, troppi per poter esser certi che le particelle inquinate possano arrivare integre dalla parte opposta.

    E' incontrovertibiile: a casa nostra ci arriverà ben poco direttamente, ma cosa cade in Pacifico ce lo ingoieremo per millenni con il pescato
    QUI c'è una bella analisi economica della rediviva DENEW
     
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  4. AE-Admin
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    Vorrei ricordare ai detrattori del lavoro italiano che solo aziende italiane si sono aggiudicate la costruzione della metropolitana di Copenhagen, un contratto del valore di 3.5 miliardi di euro.
    Tecnimont, Salini, Seli e Ansaldo posson vantare esperienza di tutto rispetto e capacità notevoli.
    È venuto il tempo di dar prova di onore e buttare a mare lo stereotipo del lavoro italiano = mafia, vedeste di cosa sono capaci i danesi che in quanto a mafia non li batte nessuno.
    In questo 150° dell’unità d’Italia inneggiamo alla patria augurandole altri 150 di pace e prosperità ad essa ed a tutti gli Italiani.
    Viva l’Italia!
     
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  5. espositore
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    Oggi sia ad Agorà che sù TG Leonardo (Rai 3) , hanno trattato il pericolo sismico Italiano, entrambi ricordando il terremoto di Messina hanno affermato che lo tsunami allora generatosi aveva un 'altezza di 8 metri con punte fino a 12 .
    Sisma magnitudo 7.2 scala richter.
    Mi spiace Mets, ma se loro hanno ragione, disastri stile Fukushima sono possibili anche in Italia; zone a maggior rischio sempre l'area Siculo-Calabrese e anche la Liguria.
    (Io casa al mare non la compro!) :D
     
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    CITAZIONE (espositore @ 22/3/2011, 19:59) 
    Oggi sia ad Agorà che sù TG Leonardo (Rai 3) , hanno trattato il pericolo sismico Italiano, entrambi ricordando il terremoto di Messina hanno affermato che lo tsunami allora generatosi aveva un 'altezza di 8 metri con punte fino a 12 .
    Sisma magnitudo 7.2 scala richter.
    Mi spiace Mets, ma se loro hanno ragione, disastri stile Fukushima sono possibili anche in Italia; zone a maggior rischio sempre l'area Siculo-Calabrese e anche la Liguria.
    (Io casa al mare non la compro!) :D

    Espositore, il terremoto di Messina e' stato di magnitudo 6.9 e non 7.2 come erroneamente riporatato su Wikipedia, consulta il sito dell'istituto sismologico italiano.
    Ti diro' di piu', la scala Richter e' di molto successiva al 1908, e mi viene il sospetto che sia stato misurato con la sola scala Mercalli (Richter nacque nel 1900, all'epoca aveva solo 8 anni) ed in seguito aggiornata la scala adeguandola alla misurazione Richter.
    Terremoti come in Giappone non si verificano in Italia da quasi un secolo, l'ultimo con esiti come quello di Messina (e Reggio) e' difatti di quel periodo.
    Che la Sicilia sia una terra a rischio terremoti disastrosi si sapeva, non tutti sanno pero' che solo la costa orientale, verso lo stretto, e' ad alto rischio, mentre la costa occidentale lo e' molto meno.
    La mappa del rischio sismico la trovi sotto.
    Si constata che la Puglia non e' a rischio terremoti, ne e' sostanzialmente esente, lo stesso dicasi per la Toscana, in Parte il Lazio e poi Lombardia, Piemonte, Liguria e Sardegna.
    C'e' abbastanza spazio per farne almeno 10 di centrali nucleari.



    I giapponesi fanno le case di legno leggero, si sfracellano solo con un vento forte, figurati lo tsunami. Le case in cemento armato e muratura sono ancora tutte li.
    Non crollerebbe ne verrebbe spazzata via.
    In Italia le case "alla giapponese" non esistono.
    Comprati la casa al mare, vai sul sicuro.

    I post comunisti sono un popolo di gente strana. In Russia quando c'era il comunismo il nucleare era la loro baniera, tutti i paesi della cortina di ferro possedevano almeno una centrale nuke.
    Anche la Cina nel suo piccolo ha il nucleare e costruisce una centrale nuova all'anno.Germania patria di socialisti e poi Francia anche quella a sinistra e molti altri Paesi hanno iniziato con il nucleare quando le sinistre erano al potere.
    In Italia, paese di forti contraddizioni no. Da noi il nucleare lo sostiene la destra e la sinistra e' contro.
    Sono sicuro che da noi i rossi per accontentare la margherita ed il sole che ride - ma l'avete mai visto ridere il sole??? - sono stati costretti a scegliere di stare dalla parte opposta della barricata ma, sotto sotto...
    Se si dovesse votare sono sicuro che i franchi tiratori sarebbero molti...
    Ricordo che la centrale a carbone di Civitavecchia era stata voluta dall'allora governatore Marrazzo che sappiamo fosse eletto nelle fine del PD, le centrali a carbone eran parte dello stesso referendum sul nucleare, quindi, di fatto, se si fa uno perche' non dovrebbe farsi l'altro?
     
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    Ciao Mets scusa il ritardo, dunque scala ricther 7,2 l'hanno detto in tv, anzi più precisamente scala mercalli 10 equivalente a richter 7,2 poi se neppure loro che sono giornalisti la raccontano giusta siamo proprio messi male :(
    Anche in giappone da quasi un secolo non si sentiva un sisma tale (mi sembra risalisse al 1923) siamo quindi ormai a tiro coi tempi anche da noi? :D
    Battute a parte concordo con l'ipocrisia delle sinistre italiane (oramai bisogna parlare al plurale), quando le guerre le fanno gli americani sempre pronte a manifestare e scendere in piazza, quando sono altri, mai che ci facciano un girotondino. (vedi Cecenia)
     
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    Ma quando mai, la Scala Mercalli e la Scala Richter non sono confrontabili essendo diversi i parametri di misurazione.
    La scala Mercalli distingue l'intensità e la potenza di un terremoto basandosi sulla distruzione causata su case, persone, ambiente.
    La scala Richter invece tramite il calcolo matematico di un logaritmo (la magnitudo del terremoto) calcola l'esatta potenzialità distruttiva liberata da un terremoto. La scala Richter parte da 0 e il terremoto di intensità maggiore fin'ora registrato è stato di 9. Quello dell'Abruzzo è stato di 5,8 magnitudo. In Giappone erano 8.9 aggiornati in seguito a 9.0.

    La scala Mercalli si basa su 12 punti, in sintesi:
    I – Non percepito dalle persone;
    II – Percepito dalle persone in riposo nei piani alti degli edifici;
    III – Percepito nelle case. Oscillazione di oggetti appesi. Vibrazioni simili al passaggio di autocarri leggeri. Stime della durata della scossa. Talvolta non riconosciuto come terremoto;
    IV – Oscillazione di oggetti appesi. Vibrazioni simili al passaggio di autocarri pesanti. Scossa assimilabile a una pesante palla che percuote le pareti. Oscillazione di automezzi fermi. Movimento di porte e finestre. Tintinnio di vetri. Vibrazione di vasellami. Nello stadio superiore del IV scricchiolio di strutture in legno;
    V – Risentito all'esterno. Possibile stima della direzione di provenienza. Sveglia di persone dormienti. Movimento della superficie di liquidi e versamento dai recipienti. Spostamento o rovesciamento di oggetti instabili. Oscillazione di porte che si aprono o si chiudono. Movimento di imposte e quadri. Arresto, messa in moto, cambiamento del passo di orologi a pendolo.
    VI – Sentito da tutti. Spavento e fuga all'esterno degli edifici. Barcollare di persone in movimento. Rottura di vetrine, piatti, vetrerie. Caduta dagli scaffali di ninnoli, libri ecc. e di quadri dalle pareti. Spostamento o rotazione di mobili. Screpolature di intonaci deboli e di murature realizzate con materiali deboli. Suono di campanelli di chiese o di scuole. Stormire di alberi e cespugli.
    VII – Difficile stare in piedi. Risentito dai guidatori di automezzi. Tremolio di oggetti sospesi. Rottura di mobili. Danni alle murature deboli incluse fenditure. Rotture di comignoli deboli situati sul colmo dei tetti. Caduta di intonaci, pietre, tegole, cornicioni (anche di parapetti isolati e ornamenti aRCHITETTONICI). Qualche lesione a murature. Formazione di onde sugli specchi d'acqua; intorbidamento di acque. Piccoli smottamenti e scavernamenti in depositi di sabbia e ghiaia. Forte suono di campane. Danni ai canali d'irrigazione rivestiti.
    VIII – Risentito nella guida di automezzi. Danni a murature, crolli parziali. Alcuni danni a murature più robuste. Caduta di stucchi e di alcune pareti in muratura leggera. Rotazione e caduta di camini, monumenti, torri, serbatoi elevati. Costruzioni con strutture in legname smosse dalle fondazioni se non imbullonate; pannelli delle pareti lanciati fuori. Rottura di palizzate deteriorate. Rottura di rami di alberi. Variazioni di portata o di temperatura di sorgenti e pozzi. Crepacci nel terreno e sui pendii ripidi.
    IX – Panico generale, distruzione di murature deboli, gravi danni alle altre murature, talvolta con crollo completo; seri danni a murature robuste (danni generali alle fondazioni). Gravi danni ai serbatoi. Rottura di tubazioni sotterranee. Rilevanti crepacci nel terreno. Nelle aree alluvionali, espulsione di sabbie e fango, formazione di crateri di sabbia.
    X – Distruzione di gran parte delle murature e delle strutture in legname, con le loro fondazioni. Distruzione di alcune robuste strutture in legname e di ponti. Gravi danni a dighe, briglie, argini. Grandi frane. Disalveamento delle acque di canali, fiumi, laghi ecc. Traslazione orizzontale di sabbie e argille sulle spiagge e su regioni piane. Rotaie debolmente deviate.
    XI – Rotaie fortemente deviate. Tubazioni sotterranee completamente fuori servizio.
    XII – Distruzione pressoché totale. Spostamento di grandi masse rocciose. Linee di riferimento deformate. Oggetti lanciati in aria.
     
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  9. espositore
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    Sì che erano differenti lo sapevo già, poi come facciano a paragonarle non l'ho mai capito!
     
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    Non si puo', anche se i giornalisti spesso cadono nell'errore e lo fanno.
    Le due scale non sono paragonabili perche' non utilizzano gli stessi parametri, in parole povere una misura la causa e l'altra gli effetti ma siccome sono effetti osservati non significa che la causa sia simile e reciprocamente.
    Poniamo un esempio.
    Se il terremoto di Messina capitasse a Tokio (6.9 scala Richter) non succederebbe nulla.
    A l'Aquila un terremoto di magnitudo 5,8 ha semidistrutto la citta'.
    Come puoi misurare gli effetti se scosse apparentemente deboli hanno esiti disastrosi?
    Se il terremoto giapponese si fosse verificato al centro Italia, altre a radere letteralemente al suolo TUTTE le costruzioni dell'Aquila, sarebbe crollata tutta Roma, Firenze, Bologna, Pescara, Macerata, Napoli ecc...
    Tutto raso al suolo.
    Capisci a questo punto che gli effetti (scala Mercalli) non sono paragonabili alla magnitudo-causa (Richter)?


    Espositore, per una volta fammi vedere che scrivi MetS come si deve!

    Siamo un attimo off topic per cui questa discussione, per quello che riguarda il terremoto/tsunami, si trasferisce qui!

    Edited by MetS - 29/3/2011, 01:54
     
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24 replies since 11/3/2011, 14:01   787 views
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