Impianti a gassificazione in Italia

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  1. francesco1966
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    Apro questa bella discussione (lo dico ironicamente!) perchè in questi ultimi anni gli impianti (prototipi o altro) sono proliferati come i funghi!

    Presumo che c'è ne siano almeno due o tre per provincia (ANCHE SE ABOLITE!)

    Tutti quelli che hanno qualche informazioni o sanno di impianti costruiti/avviati/dimessi, se vogliono possono scriverlo quà. Si possono pure indicare le ditte e i comuni, tanto essendo cose realizzate sono di dominio pubblico. I commenti ovviamente sono esclusivamente personali e ognuno risponde per quello che scrive.

    Impianto di Correggio (MODENA), società En.cor. fallita (procedura di fallimento attiva). Due gassificatori della Bio&Watt e due della Romana Maceri, circa un Megawatta di potenza, hanno funzionato malissimo per anni....

    Cooperativa agrinsieme di santa margherita di staffora (Pavia), impianto della bio&Watt (circa 320 kWatt) mai funzionato....

    Impianto "Fruitgas" di Cuneo, romana maceri (200 kWatt) non funzionante!

    Impianto di gassificazione nel comune di Sauris, mai funzionato, costruttore Andrew Italia SRL, fallita e i costruttori indagati per truffa.
    http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/c...auris-1.6770294

    Edited by francesco1966 - 1/7/2014, 10:32
     
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    Impianto di ... bruciamento... non me la sento di chiamarlo "gassificatore" di Santa Luce livorno della AGO Energia. 990kW a cippato di legno. Bruciatore UniConfort, caldaia Pelucchi. Startup disastrosa, società dissociata, riassociata, e ora credo sia in liquidazione..

    Impianto Vicopisano della Delca fallita mai andato seriamente in marcia. Credo, di potenza intorno ai 300kW.


    P.S. Vorrei spiegare a quei debosciati che mescolano inceneritori, termovalorizzatori, gassificatori, impianti a combustione di olii vari, centrali nucleari allevamenti di cincillà, filobus a remi ed elefanti a vapore, che non sono tutti uguali. Un buon impianto idroelettrico può essere più pericoloso e devastante di un cattivissimo inceneritore. Non credo che faccia differenza tra morire affogati sotto un mucchio di terra o morire di puzzo di roba bruciata. Il punto sulla pericolosità degli impianti deve essere valuta caso per caso, tecnologia per tecnologia e non per caccia alle streghe o per preconcetto acquisito. Ok. Gli esperti sono inesperti e delinquenzialmente ignoranti. Però, non si ovvia a questo chiedendo al mago do Nascimiento e alla Wanna nazionale. Oggi ci vantiamo di essere una società migliore di quella del 700 con inquisizione e caccia alle streghe, saremmo in grado di sopportare una nuova chiesa basata sulla dottrina ecologica e sul dio della paura di tutto meno di ciò che dico io?
    Chissà...
     
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  3. daddo6
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    Salve,
    un saluto a tutti voi.

    Qualche tempo fa ho assistito ad una conferenza sulle biomasse legnose, in quell'occasione è stato presentato un impianto, CPL CONCORDIA www.cpl.it/landing/all-products/synfon.
    Costo specifico 11.000 €/kWe per il modulo da 45 kWe. tecnologia Spanner. Mi dicevano essere pure "bancabile", non so se funziona.
     
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  4. francesco1966
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    Ciao dado.

    Allora la CPL concordia dopo molti tentativi ha ripiegato sugli spanner.... siamo alla frutta!

    Con un costo di 11000 euro al kwe abbiamo un costo di 11000000 milioni al Mwatt.... bancabile?

    Cmq gli spanner, cosi ho letto sulle istruzioni che ti danno quando compri un'impianto, devono essere fermati, smontati e puliti ogni settimana, il pellet o cippato che usano deve avere delle caratteristiche ben precise, non sono ammesse droghe alla pezzatura, umidità del 10% (essicatore da comprare a parte), tutto il gas che non risulta idoneo al motore và in torcia! Necessaria la presenda di un'operatore h24. Insomma sono delle costosissime stufe, che fanno un po' di corrente (non sempre).
    Poi se uno vuole indebitarsi per fare acqua calda è liberissimo di farlo.
     
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  5. daddo6
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    Ciao Francesco,
    naturalmente il prezzo diminuisce all'aumentare della taglia.
    diciamo che in quella fascia al 2012 si aveva un Costo specifico medio di circa 4000 - 5000 €/kWe, quindi è cmq fuori portata. tempo di rientro minimo 7 anni con gli incentivi...
    Non so molto di più perché alla conferenza c'era solo un commerciale e nessun tecnico; francamente il fatto che sia bancabile a parer mio non fa testo. Significa solo che è in grado di funzionare, se poi si pianta è la fine.
     
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  6. roberto1959
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    Se quello della Ago Energia ha un bruciatore Uniconfort e' una caldaia a biomassa, non un gassificatore.
     
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    Per quello che ho visto, lo Spanner da 20-40kW non è male. Sembra un buon prodotto. L'errore sta nell'impiegarlo in un mercato sbagliato. Se hai una casetta in montagna e non hai nè corrente nè gas, nè riscaldamento di altro tipo è ottimo. Però, l'oggetto è fatto dai tedeschi proprio per quello. Sono gli italiani che vogliono sempre usare le cose a sproposito e nel modo più sbagliato possibile. Se parliamo di una casetta di montagna è una cosa, se parliamo di un impianto industriale tutt'unaltra. La bancabilità è una demenzialità inventata perchè quelle macchinette sono adatte fino a 20-40kW invece per ottenere un buon risultato a livello industriale, o almeno piccola industria occorre qualcosa di serio che ancora non mi risulta sia mai stato fatto, proprio perchè non si ha la mentalità necessaria.

    La differenza tra gassificatore e bruciatore è veramente sottile. La biomassa se riscaldata produce gas e questa si chiama gassificazione. Se questo gas lo si brucia direttamente nelle immediate vicinanze della biomassa che lo produce può sembrare ovvio chiamarla combustione. In realtà, comunque sia, se abbiamo qualcosa che riscaldandolo produce gas abbiamo la gassificazione. Il carbone secco di legna non produce gas ma si ossida direttamente senza produrre fiamma, questa sarebbe la vera ed unica combustione. :wacko:

    Comunque, si, se si brucia gas, biomassa e char in una unica camera per scaldare acqua o qualcosaltro (ORC) direi che si possa chiamare bruciatore piuttosto che gassificatore. Ma stiamo camminando su un terreno scivoloso. :rolleyes:
     
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  8. roberto1959
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    io vedo una certa differenza per due motivi:

    1) Nelle caldaia a biomassa si produce un gas da cui si ottiene calore e a mezzo scambiatori/ORC si puo' generare energia.
    Nei gassificatori e' il gas stesso che puo' essere bruciato per generare calore/energia (sia con un post-combustore che con un motore a combustione interna).

    2) il trattamento dei gas e' completamente differente (ma e' specifico alla mia attivita'). nel primo caso di tratta di filtrare il gas, ridurre NOx e talvolta le diossine; nel secondo filtrarlo ed eventuale DeNOx solo all'uscita dell'eventuale motore .

    Poi la grande differenza e' il rendimento....
     
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    Ovviamente non c'è una "certa" differenza, ma c'è una grande differenza.
    Roberto, secondo te qual'è il processo che da maggiore rendimento, la combustione totale o la gassificazione?
     
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  10. roberto1959
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    CITAZIONE (Lawrence @ 23/7/2014, 17:39) 
    Roberto, secondo te qual'è il processo che da maggiore rendimento, la combustione totale o la gassificazione?

    Su quanto riferito dai miei clienti, decisamente la gassificazione.

    Segnalo un impianto ma non so se lavora.

    Ecoenergy a Canal San Bovo (TN)

    Gassificatore della Biomass Engineering UK

    E poi:

    Boscaro fratelli a Vigliano Biellese
    Caldaia a biomassa della Uniconfort che usa le ramaglie/sfalci come combustibile, 2 ORC della GE.
     
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    Bene, ora se ci si mettono gli Inglesi, gli italiani possono tutti andare a vender gelati.

    Comunque, se non hanno nemmeno una foto di un loro gassificatore nel loro sito forse non ne hanno ancora avuto il tempo, o ancora non hanno fatto nessun gassificatore. Noi intanto, in Little Italy stiamo ancora a farci domande "e se non funziona?", "ma se poi non va?"...

    Comunque, ritornando alla faccenda dell'efficienza ho ancora delle perplessità. Perchè la biomassa ha un PCI intorno ai 20MJ/kg. Se si brucia tutto ma proprio tutto, lasciando solo cenere grigia minerale, si dovrebbe ottenere proprio 20MJ/Kg (o giù di li). Se invece si usa un gassificatore, quello che avanza è char, carbone, che ancora ha energia da dare. Quindi, secondo questo ragionamento la combustione totale è quella vincente.
    Però... occorre dire che alla fine l'energia elettrica all'alternatore è quella che conta. E se si brucia il gas in un buon motore a scoppio, in un impianto piccolo dove le turbine a vapore non hanno speranza, e anche le ORC non è che siano esageratamente meglio, occorrono delle prove per vedere quale dei due metodi è effettivamente quello migliore.
     
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  12. francesco1966
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    Prmesso che qui volevo solo fare un'elenco, la discussione si fà in un altro post, aggiungo.

    Impianto di gassificazione presso l'Az. Ag. San Vittore a Vigevano (PV), 0.5 Mwatt di potenza non funziona! Chi mi ha riferito la notizia ha cercato di visitare l'impianto, ma non è stato possibile. Funzionerebbe a lolla di riso. Ditta sconosciuta! Nessuno sa chi sono?


    Impianto della ECO ENERGY VANOI A CANAL SAN BOV (TN) non più esistente, si è trattato di un prototipo mai entrato in funzione, a sentir loro è troppo costoso fare impianti a biomasse!

    Edited by francesco1966 - 24/7/2014, 15:35
     
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    Ecco, si dimostra la mia tesi. Tante porcate in giro, nessuno che sa fare impianti. E gli inglesi se la son filata. Come gli americani prima i tedeschi dopo nell'impianto di Santa Luce. :(
    E ora chi li va a convincere che qualcuno potrebbe fare un buon impianto? <_<

    Edited by francesco1966 - 24/7/2014, 15:31
     
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  14. Un amico
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    CITAZIONE (Lawrence @ 10/7/2014, 09:23) 
    Impianto di ... bruciamento... non me la sento di chiamarlo "gassificatore" di Santa Luce livorno della AGO Energia. 990kW a cippato di legno. Bruciatore UniConfort, caldaia Pelucchi. Startup disastrosa, società dissociata, riassociata, e ora credo sia in liquidazione.

    Ciao a tutti,
    infatti non è un impianto a gassificazione, ma una caldaia a biomassa.
    Aggiungo alla lista la turbina: Turboden (ORC). I problemi che hanno causato "ritardi" all'avvio provenivano principalmente da Uniconfort: a partire dal caricamento del cippato con Piano mobile per finire al Forno intasato ogni settimana (incombusti, temperature elevate, refrattari spaccati, per citarne solo alcuni).
    La progettazione è AGO Energia Srl, ma la proprietà dell'impianto è della Ely SpA ([URL]=http://www3.varesenews.it/busto/la-ely-spa-in-crisi-a-rischio-i-posti-di-lavoro-286983.html][/URL]: non avendo quest'ultima pagato la progettazione e realizzazione di oltre il 50% dell'impianto, dopo il primo parallelo è stato fermato tutto.

    Pernon andare troppo OT vi cito alcuni impianti di gassificazione a pellet (fornitore del cogeneratore Burkhardt Gmbh):
    - Merano
    Alto Adige / Italia
    - Vipiteno
    (Italia)
    - Santa Sofia
    (Italia)

    Tutti e tre funzionanti e con buona efficenza ma... funzionano solo con pellet certificato di quallità (UE EN Plus A1): come per il cippato, con gli incentivi attuali, il BP non sta in piedi.

    Saluti
     
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  15. francesco1966
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    Ciao amico, anche se di buona norna ci si presenta in questo forum, tanto per sapere con chi si parla....

    In realtà gli impianti che non funzionano sono molti di più, tutti per l'esattezza! Ovviamente mi riferisco a quelli di tipo industriale o semi industriale.

    Che la Burkhardt abbia impianti in funzione non lo si nega, come pure la spanner e la espe, il problema è che sono prodotti artigianali indicati per piccole utenze (tipo condomini i fabbriche) e producono principalmente calore. Per fare corrente hanno grossi problemi, se il cippato non è perfetto fanno solo acqua calda o bruciano in torcia il gas. In Austria, ho letto poco tempo fà, la ditta che tu citi ha parecchi impianti, sia in funzione che in allestimento (in totale credo una 30ina) nessuno e sottolineo nessuno che produce corrente in modo continuo....
    Cito da fonti sicure: spanner, efficenza energetica 23% (1 kg di kWe ogni kg di cippato EN 14961-4), lavora in media 700 ore al mese, necessita di un presidio giornaliero, la pulizia del reattore deve essere fatta 1 volta a settimana (3 ore circa).
    Burkhardt: Gestione ordinaria richiede 2 ore/settimana, ma la pulizia del reattore si deve fare una volta al mese. consuma (un 180kWe) 110/115 kg/ora di PELLET classe A1 (EN 14961-2) e circa 4/5 l di gasolio ora! Il rendimento elettrico è circa del 30%, necessità di un pellettificio oppure si deve acquistare il pellet!!!.
    Tutti e due , se non si usa il calore, non sono convenienti, specialmente il secondo che usa solo pellet.


    Per quanto riguarda la Ago energia, quando ho visitato il sito e ho visto che vendevano impianti della bio & watt (la famosa ditta ora fallita) ho sorriso! La ELY è una continuazione di quel fallimento, ho trovato molti progetti (anche comunali) dove si sono ritirati perchè rischivano di fare una brutta fine..... a forza di dare fregature!
     
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95 replies since 29/6/2014, 10:33   4838 views
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