1 giugno 2011 nuove tariffe per il fotovoltaico

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  1. espositore
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    Per chi non lo sapesse già, dal 1 giuno di quest'anno sono entrate in vigore le nuove tariffe incentivanti per il fotovoltaico; come nelle precedenti anche queste prevedono incentivi maggiori per gli impianti sù edifici e minori per quelli a terra.
    Le differenza che salta subito agli occhi è che non c'è un anno uguale all'altro per quanto riguarda gli incentivi, in pratica chi entra in funzione (cioè allacciato alla rete con impianto in produzione) nel 2011 ogni mese avrà una tariffa diversa (qui cito solo gli incentivi per impianti da 1 a 3 KWh) si và dai 0,387 Euro e 0,344 euro rispettivamente per impianti sù edifici e quelli a terra del mese di Giugno, a 0,298 e 0,261 Euro del mese di Dicembre.
    Per l'anno 2012 e 2013 si passa a tariffe semestrali: Euro 0.274 per impianti sù edifici e 0,240 per impianti a terra, nel primo semestre 2012, a Euro 0,252 e 0,221 per il secondo semestre.
    Per il 2013 i dati sulle tariffe sono solo per il primo trimestre; queste assumono valore onnicomprensico sull'energia immessa nella rete elettrica, mentre sulla quota di energia autoconsumata c'è una tariffa premio.
    (sempre per impianti da 1 a 3 KWh) Euro 0,375 e 0,230 per tariffa onnicomprensiva e per autoconsumo relativi a impianti sù edifici e Euro 0346 e 0,201 per tutti gli altri tipi di impianti fotovoltaici.
    Cosa importante, cambiano anche i tempi di di invio delle richieste al GSE; se prima l'entrata in esercizio andava comunicato entro 90 giorni, ora bisogna farlo entro 15 giorni.
    Il GSE dalla sua ha 120 giorni dal ricevimento della richiesta per erogare la tariffa incentivata, dopo aver eseguito le opportune verifiche.
    La nuova normativa prevede inoltre la possibilità di indennizzo nel caso di perdita di diritto ad una determinata tariffa incentivante qualora non vengano rispettati dal Gestore di rete i tempi di allaccio prestabiliti.
     
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    Io non so a chi possano far comodo gli incentivi.
    Avete presente le pensioni in Italia? Ebbene gli incentivi per le rinnovabili funzionano allo stesso modo: molti contribuiscono al guadagno di pochi.
    Perche' e' evidente che gli incentivi non vengono ne da ENEL, TERNA o il fisco, no, vengono da voi utenti.
    Ora con un referendum di data recente, gli italiani hanno detto no al nucleare promuovendo in cuor loro le energie da rinnovabili.
    Purtroppo hanno dimenticato che gli incentivi vengono dalle loro tasche e che prima o poi dovranno essere annullate altrimenti ci si trovera' nella stessa situazione delle pensioni, contro una forza lavoro di 10 milioni di italiani c'e' una forza pensionati di 10 milioni o poco piu'.

    "Poveri fessi" direbbe mio padre se fosse vivo, presto vi accorgerete che le rinnovabili per essere competitive dovrebbero essere gratis e forse nemmeno quello!
     
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  3. espositore
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    E' quello che ho sempre pensato io, vada il discorso incentivi per far partire un settore, ma qui (anche se le tariffe vengono ritoccate al ribasso) è sempre un mercato "Drogato"; un mercato Drogato che non può reggersi con le sue sole gambe non è altro che un peso per la società!
    Però Mets se non erro anche il nucleare viene sostenuto, a detta di molti, da interventi pubblici, quindi in un modo o nell'altro siamo sempre lì o nò?
     
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    E" diverso Espositore, il sostegno al Nucleare non veniva da prelievi puntuali sulle bollette energetiche
    (oops che errore, non si era accorto nessuno???)
    di tutti gli utenti italiani, bensi dagli investimenti per l'energia. E' ovvio che tutto cio' che fa lo Stato italiano viene dalle vostre tasche (non le mie, io pago le tasse in Francia) ma c'e' una sostanziale differenza, inoltre per le centrali nucleari che gli stolti italiani (non tutti, solo quelli che hanno votato SI) hanno cancellato, erano previste inizioni di capitali privati in BOT o PFI.
    BOT significa Built Operate and Transfer, mentre PFI e' l'acronimo per Private Finance Initiative.
    Build-operate-transfer (BOT) è una forma di project financing, in cui un ente privato riceve una concessione da parte di un operatore del settore privato o pubblico per finanziare, progettare, costruire e gestire un impianto indicato nel contratto di concessione. In questo modo il proponente del progetto puo' recuperare le spese di investimento, gestione e manutenzione nel progetto.
    il Private Finance Initiative (PFI) è un modo per creare "partnership pubblico-privato" (PPP), finanziando progetti di infrastrutture pubbliche con capitali privati. Sviluppato inizialmente dagli australiani e dagli inglesi, PFI e le sue varianti sono state adottate in molti paesi come parte del più ampio programma neoliberista della privatizzazione e finanziarizzazione guidato da una maggiore necessità di responsabilità ed efficienza della spesa pubblica, i governi nazionali, e degli organismi internazionali come l'Organizzazione mondiale del Commercio, il Fondo Monetario Internazionale e Banca mondiale.
    Come al solito una certa area del Parlamento Italiano continua a far del male alla Nazione con la pretesa di fargli del bene.

    Edited by MetS - 14/7/2011, 19:33
     
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  5. espositore
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    Ok, grazie Mets della delucidazione. :)
     
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    Immane Rompiball

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    A me risulta che per gli impianti piccoli, fino a 20kW non ci sia stata variazione di quota, anzi, danno un 10% in più se su usano pannelli costruiti in EU. Ed un 5% se montando i pannelli si rimuove l'amianto. E ancora un 10% per coloro che isolano la casa termicamente in modo da consumare meno energia. Solo a partire dal 2013 ogni sei mesi si ridurranno gli incentivi ma per i contratti effettuati in tale data. Chi ha un contratto stipulato in precedenza la cifra rimane fissa per la durata del contratto, 20 anni.
    Altro discorso vale per i grossi impianti non familiari ma relativi solo alla produzione e vendita dell'energia.
    Il solito itallico casino. Meno male che non hanno inclusso la variabilità del clima e le fasi lunari. <_<
     
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5 replies since 6/7/2011, 13:48   187 views
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